Peter Gabriel Live on Rockpalast TV (1978) is Now Complete - Musical Brick

Spero che si veda, altrimenti rintracciatelo!
Io non l'avevo mai visto un arcangelo così... schizzatello anzichenò...
COLD TURKEY. (Ultimate Mix, 2020) - Plastic Ono Band (official music video HD)

Questa è una storia che se vista nel modo giusto, con la giusta empatia, potrebbe risultare anche divertente, oltre che molto educativa.
Più che a Lennon (cui, almeno in questo pezzo, è andato semplicemente di traverso) il "Tacchino Freddo" è associabile a molti jazzisti, soprattutto - ma non solo, ovviamente - del periodo Be Bop, i quali pare lo praticassero spesso & malvolentieri (e vorrei ben vedere) con risultati mi è parso di capire abbastanza risibili.
Io ne ho sentito parlare la prima volta nella biografia di Charlie Parker, che di queste cose se ne intendeva eccome, visto che a dodici anni o giù di lì: non ricordo e non ho più il libro, non sentendosi affatto bene andò dal medico il quale pare gli disse: "niente di che, ragazzo: hai solo avuto la tua prima crisi di astinenza".

Ma come si praticava, il vero Cold Turkey?
Charlie andava da un suo amico, che gestiva un albergaccio malfamato anzichenò, lo pagava, e quello lo chiudeva a chiave in una stanza - mi pare per una settimana e passa, vado a memoria, ripeto - con solo due secchi: uno vuoto per evacuare l'evacuabile, e l'altro pieno d'acqua.
Naturalmente quando quello veniva a cambiargli i secchi, NON doveva dare orecchio a QUALSIASI cosa l'altro gli dicesse: dalle suppliche agli insulti più inenarrabili, dalle offerte di decuplicargli il compenso alle minacce di togliersi la vita mettendo la testa nel secchio del proprio vomito e quant'altro.

Sono cose che ti aprono la mente. Basta con queste leggende metropolitane dei rocchettari droghati: come se fossero solo loro i più migliori del mondo criato!
Tzk. Dilettanti, ecco!
Violent Femmes - Jesus Walking on Water (Official Audio)

Mi è capitata in Random stamattina appena aperti gli occhi, e io ADORO i Violent.
Bellissima & commovente anche la versione 2016: che adorabili vecchietti sono diventati.
Tipo come me. Yuk!
Boys Don't Cry - The Submarines

Costretto più o meno ai domiciliari - anche se non proprio coatti - a causa di un aggeggio scomodissimo e pesantissimo chiamato "Life Vest" che devo indossare notte&giorno, cerco di prenderla con filosofia e di vedere il bicchiere (due/tre al giorno posso, dicono i Medici che mi hanno salvato la pelle) mezzo pieno.
E allora che c'è di meglio di mettermi a ravanare nei meandri del mio fido iMac per sistemare finalmente la mia sterminata libreria lasciata da tempo in stato semibrado?
Bene: qual è il primo disco che non ricordavo di avere che mi capita a tiro?

Dovete sapere che c'è un gruppo che per me è "speciale".
Non il mio gruppo - o artista - preferito ma una cosa a parte, che mi piace tenere per me, nell'intimo, senza schiamazzi autoemotivi.
Loro si chiamano "The Cure", e li trovo incatalogabili, bizzarramente adorabili pur se a volte oscuri: una cosa meravigliosa a sé stante insomma, come ho già detto.

Ho scelto questo pezzo a caso ma vi assicuro che tutto il disco è come minimo sorprendente.
Lo so che sulle Cover, almeno qui sul Debby, ognuno ha la sua ma anche l'altra, però veramente vi prego di ascoltarlo (nell'improbabile caso che non l'abbiate già fatto) perché c'è tutta una serie di cioccolatini assortiti che sono uno meglio dell'altro.

