La musica gira. Sia ben chiaro.

 I testi mai scontati, che sprizzano energia, vitalità, voglia di vivere ai quattro venti.

Il disco d'esordio di La Chiave di Giugno, progetto di Giancarlo Sabatti Fausti, unisce esperienze artistiche diversificate in un indie pop rock essenziale e sincero. Le sonorità variano tra basso, chitarra acustica e batterie low-fi, accompagnate da testi vibranti e ricchi di energia. Il lavoro si distingue per una positività contagiosa e una grande sensibilità nella scrittura, abbracciando un sound che ricorda l'indie alt americano e l'ottimismo degli 883. Un progetto originale che sprizza vitalità e autenticità. Ascolta l'esordio di La Chiave di Giugno e lasciati contagiare dalla sua energia musicale!

 Ilenia dimostra di saperla fare sua, di non incespicare su un brano così imponente.

 I suoi sono racconti della vita, che un giorno va tutto bene, il giorno dopo è un casino.

Fari contro è l’album che segna il percorso discografico vero di Ilenia Romano con cinque brani inediti e cinque cover di grandi nomi della musica italiana. La cantante si mette a nudo con testi che raccontano esperienze personali ma universali, mostrando grande capacità interpretativa soprattutto su brani molto conosciuti e impegnativi. Il disco presenta un sound moderno e pop, supportato da collaborazioni con professionisti del settore. Ascolta ora Fari contro di Ilenia Romano e lasciati emozionare!

 Una vera e propria terapia a suon di folk song.

 Un bel disco da ascoltare con attenzione ai testi, sorta di cut n paste dei ricordi e dei flash del periodo 'comatoso'.

Scenes From Afar di DALVIVO è un album folk pop che nasce come terapia per Federico Bessone dopo un grave incidente. I brani mescolano malinconia e speranza, con melodie curate e un violino solare. La musica riflette ricordi intermittenti dal coma farmacologico, offrendo un ascolto profondo e coinvolgente. Scopri il viaggio emotivo di DALVIVO in Scenes From Afar, un album che cura attraverso la musica.

 L’importante è risuonare bene… E i Funnets fanno proprio questo. Suonano da paura.

 Il cantante sa il fatto suo a imbastire melodie e rap.

I Funnets con il loro album Wanji mostrano come il crossover punk-funk possa ancora evolversi, dimostrando notevoli abilità e un tocco personale. Pur richiamando i Red Hot Chili Peppers, la band sa rinnovare il genere e aggiungere elementi distintivi, con brani come Byzantine e Shaman Song che ne sono testimonianza. Un disco che diverte e convince, a tratti ancora immaturo ma promettente. Ascolta Wanji dei Funnets e riscopri il crossover punk-funk rivisitato!

 "Finis Gloriæ Mundi si riferisce a un libro attribuito all’alchimista Fulcanelli... un'abisso morale e materiale in cui sono decadute le civiltà e le tradizioni."

 "La prima traccia 'Vanità' è un trascinante mantra rock psichedelico orientaleggiante che deve sicuramente qualcosa ai Velvet Underground."

Finis Gloriæ Mundi degli Ain Soph è l'atto finale di una trilogia che esplora la decadenza delle civiltà moderne attraverso un linguaggio musicale variegato, dal rock psichedelico al folk, fino all'elettronica. Il disco fonde filosofia, tradizione e apocalisse, offrendo un'esperienza sonora profonda e meditativa. Ogni traccia riflette un aspetto diverso di questo tema centrale, confermando gli Ain Soph come pilastri della scena oscura italiana. Scopri adesso l'epopea sonora degli Ain Soph con Finis Gloriæ Mundi!

 Una cultura da soundboy che spazia dall'hip hop astratto degli anni 90 a beats taglienti come quelli di Autechre.

 Canzoni pop per un nuovo pubblico, con la voce a volte infantile, a volte da chanteuse sensuale d’altri tempi.

Il debutto di Dilula mescola sapientemente elettronica, synth pop e atmosfere ambient, con forti richiami al hip hop astratto degli anni '90. La voce di Alice Marras, tra infantile e sensuale, impreziosisce un disco ideale da ascoltare di notte. Un'opera ricca di influenze che va oltre la semplice definizione di genere musicale. Ascolta Le vie dell'amore di Dilula per un viaggio sonoro unico e notturno.

 Un disco che ha come funzione quella di ricordare a tutti il grande talento di “Dido”.

 Le tecniche strumentali e vocali sono evocative ed ineccepibili, a dimostrazione di una profonda ricerca sonora.

