E andiamo dritti per dritti coi dischi bianchi...che devo dirvi? Rimane un miracolo. E' il disco di Battisti che si ascolta meglio di tuti, i brani si susseguono in maniera piacevole e naturale, i testi sono fantastici, le musiche una bomba...ma poi ci sono i pezzi:l'opening Le cose che pensano, la martellante Il doppio del gioco, la sperimentale Madre pennuta, la firma più panelliana in Equivoci amici, l'arrangiamento incredibile di Che vita ha fatto, la cavalcata di Fatti un pianto, la lunga coda de Il diluvio...e poi c'è lui, il capolavoro tra i capolavori:Don Giovanni....ma che sto qua a dirvi di questo disco? Andate ad ascoltarvelo ora e se non l'avete ascoltato andate a recuperarlo, un disco del genere in Italia è quasi impossibile da trovare! 10/10, i bianchi iniziano in quinta
Altro che "non parlare d'amore", qui si che se ne parla. E ho capito forse perché è il meno apprezzato tra i dischi bianchi:tra tutti i 5, questo è quello che prende molto di più dalla musica pop, creando canzoni assolutamente orecchiabili come la title track ma che rimangono comunque di difficile comprensione. È un po' quel che è stato Una donna per amico per il periodo con Mogol, un album che tenta di creare un nuovo tipo di pop. L'album in sé è fantastico, le melodie che Battisti crea sono stellari e i testi riescono a parlare di questioni amorose in maniera assurda (e in questo I ritorni è l'esempio più centrato). 9/10, molti lo dovrebbe rivalutare
Lucio Battisti: Hegel
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Veramente un buon album, con tre brani fantastici:L'interpete di un film che riascolto a ripetizione da anni, Ami ancora Elisa che ho ascoltato per la prima volta ed è stata una magia continua e Si viaggiare che è sempre fantastica. Il resto, buona roba, soprattutto Amarsi un po' e Questione di cellule, ma rimane un po' il problema del suo precedessore, i testi continuano a stridere ma il problema qui è già più ridimensionato. 7/10, volevo mettergli 8 ma secondo me non riesce a rivaleggiare contro Umanamente uomo ed Emozioni
Lucio Battisti: Il cofanetto
Vinile Non la voglio ★
Non ha senso. Per non dire che è una bestemmia fatta a cofanetto
Non ero così invogliato dal cominciare la maratona di Battisti, a causa di questo album che non mi attirava per nulla principalmente a causa del mio scarso feeling con la musica anni 60, ma fortunatamente c'è tanta buona roba:ci sono i classici come Un'avventura, 29 settembre e Non è Francesca, c'è La mia canzone per Maria che mi ricorda un po' Rino Gaetano e ci sono Per una lira e Prigioniero del mondo che le trovo molto carine. Ma ciò che fa innalzare l'album secondo me sono Io vivrò senza te, musicalmente ottima e con un bel pathos e Il vento, una vera sorpresa country/blues mezza distorta posta alla fine dell'album. Tutto il resto non mi fa ne caldo ne freddo ed è anche un po' quello che penso dell'album in generale, per quanto abbia delle belle cartucce son tutti brani posti sullo stesso piano, risentendo anche un po' della musica di quel periodo di cui ho già detto non avere tutta questa sintonia. In conclusione, buon album ma decisamente non fa per me, è stato bello per un ascolto ma non ho alcun interesse nel riascoltarlo dall'inizio alla fine. 6/10, chi lo ama lo segua
Un altro capolavoro. Forse rispetto a Don Giovanni è leggermente meno a fuoco nei suoi intenti, leggermente meno coeso nel susseguirsi dei pezzi e con qualche pezzo un pizzico sotto rispetto ad altri, ma è una bombetta comunque. Gli arrangiamenti osano ancora di più, Panella è ancora più coraggioso nei testi, creando delle immagini veramente magiche come le "scalinate che nel buio si avvitano" in A portata di mano. E c'è uno dei pezzi più belli in tutta la carriera di Battisti:Per altri motivi, un'esperienza unica. 9/10, si apre la strada verso nuovi orizzonti
  • Eneathedevil
    15 nov 21
    Maledetto Martello, una citazione hai fatto e non l'hai presa... era la "scala che nel buio si avvita", non le scalinate... a ripetizione di pane e Panella ti mando, per la miseria.