Sunday i'm in Cure.
The Howlers - Lady Luck (Official Music Video)

Questi mi vengono a suonare in Nova Gorica (a 50 m dal confine italiano: praticamente a due passi da casa mia) verso Marzo 2025. E mi sono stati consigliati dal mio amico Dennis Baselli, bassista e liutaio di sopraffino mestiere.

Da quei due/tre pezzi che ho trovato sul tubo non saprei definirli, ma sono sicuro che molti di voialtri rocchettari dimmerda (oltre che vecchi, chevvelodicoafàre), mi sapranno dire vita morte & e miracoli di questi ragazzi.

Pare che in Inghilterra impazzino!
Rainbow - Gates Of Babylon

Lo so che voi sapete che io so di averlo già messo molte volte questo pezzo, di avervi già detto che per me questo è il miglior Solo di chitarra Rock di tutti tempi nonostante l'outfit INGUARDABBOLO di Riccardino Moranera, uomodimmerda ma chitarraio di un'altra dimensione.

Ma forse non vi ho mai spiegato il perché.

Vedete: quando do lezioni di chitarra (Rock in questo caso) spiego sì le basi armoniche - raramente complicate - il senso dei Riff, i vari tipi di scale ecc.
Ma quando devo spiegare cos'è un assolo rock faccio sempre questo esempio, partendo ogni volta in questo modo.

"Lasciamo stare le note che fa, le scale che usa, la scansione ritmica del tutto particolare, la fluidità di esecuzione ecc. Queste cose ve le dico dopo.
Concentratevi invece sulla struttura, sui tempi di sviluppo: pensate a un'opera lirica. Il Maestro usa la stessa progressione: descrizione - tensione - apoteosi - risoluzione.
Ascoltate l'inizio: lui prima parte con delle innocue scalette arabeggianti, che vi portano pian piano nel pezzo. Descrizione.
Poi comincia ad armonizzarle in modo sempre più complesso, sia aumentando la velocità sia portando pian piano il brano verso una tonalità più alta. Tensione.
Indi comincia a scaricare sedicesimi con una precisione disumana; ma non sedicesimi progressivi, bensì grappoli di note melodicissime inframezzate da Bending (anche con l'uso sapiente della leva del tremolo) lancinanti, glissati,.sincopi, note in levare che portano ancora più su il phatos. Apoteosi.
Infine torna alle scalette arabeggianti di cui sopra che rimandano al Riff iniziale. Risoluzione.

Una cosa si deve insomma cominciare, poi sviluppare, poi farla diventare creativa, e poi concluderla.

Ora che avete capito questo potete affrontare il lato meramente tecnico di questo assolo.
E se per caso credete che come ve l'ho spiegato io sembra facile, vi sbagliate di grosso: 2/3 su cinque, di quelli bravi come voi, ce la fanno".
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No, sapete: proprio non ci arrivo.
Riesco per un attimo a mettere insieme le singole componenti dell'immagine, e a volte mi pare d'intuire ci sia una specie di fil rouge.
Ma la cosa dura un attimo, e quindi mi riperdo.
Invece voi, lì, vecchi molestatori di lanceolate creature ugrofinniche, sono sicuro abbiate capito tutto. E mi auguro siate in un buono stato d'animo, oggi.
Tanto da illuminarmi col vostro immenso scibile. Yuk!
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Avete presente le braccia di quest'uomo?
Con tutte le iniezioni che mi hanno fatto potrei tranquillamente fare la sua controfigura in un eventuale biopic del cazzo.

Comunque mi sono beccato una bella Aritmia Ventricolare, cosa per cui di solito si muore sul serio, ma per fortuna reni e polmoni hanno retto alla grande, e me la caverò con un defibrillatore.

In pratica mi è successo come a Eriksen: lui è tornato a giocare a pallone, e io tornerò a giocare nei Bars!

Ps. Poi non potevo morire: cosa sarebbe il Basio senza di me? Ahr ahr ahr ahr!
Spot - GOLF Volkswagen "Orecchino che Cigola" - 1991 (Ita.)

