I miracoli, a volte, accadono.

 The Auditorium Vol. 1 è una lezione fatta da due maestri che ci ricordano che l’hip-hop non è solo champagne, macchinoni e gioielli di dubbio gusto.

The Auditorium Vol. 1 segna l'incontro di due leggende dell'hip-hop, Common e Pete Rock, che creano un album ricco di anima e tecnica. È un lavoro che guarda al passato senza essere nostalgico, con tracce profonde e atmosfere rilassate. Le produzioni di Pete Rock e le rime di Common si combinano in un progetto di alto livello e grande coesione. Un disco imprescindibile per gli amanti dell'hip-hop autentico e innovativo. Ascolta ora The Auditorium Vol. 1, un capolavoro hip-hop da non perdere!

 La marcia che apre e chiude la composizione è una delle cose più dure, adamantine mai scritte.

 La sua malia sta altrove, nel verticale e non nella spirale. Nel terroso, nel doloroso e non nell'opalino.

La recensione esplora la Funeral Music For Queen Mary di Henry Purcell, sottolineando il legame profondo tra la musica e il contesto storico dell'Abbazia di Westminster. Purcell, figura enigmatica, crea un'opera intensa e struggente, caratterizzata da una marcia funebre unica e da atmosfere che riflettono la morte e il dolore. Il tono è meditativo e coinvolgente, portando il lettore a immergersi nella potenza espressiva del brano. Ascolta questa struggente composizione per scoprire la potenza della musica barocca inglese.

 "Se questa è l'ultima visione di Sanremo, poi la luna esploderà."

 "Sanremo ha anche cose buone a tratti... ma ne vale davvero la pena?"

La recensione offre un racconto ironico e disilluso del Festival di Sanremo 2023, evidenziando momenti di piacevole ascolto come alcune canzoni di Mengoni o Colapesce e Dimartino, ma soprattutto sottolinea numerose criticità dello show, dalla lunghezza eccessiva all'autoreferenzialità dei protagonisti, passando per le scelte di ospiti e la qualità altalenante della musica. Un bilancio tra aspetti positivi e molti difetti, espresso con tono pungente e sincero. Scopri la recensione completa e vivi con ironia il Sanremo 2023!

 Quattro pezzi spalmati su tredici malinconici minuti.

 Non so se abbia un valore artistico reale, ma son tredici minuti che funzionano.

La recensione descrive l'album 'Non è Nulla' come un breve viaggio sonoro di 13 minuti, caratterizzato da chitarre post rock e influenze elettroniche. L'autore apprezza l'atmosfera malinconica e l'efficacia emotiva del disco, pur riconoscendo la sua modestia e brevità. Un ascolto che funziona e lascia un'impressione intensa. Scopri l'atmosfera unica di 'Non è Nulla' e lasciati coinvolgere dal suo sound intenso.

 Il tema del cannibalismo è solo un pretesto per raccontare la fatica di crescere e trovare un posto nel mondo.

 I due protagonisti restano meno orribili di quanto si potrebbe immaginare, più pericolosi sono molti altri "normali" umani.

Bones and All di Luca Guadagnino utilizza il cannibalismo come pretesto per esplorare i travagli interiori di due giovani emarginati negli anni '80. Il film intreccia suspense psicologica e un road movie coinvolgente, puntando sull'intensità dei protagonisti Taylor Russell e Timothée Chalamet. Il regista evita l'horror eccessivo, privilegiando la dimensione drammatica e riflessiva di una difficile crescita. Un'opera che invita alla contemplazione e all'empatia con personaggi inquietanti ma profondamente umani. Scopri il viaggio drammatico e unico di Bones and All, un film capace di toccare temi profondi con grande intensità.

 Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore.

 La Tredicesima sinfonia di Shostakovic, estremo baluardo all’oblio, all’ipocrisia, al dolore.

La recensione approfondisce la Sinfonia n.13 di Dmitri Shostakovich intitolata "Babij Jar", un'opera che fonde musica e poesia per commemorare l'atrocità del massacro di Babij Jar durante la Shoah. Attraverso un racconto toccante, si evidenzia il lavoro del poeta Evgenij Evtušenko, le difficoltà di rappresentazione in Unione Sovietica e il forte valore memoriale e civile dell'opera. Un invito a non dimenticare, rinnovando l'impegno contro la disumanizzazione e l'antisemitismo. Ascolta la Sinfonia n.13 e mantieni viva la memoria di Babij Jar.

 Come si può amare la poesia a vent’anni? Come l’arte di sublimare la merda d’ogni giorno per farne diamanti grezzi, opalini ed eterni.

 In questa sua perfetta solitudine, oggi Federico torna in Siberia, ed il tempo trascorso te lo senti pesare addosso in modo insopportabile.

