147 secondi di UltraGrindcore suonati con una cattiveria esecutiva veemente, tracimante, maligna, subdola.

 Dodici sassate tremende, che non danno tregua nello scorrere del magma uditivo messo in atto.

Dopo cinque anni d'attesa, Napalm Death torna con un album potente e feroce che conferma la sua supremazia nel grindcore. Il lavoro è caratterizzato da assalti sonori spietati, una produzione massiccia e liriche intense. Nonostante i cambi nella formazione, la band dimostra la sua consistenza e la capacità di innovare mantenendo inalterata la carica e la rabbia di sempre. Ascolta ora Throes of Joy e vivi la potenza inarrestabile dei Napalm Death!

 Su uno spettrale tremolar di suono la malinconia s'insinua sottopelle e una pallida luce attraversa il vetro.

 Butta nel fuoco tutti i tuoi fantasmi e guarda le fiamme spegnersi come fa la musica quando non si spegne mai.

La recensione cattura l'essenza malinconica e magica di 'On the Beach' di Neil Young, evocando atmosfere sospese tra rabbia, perdita e desiderio di calore. L'autore racconta un viaggio emotivo dove il folk tradizionale si fonde con immagini delicate e potenti, dipingendo un quadro di incanto e autenticità musicale che rimane vivo nel tempo. Ascolta 'On the Beach' e lasciati avvolgere dalla sua magica malinconia.

 «La Nòvia è un rito pagano che stritolando la Materia cerca di entrare in contatto con gli dèi».

 «Kawabata officia da par suo: spasmi elettrici di un chitarrismo dionisiaco che si avvitano e si raggrumano sulla ritmica come l’oro fuso che incrostava i colonnati dei templi persiani».

La recensione celebra "La Nòvia" come un rituale sonoro di 40 minuti che unisce psichedelia estrema e spiritualità pagana. Kawabata e la band creano un'esperienza densa, corrosiva e ipnotica che trascende i limiti del rock acid. L'album è visto come un capolavoro di energia e trasformazione, un viaggio sonoro verso una realtà altra, segnato da riff ossessivi e atmosfere tribali. Il disco è considerato il miglior lavoro ispirato ai Düll realizzato fuori dal loro nucleo originale. Ascolta ora La Nòvia e lasciati travolgere dal rito psichedelico estremo!

 Scoltai sta banda e, cascase tuti i santi dal cieł, na steca.

 Iesù me varda cofà na sboretoła in tecia, bone pai can.

La recensione di 'Atonement' degli Exhalants è scritta in modo criptico e poetico, trasmettendo una forte sensazione di sorpresa e coinvolgimento. L'autore esprime grande curiosità e un'esperienza quasi vibrante e intensa. Il testo si muove tra immagini evocative e impressioni personali, offrendo un approccio originale e suggestivo all'album. Scopri l'album Atonement degli Exhalants e lasciati sorprendere!

 Questa band Toscana ci propone un buon punk hardcore sparato "in faccia".

 Un po’ inusuali i testi, ma nel complesso godibili, ispirati anche da idee politiche sinistrorse.

Il secondo album dei Bomber 80, uscito nel 2017 per Hellnation records, propone un punk hardcore energico e potente. Ritmi veloci, assoli e batteria intensa accompagnano testi ispirati a ideali sinistrorsi e visioni personali. Un disco consigliato a chi ama un punk più incisivo e graffiante. Ascolta ora 'Contro il tempo' e scopri il punk hardcore toscano!

 Kylie Minogue è pronta per raggiungere le alte posizioni nelle classifiche mondiali della dance !!!!

 Do you BELIEVE in Magic ? Io sì.

Kylie Minogue torna con 'Magic', un singolo pop dance e funky tratto dal suo secondo album con BMG. Il brano segna il distacco dai suoni country del passato e conferma la sua posizione di regina del pop dopo 33 anni di carriera. Con 100 milioni di dischi venduti e 15 tour mondiali, la diva australiana punta a nuove vette nelle classifiche mondiali della dance. Ascolta 'Magic' di Kylie Minogue e lasciati conquistare dal suo ritorno al pop dance!

 Synths meravigliosamente ingenui che sbirciano nel costume di arrangiamenti-giocattolo.

 Sentirsi in vacanza è come tornare bambini.

L'album Holiday dei The Magnetic Fields è un'esperienza indie-pop fresca e sognante, caratterizzata da arrangiamenti giocattolosi e il baritono pastoso di Stephin Merritt. L'ascolto evoca sensazioni di spensieratezza e vacanza, come una birra ghiacciata in un pomeriggio d'estate. Le sonorità sintetiche e l'indie-pop rotondo creano una colonna sonora perfetta per momenti di relax e dreamy nostalgia. Ascolta Holiday per un viaggio musicale tra sogni estivi e sonorità indie uniche!