Per elevarvi dai vostri buzzurrissimi spot anni 80, ecco qualcosa di VERAMENTE
ben fatto.
JONI MITCHELL - Amelia + Pat Metheny Solo

Qui, stanotte, fa freddo sul serio.
Era da un po' che qui in Friuli non si sentiva quel freddo lí: secco, tagliente che ti fa accendere lo spolêrt sapendo che quel calore è fatto di legna, non di riscaldamento.

Quindi perché non ascoltare Joni, tra il crepitío dei ciocchi?

Non c'entra nulla, lo so.
Ma sono fatto così.
Destino (feat. Tosca, Orchestra da Camera Risonanza)

Shhh!
Non dite in giro che è Jazz! Dite che è Poppe!!!
Non dite che Rossanina ha osato interpretare Billie riuscendoci pure bene!
Non spiegate mai nulla a nessuno.
Non dite, soprattutto, che lei vi emoziona più di Mina.
Sono lì, stolidi, che aspettano ogni vostro minimo cedimento.
Massey Hall Toronto 1953: Night in Tunisia

Può essere che qualcuno non sappia la genesi di questo disco, jazz o non jazz non importa.

Insomma Charlie era in una clinica per disintossicarsi -
cosa inutile quanto cercare di mettere nel cervello di Salvini un po' di discernimento - e sono andati (Dizy su tutti) letteralmente a rapirlo per portarlo sul palco.

Era in stato completamente catatonico. Appoggiato s'una sedia.

Poi Dizy gli mette l'alto sax tra le mani e gli fa: "tocca a te, coglione".

Ecco il risultato.
Miles Davis - So What (Official Audio)

Insomma Miles si presenta in studio con dei pizzini che indicavano, vagamente, le tonalità e qualche stralcio di riff che avrebbe dovuto fare capire quello che aveva in mente.
Il risultato è questo.
Pat Metheny Film Scores: Fandango

Era ieri l'anniversario, mi pare.
Ma ammé delle date, delle ricorrenze, delle cerimonie e di tutte queste cose non me ne è mai fregato un cazzo.
Sono andato al funerale di mio padre, nel 1992, per rispetto alla mia mamma. Ma sarà l'ultimo.
Compreso il mio, ovviamente.
Ho già dato disposizioni testamentarie adeguate ad una persona irreprensibile, acciocché tutti possano gozzovigliare con una piccola parte dei miei ingenti averi senza doversi per forza recare in un cimitero.

Tornando a Kyle: una persona incredibile, credetemi sulla parola.
Pat può sembrare uno che vive al di sopra del bene e del male: ma prima Jaco, poi Charlie, poi Lyle... Cazzo!
Stenderebbe anche il miglior Muhammad Alì.

Scusatemi le confidenze.
La Casa Di Hilde

Se non l'avete ancora fatto (ma non credo proprio), ascoltatelo.
Questo è uno dei pochissimi dischi di cover che abbiano più che un senso: sia per le motivazioni che per la realizzazione.
Arrangiamenti belli asciutti, tirati il giusto, quasi minimali - cosa che mi è sempre piaciuta di Carboni, almeno del primo periodo - e grandissimo amore e rispetto per la materia trattata.
C'è anche un piccolo cameo di Claudio Lolli (uno degli ultimi, penso) nella parte finale del video "Ho visto anche degli zingari felici".

Ah, il pezzo?
Straordinario.
Per me nessuno poteva farlo meglio.
Pat Metheny & A.M.Jopek "Are you going with me" (audio and video restored)

Ovviamente, per prima, alla Pat.
Poi anche per voi altri, lì, vecchi cuori disidratati.
Lo so, uffa, che l'ho già messa una pletora di volte ma non c'è verso!
Quando, ubriachi, io e sua madre - che si chiama semplicemente Isadora - l'abbiamo concepita questo pezzo è stato fondamentale.

