La linearità non è per chi alla leggiadria preferì il vertiginoso piegarsi e ripiegarsi del suono.
Spirali armoniche, lasciate andare al loro austero dondolìo.
Pizzicare corde tese e ricavarne inespugnabili profondità, giri di danza e tessiture: questa, l’arcana semplicità del veneziano Kapsberger.
Un barocco senz'orpelli, denudato e reso vivo, d'una vita serafica.
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