Continua ad essere dolorosamente mediocre, non me ne vogliate. I difetti principali sono tre:gli arrangiamenti, a volte troppo plasticosi o troppo pomposi, rimane il disco di Lucio arrangiato in maniera peggiore e dispiace, perchè certi pezzi vengono spinti verso il basso (come Amore mio di provincia, che rimane carina). Il secondo grande difetto sono i testi, e qui va aperta una bella parentesi:già si sapeva che Mogol stava esaurendo la creatività, ma in questo album è veramente ai minimi storici, pisciando fuori dal vaso troppo spesso. E l'ultimo difetto, la voce di Battisti, non so cosa gli è preso ma in molti pezzi non canta, bercia, urla come un ossesso e questo distrugge i pezzi, li affossa totalmente, anche Orgoglio e dignità viene disintegrata da un ritornello quasi totalmente urlato con un falsetto insopportabile. Tutto questo manda a farsi benedire buona parte dei pezzi dell'album:Monolocale, Orgoglio e dignità, Arrivederci a questa sera, Amore mio di provincia tutti pezzi carini ma che ti dimentichi, e poi ci sono Una vita viva, Questo amore e Perchè non sei una mela che mi hanno fatto venir voglia di fermare l'album, sono pezzi veramente scialbi e soprattutto inutili. Da 10 tracce quindi, si salvano in toto solo Gelosa cara, la title track e Con il nastro rosa, che (le prime due, Nastro rosa assolutamente no) risentono dei difetti già elencati. 5/10, andiamo avanti
- Bèl (01)
- Brü (01)
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(00)
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