Ho cominciato ad ascoltare i primi album che contenevano le varie hit "Blitzkrieg Bop", "Cretin Hop", "Rockaway Beach", "Gabba Gabba Hey" e molte altre. Poi conobbi i successivi straordinari lavori, "End Of The Century", "Pleasant Dreams", "Animal Boy", "Brain Drain"... Sono rimasto totalmente ammaliato da questa band americana, che per me aveva una marcia in più rispetto ai Pistols. Loro sono incisivi, convincenti, cinici e memorizzabili sin dai primi ascolti, cosa che non mostrano e non hanno altri gruppi punk. Le loro canzoni brevi e veloci sono incredibilmente pazzesche e totalmente convincenti. Se le prog band dovevano suonare un bellissimo brano in quindici minuti, i Ramones ne impiegavano due e mezzo!! Loro racchiudono in pochissimo tempo e in tre accordi l'intera essenza del punk e del rock... una lezione che vale ancora oggi! La capacità di sfornare hit su hit in una semplicità assurda mi ha affascinato veramente, tanto chè mi sono procurato immediatamente il disco "Halfway To Sanity". E proprio di questo cd vi voglio parlare.

I Ramones, reduci dal sorprendente e famoso "Animal Boy", sfornano questo disco che è considerato come uno dei più belli degli eighties. Il quartetto aveva superato il momento difficile e litigioso dei primi anni Ottanta ed in questo momento non potevano fallire. Dopo aver confermato il successo con le hit "Bonzo Goes To Bitburg", "Something To Believe In" e "I Wanna Be Sedated", i Ramones inaugurano il prossimo disco con "I Wanna Live". Il singolo, oltre ad essere un'altra ottima song, si rivelò un buon successo, che favorì il successo del cd.

I Ramones mantengono il classico "marchio di fabbrica", ovvero puro veloce punk rock, canzoni brevi e molta energia e passione. Ed è proprio questo il bello e che fa grande la band, cioè resistere a cambi di moda e dimostrare ancora tanto cuore, rabbia e bravura. Vi ricordo che stiamo alla fine degli eighties, nel 1987, e il punk ormai è quasi finito... gli unici gruppi che rimangono sono Clash e Ramones. Questa è coerenza!

I Ramones, come altri artisti, si sono meritati il successo e i soldi con la bravura, NO con i cambi di stili e le puttanate varie di adesso! "Halfway To Sanity" è aperto dalla celebre "I Wanna Live", introdotta dagli accordi di Johnny e dalla voce caratteristica dell'indimenticato Joey. La track possiede una buonissima melodia, che sfocia nel sensazionale ritornello, supportato dalla tecnica della band. Ottimi sono gli assoli di Johnny, che si dimostra ancora una volta come uno dei chitarristi più bravi del punk. La seconda traccia è "Bop 'Til You Drop", dove a farla da padrone sono i riff pesanti e compatti, quasi metal, e la voce originale di Joey, che finora si presenta in grande forma. Buona è anche la performance del chitarrista che macina in continuazione i classici riff distori, che rendono il brano ancora più duro e possente. In due minuti e quindici i Ramones mostrano a tutti la "ricetta" per suonare un incisivo e veloce brano punk rock!! "Garden Of The Sinner" è introdotta da un sensazionale riff, che mi ricorda "Fire Woman" dei Cult, che successivamente da spazio alla voce squillante di Joey, che possiede melodia e grinta da vendere.

"Weasel Face" è una canzone molto coinvolgente, grazie anche alla sostenuta sezione ritmica di Dee Dee, Richie e Johnny. Una breve track caratterizzata dalla selvaggia voce del cantante e dal rabbioso e potente refrain. Un brano che riprende i fortunati e vecchi schemi degli esordi! La successiva "Go Lil Camaro Go" è una song abbastanza orecchiabile e meno veloce delle precedenti. Si ritorna alla carica con "I Know Better Now", dotata di un refrain che ricorda i ritornelli anthemici delle primissime canzoni del gruppo.

"Death Of Me" ha un riffing che ricorda "I Just Have Something To Do", e infatti la canzone si dimostra la perfetta erede di quel celebre brano dei seventies. Il ritornello è come sempre il punto di forza delle songs dei Ramones, che mostrano sia l'energia e l'immancabile bravura. "I Lost My Mind" si potrebbe riassumere con pura pazzia e velocità.

"I'm Not Jesus", la quale ha un titolo molto forte, la definirei come un bel tentativo di suonare un brano quasi punk hardcore con la batteria martellante di Richie supporta i classici tre accordi distorti di Johnny. "Bye Bye Baby", una canzoncina melodica dei sixties, è una cover riuscita veramente alla grande, che mantiene il disco su alti livelli. Il finale è affidato alla furiosa e schizofrenica "Worm Man", che con la sua velocità conclude in modo ottimale "Halfway To Sanity" dei Ramones.

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