Pink Floyd - The Dark Side Of The Moon [Full Album]
#copertinebelle
The Dark Side of the Moon fu pubblicato inizialmente in formato vinile con una copertina pieghevole, disegnata dalla Hipgnosis e George Hardie, che mostrava un prisma triangolare rifrangente, un raggio di luce sul fronte.

La Hipgnosis aveva già disegnato varie copertine per la band con risultati controversi ma per The Dark Side of the Moon, Richard Wright gli chiese qualcosa di più elegante, pulito e di classe. La compagnia artistica presentò sette disegni, ma i quattro membri del gruppo scelsero senza discussioni quello del prisma, opera di Hardie e ideato da Storm Thorgerson durante una sessione di brainstorming con Powell.

Esso rappresenta tre elementi: l’illuminazione dei concerti della band, i testi delle canzoni e la volontà di Wright di un progetto “semplice e audace”.

Il fascio di luce nell’immagine ha sei colori, escludendo l’indaco dalla tradizionale divisione della sequenza in rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola, e prosegue lungo tutto l’interno della confezione dividendola orizzontalmente in due parti.

In quella inferiore compaiono i testi delle canzoni mentre in quella superiore vi è l’elenco delle tracce e i crediti. La linea verde si muove come un elettrocardiogramma (soluzione grafica suggerita da Roger Waters) mentre le linee di colore proseguono anche sul retro della copertina dove entrano in un altro prisma rovesciato: voluto da Thorgerson per facilitare la disposizione del disco nei negozi, dal quale usciranno come un raggio di luce bianca, che prosegue fino a ricongiungersi con quello sul fronte.

In un’intervista con l’autore Brian Hiatt della rivista Rolling Stone, Thorgerson parla della creazione dell’iconica copertina rispondendo alla domanda sulla scelta dell’immagine del prisma, se fosse stata ispirata dall’ascolto in preview del disco.

“No, è correlata principalmente al loro spettacolo di luci. Non lo avevano esaltato a dovere. L’altra questione era il triangolo. Penso che il triangolo – che è un simbolo di pensiero e ambizione – sia stato un soggetto ricorrente nei testi di Roger. Quindi il triangolo è stata un’icona molto valida da utilizzare e da trasformare nel prisma – beh, il prisma apparteneva ai Floyd. “

Il co-fondatore della Hipgnosis, Aubrey Powell, commentò come nacque l’idea del prisma:

“Stavo leggendo questa rivista – un magazine americano – che parlava della rifrazione della luce. E Storm in piedi accanto a me ha disse: ‘Ce l’ho. Una forma triangolare con un prisma.’ Sapevo disegnare abbastanza bene, così ho fatto uno sketch su un pezzo di carta. Ci siamo precipitati agli Abbey Road Studios e detto [alla band], ‘Che ne dite?’ E tutti: ‘Sì, siamo noi! Sono i Pink Floyd.'”

Anche se il nome della band e il titolo del disco non compaiono sulla copertina anteriore, il design è universalmente riconoscibile e sinonimo di Pink Floyd, tanto che da allora è apparso su ogni tipo di oggetto: dall’abbigliamento all’accessor
Wham! - Last Christmas (Official Video)
Siccome, si sa, la mia originalità non conosce confini, scelgo questa per augurare buon Natale a tutti i debaseriani, nessuno escluso.
E naturalmente non può mancare un bel "ed alle loro famiglie"...
Edoardo Bennato - La Torre Di Babele
#copertinebelle
"Disegnai l’umanità dedita alla guerra, un immaginario scatto fotografico della famiglia umana e la sua innata propensione bellica. Si parte dall’uomo di Neanderthal in basso a sinistra e poi, man mano che ci si sposta da sinistra a destra e dal basso verso l’alto, le armi diventano sempre più sofisticate. È un’immagine che rappresenta il concetto biblico della Torre di Babele, con gli uomini determinati a sfidare la natura e Dio stesso, che alla fine li punì per questa loro presunzione".
"Con La torre di Babele volevo provare a spiegare il senso biblico di un’umanità cieca nella sua rincorsa alle armi, tale da arrivare a sfidare la divinità stessa in una escalation incontrollata ed incontrollabile. Gli uomini arrivarono a concepire di costruire una torre talmente alta da arrivare al cielo ed a Dio".
"Tutti i brani di questo disco seguono un filo conduttore ben preciso e riflettono la mia posizione in contrapposizione ad ogni forma di conflitto. Avevo intuito che il modo migliore per descrivere i mali della società era quello di ridicolizzarli, ed è per questo che le varie canzoni trattano in modo provocatorio ed ironico i vari argomenti legati alla guerra ed all’odio tra i popoli che non riescono a comunicare tra loro, e quindi sentono l’esigenza di confrontarsi con la forza”.
Edoardo Bennato, autore (anche) della copertina di questo fantastico album...
Esp
Non si vede il futuro nella sfera di cristallo...esperienza paranormale!
Di sana pianta
Sarebbe ora di piantarla...
Claudio Lolli - Antipatici antipodi (Album Completo.)
#copertinebelle
Andrea Pazienza ha realizzato copertine di album non solamente per Roberto Vecchioni.
Anche in questo album di Claudio Lolli del 1983 il suo (grande) tocco si nota eccome!
Roberto Vecchioni - Robinson (versione originale)
#copertinebelle
Non potevo esimermi dal postare la copertina mancante disegnata da Paz per il Prof. In realtà questa è la prima realizzata per lui, si era nel 1979.
L'album è uno dei più belli del Nostro per il sottoscritto, e non solamente per la copertina: contiene pezzi-gioiello, come "Signor giudice", "Mi manchi", "Vorrei", la title-track e la misconosciuta ma per me bellissima "Lo stregone e il giocatore"...