Soundiders - Viva! Le canzoni di Dido è un album tributo realizzato da oltre settanta musicisti per onorare Daniele 'Dido' Di Domenico. Con 12 brani riarrangiati e registrati a Bagno di Romagna, l'opera offre sonorità variegate e tecniche impeccabili, spaziando nella world music. Un progetto emozionante che riesce a mantenere vivo il ricordo e il talento di Dido. Scopri l'emozionante tributo musicale a Dido e lasciati coinvolgere dalle sue melodie.

 Barrence Whitfield è totalmente pazzo: per lanciare un disco così oggi ci vuole follia.

 Barrence lo canta come se fosse Little Richard che imita Gerry Roslie.

La recensione celebra il nuovo album Soul Flowers of Titan di Barrence Whitfield & The Savages come un tributo energico e fedele al soul, blues e rock'n'roll degli anni '60. Nonostante la carriera longeva dell'artista e una discografia che spesso si ripete, questo disco emerge per la sua passione e autenticità, con una band fedele al sound garage vintage. La produzione è curata da Peter Greenberg, che contribuisce significativamente al carattere elettrico dell'album. Ascolta Soul Flowers of Titan e vivi l’energia del soul vintage oggi stesso!

 Le 'streghe' del Benevento, al primissimo tentativo di sempre a S.Siro, bucando Donnarumma alla mezzora del primo tempo, difendendosi in dieci contro undici, hanno espugnato il Meazza.

 Quella di ieri... è stata l'ago della bilancia d'un'intera stagione, e, nel bene o nel male, la si riterrà per sempre una waterloo sportiva.

La recensione racconta la sorprendente vittoria del Benevento contro il Milan allo stadio Meazza, un avvenimento storico nel calcio italiano. La partita è vista come un momento critico e simbolico di una stagione deludente per il Milan, sottolineando il valore dell'impresa delle 'streghe'. L'autore riflette con un tono personale, evidenziando il contrasto tra interesse sportivo e delusione generale. Viene inoltre citata l'influenza di scandali e sponsor nel calcio moderno. Scopri la storia dietro la storica impresa del Benevento al Meazza!

 Un disco privo di centri di simmetria, lento e pieno di deviazioni in un mare di riffaggio blues.

 Musica botanica per tutti, sole alto e margherite da calpestare; una metempsicosi dei sensimilliani che non hanno più manco un piede a terra.

La recensione di Sleep - The Sciences celebra un album lento, ricco di riff blues e atmosfere coinvolgenti che trascinano l'ascoltatore in un viaggio unico. Il disco si distingue per la sua originalità e per il particolare equilibrio tra pesantezza e spiritualità. L’interpretazione emotiva, con riferimenti poetici e immagini suggestive, esalta la profondità artistica del lavoro. La band mantiene la sua forza riconosciuta, con qualche cambiamento nei suoni e nella dinamica. Scopri l’ipnotico viaggio musicale di Sleep con The Sciences, ascoltalo ora!

 Flavio Grosso aka Falloppio: "Il mio padrone è contento di fare l’orsetto ricchione".

 Il suo elfo domestico: "Vorrei essere liberato da Falloppio che non riconosco più".

L'intervista a Flavio Grosso, noto come Falloppio, ripercorre la storia delle Trombe di Falloppio, una band rock/metal demenziale di Torino. Attraverso un dialogo surreale con il suo 'elfo domestico', emerge l'evoluzione dell'artista dal rock goliardico al blues serio e riflessivo, passando per il suo romanzo 'Solo Andata'. L’atmosfera è giocosa, ironica e rivelatrice, con uno sguardo affettuoso sulla scena underground torinese e la trasformazione personale. Scopri la storia ironica e unica di Falloppio, leggendo l'intervista completa!

 Sono, e lo dico con estrema convinzione, uno dei gruppi più rivoluzionari del Metal.

 Decompongono il suono attraverso TRENTUNO brani di violenza assoluta.

La recensione celebra 'Coded Smears And More Uncommon Slurs', una doppia compilation di Napalm Death che unisce rarità e collaborazioni dal 2004 al 2016. Il testo sottolinea la coerenza, la durezza e l'attitudine inossidabile della band, capostipite del grindcore. La passione e la conoscenza storica del recensore emergono chiaramente, evidenziando l'importanza e il valore dell'album nella discografia del gruppo. Scopri la potenza rivoluzionaria di Napalm Death con questa imperdibile raccolta!

 Lo screamo esasperato dei meneghini per il sottoscritto è un’onda emotiva che urta la battigia in modo frastornante.

