Traccia 3: Gli Uccelli (Remastered)
Una sinuosa introduzione orchestrale ci guida all'interno del pezzo, il primo lento di fatto del disco. Il testo rispetto ai due precedenti non ha immagini troppo complesse ma nella sua semplicità nasconde un significato molto bello:gli uccelli protagonisti della canzone sono dei segnali divini, sono quelle entità che stanno sopra a tutto e quindi hanno una maggiore vicinanza con l'origine delle cose. Nonostante tutto il testo dica ciò senza significati segreti nei versi bisogna soffermarsi due minuti per parlare del ritornello:"Aprono le ali, scendono in picchiata, atterrano meglio di aereoplani, cambiano le prospettive al mondo. Voli imprevedibili e ascese velocissime, traiettorie impercettibili, codici di geometrie esistenziali", cioè gli uccelli non sono soltanto una forma di "presenza divina" ma sono essi stessi i regolatori dell'esistenza attraverso la traiettoria del loro volo.
Ma una cosa importantissima per la vitalità del pezzo è la base, che alterna momenti orchestrali ed eleganti a passaggi più ballabili ma che non perdono un grammo della presenza dell'orchestra e dell'eleganza che la caratterizza; il tutto esplode alla fine del secondo ritornello, quando il pezzo acquista velocità fino alla fine della traccia.
Lo so che questa volta l'ascolto recensione è venuto leggermente più corto ma questo è tutto quel che avevo da dire su questo brano, una parola in più secondo me avrebbe guastato, trovare altri possibili significati nascosti avrebbe rovinato un po' l'ascolto del pezzo che riesce a vivere nella sua musicalità elegante e nel suo testo "semplice" e poetico. Niente di più e niente di meno
Una sinuosa introduzione orchestrale ci guida all'interno del pezzo, il primo lento di fatto del disco. Il testo rispetto ai due precedenti non ha immagini troppo complesse ma nella sua semplicità nasconde un significato molto bello:gli uccelli protagonisti della canzone sono dei segnali divini, sono quelle entità che stanno sopra a tutto e quindi hanno una maggiore vicinanza con l'origine delle cose. Nonostante tutto il testo dica ciò senza significati segreti nei versi bisogna soffermarsi due minuti per parlare del ritornello:"Aprono le ali, scendono in picchiata, atterrano meglio di aereoplani, cambiano le prospettive al mondo. Voli imprevedibili e ascese velocissime, traiettorie impercettibili, codici di geometrie esistenziali", cioè gli uccelli non sono soltanto una forma di "presenza divina" ma sono essi stessi i regolatori dell'esistenza attraverso la traiettoria del loro volo.
Ma una cosa importantissima per la vitalità del pezzo è la base, che alterna momenti orchestrali ed eleganti a passaggi più ballabili ma che non perdono un grammo della presenza dell'orchestra e dell'eleganza che la caratterizza; il tutto esplode alla fine del secondo ritornello, quando il pezzo acquista velocità fino alla fine della traccia.
Lo so che questa volta l'ascolto recensione è venuto leggermente più corto ma questo è tutto quel che avevo da dire su questo brano, una parola in più secondo me avrebbe guastato, trovare altri possibili significati nascosti avrebbe rovinato un po' l'ascolto del pezzo che riesce a vivere nella sua musicalità elegante e nel suo testo "semplice" e poetico. Niente di più e niente di meno
Carico i commenti... con calma