«La musica, dunque, come parte integrante ed imprescindibile di uno stile ormai celebre.»

 «Un Nastro di Môbius estesosi in campo sonoro.»

La colonna sonora di Lost Highway, prodotta da Trent Reznor, è un perfetto complemento alle atmosfere oscure e oniriche del film di David Lynch. Con brani firmati da Angelo Badalamenti e contributi di artisti come David Bowie, Smashing Pumpkins e Rammstein, la soundtrack offre un viaggio musicale intenso e variegato. Elementi di jazz, rock e sonorità sperimentali si intrecciano, creando un panorama sonoro unico che amplifica la natura disturbante e affascinante del lungometraggio. Un'opera imprescindibile per gli amanti di Lynch e delle colonne sonore d'autore. Ascolta la colonna sonora e immergiti nell’universo oscuro di Lost Highway!

 I due responsabili dell’aborto in questione avrebbero dovuto essere relegati in un manicomio criminale.

 La pietra miliare sarebbe una pietra che avrebbe dovuto essere messa al collo dei due oligofrenici autori.

La recensione liquida l'album 'Suicide' come un'opera abominevole della scena No Wave anni '70, criticando l'improvvisazione e la qualità sonora mediocre. L'autore usa toni ironici e taglienti per descrivere gli autori e le loro performance live ritenute fastidiose. Il disco, pur considerato pietra miliare da molti, viene qui smascherato come un accumulo di rumori senza senso e tentativi fallimentari di innovazione. Scopri perché questo album divide critici e appassionati, leggi la recensione completa!

 I due responsabili dell’aborto in questione avrebbero dovuto essere relegati in un manicomio criminale.

 La pietra miliare sarebbe una pietra che avrebbe dovuto essere messa al collo dei due oligofrenici autori.

La recensione liquida l'album 'Suicide' come un'opera abominevole della scena No Wave anni '70, criticando l'improvvisazione e la qualità sonora mediocre. L'autore usa toni ironici e taglienti per descrivere gli autori e le loro performance live ritenute fastidiose. Il disco, pur considerato pietra miliare da molti, viene qui smascherato come un accumulo di rumori senza senso e tentativi fallimentari di innovazione. Scopri perché questo album divide critici e appassionati, leggi la recensione completa!

 I due responsabili dell’aborto in questione avrebbero dovuto essere relegati in un manicomio criminale.

 La pietra miliare sarebbe una pietra che avrebbe dovuto essere messa al collo dei due oligofrenici autori.

La recensione liquida l'album 'Suicide' come un'opera abominevole della scena No Wave anni '70, criticando l'improvvisazione e la qualità sonora mediocre. L'autore usa toni ironici e taglienti per descrivere gli autori e le loro performance live ritenute fastidiose. Il disco, pur considerato pietra miliare da molti, viene qui smascherato come un accumulo di rumori senza senso e tentativi fallimentari di innovazione. Scopri perché questo album divide critici e appassionati, leggi la recensione completa!

 Grande disco scalcinato, melodico, minimale come il sorriso di un uomo che ritorna casa dalla moglie dopo una sbornia con gli amici.

 Un sorriso magari fetente ma sincero vale molto più di mille contorte parole.

La recensione descrive "Around the Horn" di Souled American come un album folk minimalista e melodico, caratterizzato da sonorità lente e accoglienti. Le atmosfere ricordano serate rilassate, con temi di amori e fallimenti narrati attraverso suoni acustici e tempi dispari. Il disco è apprezzato per la sua semplicità e sincerità, capace di evocare immagini poetiche e sensazioni intime. L'autore sottolinea il fascino di un lavoro scalcinato ma autentico, ideale per ascolti contemplativi. Scopri l'essenza folk emozionale di 'Around the Horn' di Souled American!

 Sono ritornati a suonare nella Vecchia Fattoria, che tutti noi frequentiamo anche se il tempo passa.

 Un corto circuito melodico che sale lentamente come l'amore per la madre del tuo miglior amico.

La recensione celebra il ritorno di Grandaddy con 'Last Place', un album che evoca atmosfere nostalgiche e lo-fi. L’opera si distingue per le sue melodie lente e una cifra stilistica che richiama influenze come Neil Young e Electric Light Orchestra. Perfetto per gli amanti della musica indie degli anni '90. Ascolta 'Last Place' di Grandaddy e rivivi le atmosfere indie degli anni '90!

 Hanno convissuto tra costanti e pesanti tensioni tra Bob e Grant, dovute ai loro caratteri poco gestibili.

 Ultimo singolo tratto da quel 'Warehouse ecc..ecc..' album da sfasciare la propria abitazione a solenni colpi di air guitar!!!!

