Si potrebbe dire che con questo esordio solista, Emanuele Milletti, di cui avevo già parlato quà, sia arrivato al coronamento di un percorso di evoluzione sonora o per lo meno ad una tappa che ne segna un giro di boa. Nelle otto composizioni di "Totem" ritroviamo parzialmente alcuni elementi che avevano già contraddistinto l'esordio degli Space Yantra ma in questo caso ci troviamo a che fare con un unico blocco espressivo, anche se diviso in capitoli nominali. L'album si sviluppa tramite un senso di coesione e "visione". Composto e realizzato integralmente dal multistrumentista ligure, Totem si articola tra mantra in overtone singing e cantati modellati su canoni piu occidentali, utilizzando anche l'inglese oltre a lingue indigene. L'atmosfera generale dell'album è pacifica, pregna di un qualcosa che non si riduce ad un mood specifico ma piuttosto ad un qualcosa di amorfo e più complesso simile ad una sensazione diffusa fisica, che tende a riequilibrare le membra. E' un disco che in un certo senso si ascolta con il corpo intero: l'esperienza sonica viaggia fluida con "Jaguar Song" e "Circle of peace", disegna un sorriso nell'ombra con "Mother of all the things", scivola sinuosa con "Anaconda" e "Thunderbird", si emancipa esteticamente con "Sandy Planes" e si rende di ampio respiro con la conclusiva "Universal Love". "Eagle song", non so per quale ragione, non mi fa vibrare come le altre composizioni, il che certifica come questo album sia da intendersi non solo da ascoltare con le orecchie ma da sentire con l'intero corpo. Album maturo, che denota una certa cura del dettaglio nel mixato, una coerenza di insieme fatta di dinamiche mai piatte e una produzione in generale ricca e precisa che suona come deve. Curioso di vedere come si evolverà il progetto.

Release Date: 11/02/2025

Preascolto - Preacquisto: https://ysmailmusic.bandcamp.com/album/totem

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