Nuovo attesissimo lavoro per il progetto Yugen di Francesco Zago: il nuovo disco, intitolato “Death By Water”, segue l’ottimo esordio “Labirinto d’acqua” (2006) e “Iridule” (2010). Diciamo subito che, anche con “Death By Water”, Yugen dimostra di essere una delle realtà migliori del panorama prog mondiale: certo la loro non è musica di facile assimilazione ed è figlia di esperienze leggendarie della musica rock progressiva europea come gli Henry Cow e del movimento RIO. Anche l’influenza dei King Crimson è evidente ma il tutto è rielaborato in maniera personale e assolutamente non calligrafica. Nonostante l’ascolto sia a tratti ostico il grande pregio, a mio avviso, è che la musica, riesce in ogni caso a rimanere fruibile e ad avere senso, cosa non sempre scontata quando si parla di avanguardia. Lo scopo di Yugen è quello di rinnovare il linguaggio rock inserendo elementi di musica colta, uno dei cavalli di battaglia questo di Chris Cutler, carismatico batterista degli Henry Cow. La prima traccia “Cinically Correct” è deflagrante nei sui continui cambi di ritmo incessanti: le ambientazioni sono a tratti frenetiche ma lasciano spazio a momenti anche più pacati: notevole la “performance” vocale di Dalila Kayris in giapponese! Davvero un inizio in puro stile Yugen in cui l’ensemble suona come uan vera “orchestra” in cui l’interplay fra tutti gli strumenti, dai fiati, alle tastiere alle chitarre fino alle percussioni è perfetto. La title-track è uno dei pezzi forti di “Death By Water”, molto tranquilla e d’atmosfera, sorretta da un efficace lavoro delle percussioni. Nella breve “Ten Years After” veniamo aggrediti da chitarre “crimsoniane” all’ennesima potenza mentre la successiva “As It Was” è caratterizzata dal pianoforte di Paolo “Ske” Botta e dalla voce di Elaine DI Falco. La lunga “As A Matter Of Breath” ci conduce nella prima parte in territori tipicamente avant-prog con momenti di pura avanguardia: nella seconda le atmosfere sono quasi lugubri con rumori ambientali sinistri in sottofondo. “Der Schnee” è un altro momento molto interessante dove ha modo di mettersi in evidenza la voce di Dalila Kayros sorretta dalle piano e dai fiati. Chiude il disco “A House”, una tenue traccia con le chitarre acustiche e sospiri vocali in evidenza. “Death By Water” è un altro piccolo capolavoro nel percorso artistico di Yugen e un’opera imprescindibile per chi frequenta il prog.

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