  • Martello
    15 nov 21
    Devo ricominciare a riascoltare più spesso i BBianghi, più del normale
  • Flame
    16 nov 21
    quasi una citazione Genesis "...It's the bottom of a staircase that spirals out of sight ..."
Ugh, la mia opinione su questo album è molto controversa, quest'album non l'avevo capito e aveva secondo me molti lati negativi. Riascoltandolo, continuo a pensarlo circa, ma ho trovato qualcosa di più:Ancora tu rimane un "banger", eccelsa veramente, La compagnia tocca sempre anche se in qualche passaggio toppa, Il veliero è un capolavoro assoluto di cui ogni volta non ascolto il testo visto il ritmo assurdo che mi porta a rimanere incantato. Ma una piccola sorpresa l'ho trovata con No dottore, un brano che (Secondo me) meritava un arrangiamento più da ballad ma comunque rimane bellina, e Respirando, anche se non l'ascolterei a ripetizione ma ha un gran bel ritmo...ok questa era la roba buona. Francamente, alcuni pezzi rimangono nel fondo del barile battistiano:Un uomo che ti ama credo abbia uno dei testi più penosi mai scritti da Mogol, accanto ad una base ottima che viene affossata brutalmente, Io ti venderei continuo a subirla, non importa quanto mi ci impegni non riesco ad ascoltarla e Dove arriva quel cespuglio lo trovo stopposo come brano, la base non è calibrata perfettamente e il testo è troppo "da manuale". Inoltre, le liriche di Mogol stanno diventando meno interessanti e questo è strano visti i picchi raggiunti con Anima latina. Avviso:questo album non è assolutamente mal riuscito, rimane comunque arrangiato egregiamente e con un paio di mine al suo interno, ma non ho alcun interesse nel riascoltarlo. 6/10, necessarie migliorie
...è stato doloroso. Questo disco poteva però seriamente funzionare, se i testi fossero stati adattati meglio, certe volte sono proprio tradotti paro paro e questo mina tantissimo i brani, soprattutto quando delle metriche eccessivamente lunghe vengono incastrate a forza nelle linee vocali (cosa che accade soprattutto in Keep on cruising). E poi ci sono i ripescaggi...oh signur! A song to feel alive e The sun song sono agghiaccianti, nessuna esagerazione, suonano di un vecchiume pazzesco e questo è strano, i pezzi di Battisti sono sempre stati passi avanti ma questi due...no, sono due brani nati vecchi. C'è del buono, parliamo pur sempre di Lucio:in effetti ho trovato carina To feel in love, Keep on cruising tiene sempre quel ritmo pazzesco...non mi viene in mente nient'altro degno di nota. Può essere controverso, ma...4/10, se volete ascoltarvi Battisti in inglese, cercate Friends (Una donna per amico).
Ottimo disco!
Lucio Dalla: Cambio
Vinile Ce l'ho ★★★★
Non è ai livelli di Automobili per Diana, però è un bel disco. Apparte Attenti al lupo, si vabbè piacevole ma abbastanza fuori contesto, restano almeno quattro perle come Le rondini, Apriti cuore, Denis e Comunista e cose riuscite a metà come 2009 e Tempo (il loro significato è bello e anche l'arrangiamento, ma il testo è scritto in maniera troppo grezza per me)
Lucio Dalla: 1983
CD Audio Ce l'ho
La mia storia con questo album ancora oggi è complessa: due anni orsono passai dal considerarlo decente per poi riascoltarlo e vedere quanto in realtà avesse da offrire. Oggi...è rimasto un bell'album. Pecorella e Noi come voi rimangono abbastanza sullo stomaco al sottoscritto, soprattutto Pecorella, ma il resto è validissimo. Mi sono sprecato abbastanza sulla title track, tanto sapete circa tutti che è fantastica, Solo mi ha abbastanza stracciato l'anima e non me l'aspettavo, L'altra parte del mondo molto bellina così come Camion. Si, bell'album
  • Ditta
    25 apr 22
    L'altra parte del mondo è un gran pezzo, non è "molto bellina"....
