Il bello delle macchine, e che ci fai la cippa che ti pare, se sai come spremerle.

 Consigliato a chi piace tutto e non schifa nulla, sconsigliato a chi da un disco vuole una cosa e basta.

La recensione descrive Psyence Fiction di UNKLE come un album eclettico e ricco di collaborazioni, capace di esplorare molteplici stili e sonorità. La produzione di DJ Shadow e James Lavelle viene apprezzata per la capacità di mixare beat sofisticati con voci memorabili. Consigliato a chi ama la musica varia e sperimentale, sconsigliato a chi cerca un genere unico e lineare. Ascolta Psyence Fiction e lasciati sorprendere dalle sue sonorità uniche!

 «In Mass Mind» diverrà, nella sua incosciente grandezza, il manifesto di un nuovo genere, il gospel-punk.

 Ian è una macchina umana impazzita in cui confluiscono senza soluzione di continuità gli elementi più radicali della storia del rock & roll.

La recensione celebra 'In Mass Mind' dei Make-Up come un album iconico che fonde punk, gospel, funk e rhythm and blues in una miscela esplosiva. Ian Svenonius emerge come frontman carismatico e sovversivo, capace di superare i limiti della scena hardcore. L'album è definito manifesto di un nuovo genere, il gospel-punk, dal suono unico e provocatorio. La recensione sottolinea la potenza e la genialità del disco, evidenziandone l'importanza e la forza espressiva. Ascolta ora 'In Mass Mind' e scopri il gospel-punk più rivoluzionario!

 Cuckooland è una terra lontana senza case, senza persone, senza alberi, senza niente che non sia il niente.

 Se Cuckooland aveva bisogno di Robert Wyatt, Robert Wyatt aveva bisogno di Cuckooland.

La recensione descrive l'album Cuckooland di Robert Wyatt come un affascinante viaggio musicale in un mondo senza confini, popolato da strumenti vari e sonorità che oscillano tra jazz e post-rock. Wyatt emerge come il maestro ideale per guidare questa esperienza sonora immaginaria, ricca di fantasia e profondità. L'album viene apprezzato per la sua unicità e capacità di stimolare l'immaginazione musicale. Ascolta Cuckooland e lasciati trasportare in un mondo sonoro unico e affascinante.

 Purtroppo gli Stone, se proprio li devo criticare, non evidenziarono la loro passione per i Doors che ne avrebbe condizionato le successive composizioni.

 Evviva Core allora ed il rombante inizio Dead & Bloated: fresca nell’esposizione e nell’esordio della stessa band.

La recensione analizza Core, album di debutto degli Stone Temple Pilots, collocandolo con coerenza tra i pilastri del grunge americano del 1992. Pur riconoscendo influenze e citazioni esplicite da band come Nirvana e Alice In Chains, l'opera viene apprezzata per freschezza, potenza e classe nell'interpretazione. Viene evidenziata la difficoltà del gruppo nel farsi accettare come autentici attori della scena grunge, pur contribuendo significativamente al panorama musicale dell'epoca. Ascolta Core e riscopri l’essenza autentica del grunge americano.