Sono sempre stato dell'opinione, che produrre ottimi films di fantascienza non sia cosa facile, soprattutto oggi, vuoi per il fatto che in un certo senso, sia un genere "limitato", vuoi perché i bravi registi devono saper amalgamare i due concetti base; in questo caso le parole, "fanta" e "scienza", in modo che combaciano perfettamente fra loro, creando il giusto equilibrio tra fantasia e realtà concreta.

Nel 2014 esce nelle sale cinematografiche americane, The Signal, film fantascientifico scritto e diretto da William Eubank, regista che non conoscevo affatto, appartenente (con questo film) al circuito indipendente del Sundance Film Festival.

Le intenzioni di Eubank sono chiare, dirigere un film low cost, che non sia il classico block buster scontato. Devo ammettere che le buone intenzioni ci sono tutte..... La pellicola difatti, pur trattando temi già affrontati nella storia del cinema, come per esempio i rapimenti alieni, riesce comunque a brillare di luce propria, catturando più volte l'immaginazione dello spettatore, con bellissimi immagini frammentate, ma di notevole poeticità.

La storia si svolge in America, dove due giovani studenti del Mit (Massachusetts Institute of Technology) ovvero Brenton Thwaites, il protagonista è Beau Knapp, suo migliore amico, accompagnati dalla ragazza di Brenton (Olivia Cooke), vengono addestrati, durante un viaggio per trasloco nel Southwest, da un hacker scaltro e ingegnoso.

I nostri eroi così si addentreranno ignari, verso l'ignoto in macchina sotto un cielo livido tuonante e minaccioso.....Per arrivare alla sorgente del segnale, cioè una casa abbandonata, nello stato della Georgia.....L'interpretazione migliore è senza dubbio, quella del veterano Laurence Fishburne, unico attore di "spessore" di tutto il film, che entrerà in scena poco dopo.

La colonna sonora è molto bella e si adatta molto bene alla sceneggiatura, forse il regista, secondo me, fa un uso accessivo (soprattutto nel finale), dello Slow Motion, rallentando un po' troppo il tutto. Il film è un thriller fantascientifico, solo alla fine il mistero verrà svelato, in modo breve, intelligente, e spettacolare, non mancano nemmeno momenti d'azione, o scene drammatiche struggenti.

Il regista prende ispirazione anche dai grandi della letteratura americana come Philip K. Dick, omaggiandolo con una battuta recitata dal bravo Beau Knapp.

La particolarità di questo film è che in parte, viene finanziato dalla Low Spark Films, altro non è che una band rock, di cui non ricordo il nome. Questo film mi è piaciuto e lo consiglio, il cinema americano odierno ha sempre più bisogno di giovani registi come William Eubank.... Onore al merito, buona visione.

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