  • Martello
    25 apr 22
    Mica ho detto che l'è un troiaio di pezzo, mi garba assaje anzi
Lucio Dalla: Luna Matana
CD Audio Mi manca ★★★
Rispetto ad altri precedenti e successivi almeno qua sembra che Lucio abbia qualcosa da dire
  • Mauro82
    12 apr 20
    Per me è terribile, forse anche peggio di "Ciao".
  • Martello
    12 apr 20
    "Ciao" non mi sento di demolirlo in toto, anche se ha dei pezzi abbastanza disagianti. Questo non mi sento di dargli tre stelle perchè circa tutti i pezzi vanno sullo stesso piano e mi sembra che Lucio abbia qualcosa da dire (Il contrario di me, quello era terribile)
  • Mauro82
    12 apr 20
    "Il contrario di me" concordo, forse il suo lavoro peggiore. In "Ciao" c'era "Non vergognarsi mai" che brutta non era.. di questo non ricordo un pezzo degno di nota. Quando mi capiterà me lo ripasserò per bene.
  • Martello
    12 apr 20
    Non vergognarsi mai chissà perchè all'inizio mi piaceva poi è scemata ascolto dopo ascolto (e comunque Io tra un'ora sono lì e Born to be alone fanno veramente cagare)
  • Mauro82
    12 apr 20
    Il punto più basso però rimane la title-track (quel Ciao - Ciao - Ciao iniziale è atroce)
  • Martello
    12 apr 20
    Il testo se messo da parte è pure bello, è proprio il ciao ciao che rovina tutto con una cosa talmente idiota (mi ricorda il pezzo di Sanremo delle Vibrazioni, dove ripetevano Dov'è fino allo sfinimento)
  • Alemarcon
    23 giu 20
    Da brividi. Forse il punto più basso, se la gioca con "Il Contrario Di Me". Con questi si cancella ogni ricordo delle dieci delizie prodotte tra il 1971 e il 1984..
  • Martello
    23 giu 20
    @[Alemarcon] per me è il punto più alto dell'ultimo Lucio (non raggiunge però le 4 stelle). Però il contrario di me si, quello fa veramente schifo.
  • Alemarcon
    23 giu 20
    Il punto più alto dell'ultimo Lucio era, almeno per me, "Canzoni" del 1996 (che faceva comunque vomitare)..
  • Martello
    23 giu 20
    Canzoni è a malapena sufficiente, ne più ne meno
allaD oicuL
  • Ditta
    11 set 22
    Le ultime tre lettere sono il posto in cui lo vai a prendere acquistando questa roba.
Lucio Dalla: Lucio
CD Audio Ce l'ho ★★★
Deluso. Nonostante i primi tre pezzi, Ambarabà cicciccoccò e Putipù siano dei pezzi ottimi, il resto decolla non troppo facilmente. Tre stelle proprio perchè almeno gli arrangiamenti sono ben fatti anche nei pezzi meno riusciti
Si è ancora un capolavoro. Quando ho riascoltato Aquila ho quasi pianto.
Eccelso, contiene anche tra le migliori versioni di alcuni pezzi del mio album preferito di Dalla (chi sa, sa di non sapere). Però...PERÒ...Caruso:pur essendo una bellissima canzone, ha polverizzato i testicoli da quanto è abusata da molti.