La recensione riflette sulla giovinezza dolorosa e indelebile di Federico Fiumani e sulla sua evoluzione artistica in Siberia Reloaded 2016. Il disco è visto come un viaggio poetico e malinconico che evolve da un rock duro degli anni Ottanta a una musica più docile e riflessiva. L'autore invita a immergersi nell'ascolto per cogliere la profonda emozione e la capacità di sublimare il tempo e i ricordi. Ascolta Siberia Reloaded 2016 e lasciati trasportare dalla poesia di Federico Fiumani.

 Quindici anni di carriera condotti a schiena dritta e petto in fuori.

 Niente sarà più come prima, c'è solo da augurarsi che la brigata del toro prosegua su questa nuova via a costo di farlo a 'Cuori Stanchi', ma mai doma.

Il terzo album dei torinesi Bull Brigade, rilasciato dopo cinque anni, rappresenta un importante ritorno nel panorama punk hardcore italiano. Il disco unisce storie personali a una forte identità torinista, esplorando nuove sonorità senza perdere l'attitudine energica e autentica del gruppo. La produzione di Fabio Valente valorizza sia la matrice Oi! che l'apertura melodica ispirata a The Menzingers. Un lavoro che segna un prima e un dopo per la band e la scena underground. Ascolta ora 'Il Fuoco Non Si È Spento' e scopri il nuovo sound dei Bull Brigade!

 Il rock serve, nella vita, mica balle, ditelo a mio padre, ditelo.

 Lo stereo dello spaccio piange per me, per la mia naja, per i miei piedi gelati dentro i Vibram.

La recensione intreccia la musica di Alan Parsons con ricordi intensi di un giovane fuciliere negli anni 80, al gelo in una caserma. L'ascolto di Eye in the Sky evoca sentimenti di nostalgia e calore emotivo, nonostante la durezza del contesto militare. La musica diventa così ancor più preziosa e toccante, confermando il valore del rock come rifugio e compagno di vita. Scopri come la musica può raccontare storie di vita intense e sorprendenti.

 La sua voce rimarrà immortale, come le parole "On The Corner"...

 Una voce femminile suona nell’aria, sta canticchiando sulla base.

La recensione esplora la storia di 'Tom's Diner' di Suzanne Vega, singolo del 1987 tratto dall'album Solitude Standing. Viene sottolineata l'influenza del brano su generi diversi come l'hip hop italiano, con riferimenti a Gemitaiz e Bassi Maestro. La voce di Suzanne Vega è descritta come immortale e la canzone come un pezzo cult senza tempo, ricco di emozioni e memorie personali. Ascolta Tom's Diner e riscopri un classico senza tempo!

 È una parte importante della sua vita.

 Il libro merita di essere letto ed è gratuito, senza pubblicità.

La recensione evidenzia l'importanza personale del libro '5 Autobiografie' di Francesco Torraca, un'opera di 400 pagine che merita di essere letta. Si sottolinea la possibilità di scaricarlo gratuitamente senza pubblicità, rendendo il libro accessibile e sincero. Scarica gratis '5 Autobiografie' di Francesco Torraca e immergiti nella sua vita!

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 Il libro merita di essere letto ed è gratuito, senza pubblicità.

La recensione evidenzia l'importanza personale del libro '5 Autobiografie' di Francesco Torraca, un'opera di 400 pagine che merita di essere letta. Si sottolinea la possibilità di scaricarlo gratuitamente senza pubblicità, rendendo il libro accessibile e sincero. Scarica gratis '5 Autobiografie' di Francesco Torraca e immergiti nella sua vita!

 Un quartetto è la composizione che somiglia di più a parlare da soli.

 Il primo a parlarci della sua morte è il violino. Da solo, in una staticità e una solitudine che fanno spavento.

La recensione racconta l'ultimo quartetto di Shostakovich, scritto durante un periodo di malattia in un ospedale moscovita. L'opera emerge come un'intensa meditazione sulla morte e la solitudine, in un contesto di sofferenza personale e storica. Il testo evoca un'atmosfera di estremo isolamento e riflessione, esaltando la profondità emotiva del compositore e la sua resistenza attraverso la musica. L'autore descrive la composizione come una sorta di dialogo intimo con la morte, che trova voce negli strumenti d'archi. Ascolta l’ultimo quartetto di Shostakovich e scopri la sua voce più intima.

 La tua sagacia irriverenza comica non l’ha mai presa seriamente nessuno, neanche tu forse.

 Che i posteri abbiano ricordo di te e quindi decidano loro quando giunge il momento di voltarsi.