 Come il chitarrismo di Holtkamp. Piccoli arpeggi senza importanza che precipitano in quel sogno chiamato vita.

 I piccoli arpeggi... il loro flusso e riflusso, i loro riverberi liquidi e circolari à-la Roy Montgomery.

La recensione descrive l'album 'Field Rituals' di Koen Holtkamp come un intreccio delicato di arpeggi chitarristici, field recordings e linee elettroniche che evocano la vita come un sogno. L'ascolto è paragonato al tiro di sassolini nel mare dell'esistenza, con riverberi liquidi che riflettono emozioni e passioni. L'atmosfera richiamata ricorda Roy Montgomery, sottolineando la natura contemplativa e sensibile della musica di Holtkamp. Ascolta 'Field Rituals' e lasciati trasportare in un mondo di emozioni sonore.

 Il rock and roll non morirà mai.

 È meglio bruciare subito perché la ruggine non dorme mai.

La recensione di Homegrown di Neil Young ricorda la natura intensa e fragile del rock and roll, con riflessioni poetiche sulla passione e il tempo. L’album emerge come simbolo di autenticità, con un tono meditativo che evoca la scelta tra bruciare intensamente o svanire lentamente. Scopri l’anima nascosta di Homegrown di Neil Young, ascolta ora l’album.

 La musica è intangibile, non ha sembianze, è come un sogno: esiste solo se viene eseguita, prende corpo nella mente di chi ascolta.

 Una composizione per una scena di guerra può essere intesa anche come brano che accompagna una danza frenetica.

La recensione celebra la colonna sonora di Ennio Morricone per Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo, sottolineando il potere evocativo e interpretativo della musica. Morricone spiega come la musica prenda vita nell'ascoltatore, non avendo un significato fisso ma variabile a seconda di chi la interpreta. La colonna sonora è vista come un'opera d'arte intangibile e immortale, capace di accompagnare e trasformare le immagini del film. Ascolta ora la leggenda di Morricone e immergiti nell’atmosfera western!

 Un classico psichedelico che ha segnato un'epoca con suoni innovativi e atmosfere uniche.

 Un capolavoro che ha definito la psichedelia anni '60 e continua a influenzare generazioni.

La recensione esalta 'The Piper at the Gates of Dawn' come un capolavoro che ha definito la psichedelia anni '60. L'album, primo lavoro dei Pink Floyd, si distingue per atmosfere innovative e la creatività di Syd Barrett. Viene sottolineato il valore storico e musicale di questo esordio che continua a influenzare generazioni. Scopri l'album che ha rivoluzionato il rock psichedelico!

 Musica grezza, sporca, ignorante, cattiva. Che i denti ti graffiano.

 Che ti scuote, che urla, che riempia la stanza. Che non hai bisogno di pensare.

La recensione esprime un forte coinvolgimento emotivo con l'album 'Hear Nothing, See Nothing, Say Nothing' dei Discharge. La musica è descritta come grezza, cattiva e priva di virtuosismi, capace di trasmettere rabbia e liberare dalle sofferenze quotidiane. L'autore valorizza la potenza espressiva del punk hardcore e la sua capacità di comunicare senza parole, attraverso un suono diretto e incalzante. Un inno alla musica come sfogo naturale e incontrollato. Scopri la potenza di Discharge e lasciati scuotere dal punk più autentico!

 "Il ganglio semantico ronzio-ape-bordone viene esplicitamente a galla."

 "Un organismo vivente, la cui vita è però, come le api vere, piuttosto breve: 27 minuti e 14 secondi."

La recensione esamina 'Drone Studies' di Clarice Jensen, un album che esplora il concetto di drone come ronzio, ape e bordone barocco. Le due tracce propongono cluster e ripetizioni al violoncello creando un organismo sonoro breve ma intenso. La riflessione si concentra sul valore semantico e musicale di questo elemento costante e persistente. Scopri l'affascinante mondo sonoro di Clarice Jensen con Drone Studies!

 Ci sono davvero tanti mondi. E la religione intransigente non crea certo il migliore.

 Shira Haas è bravissima, estranea alle classiche categorie di giovani attrici bravissime e bellissime.

La recensione racconta la storia di Esty, giovane ebrea chassidica che sfida le rigide regole della sua comunità. Interpretata brillantemente da Shira Haas, la serie esplora temi di tradizione, oppressione e desiderio di libertà. La produzione e la recitazione sono apprezzate, così come l'uso della lingua originale con sottotitoli. Scopri la potente storia di Esty e guarda Unorthodox in lingua originale!