Lucio Dalla: Henna
CD Audio Ce l'ho ★★★★
Inutile dire che è l'ultimo veramente bello di Dalla. Ma ha quel qualcosa, quel qualcosa nei testi che è facile ricollegare a capolavori come Com'è profondo il mare. Sembra che Dalla abbia qualcosa da dire, qualcosa di cui vuole parlare: d'amore, di guerra, di libertà, di socialità, di tristezza, di solitudine
  • Mauro82
    29 mag 20
    Secondo me "Cambio" ne vale almeno dieci di questo, ma è una mia idea.
  • Martello
    29 mag 20
    Per me questo è migliore di Cambio, ma sinceramente la qualità tra i due non cambia molto
  • Mauro82
    29 mag 20
    Per me "Cambio" aveva picchi più alti rispetto a questo. "Le rondini", "2009", "Comunista", "Denis", "Apriti cuore" e "Bella" sono delle opere d'arte; il resto non è disprezzabile, ma barcolla un po'. In questo ci sono la title-track e "Latin lover" che sono due capolavori, il resto... meh...
  • Martello
    29 mag 20
    Le rondini, cco diavolo. CAPOLAVORO. Già in Cambio ci sono minimo quattro capolavori (Le rondini, Comunista, Apriti cuore, Denis).
  • Mauro82
    29 mag 20
    "Le rondini" nella mia personale top 5 dei migliori brani di Lucio, insieme a "Come è profondo il mare", "Futura", "L'anno che verrà" e "Il cucciolo Alfredo".
  • Martello
    29 mag 20
    Difficile scegliere solo cinque brani. Direi Il cucciolo Alfredo, L'ingorgo, Viaggi organizzati, Quale allegria e Henna. Questi i best, poi ci potevano essere anche Le rondini appunto, Balla balla ballerino, L'ultima luna, Il motore del 2000 e (forse sono scemo io) avrei messo anche Kamikaze
Lucio Dalla: Bugie
CD Audio Non la voglio
Ho appena speso 16 euro per il vinile...ho perso
Lucio Dalla: Ciao
CD Audio Ce l'ho ★★★
Ci sono degli ottimi brani, ma non riesce a spiccare il volo come il successivo Luna matana o anche Henna
LUCIO DALLA: canzoni
CD Audio Non la voglio ★★★
Nonostante i primi quattro ottimi pezzi, il resto dell'album non mi ha soddisfatto completamente. Ballando ballando sembra scritta da Max Pezzali, ed è già tutto
Lucio Dalla: Il Giorno Aveva Cinque Teste
CD Audio Mi manca ★★★★
Tempo fa ho detto che questo era un album incomprensibile, strano e posso dire con certezza che non mi aveva convinto del tutto. Dopo aver dato qualche ascolto posso dire che questo album è riuscitissimo, certo richiede qualche ascolto per comprenderlo ma appena lo capisci lo adori. Perle come L'auto targata TO che ho tanto vituperato, L'operaio Gerolamo, Il coyote, Grippaggio, La bambina stupiscono in positivo
  • MarkRChandar
    20 mar 21
    I tre album con Roversi personalmente li ritengo veramente astrusi all'ascolto, soprattutto gli arrangiamenti. Con il passare del tempo però riesci ad apprezzarli. A me basta "é lì" una delle mie canzoni preferite in assoluto
Lucio Dalla: Automobili
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Un signor concept. L'ingorgo mi fa impazzire, è roba di un altro pianeta. E poi Nuvolari, Il motore del 2000, L'intervista con l'avvocato...troppo
Max Gazzè: Ognuno Fa Quello Che Gli Pare?
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
La vetta di Max per quanto mi riguarda. E' molto variegato e testualmente non è affatto facile (rispetto ad altri dischi pop intendo, non ai livelli di roba tipo De Gregori o il Battisti bianco). Dopo questo pochi lampi di genio e roba buona, tipo Tra l'aratro e la radio e Maximilian.