La recensione celebra il potere e la tensione drammatica dell'ultimo singolo 'Ice Cold Ice' degli Hüsker Dü, simbolo di una band unica dell'hardcore punk americano anni '80. Si raccontano i conflitti interni e la dissoluzione del gruppo, esaltando la loro indipendenza artistica e l'influenza nel passaggio verso l'indie rock. Il commento sottolinea l'energia e il talento di Bob Mould, Grant Hart e Greg Norton, rendendo omaggio a una carriera intensa ma breve. Ascolta 'Ice Cold Ice' e rivivi l'intensità degli Hüsker Dü!

 Non mi occupo di tecnica, ma di emozioni.

 Senza Jimmy Page i Led Zeppelin non esisterebbero. Senza i Led Zeppelin oggi il rock sarebbe orfano.

La recensione celebra l'autobiografia autorizzata di Jimmy Page, figura chiave dei Led Zeppelin, esplorando la sua personalità enigmatica e la dedizione totale alla musica. Il libro, ricco di aneddoti e dettagli tecnici, si concentra sulla carriera artistica e la passione di Page, senza entrare nelle controversie personali. Una lettura consigliata sia ai fan più accaniti sia agli appassionati di musica rock in generale. Leggi l'autobiografia di Jimmy Page e scopri la leggenda del rock!

 Parklife oggi può essere il vero emblema del Britpop con Different Class e Morning Glory.

 Mi fa piacere ricordare questa pietra miliare degli anni '90 ed una band con i controcoglioni.

La recensione celebra Parklife dei Blur come un vero emblema del Britpop anni '90, sottolineandone il sound maturo, le influenze musicali e l'ironia verso la middle class. Viene evidenziata la rivalutazione della band rispetto agli Oasis, il successo delle carriere soliste, e la qualità duratura dell'album con tracce come 'Girls and Boys'. Un omaggio a un classico che ha segnato un'intera generazione. Riscopri Parklife, un classico intramontabile del Britpop!

 Gerry Rafferty nel 1978 scrisse una canzone, l’immortale Baker Street, che parla di come per tutta la vita un uomo cerchi di sconfiggere una bestia che rode e scava dentro la sua testa.

 La musica, benedetta musica, può sostituire l’urlo della voce che sarebbe solo patetico pathos da tragedia greca.

La recensione esplora il legame tra l'autrice e la Scozia, teatro spirituale e mitico che si riflette nella musica di Gerry Rafferty. Baker Street è descritta come un inno toccante alla lotta contro la malinconia e l'alcolismo, con un sax malinconico e parole dolci che consolano il dolore. La musica diventa veicolo di comprensione e condivisione del tormento interiore. Ascolta Baker Street e scopri la potenza della musica contro la malinconia.

 La radio, spesso si dice, è un amico fedele. E come tutti gli amici fedeli, ha il pregio di non lasciarti mai solo.

 La Voce non ti lascia mai solo, neanche di notte. Finché non spunta il Sole del Mattino, celebrato dall’Inno Nazionale e destinato a risplendere in eterno.

Radio Pyongyang è una raccolta unica che documenta il mix di propaganda, folklore e musica pop presente nella trasmissione ufficiale nordcoreana. Curata da Christiaan Virant, l'album offre un'affascinante immersione nei suoni della Voce di Corea, unendo canzoni agitate, canti corali e pezzi strumentali tipici del regime. Un viaggio sonoro che educa e intrattiene, svelando uno spaccato culturale poco noto e valorizzato da Sublime Frequencies. Ascolta Radio Pyongyang e scopri il suo mondo sonoro unico!

 La radio, spesso si dice, è un amico fedele. E come tutti gli amici fedeli, ha il pregio di non lasciarti mai solo.

 La Voce non ti lascia mai solo, neanche di notte. Finché non spunta il Sole del Mattino, celebrato dall’Inno Nazionale e destinato a risplendere in eterno.

Radio Pyongyang è una raccolta unica che documenta il mix di propaganda, folklore e musica pop presente nella trasmissione ufficiale nordcoreana. Curata da Christiaan Virant, l'album offre un'affascinante immersione nei suoni della Voce di Corea, unendo canzoni agitate, canti corali e pezzi strumentali tipici del regime. Un viaggio sonoro che educa e intrattiene, svelando uno spaccato culturale poco noto e valorizzato da Sublime Frequencies. Ascolta Radio Pyongyang e scopri il suo mondo sonoro unico!

 Grande amore per la musica sghemba, sarebbe potuto essere più grande dei Beatles.

 Poteva essere un grande, ma forse è meglio così.

La recensione celebra l'artista Daniel Tracy, frontman dei Television Personalities, evidenziando la sua musica e l'impatto culturale nonostante le difficoltà personali legate alla droga. Il disco è visto come un documento prezioso per gli amanti della musica alternativa e un tributo a un talento sfortunato. Scopri il mito e la musica outsider di Television Personalities oggi!

 Le note parlano? La risposta è sì.

