Ballata degli impiccati - De Andrè
E già che ci sono:
Ballata degli impiccati
Francois Villon
Fratelli umani che dopo noi vivrete, non siate verso noi duri di cuore, ché, se pietà di noi miseri avete, Iddio ve ne saprà ricompensare. Qui ci vedete appesi, cinque, sei: e la carne da noi troppo nutrita, oramai è divorata e imputridita, noi, ossa, diveniam cenere e polvere. Del nostro mal nessuno se ne rida; ma Dio pregate che ci voglia assolvere!
Se vi chiamiam fratelli, non dovete disdegnarci, benché siamo impiccati per giustizia. Tuttavia, voi sapete che gli uomini non son tutti assennati, perdonateci, ché siamo trapassati, verso il figlio della vergine Maria, che di grazia per noi prodiga sia, salvandoci dall’infernale folgore. Siam morti, anima, l’odio caccia via, ma Dio pregate che ci voglia assolvere!
La pioggia ci ha bagnati e dilavati e il sole disseccati e anneriti. Gazze e corvi gli occhi ci han cavati e strappato la barba e i sopraccigli. Mai un istante ci siamo fermati di qua, di là siccome il vento muta, a suo piacere si oscilla senza sosta, più beccati che i ditali per cucire. Non siate dunque della nostra brigata; ma Dio pregate che ci voglia assolvere!
Gesù, che su tutti hai potere sovrano, fa’ che non ci abbia in possesso l’Inferno: con lui non abbiamo niente a che vedere. Uomini qui non c’è ombra di scherno; ma Dio pregate che ci voglia assolvere!
E già che ci sono:
Ballata degli impiccati
Francois Villon
Fratelli umani che dopo noi vivrete, non siate verso noi duri di cuore, ché, se pietà di noi miseri avete, Iddio ve ne saprà ricompensare. Qui ci vedete appesi, cinque, sei: e la carne da noi troppo nutrita, oramai è divorata e imputridita, noi, ossa, diveniam cenere e polvere. Del nostro mal nessuno se ne rida; ma Dio pregate che ci voglia assolvere!
Se vi chiamiam fratelli, non dovete disdegnarci, benché siamo impiccati per giustizia. Tuttavia, voi sapete che gli uomini non son tutti assennati, perdonateci, ché siamo trapassati, verso il figlio della vergine Maria, che di grazia per noi prodiga sia, salvandoci dall’infernale folgore. Siam morti, anima, l’odio caccia via, ma Dio pregate che ci voglia assolvere!
La pioggia ci ha bagnati e dilavati e il sole disseccati e anneriti. Gazze e corvi gli occhi ci han cavati e strappato la barba e i sopraccigli. Mai un istante ci siamo fermati di qua, di là siccome il vento muta, a suo piacere si oscilla senza sosta, più beccati che i ditali per cucire. Non siate dunque della nostra brigata; ma Dio pregate che ci voglia assolvere!
Gesù, che su tutti hai potere sovrano, fa’ che non ci abbia in possesso l’Inferno: con lui non abbiamo niente a che vedere. Uomini qui non c’è ombra di scherno; ma Dio pregate che ci voglia assolvere!
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