Le fondamenta del vilumersot sono talmente bilila che non riesce a reggersi in piedi per le successive due ore.

 Le cesne d’ azione sono farazzonfate e confusionarie, il tutto dato da uno scarsissimo tamonggio.

La recensione evidenzia come Spider-Man: No Way Home, nonostante l'attesa storica, soffra di un fanservice eccessivo rivolto soprattutto ai fan della saga di Raimi. La pellicola risulta confusa e mal montata, con scene d'azione poco chiare e una narrazione debole che compromette l'esperienza complessiva. Il film rischia però comunque di battere record di incassi per la sua popolarità. Scopri se Spider-Man: No Way Home è davvero il film che aspettavi!

 Quindici anni di carriera condotti a schiena dritta e petto in fuori.

 Niente sarà più come prima, c'è solo da augurarsi che la brigata del toro prosegua su questa nuova via a costo di farlo a 'Cuori Stanchi', ma mai doma.

Il terzo album dei torinesi Bull Brigade, rilasciato dopo cinque anni, rappresenta un importante ritorno nel panorama punk hardcore italiano. Il disco unisce storie personali a una forte identità torinista, esplorando nuove sonorità senza perdere l'attitudine energica e autentica del gruppo. La produzione di Fabio Valente valorizza sia la matrice Oi! che l'apertura melodica ispirata a The Menzingers. Un lavoro che segna un prima e un dopo per la band e la scena underground. Ascolta ora 'Il Fuoco Non Si È Spento' e scopri il nuovo sound dei Bull Brigade!

 Il rock serve, nella vita, mica balle, ditelo a mio padre, ditelo.

 Lo stereo dello spaccio piange per me, per la mia naja, per i miei piedi gelati dentro i Vibram.

La recensione intreccia la musica di Alan Parsons con ricordi intensi di un giovane fuciliere negli anni 80, al gelo in una caserma. L'ascolto di Eye in the Sky evoca sentimenti di nostalgia e calore emotivo, nonostante la durezza del contesto militare. La musica diventa così ancor più preziosa e toccante, confermando il valore del rock come rifugio e compagno di vita. Scopri come la musica può raccontare storie di vita intense e sorprendenti.

 La sua voce rimarrà immortale, come le parole "On The Corner"...

 Una voce femminile suona nell’aria, sta canticchiando sulla base.

La recensione esplora la storia di 'Tom's Diner' di Suzanne Vega, singolo del 1987 tratto dall'album Solitude Standing. Viene sottolineata l'influenza del brano su generi diversi come l'hip hop italiano, con riferimenti a Gemitaiz e Bassi Maestro. La voce di Suzanne Vega è descritta come immortale e la canzone come un pezzo cult senza tempo, ricco di emozioni e memorie personali. Ascolta Tom's Diner e riscopri un classico senza tempo!

 È una parte importante della sua vita.

 Il libro merita di essere letto ed è gratuito, senza pubblicità.

La recensione evidenzia l'importanza personale del libro '5 Autobiografie' di Francesco Torraca, un'opera di 400 pagine che merita di essere letta. Si sottolinea la possibilità di scaricarlo gratuitamente senza pubblicità, rendendo il libro accessibile e sincero. Scarica gratis '5 Autobiografie' di Francesco Torraca e immergiti nella sua vita!

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 Il libro merita di essere letto ed è gratuito, senza pubblicità.

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 Un quartetto è la composizione che somiglia di più a parlare da soli.

 Il primo a parlarci della sua morte è il violino. Da solo, in una staticità e una solitudine che fanno spavento.

La recensione racconta l'ultimo quartetto di Shostakovich, scritto durante un periodo di malattia in un ospedale moscovita. L'opera emerge come un'intensa meditazione sulla morte e la solitudine, in un contesto di sofferenza personale e storica. Il testo evoca un'atmosfera di estremo isolamento e riflessione, esaltando la profondità emotiva del compositore e la sua resistenza attraverso la musica. L'autore descrive la composizione come una sorta di dialogo intimo con la morte, che trova voce negli strumenti d'archi. Ascolta l’ultimo quartetto di Shostakovich e scopri la sua voce più intima.

 L’essere e il divenire si amalgamarono distrattamente in un tripudio evanescente

 Il boss non ascoltò il chiacchiericcio lamentoso e volse il suo sguardo altrove ché guardare non era il suo compito. Lui aveva solo creato. Stava a noi distruggere

La recensione interpreta Anime Salve come un album intenso e profondo che affronta temi esistenziali attraverso immagini poetiche e riflessioni sulla giustizia e la confusione umana. Il testo è evocativo e stimola a una riflessione profonda sull'essere e il divenire. L'autore elogia la capacità di De André di creare un percorso narrativo e simbolico unico. Scopri la poesia profonda di Anime Salve, ascolta e lasciati coinvolgere!