Un film su un regista che fa un film su Sigmund Freud che non è riuscito a superare il complesso di Edipo. Non so voi, per me è geniale. E dopo quarant'anni, è rimasto attualissimo, cosa quasi impossibile per un film di quell'epoca
Negramaro: Contatto
CD Audio Non la voglio
Ma io stronzo che ci credo pure in sti qua. Album abominevole. Salvabili (sufficienti) solamente Noi resteremo in piedi e Non è vero niente. Quasi salvabile la titletrack e La terra di nessuno (quest'ultima contiene una parte in scat messa accazzodicane in mezzo al pezzo per omaggiare Dalla...giudicate voi). Il resto pure camionate di letame da evitare come la peste. 3 e mezzo, ma non un tremmezzo debaseriano un tre e mezzo su dieci.
negramaro: la finestra
CD Audio Ce l'ho ★★
Negramaro: Amore Che Torni
CD Audio Ce l'ho ★
OFFESA A DIO
Niccolò Fabi: Ecco
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Io certo non ti lascerò mai andare, ecco
Niccolò Fabi: Sereno ad ovest
CD Audio Ce l'ho ★★★
Una ciambella col buco perfetto...
Paolo Conte: Aguaplano
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Macosamidicimai?
  • 123asterisco
    26 ago 20
    Vedo che ti è piaciuto.
  • Martello
    26 ago 20
    Non poco. La title track è assurda
  • Mauro82
    28 ago 20
    Capolavoro totale. Il suo disco più completo e maturo. Subito dopo ci metto il meraviglioso omonimo del 1984.
  • Martello
    28 ago 20
    Concord. Sull'omonimo non saprei, Conte io lo conosco per pezzi sparsi e per Aguaplano
Perigeo: Azimut
CD Audio Ce l'ho
Esordio veramente notevole, ha 50 anni e non si sentono. Forse un po' acerbo in certi aspetti, un po' fuori fuoco in certi brani e il fattore Perigeo era ancora in fase embrionale, ma questo disco è un signor disco: ha veri e propri tour de force del jazz-rock (Grandangolo, Azimut, 36° parallelo che ha quell'assolo di batteria da rasponi), una cura negli arrangiamenti tipica del Perigeo e qualche passo fuori dal loro cerchio che, seppur zoppicante, rimane comunque interessante (Un respiro). Non sarà il migliore del Perigeo, i tre successivi e forse anche l'ultimo lo sorpassano a gamba tesa, ma ripeto, un esordio del genere è veramente notevole. 8/10, il mito ha inizio
  • ZiOn
    8 lug 22
    Acerbo? Ma è un disco bellissimo!
  • Martello
    8 lug 22
    Lo è infatti, ma si vede un po' che il Perigeo doveva prenderci ancora il callo. Infatti, il prossimo è già un mezzo capolavoro
Se già l'esordio era notevole, qua siamo su livelli a dir poco stellari, è un mezzo capolavoro questo disco. Già il primo pezzo, Non c'è tempo da perdere, è forse il mio pezzo preferito del Perigeo, quasi 9 minuti di perfezione musicale. Seguono poi altre perle, quasi devo citare tutti i brani perchè sono uno più bello dell'altro: Rituale è anch'essa perfetta in ogni singolo secondo, con un crescendo potentissimo, Abbiamo tutti un blues da piangere è una meraviglia sotto tutti i punti di vista, uno dei brani più indimenticabili della musica nostrana, la malinconica Nadir è fantastica e i nove minuti e mezzo pieni zeppi di intuizioni di Vento pioggia e sole sono la ciliegia sulla torta. Forse il disco è un po' più tranquillo rispetto al precedente e ai successivi del Perigeo, ma è un difetto totalmente relativo all'ascoltatore, se qualcuno ha adorato la carica frenetica di molti punti di Azimut con questo secondo capitolo si potrebbe trovare in altre acque. Per me, è meraviglioso così com'è, cambierei davvero poche cose di questo ottimo secondo album. 9/10, non perdetevelo assolutamente
Perigeo: Genealogia
CD Audio Ce l'ho
Altro centro per i Perigeo. Album meno rock e più elettronico, l'intro Genealogia è un biglietto da visita perfetto in questo. Il rock rimane sempre, certamente, In vino veritas è una cavalcata jazz-rock stupenda e alcune rimembranze rimangono nell'immortale Via Beato Angelico. L'album in se ha qualche difetto, anzi, uno grosso e personale: secondo me il lato B non vale il lato A, i primi 4 brani dell'LP sono semplicemente perfezione pura, tra una Genealogia incantevole, una Polaris trascinante, una Torre del lago sognante e una impeccabile Via Beato Angelico; il lato B, pur cominciando benissimo con In vino veritas, si perde un po' nel mezzo con pezzi che seppur interessanti hanno decisamente meno mordente, anche se la chiusura dell'album con Sidney's call vale tutto. A livello personale sta poco dietro il suo predecessore, ma nonostante tutto, Genealogia è un altro meraviglioso capitolo della discografia del Perigeo che merita di essere ascoltato come quasi ogni album del Perigeo, dove, seppur non ogni brano sia un capolavoro, ce ne sono sempre almeno tre o quattro che sono semplicemente eterni. 9/10.
