Giustamente considerati tra i massimi esponenti del movimento Death Metal, gli Autopsy hanno inizio nel 1987, quando il promettente batterista Chris Reifert, già autore di una meritevole prova sul disco d?esordio dei Death ?Scream Bloody Gore? del grande Chuck Schuldiner, decide che per lui è l?ora di dare libero sfogo alla sua malata fantasia, licenziandosi di conseguenza dai Death e pensando di creare un nuovo gruppo di cui egli stesso sarebbe stato le fondamenta, il piano terra e il grattacielo intero: gli Autopsy, forse il più importante gruppo Death Metal insieme ai succitati Death e Morbid Angel vari (dovete interpretare il ?vari? non come riferito solamente ai Morbid, ma a tutte le Death Band importanti di quel periodo e di quel genere musicale).
Traendo ispirazione musicale dai primi Metallica, Slayer, Death (di cui era stato parte fino a poco prima) e generalmente da tutti i gruppi Thrash/Death che all?epoca impazzavano negli Stati Uniti (che Paese di merda?), il buon Chris gettò le basi per costruire la sua malata creatura, che decise di chiamare Autopsy. Nel 1989, mentre il Death Metal emetteva i primi vagiti grazie a Bands estreme autrici d?ottimi esordi come i ?soliti? Morbid Angel e Sepultura, reclutando due tra i migliori chitarristi allora presenti sulla scena estrema, tali Eric (hk) Cutler e Danny Coralles e chiedendo ?in prestito? il bassista americano più promettente all?epoca per quanto concerneva il Metallus Mortis, l? ?italiano? Steve Digiorgio, Reifert dopo essersi messo anche dietro al microfono diede ufficialmente vita al primo figlio della morbosa creatura, questo ?Severed Survival?.
Da quanto si può carpire dal nome del gruppo e dalla copertina stessa, il gruppo parla chiaro, presentando tematiche incentrate perlopiù su temi politicamente impegnati e socialmente attivi come squartamenti, autopsie a cuor battente, infezioni purulente e organi in perenne putrefazione, dimostrando così di avere a cuore la salute del Paese di Reagan, che all?epoca non stava certamente vivendo la sua fase d?oro, a causa anche della ?Neverending Cold War Crisis?. La pessima produzione, eseguita da John Marshall e dal gruppo, dando così la chiara impressione di un ?do it yourself? caratteristico dei primi gruppi Death emergenti, non fa altro che accertare le premesse, rendendo i suoni malati, marci e schifosi, ma non disperati: il basso si sente (e colgo l?occasione per domandare come mai, quando in una produzione Metal si sente il basso, essa debba esser definita come ?pessima?), mettendo in evidenza le ottime caratteristiche del promettente Stevie, che al momento non è al suo apice tecnico ma offre una prestazione eccelsa, dandoci dentro di brutto anche con gli accordi.
Dall?Opener assassina ?Charred Remains? alla conclusiva ?Stillborn?, tutto rasenta la perfezione, magnifico connubio tra tecnica, musicalità e marciume, il tutto sovrastato dal Growl malato di Reifert (che sacrifica leggermente la parte ritmica con un Drumming mai troppo elaborato a tutto vantaggio di un?ottima prestazione vocale), che ne canta di tutti i colori contro la medicina ufficiale, lanciando il fin troppo chiaro messaggio: ?Non fatevi operare in ospedale, venite a casa mia, che ci penso io: la sanità americana è in crisi, la mia casa no, quindi venite e non disperate se vi trovate il quarto braccio (perché il terzo l?abbiamo già eheheh), va tutto a favore della praticità manuale. E, ultimo ma non meno importante, si declina ogni responsabilità per eventuali danni a cose e/o persone (sottolineo: a COSE) ?.
Uno dei pochi, veri, potenti e importanti Masterpieces dell?epoca, che può guardare dritto negli occhi ?Altar Of Madness? (da me recensito UAZZZ) et alii dicendogli ?Oh, ma chi cazzo vi credete di essere, sboroni!?, senza mai innovare più di quello che serve rimanendo dunque ancorato alle chiare radici Thrash. Chi si definisce Deathster, non può quindi venirmi a dire: ?L?avevo visto a 10 euro, ma ero indeciso, così mi sono preso l'ultimo degli Slipknot, che m'ispirava decisamente di più". AAAARGHHHH!
Magnifico.neanche gli stessi Autopsy avrebbero mai superato il livello qualitativo di questo disco immenso, marcissimo, puzzolente di carne bruciata, fino allo scioglimento nel 1994 per cannibalismo di Reifert (sto scherzando eh!).
A parte scherzi, dovete proprio averlo: un magnifico disco che è il migliore di una band che è stata un pilastro assoluto del Death Metal.
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