Vi immaginate se avessimo ascoltato i Sonic Youth?
Miao.
Alessandro Haber - La valigia dell'attore (live 28/3/1996)

Uffa!
Lo so che l'ho già messa oltre il dovuto, ma mi fa sempre venire in mente il buon Sean Connery che, persa la memoria tipo Bruce Willis, Jack Nicholson, Peter Falk (Colombo per voialtri) e tanti altri non riescono più a memorizzare il copione.

Non vedono più, insomma, la vostra faccia nei loro occhi.

Dev'essere devastante.
Pupo - Gelato al cioccolato (Testo)

Ah, il cioccolato.
Lasciate stare le gelaterie e informatevi con chi di dovere.
Se vi risponde "mah... è difficile... non lo fanno più..." guardatelo/a bene in faccia e chiedetegli l'Olio.

Se vi guarda con gli occhi della mucca che vede passare il treno lasciate perdere e impasticcatevi in farmacia, come tutti.
Enzo Jannacci - Vincenzina e la fabbrica - Official Audio

Ai miei amici milanisti, quelli veri.
Certo la desolazione di ciò che resta del futból (quello di Osvaldo Soriano) dovrebbe farci sentire non dico uguali, ma quasi.

Nessuno - nel Futból telegenico - salta più l'uomo: nessuno rischia una giocata, un qualcosa da farti dire "oh" come i bambini di Povia.
Che mi pare sia pure interista, mi dicono, qui.

Ma torniamo al pezzo.
Che è qualcosa di meravigliosamente straziante.
Gol Altobelli in Italia-Germania 1982

Occhéi, ci sono state tante cose in questo mondiale.
Chi non l'ha visto per me, con tutto il rispetto, non esiste.
E se qualche qualcuno dissente ha ragione, ma non me ne frega un cazzo.

Dopo la partita col Brasile (goal vergognosamente annullato ad Antognoni e paratona di Dino Furlano (come il Vêcjo, come perfino quell'imbecille di Teor) all'ultimo secondo, era chiaro che l'italia aveva visto la luce!

Solo la mitica Germania - Italia del 1970 può competere, come emozione, con questa partita.

Ma purtroppo esiste gente che quella volta lì non era neanche nata.

A essa il mio conforto e il mio migliore augurio di un futuro passato il migliore possibile.
Mia Martini - La nevicata del '56 - Sanremo 1990.m4v

Questo pezzo - da ESVDM - non può non ricordare a noi sporadici furlani l'indimenticabile nevicata dell'ottantasei.
Vabbè: era l'ottantacinque, ma la liaison necessitava ch'io sbagliassi giusto.

M'è venuta in mente perché dalle mie parti, dove non nevica seriamente da quella data, sta venendo giù qualcosa tra la pioggia e la neve; sostanza che i miei amici di Sauris (tra cui la Carla) chiamano "Neverda".
Facile intuire la contrazione, spero.

Sul pezzo - e coloro che l'hanno scritta cantata suonata e pensata - che vi devo dire?
Se non vi scappa una lacrimuccia accendete la televisione.
Cimici e bromuro

Questa è dedicata a uomini donne & bambini non-VDM (tipo i non-A di Van Vogt) che paiono essere in minoranza, qui su DB.
Il disco credo dovrebbe piacere a tutti, maschi femmine & cantanti: ma non si sa mai.

Il pezzo, invece, a volte credo venga sottovalutato, in quanto messo in un Album pieno di capolavori indimenticabili.

Chi ha provato il brutto sogno da dimenticare della Naja sa benissimo che certe esperienze per quanto al momento sembrino, appunto, un incubo, sono comunque qualcosa che ti cambia.
Nel bene e nel male.

Grande Sergio, qui. Non serve che vi dica che l'ho già detto.
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Così vi è più chiaro?
Sì, è proprio quell'accordo là.
Qui si vedono benissimo le note che suona, cialtroni.
Ahr ahr ahr!!!