Perché limitarsi ad un capolavoro quando se ne possono raccogliere una cinquantina in un disco solo? Questo fu lo spunto che alla fine degli anni '70 iniziò a girare per la mente di Morgan Fischer (già con i Mott The Hoople, produttore di Holdsworth, Bowie, e successivamente tastierista per i tour dei Queen, ecc.). Il progetto forte, interessante, innovativo, ma estremamente difficoltoso nella sua realizzazione, impegnò ben tre anni di lavoro e, finalmente, uscì nel 1981. Il sottotitolo "A Sequence Of 51 Tiny Masterpieces" ci dà una indicazione di massima di quello che fu l'intento gestatorio. Fisher chiamò, nella propria sala d'incisione, 51 tra artisti singoli e band chiedendo di incidere circa un minuto di quello che volevano.
I tempi e la moda avrebbero dettato da soli lo stile e il risultato di un concept così anomalo. Infatti quelli erano tempi particolari: il prog era il rimasuglio di quello che fu, il punk era ormai in disfacimento e la new wave non aveva ancora preso corpo. L'elettronica e il minimalismo stavano virando verso lidi avanguardistica sbilanciandosi tra rumorismi e sperimentalismi impossibili o facilonerie dance, sfruttando i colpi di coda della disco music, anch'essa alla frutta.
La scelta dei nomi fu l'atto più coraggioso, vuoi per la difficoltà di contattare persone o gruppi di grande calibro e vuoi per l'accozzaglia che ne sarebbe uscita fuori. Presa la crema dei movimenti allora in atto in studio si susseguirono XTC, Fripp, Bedford, Frith, Coxhill, punkettari, newwavers, jazzisti, avanguardisti, casinari, personaggi compassati, altri senza idee che si trovò ad improvvisare qualsiasi cosa.
La follia che ne uscì fuori, che dimostrò con il massimo della generosità la genialità del padrone di casa è un disco che nella sua eterogeneità ha una compattezza sonora e una comunione di intenti unica, a partire dalla genialità di Partridge (XTC) che in 59 secondi fa il reale riassunto della storia del Rock, o quella di Fred Frith, che fa lo stesso ma utilizzando la storia degli Henry Cow, dall'episodio stralunato di Robert Wyatt a quello orchestrale e fisico di David Badford, dal pre new wave di Kevin Ellis al vaudeville dei Residents, dal blues minimalista di Mark Perry a quello più sanguigno di Kevin Koyne, ecc. un unico turbinio musicale, stuzzicante e inedito, che può essere spiegato solo dall'ascolto.
D'obbligo l'elenco dei brani e degli esecutori, suddivisi nei dieci tronconi del concept ideato in origine. I due brani finali (10 e 11) sono aggiunti nella ristampa CD, il primo con un minuto di silenzio assoluto, il secondo con tutto ciò che vorreste e non vorreste sentire in un brano musicale.
1/1. Ollie Halsall & John Halsey / Bum Love
1/2. The Residents / We're A Happy Family + Bali Ha'i
1/3. Roger Mcgough / The Wreck Of The Hesperus
1/4. Morgan Fisher / Green And Pleasant
1/5. John Otway / Mine Tonight
2/1. Pete Challis & Phil Diplock / My Way
2/2. Robert Wyatt / Rangers In The Nightst
2/3. Stinky Winkles / Opus
2/4. Mary Longford / Body Language
2/5. Andy 'Thunderclap' Newman / Andy The Dentist
2/6. David Bedford / Wagner's Ring In One Minute
3/1. Fred Frith / The Entire Works Of Henry Cow
3/2. Maggie Nicols / Look Beneath The Surface
3/3. Joseph Racaille / Week-End
3/4. The Work / With Wings Pressed Back
3/5. Neil Innes & Son / Cum On Feel The Noize
4/1. Herbert Distel / Toscany In Blue (Last Minute)
4/2. Lol Coxhill / An End To The Matter
4/3. Ken Ellis / One Minute In The Life Of Ivan Denisovich
4/3. Steve Miller / Alice
5/1. Norman Lovett / John Peel Sings The Blues Badly
5/2. Patrick Portella / Serrons Nous Les Coudes
5/3. George Melly / Sounds That Saved My Life
5/4. Robert Fripp / Miniature
5/5. Andy Partridge (Xtc) / The History Of Rock'n'roll
5/6. Phantom Captain / Breather
6/1. Ron Geesin / Enterbrain Exit
6/2. Alejandro Viñao / An Imaginary Orchestrina
6/3. Quentin Crisp / Stop The Music For A Minute
6/4. Simon Desorgher / Tetrad
6/5. Ralph Steadman / Sweetest Love (Lament After A Broken Sashcord On A Theme Of John Donne)
6/6. R.D.Laing & Son / Tipperary
7/1. Trevor Wishart / Beach Double
7/2. John White / Scene De Ballet
7/3. Ivor Cutler / Brooch Boat
7/4. Hector Zazou / Do Tell Us
7/5. Michael Bass & Ellen Tenenbaum / A Miniaturization Of Bartok's Sonata For Two Pianos & Percussion (3rd Movement)
8/1. Martin Chambers (The Pretenders) / A Swift One
8/2. Bob Cobbing & Henri Chopin / Refreshment Break
8/3. Dave Vanian (The Damned) / Night Touch
8/4. Metabolist / Racing Poodles
9/1. Gavin Bryars / After Mendelssohn (137 Years)
9/2. 1/2 Japanese / Paint It Black
9/3. Simon Jeffes / Arthur's Treat
9/4. Mark Perry / Talking World War III Blues
9/5. Michael Nyman / 89-90-91-92
10/1. David Cunningham (The Flying Lizards) / Index Of Ends
10/2. Kevin Coyne / James, Mark & Me (In The Manner Of Tom Waits)
10/3. Etron Fou Leloublan / Hep!
10/4. Neil Oram & Ken Campbell & The Science Fiction Theatre Of Liverpool / The Minute Warp
10/5. Pete Seeger / Chorale From Beethoven's 9th Symphony
11. no artists / one minutes silence
12. all artists / the miniatures miniature
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