 La tua sagacia irriverenza comica non l’ha mai presa seriamente nessuno, neanche tu forse.

 Che i posteri abbiano ricordo di te e quindi decidano loro quando giunge il momento di voltarsi.

La recensione celebra Stefano Rosso come un cantautore che ha espresso con lucidità e ironia le contraddizioni dell’Italia. La sua musica, spesso sottovalutata in vita, trasmette speranza nonostante la durezza delle sue tematiche sociali e politiche. Il testo esalta la sua coerenza, l’irriverenza e l’impegno civile, augurandosi che il suo ricordo venga finalmente riconosciuto e onorato. Scopri l’ironia e la forza poetica di Stefano Rosso in questo album unico.

 Questo pezzo ti si attacca alla pelle, come l’impetigine.

 Senza questa canzone non so stare; non affabulare. Non so vivere.

La recensione celebra 'Teenage Kicks' come uno dei brani punk più intensi e sinceri, supportato dall'approvazione di John Peel. Il pezzo viene descritto come un'esperienza che si attacca all'anima, capace di evocare la gioventù e l'appartenenza alla periferia. L'autore loda la forza emotiva della musica e della voce di Fragal Sharkey, considerandola imprescindibile per vivere appieno. È un omaggio passionale a un classico intramontabile. Ascolta 'Teenage Kicks' e vivi l'essenza del vero punk rock!

 Muore giovane chi è caro agli dei. Il mito si consolida negli anni perché si tratta di una morte violenta in giovane età.

 Restarsene fuori dalla banalità, dopotutto, è facile. Basta raccontare la propria verità senza nemmeno porgere scuse.

La recensione offre un ritratto profondo di Luigi Tenco, tra mito e realtà, valorizzando la sua complessità artistica e umana. L'album omonimo del 1962 è descritto come un'opera sofisticata, che riflette il disagio e l'intelligenza di un giovane talento fuori dal comune. Nonostante la tragica fine, Tenco emerge come un cantautore innovativo e consapevole, lontano dagli stereotipi e dalla mercificazione della musica. Un invito a riscoprire un artista tuttora attuale e imprescindibile nella storia della canzone italiana. Scopri la profondità e il mito di Luigi Tenco ascoltando il suo album omonimo.

 "Disoccupate... è un lavoro intimo, quasi un canto del cigno."

 "Un gioiello per chi ama la storia, per chi ama la musica, per chi cerca un'ispirazione."

L'album Disoccupate le strade dai sogni di Claudio Lolli è un'opera intensa e poetica, radicata nel contesto storico del 1977 in Italia. Tra speranze, sconfitte politiche e riferimenti precisi a eventi tragici, Lolli offre una testimonianza musicale unica, arricchita da arrangiamenti jazz e testi profondi. Nonostante la difficoltà di comprensione per l'ascoltatore moderno, resta un gioiello imprescindibile del cantautorato italiano. Ascolta ora questo capolavoro politico e poetico di Claudio Lolli!

 ILLIBRO è un oggetto così lussuoso e raffinato che potrete bullarvi di aver speso moooolto di più del suo reale prezzo di copertina.

 Se lo si tiene aperto vicino al viso, spiana le rughe e regala una pelle giovane e vellutata.

La recensione di ILLIBRO Vol. 2 è un racconto ironico e brillante che mette in risalto lussuosi aspetti fisici del libro e la ricchezza dei contenuti. L'autore sottolinea con humor i piccoli difetti come l'assenza di immagini e la copertina floscia, ma apprezza molto la qualità e lo spirito dell'opera, invitando il lettore a scoprire le sue bizzarre e benefiche proprietà. Scopri ILLIBRO Vol. 2 e lasciati conquistare dal suo ironico charme!

 ILLIBRO è un oggetto così lussuoso e raffinato che potrete bullarvi di aver speso moooolto di più del suo reale prezzo di copertina.

 Se lo si tiene aperto vicino al viso, spiana le rughe e regala una pelle giovane e vellutata.

La recensione di ILLIBRO Vol. 2 è un racconto ironico e brillante che mette in risalto lussuosi aspetti fisici del libro e la ricchezza dei contenuti. L'autore sottolinea con humor i piccoli difetti come l'assenza di immagini e la copertina floscia, ma apprezza molto la qualità e lo spirito dell'opera, invitando il lettore a scoprire le sue bizzarre e benefiche proprietà. Scopri ILLIBRO Vol. 2 e lasciati conquistare dal suo ironico charme!

