Il potere, terrificante ed occulto, sequestra innumerevoli bambini. La salvaguardia della pubblica sicurezza impone il sacrificio di questi innocenti dalle potenzialità prodigiose. Il teatro della mattanza è l’Istituto, sulla scena la bestia umana. Si tratta di un male oscenamente terreno: giano bifronte con il volto di Adolf Eichmann e Josef Mengele. Il dispositivo di salute pubblica è inarrestabile, ma divampa il fuoco della rivolta – chi fosse la provincia e chi l’impero non è il punto: il punto era l’incendio. Luke Ellis ed i suoi amici inceppano gli ingranaggi del potere.

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Le pagine scorrono rapide. La strada si presenta dritta, non affrontiamo tornanti e saliscendi, e con qualche increspamento. La spiccata linearità e le smagliature della trama non intaccano, comunque, la piacevolezza della lettura. I bambini che scaturiscono dalla penna del Re rappresentano lo specchio della nostra infanzia ed emozionano.

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Intanto, riecheggiano le domande: quanto è legittimo offrire al Dio della pubblica sicurezza? La testa di qualche innocente? Il supplizio del colpevole? In seguito allo scempio totalitario, il Leviatano è stato costretto nella camicia di forza della Costituzione: nessun interesse collettivo può giustificare la soppressione della dignità umana. Il capodoglio freme. Nondimeno, il sangue di Luke Ellis e dei suoi amici non può essere soppesato nel braccio della bilancia costi/benefici. La dignità umana non costituisce, a prescindere da qualsivoglia funzione utilitaristica, un valore negoziabile. Dover essere che viene stemperato nella complessità del mondo depurato dalla magia.

Post scriptum. La cronaca quotidiana si sovrappone alle pagine del Re. Nelle settimane scorse la Corte di Strasburgo ha ricordato (Viola c/ Italia, ergastolo ostativo e right to hope) che «la dignità umana, situata al centro del sistema creato dalla CEDU, impedisce di privare una persona della sua libertà, senza operare al tempo stesso per il suo reinserimento e senza fornirgli una possibilità di riguadagnare un giorno questa libertà».

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