Ora mi distaccherò per un pò dal caro vecchio heavy metal per parlarvi di una band alla quale sono molto affezionato. Ovvero i mitici Ramones. Molti saranno stupiti nel vedermi recensire un gruppo punk, ma vi devo dire che io ascolto molto anche questo genere. Sono legato soprattutto al punk dei seventies, che io considero il vero punk, cioè quel movimento che sconvolse l'Inghilterra e che influenzò tantissimo i giovani ragazzi.
Le band che prediligo di più sono i Ramones, i miei preferiti in assoluto, i Sex Pistols di "Nevermind...", il primo disco punk che acquistai, e ovviamente i Clash di "London Calling".
La band statunitense, ovvero i fratelli Ramone, sono coloro che mi fecero avvicinare improvvisamente al punk degli anni settanta, NO quello contemporaneo dei Blink 182 e dei Sum 41!! Cominciai ad ascoltare i primi album, che contenevano le varie hit "Blitzkrieg Bop", "Cretin Hop", "Rockaway Beach", "Gabba Gabba Hey" e molte altre. Poi conobbi i successivi straordinari lavori, "End Of The Century", "Pleasant Dreams", "Animal Boy", "Brain Drain"... Rimasi totalmente ammaliato da questa band americana, che per me aveva una marcia in più rispetto ai Pistols e ai Clash! Loro erano incisivi, convincenti, cinici e memorizzabili sin dai primi ascolti, cosa che non mostravano e non avevano altri gruppi punk. Le loro canzoni brevi e veloci erano incredibilmente pazzesche e totalmente convincenti. Se le prog band dovevano suonare un bellissimo brano in quindici minuti, i Ramones ne impiegavano due e mezzo!! Loro racchiudevano in pochissimo tempo e in tre accordi l'intera essenza del punk e del rock... una lezione che vale ancora oggi! La capacità di sfornare hit su hit in una semplicità assurda mi affascinò veramente, tanto chè mi procurai immediatamente il disco "Halfway To Sanity". E proprio di questo cd vi voglio parlare.

I Ramones, reduci dal sorprendente e famoso "Animal Boy", sfornarono questo disco che è considerato come uno dei più belli degli eighties. Il quartetto aveva superato il momento difficile e litigioso dei primi anni Ottanta ed in questo momento non potevano fallire. Dopo aver confermato il successo con le hit "Bonzo Goes To Bitburg", "Something To Believe In" e "I Wanna Be Sedated", i Ramones inaugurarono il prossimo disco con "I Wanna Live". Il singolo, oltre ad essere un'altra ottima song, si rivelò un buon successo, che favorì il successo del cd. I Ramones mantennero il classico "marchio di fabbrica", ovvero puro veloce punk rock, canzoni brevi e molta energia e passione. Ed è proprio questo il bello e che fa grande la band, cioè resistere a cambi di moda e dimostrare ancora tanto cuore, rabbia e bravura. Vi ricordo che stavamo alla fine degli eighties, nel 1987, e il punk ormai era quasi finito... gli unici gruppi che rimanevano erano Clash e Ramones. QUESTA E' COERENZA, RAGAZZI! I Ramones, come altri artisti, si sono meritati il successo e i soldi con la bravura, NO con i cambi di stili e le puttanate varie di adesso! "Halfway To Sanity" è aperto dalla celebre "I Wanna Live", introdotta dagli accordi di Johnny e dalla voce caratteristica dell'indimenticato Joey. La track possiede una buonissima melodia, che sfocia nel sensazionale ritornello, supportato dalla tecnica della band. Ottimi sono gli assoli di Johnny, che si dimostra ancora una volta come uno dei chitarristi più bravi del punk. La seconda traccia è "Bop 'Til You Drop", dove a farla da padrone sono i riff pesanti e compatti, quasi metal, e la voce originale di Joey, che finora si presenta in grande forma. Buona è anche la performance del chitarrista che macina in continuazione i classici riff distori, che rendono il brano ancora più duro e possente. In due minuti e quindici i Ramones mostrano a tutti la "ricetta" per suonare un incisivo e veloce brano punk rock!! "Garden Of The Sinner" è introdotta da un sensazionale riff, che mi ricorda "Fire Woman" dei Cult, che successivamente da spazio alla voce squillante di Joey, che possiede melodia e grinta da vendere. Il refrain è energico e spiazzante, mentre sublime è la tecnica e la bravura della band. "Weasel Face" è una canzone molto coinvolgente, grazie anche alla sostenuta sezione ritmica di Dee Dee, Richie e Johnny. Una breve track caratterizzata dalla selvaggia voce del cantante e dal rabbioso e potente refrain. Un brano che riprende i fortunati e vecchi schemi degli esordi! La successiva "Go Lil Camaro Go" è una song abbastanza orecchiabile e meno veloce delle precedenti. Le linee vocali sono più allegre e spensierate e meno accattivanti... insomma la potremo definire come un momento di relax della band. Si ritorna alla carica con "I Know Better Now", dotata di un refrain che ricorda i ritornelli anthemici delle primissime canzoni del gruppo. La track possiede una grande potenza, il ritmo è piuttosto fast, come anche l'esaltante voce del cantante. Il refrain è coinvolgente e si riesce a memorizzare sin dai primi ascolti, sprigionando grinta e molte emozioni. "Death Of Me" ha un riffing che ricorda "I Just Have Something To Do", e infatti la canzone si dimostra la perfetta erede di quel celebre brano dei seventies. Il ritornello è come sempre il punto di forza delle songs dei Ramones, che mostrano sia l'energia e l'immancabile bravura. "I Lost My Mind" si potrebbe riassumere con pura pazzia e velocità. Johnny si cimenta in assoli e in riff selvaggi, mentre Dee Dee assume un'insolita voce sguaiata, tipo uno schizzato Johnny Rotten! "Real Cool Time", secondo me, è la traccia meno entusiasmante e meno incisiva dell'album, anche se ha un buon ritmo. "I'm Not Jesus", la quale ha un titolo molto forte, la definirei come un bel tentativo di suonare un brano quasi punk hardcore! La batteria martellante di Richie supporta i classici tre accordi distorti di Johnny, mentre sensazionale è la voce arrabiata di Joey, che esplode nel cupo refrain. "Bye Bye Baby", una canzoncina melodica dei sixties, è una cover riuscita veramente alla grande, che mantiene il disco su alti livelli. Naturalmente la band l'interpreta in chiave punk rock, ma, nonostante la grinta, riesce a mantenere l'orecchiabilità della versione originale. Il finale è affidato alla furiosa e schizofrenica "Worm Man", che con la sua velocità conclude in modo ottimale "Halfway To Sanity" dei Ramones.

Dopo questo convincente lavoro il quartetto proseguì a suonare e a sfornare album che confermeranno la grandiosità di questo gruppo americano. Mi è doveroso ricordare i tre componenti della band, che purtroppo sono scomparsi da ormai un pò di anni. Ovvero il cantante Joey, il chitarrista Johnny e il bassista Dee Dee, che con la loro bravura e tecnica resero fantastica la carriera degli indimenticati Ramones!! TOO TOUGH TO DIE!!

Carico i commenti...  con calma