Perigeo: Alice
CD Audio Ce l'ho
Continua ad essere il mio preferito del Perigeo, forse proprio perchè conosciuto da pochissimi lo vedo come un album molto più mio. E' semplicemente uno degli album più ambiziosi mai tirati fuori in Italia, un tour de force nel mondo musicale italiano negli anni 70, tra il prog, il jazz, il rock, il pop, la dance e la canzone d'autore, coronato da cantanti italiani fondamentali per quegli anni, tra Dalla, Gaetano, Oxa, Cattaneo e così via, chiudendo col fiocco con Lina Sastri a mettere qua e là degli interventi parlati. Forse un po' dispersivo, tra tutti questi cantanti ci si perde, se poi ognuno di loro interpreta un personaggio diventa la fine per un ascoltatore casuale, e i testi non sono decisamente all'altezza di ciò che questo disco offre. Oltre a questi difettucci, Alice è un unicum per la storia della musica italiana, che probabilmente non rivedrà mai più un album così ambizioso e geniale. 8/10, non il migliore del Perigeo, ma non meno memorabile dei suoi predecessori.
chi è che ha avuto la malsana idea di ristamparlo in vinilozzo? Probabilmente ispirato dalla fvria sadica della @Ditta
Nascosto sotto na marea di vecchi CD nella noia me lo sono ascoltato. Volevo bestemmiare anche le divinità pagane. Curato e atroce, un disco dove vengono radunati i migliori musicisti in circolazione per...sta cacata. Basta
  • Falloppio
    29 ott 20
    No no no
  • Ditta
    30 ott 20
    Si sì sì, fla! Anzi, il Martello è stato anche fin troppo magnanimo.
  • Falloppio
    30 ott 20
    La smettete..:! Vi trasformo in nani da giardino
  • Ditta
    30 ott 20
    Che male c'è, che c'è di male...
Il titolo basta e avanza. ODOR DE CAGOTTO
  • Kism
    30 giu 20
    Pino e' come Lino Banfi, anche se ultimamente mi delude, gli voglio sempre (troppo) bene.
  • Martello
    30 giu 20
    Sssssssssssi ma no! Se deve uscire roba tipo Io per lei anche no. Sorry, i miei padri musicali stanno altrove 🤷
  • JOHNDOE
    30 giu 20
    i primi dischi di pino daniele se ne mangiano parecchi di "padri musicali"
  • Martello
    30 giu 20
    #Forse si, #Forse no
  • Ditta
    30 giu 20
    Concordo @[JOHNDOE]. Fino all'85 Pino non si discute, spicca su tutti per me "Nero a metà". Con "Bonne soirèe" inizia la fase calante, ma rimane su livelli perlomeno buoni fino a "Che Dio ti benedica" del 1993 incluso. Poi ha scritto "Io per lei" e da lì è iniziato un tragico declino che lo ha portato a scrivere tutte quelle canzonacce che ci ha propinato negli ultimi venticinque anni. Una delle involuzioni musicali più tristi di sempre, insieme a Dalla, Bennato, Venditti, Zucchero, Zero.