 Ci vuole talento per sussurrare ninnananne.

 La città è quieta. Vegliata dalle ciglia di raffinatezze digitali che fendono una pioggerellina di tabla.

La recensione celebra Quiet City di Pan•American come un album che, con delicatezza e talento, crea atmosfere notturne e sussurrate, perfette per chi vive un'inquietudine interiore. L'opera combina elettronica, ambient e psichedelia con suoni discreti e suggestivi, evocando una città addormentata e vigile allo stesso tempo. La voce frammentaria di Mark Nelson aggiunge un effetto intimo e misterioso. Un lavoro raffinato che induce al dormiveglia e alla riflessione. Ascolta Quiet City e lasciati cullare dalle sue atmosfere uniche.

 La voce è quella di un Robert Smith che canta nei Killing Joke.

 Declassatelo pure a semplice revival, ma è revival di classe.

Gli Holograms, band svedese di post-punk oscuro, presentano un album di debutto che richiama le atmosfere tetra di Cure e Killing Joke. Nonostante non raggiungano la qualità di band affini come Iceage, l'album è un revival di classe, intenso e ben eseguito, capace di evocare una coldwave intensa e nostalgica. Un'opera che coniuga attitudine goth e melodie pervase di malinconia nordica. Ascolta ora l'album degli Holograms e scopri il post-punk svedese di classe!

 Pop rock elegantissimo in cui c'è ancora tutta l'urgenza e la fantasia della migliore stagione post-punk.

 Chi volesse ritrovare il punto in cui l'oscurità del post-punk ha spinto il rock alternativo degli anni Ottanta dovrà prima o poi passare di qua.

La raccolta 'The Glasgow School' degli Orange Juice è una preziosa testimonianza del raffinato pop rock scozzese degli anni '80. Con solo quattro dischi all'attivo, la band ha contribuito all'evoluzione del jangle pop, influenzando artisti come The Smiths e R.E.M. La voce distintiva di Edwyn Collins e la fantasia post-punk rendono questi brani imprescindibili per gli appassionati di musica alternativa. Ascolta The Glasgow School e riscopri il meglio del jangle pop anni '80!

 Rispetto all’esordio il lavoro si avvale di una maggiore energia, di una consolidata irruenza grazie soprattutto alle tre chitarre capaci di 'incendiare' buona parte delle canzoni.

 Questa generazione in fondo non chiede(va) molto, se non di sognare.

National Coma dei Drop Nineteens è un album energico e ricco di irruenza, caratterizzato da chitarre incisive e una delicata voce femminile. L'opera si colloca nello shoegaze anni '90 ispirandosi a My Bloody Valentine e Pixies. Nonostante una copertina anonima, il disco offre un mix di melodie sognanti e passaggi rumorosi con ottimi risultati. La band, proveniente da Boston, si sciolse nel 1995, lasciando però un segno nel panorama indie. Scopri l’energia e il fascino shoegaze di National Coma, un classico degli anni ’90 da non perdere!

 La tromba d’oro, l’Armstrong bianco, lo Zar del Jazz.

 Qualcosa rimane sempre. A Mosca la musica di Eddie viene ancora suonata.

La recensione racconta la vita straordinaria di Eddie Rosner, trombettista di origine ebrea polacca noto come il "Louis Armstrong bianco". Attraverso un racconto intenso, emerge il suo talento sopraffino e la lotta tra musica e regimi oppressivi in Germania nazista e Unione Sovietica. La musica jazz diventa il filo conduttore tra successi, esili, prigionia e rinascite artistiche. Uno dei più grandi jazzisti bianchi di sempre, ingiustamente dimenticato ma oggi riscoperto con questo album. Ascolta ora il leggendario jazz di Eddie Rosner e riscopri una pagina nascosta della musica.

 Con questo "Mush" del 1991, loro terzo lavoro, segnano l'apice della band con un disco praticamente perfetto.

 Un discone con 12 perle che consiglio assolutamente, da avere per chi ama il genere, e da dare in dotazione nel kit di aspiranti punkers.

La recensione esalta 'Mush' del 1991 come il capolavoro dei Leatherface, un album punkrock di grande impatto e profondità, prodotto in modo finalmente adeguato. Il disco unisce stile americano e britannico in un mix potente, con testi intensi e musica che conquista sin dal primo ascolto. Vengono citate alcune tracce chiave che testimoniano la qualità dell'album, raccomandando l'ascolto a tutti gli amanti del genere punk e agli aspiranti punkers. Ascolta subito 'Mush' e scopri il vero punk degli anni '90!