Confesso di esser stato inizialmente attratto dal debutto di questo quartetto albionico per i testi redatti dalla nostra Giuseppina Baratro, in ogni caso era davvero un pezzo che un disco ultramegametallico tutto rutti, macigni e fendenti alla cieca non mi divertiva così.
Sigla del combo ridicola, titolone ad effetto-serra e copertina disegnata dal figlio idrocefalo di King Diamond avrebbero dovuto portarmi sulla retta via esulandoli per sempre dalla mia turpe esistenza.
E invece.
Quattro soli brani - trattasi di mefistofelico EP - compongono l'asfissiante montagna di basalto che viene scaraventata addosso all'inebetito ascoltatore; death metallo becero, ignorante e catarroso della peggiore risma che raggiunge il proprio apice nella AB-norme "Thrones Turned To Rust" dove sembrano convergere, elevate a potenza, le sfollate Neanderthalensis dei primi Bolt Thrower con il caterpillar trituraossa dei Death Leprosy-era.
Un bijoux!
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