 Fuggiamo da qui, ci uccidono TUT-TIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

La recensione evidenzia l'intensità e l'atmosfera suggestiva dell'album 'La mala ordina' di Calibro 35. L'autore descrive in modo vivido e sensoriale i brani, enfatizzando la tensione sonora e i ritmi incalzanti che immergono l'ascoltatore in un ambiente noir da film. Il giudizio finale è molto positivo, apprezzando la capacità del gruppo di creare un racconto sonoro coinvolgente. Ascolta 'La mala ordina' di Calibro 35 e immergiti in un intenso viaggio musicale.

 È il Grunge come lo immagino io.

 Un album grezzo, sporco, cattivo, rumoroso e colmo di grandi spunti.

La recensione celebra Salt Lick, il secondo EP dei Tad, come uno dei lavori più sporchi e potenti del grunge anni ’90. Prodotto da Steve Albini, l’album si distingue per riff metal pesanti, influenze punk e una voce unica e grezza. Nonostante il gruppo sia stato sottovalutato, il disco è considerato un ottimo esempio della scena di Seattle, con riferimenti a band come Melvins e Black Flag. Salt Lick è apprezzato come parte di una discografia che merita più riconoscimento. Scopri Salt Lick, un classico grunge che merita di essere riscoperto!

 Il mood di Neon Pearl è permeato da un notturno e soave onirismo, da una cosmica e desolata pace.

 Questo Neon Pearl è tuttora il degno e coraggioso proemio di una straordinaria carriera musicale.

Neon Pearl è un album psych rock del 1967, rimasto nascosto per 34 anni finché ristampato da Acme Records. Pur con qualche difetto tecnico, l'opera sprigiona un'atmosfera onirica e malinconica, impreziosita da un'elegante miscela di folk e psichedelia. Il disco rappresenta la prima esperienza di Peter Dunton e soci, anticipando il loro futuro come band Please. La recensione ne sottolinea il valore storico e la musicalità affascinante, promuovendolo come un proemio coraggioso. Ascolta Neon Pearl e vivi un viaggio psichedelico tra i suoni perduti degli anni '60!

 Layne urla: "Into the flood again, same old trip it was back then. So I made a big mistake trying too see it once my way".

 "Have I run too far to get home, have I gone and left you here alone?"

La recensione analizza il brano 'Would?' degli Alice in Chains, scritto da Jerry Cantrell per Andrew Wood e divenuto simbolo della sofferenza e della tragedia legate alla droga. Attraverso liriche cariche di dolore e senso di fallimento, la canzone riflette la lotta interiore di Layne Staley, frontman della band, la cui tragica fine sottolinea il peso del messaggio. 'Would?' è un inno nichilista, icona del grunge anni '90 e marchio indelebile della band. Ascolta 'Would?' degli Alice in Chains e scopri il suo significato profondo.

 Quello dei singoli in vinile è un culto, un fottuto culto feticcio.

 La musica dei Mudhoney è merda pura non roba radio friendly.

La recensione celebra il singolo in vinile dei Mudhoney, un simbolo del grunge autentico e underground. La musica è descritta come non radio-friendly, con una voce intensa e riff di chitarra circolari. Il lato B offre un blues distorto che tratta temi forti come il suicidio adolescenziale con un tono beffardo. Un cult per gli amanti del punk e dell'indie genuino. Ascolta il singolo cult di Mudhoney e immergiti nel vero grunge underground!

 La polpa e l'anima di questa uscita va quindi cercata nel primo cd e nel film.

 Impossibile non guardarsi indietro e non pensare a Marc Bolan durante l'ascolto, così come guardare avanti mentre parte "Winter Bites" e non pensare ai Jane's Addiction.

La recensione racconta la tragica storia di Andrew Wood e celebra il cofanetto dedicato a lui, che include musica e documentari. Malfunkshun viene presentato come un progetto di talento giovanile, con un sound ancora grezzo ma promettente. Il disco e il documentario ripercorrono la vita artistica di Wood, mostrando un giovane rockstar destinato a lasciare un segno nel panorama di Seattle. Tra musica, ricordi e interviste, emerge un ritratto sentito e coinvolgente. Scopri l'eredità musicale di Andrew Wood con questo cofanetto unico.

 «I don’t wanna die, guys» – Thurston Moore nel ricordo del 1998.

 «Nei Sonic, lo sfondamento della soglia del rumore determinava l’approdo a un nuovo gradino espressivo, non l’esibizione d’una confusa rabbia iconoclasta.»

La recensione racconta il concerto dei Sonic Youth al Parco della Pellerina di Torino nel 2002, evidenziando la loro capacità di fondere melodie con distorsioni sonore. La presenza di Jim O'Rourke e le improvvisazioni di Kim Gordon e Thurston Moore arricchiscono l'esperienza live. Nonostante alcune assenze nel repertorio classico, lo spettacolo è descritto come intenso e coinvolgente, con momenti di pura energia e sperimentazione sonora. Ascolta il live dei Sonic Youth e vivi la loro energia unica!