La recensione celebra Stefano Rosso come un cantautore che ha espresso con lucidità e ironia le contraddizioni dell’Italia. La sua musica, spesso sottovalutata in vita, trasmette speranza nonostante la durezza delle sue tematiche sociali e politiche. Il testo esalta la sua coerenza, l’irriverenza e l’impegno civile, augurandosi che il suo ricordo venga finalmente riconosciuto e onorato. Scopri l’ironia e la forza poetica di Stefano Rosso in questo album unico.

 "Disoccupate... è un lavoro intimo, quasi un canto del cigno."

 "Un gioiello per chi ama la storia, per chi ama la musica, per chi cerca un'ispirazione."

L'album Disoccupate le strade dai sogni di Claudio Lolli è un'opera intensa e poetica, radicata nel contesto storico del 1977 in Italia. Tra speranze, sconfitte politiche e riferimenti precisi a eventi tragici, Lolli offre una testimonianza musicale unica, arricchita da arrangiamenti jazz e testi profondi. Nonostante la difficoltà di comprensione per l'ascoltatore moderno, resta un gioiello imprescindibile del cantautorato italiano. Ascolta ora questo capolavoro politico e poetico di Claudio Lolli!

 ILLIBRO è un oggetto così lussuoso e raffinato che potrete bullarvi di aver speso moooolto di più del suo reale prezzo di copertina.

 Se lo si tiene aperto vicino al viso, spiana le rughe e regala una pelle giovane e vellutata.

La recensione di ILLIBRO Vol. 2 è un racconto ironico e brillante che mette in risalto lussuosi aspetti fisici del libro e la ricchezza dei contenuti. L'autore sottolinea con humor i piccoli difetti come l'assenza di immagini e la copertina floscia, ma apprezza molto la qualità e lo spirito dell'opera, invitando il lettore a scoprire le sue bizzarre e benefiche proprietà. Scopri ILLIBRO Vol. 2 e lasciati conquistare dal suo ironico charme!

 147 secondi di UltraGrindcore suonati con una cattiveria esecutiva veemente, tracimante, maligna, subdola.

 Dodici sassate tremende, che non danno tregua nello scorrere del magma uditivo messo in atto.

Dopo cinque anni d'attesa, Napalm Death torna con un album potente e feroce che conferma la sua supremazia nel grindcore. Il lavoro è caratterizzato da assalti sonori spietati, una produzione massiccia e liriche intense. Nonostante i cambi nella formazione, la band dimostra la sua consistenza e la capacità di innovare mantenendo inalterata la carica e la rabbia di sempre. Ascolta ora Throes of Joy e vivi la potenza inarrestabile dei Napalm Death!

 La sua voce è la voce di un bambino che è stato a giocare all’Inferno.

 Questo 'Different Every Time' potrebbe finire per essere una specie di testamento artistico.

La recensione esplora la figura imponente e il genio artistico di Robert Wyatt, evidenziando le sue radici nella scena della Canterbury Scene e la sua personale evoluzione musicale. Viene posta enfasi sulla sua rinascita dopo l'incidente che lo ha paralizzato e sull'importanza dell'antologia 'Different Every Time'. Il disco, scelto dallo stesso Wyatt, rappresenta un testamento artistico e offre una preziosa raccolta di collaborazioni e brani chiave. Scopri l'incredibile viaggio artistico di Robert Wyatt con Different Every Time!

 La qualità di quest’opera è la compattezza nonostante evochi atmosfere oniriche, un sogno lucido che non necessita di ulteriore astrazione.

 La voce è la miccia detonante l’album: in essa coesistono sensibilità e intensità, il sussurro e il grido di dolore.

La recensione descrive l’album 'Long Season' dei Fishmans come un viaggio musicale di 36 minuti che fonde atmosfere oniriche, malinconiche e dub. La voce di Shinji Sato, ricca di sensibilità e intensità, è il fulcro emotivo dell'opera. L'album rappresenta un’esperienza unica, capace di rilassare e allo stesso tempo trasmettere urgenza emotiva, evocando il sound degli anni '90. Ascolta Long Season e lasciati trasportare in un sogno musicale unico.

 Se la gente vuole vedere solo le cose che può capire, non dovrebbe andare a teatro; dovrebbe andare in bagno.

 Milva dimostra quella soggettività consapevole che è intenzione poetica di Brecht, usando un fraseggio non corrispondente all’attesa prosodia.

La recensione analizza l'album live 'Milva - Brecht (live 1975)', evidenziando come Milva interpreti con efficacia la poetica brechtiana del teatro epico e dello straniamento. La cantante riesce a distaccare nettamente il personaggio dall'attore, creando un coinvolgimento critico nello spettatore. L'opera mantiene intatta la sua forza politica e popolare, risultando attuale e coinvolgente anche a distanza di decenni. Scopri l'intensa interpretazione di Milva del teatro brechtiano in questo album live unico.