Il genere esoteric-industrial nasce nei primi anni ’80 grazie ai basilari Psychic TV di Genesis P. Orridge, ai primissimi Current 93 e ai Coil. In Italia i più ferventi seguaci di questa corrente furono gli Ain Soph. Si tratta sicuramente di un filone interessantissimo che ha portato il primigenio e dissonante industrial a contaminazioni con la musica sacra: in questo senso opere come Nature Unveiled dei Current 93, Horse Rotovator dei Coil e Kshatriya degli Ain Soph sono ancora oggi dei caposaldi. Grande importanza per questa scena avevano sicuramente le dottrine esoteriche e magiche e un personaggio come Aleister Crowley. Ora la Cold Spring rende disponibile una delle pietre d’angolo del genere ristampando Transparent, l’EP del 1983 uscito a nome Zos Kia/Coil. Si tratta della primissima incarnazione dei Coil: in quella formazione militava un giovanissimo John Balance che era affiancato da John “Zoskia” Gosling e dalla cantante Min mentre Peter Christopherson aveva un ruolo ancora marginale. Le prime 5 tracce provengono dalla registrazione di un concerto del 1983 all’Atonal di Berlino e sono caratterizzate da una forte carica dirompente come nell’iniziale “Sicktone –Version 1”, in cui si può ascoltare la voce di Aleister Crowley e nela tribale “Baptism Of Fire”. Il resto dell’album prosegue fra sonorità abrasive figlie del primo industrial come in “Sewn Open”, momenti più pacati – la proto dark-ambient Silence & Secrecy” – e la lunga e sinuosa “On Balance -, un mantra ipnotico che già fa presagire certe derive minimali e rituali dei Coil e che è il pezzo più musicale dell’intero lavoro, non lontano da un’estetica psichedelica e Krautrock. La chiusura è affidata a “Rape”, traccia registrata anche questa dal vivo all’Equinox. In definitiva Transparent si rivela un tassello imprescindibile per chi voglia approfondire la genesi e le radici del post-industriale esoterico e di un gruppo che ha lasciato un grande vuoto come i Coil. Dopo il frammentario Backwards la Cold Spring compie un’altra operazione di recupero delll’archivio Coil disseppellendo dall’oblio delle registrazioni ancora grezze ma in ogni caso importanti.

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