 147 secondi di UltraGrindcore suonati con una cattiveria esecutiva veemente, tracimante, maligna, subdola.

 Dodici sassate tremende, che non danno tregua nello scorrere del magma uditivo messo in atto.

Dopo cinque anni d'attesa, Napalm Death torna con un album potente e feroce che conferma la sua supremazia nel grindcore. Il lavoro è caratterizzato da assalti sonori spietati, una produzione massiccia e liriche intense. Nonostante i cambi nella formazione, la band dimostra la sua consistenza e la capacità di innovare mantenendo inalterata la carica e la rabbia di sempre. Ascolta ora Throes of Joy e vivi la potenza inarrestabile dei Napalm Death!

 La sua voce è la voce di un bambino che è stato a giocare all’Inferno.

 Questo 'Different Every Time' potrebbe finire per essere una specie di testamento artistico.

La recensione esplora la figura imponente e il genio artistico di Robert Wyatt, evidenziando le sue radici nella scena della Canterbury Scene e la sua personale evoluzione musicale. Viene posta enfasi sulla sua rinascita dopo l'incidente che lo ha paralizzato e sull'importanza dell'antologia 'Different Every Time'. Il disco, scelto dallo stesso Wyatt, rappresenta un testamento artistico e offre una preziosa raccolta di collaborazioni e brani chiave. Scopri l'incredibile viaggio artistico di Robert Wyatt con Different Every Time!

 «La Nòvia è un rito pagano che stritolando la Materia cerca di entrare in contatto con gli dèi».

 «Kawabata officia da par suo: spasmi elettrici di un chitarrismo dionisiaco che si avvitano e si raggrumano sulla ritmica come l’oro fuso che incrostava i colonnati dei templi persiani».

La recensione celebra "La Nòvia" come un rituale sonoro di 40 minuti che unisce psichedelia estrema e spiritualità pagana. Kawabata e la band creano un'esperienza densa, corrosiva e ipnotica che trascende i limiti del rock acid. L'album è visto come un capolavoro di energia e trasformazione, un viaggio sonoro verso una realtà altra, segnato da riff ossessivi e atmosfere tribali. Il disco è considerato il miglior lavoro ispirato ai Düll realizzato fuori dal loro nucleo originale. Ascolta ora La Nòvia e lasciati travolgere dal rito psichedelico estremo!

 Come il chitarrismo di Holtkamp. Piccoli arpeggi senza importanza che precipitano in quel sogno chiamato vita.

 I piccoli arpeggi... il loro flusso e riflusso, i loro riverberi liquidi e circolari à-la Roy Montgomery.

La recensione descrive l'album 'Field Rituals' di Koen Holtkamp come un intreccio delicato di arpeggi chitarristici, field recordings e linee elettroniche che evocano la vita come un sogno. L'ascolto è paragonato al tiro di sassolini nel mare dell'esistenza, con riverberi liquidi che riflettono emozioni e passioni. L'atmosfera richiamata ricorda Roy Montgomery, sottolineando la natura contemplativa e sensibile della musica di Holtkamp. Ascolta 'Field Rituals' e lasciati trasportare in un mondo di emozioni sonore.

 La musica è intangibile, non ha sembianze, è come un sogno: esiste solo se viene eseguita, prende corpo nella mente di chi ascolta.

 Una composizione per una scena di guerra può essere intesa anche come brano che accompagna una danza frenetica.

La recensione celebra la colonna sonora di Ennio Morricone per Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo, sottolineando il potere evocativo e interpretativo della musica. Morricone spiega come la musica prenda vita nell'ascoltatore, non avendo un significato fisso ma variabile a seconda di chi la interpreta. La colonna sonora è vista come un'opera d'arte intangibile e immortale, capace di accompagnare e trasformare le immagini del film. Ascolta ora la leggenda di Morricone e immergiti nell’atmosfera western!

 Se la gente vuole vedere solo le cose che può capire, non dovrebbe andare a teatro; dovrebbe andare in bagno.

 Milva dimostra quella soggettività consapevole che è intenzione poetica di Brecht, usando un fraseggio non corrispondente all’attesa prosodia.

La recensione analizza l'album live 'Milva - Brecht (live 1975)', evidenziando come Milva interpreti con efficacia la poetica brechtiana del teatro epico e dello straniamento. La cantante riesce a distaccare nettamente il personaggio dall'attore, creando un coinvolgimento critico nello spettatore. L'opera mantiene intatta la sua forza politica e popolare, risultando attuale e coinvolgente anche a distanza di decenni. Scopri l'intensa interpretazione di Milva del teatro brechtiano in questo album live unico.