  • JOHNDOE
    30 giu 20
    forse no un par de palle
    nei primi dischi si è mangiato praticamente tutti
    è stato unico come proposta musicale tecnica melodia
    dopo è calato? sì, come tanti del resto ma non mi importa
    io giudico sempre un artista per i suoi picchi non per le sue cagate
  • Martello
    30 giu 20
    Questo è vero. Ma Pino...non è tra i peggiori per me, ma neanche dei migliori. Però è stato un grande fino a metà 80. E comunque per giudicare un artista bisogna visualizzarlo nel suo insieme, per i suoi capolavori e per le sue cagate, non basta prenderne i pregi sennò tutti sarebbero dei grandi artisti.
  • JOHNDOE
    30 giu 20
    per come valuto io (le cagate le abbuono faccio finta che non esistano) è assolutamente tra i migliori ma proprio tipo tra i primi 5 tranquillamente
  • Martello
    30 giu 20
    Per me no ma vabbè chi posso essere io per giudicare, io che alle medie adoravo artisti improponibili.🙇
  • JOHNDOE
    30 giu 20
    sono scelte
    certo se uno deve valutare tutto e mettere i voti allora... ma io non funziono così
  • Martello
    30 giu 20
    È la meraviglia del cervello, che ancora nessuno sa come cazz funzioni. Quando si tratta di gusti musicali poi... usa la logica del "tutti sono scemi, tranne me".
  • JOHNDOE
    30 giu 20
    ma io benissimo di capirne più di tutti e non solo di musica ma dimostrarlo è un pelo difficile
  • Kism
    30 giu 20
    Dopo una lunga battaglia ad armi pari tra Battiato e Pino, ha vinto Pino! Ha anche il merito di essersi ripetuto dopo il suo capolavoro ("Vai mo'" e "Bella m'briana" sono entrambi super!), Battiato ha (mezzo) ciccato dopo "La voce del padrone" (L'arca e orizzonti mi prendono solo a tratti) tornera' ai suoi livelli con "Fisiognomica."
  • Ditta
    30 giu 20
    In realtà, almeno per me, proprio Battiato ha sempre mantenuto i suoi buoni/ottimi standard (eccetto le sperimentazioni di metà 70 ma che, fortunatamente, non si caca nessuno). Uno dei pochissimi, insieme a De Andre, Fossati, Guccini, Conte, De Gregori. Purtroppo Daniele, così come altri colleghi, dopo un primo periodo di grandi idee e un periodo meno "acuto" ma ancora valido, sono sprofondati nel baratro più assoluto, con dischi a dir poco ripugnanti, solo 2/3 buone canzoni sparse qua e là ed almeno un album a testa su livelli perlomeno buoni ("Medina" del 2001).
  • Ditta
    30 giu 20
    *De Andrè
  • Kism
    30 giu 20
    Sicuramente Battiato ha avuto nel totale una carriera qualitativamente migliore, "Gommalacca"docet, io mi riferivo in particolare a quel periodo fine '70 inizio '80.
  • Martello
    30 giu 20
    Kism, io stavo cominciando ad avere dubbi ti dico la verità, ma te mi spunti Gommalacca e niente io una cosa posso fare. De amarti. niente da dire, niente da fare, niente da capire.
  • Martello
    30 giu 20
    Ah già ti de-amo...
  • MarkRChandar
    20 mar 21
    Porco giuda! Condivido tutto quello che ha detto John @[JOHNDOE] . Pino è tra i migliori. Quello che va da Terra mia a Musicante nella discografia italiana ha pochi eguali. Daniele poggia le palle in testa a tantissimi altri, uno su tutti Lucio Dalla... Daniele per fare un capolavoro ha impiegato 22 anni (Terra mia) Dalla 34 (Come è profondo il mare)
Queen: Jazz
CD Audio Ce l'ho
42 anni? Serio?