 Quei coltelli che ti fanno male, nel fisico, nella mente... ma che sono anche parole, abbracci, sguardi, emblema della tua fragilità.

La recensione riflette un'intensa esperienza emotiva legata all'album 'Prima Che Tutto Bruci' degli Øjne. Attraverso il racconto del rapporto con la nonna e i ricordi, si descrive la potenza malinconica e liberatoria della musica screamo del gruppo milanese. L'album diventa un mezzo per affrontare fragilità, dolore e trasformazione personale, evocando immagini forti di violenza simbolica e memoria. Scopri l’intensità emotiva degli Øjne con 'Prima Che Tutto Bruci'!

 Un imperdibile occasione per compiere una cavalcata sonora in un passato divenuto storia e capire come quattro giovani inglesi giunsero … Alla Conquista del West!

 La distorsione introduttiva ci catapulta senza diritto di replica ad Immigrant Song, elevandosi a prodromo imprescindibile dell’heavy metal che verrà.

La recensione celebra il live album How the West Was Won dei Led Zeppelin come un evento imperdibile per i fan del rock e della band. Il triplo cd cattura la forza e la spontaneità della band durante l'ottavo tour negli Stati Uniti nel 1972, mostrando la loro dedizione al blues e il potere delle performance dal vivo. Viene evidenziata l'importanza storica dell'album nel contesto della discografia della band e l'evoluzione musicale del gruppo. Ascolta ora How the West Was Won e rivivi la magia dei Led Zeppelin dal vivo!

 Non puoi vendere ogni “scarabocchio” come se fosse un Basquiat.

 Le canzoni sono oggettivamente di una piattezza che lascerebbe indifferente persino il più stronzo di quei tipici collezionisti bianchi di pop-art newyorkesi.

American Utopia, il nuovo album solista di David Byrne dopo 14 anni, viene accolto con un certo hype ma delude per la sua mediocrità. Pur contando su collaborazioni importanti come Brian Eno, il disco risulta piatto e privo di originalità, incapace di rinnovare il pop astratto e sofisticato che contraddistingue l’artista. Le composizioni oscillano tra melodramma e frivolezza, senza riuscire a catturare l’ascoltatore. Nel complesso, l’album è un prodotto stilisticamente curato ma artisticamente debole. Scopri la nostra recensione completa e valuta tu stesso l’ultimo album di David Byrne.

 Sarebbe assurdo stare in un gruppo, o almeno in questo gruppo, fare un disco e fingere di ignorare il contesto in cui dobbiamo vivere e i nostri figli crescere.

 What a Time to Be Alive è un disco colmo di passione e rabbia che si risolvono nell’avversione per stato delle cose e che non ti fanno accettare stronzate come risposte ma ti portano a cercare la verità.

La recensione celebra What a Time to Be Alive dei Superchunk come un album politico e passionale che affronta con rabbia ma anche speranza il contesto sociale attuale. Il disco conferma la coerenza e la dedizione della band indie-punk americana, mantenendo la propria indipendenza grazie alla Merge Records. Tra brani potenti e ballate intense, il lavoro si distingue per il suo spirito punk e la melodia. Il richiamo alla storia della band e all'impegno artistico ne conferma l'importanza nella scena indipendente. Ascolta Now What a Time to Be Alive e scopri il punk che non smette di lottare.

 Un bel ritorno questo dei ODM, addirittura ai limiti del sorprendente.

 La furiosa “Alcohol” si avvicina tantissimo ad atmosfere bunueliane.

You Don’t Exist segna il ritorno di One Dimensional Man dopo sette anni con un disco intenso e più vicino agli esordi hardcore noise. Il nuovo album vanta una formazione rinnovata e tracce potenti come "Alcohol" e "The American Dream". Capovilla dimostra una rinnovata energia, mentre il sound si alterna tra furia e momenti più melodici, offrendo un lavoro martellante e ispirato. Un ritorno convincente che prosegue un percorso interrotto ma mai dimenticato. Scopri il nuovo album di One Dimensional Man, un ritorno potente e senza compromessi.

 Il titolo dell'album deriva dal nome della prima missione dell'uomo nello spazio.

 Una sorta di Synth pop che ricorda a tratti i Duran Duran, combinato con un cantautorato simile a quello dei Baustelle.

Vostok è il disco d’esordio dei D’Alì, una band pop-rock italiana con influenze synth degli anni '80. L'album si sviluppa attorno al tema del viaggio, spaziale e personale, con liriche che spaziano da esperienze intime a critiche sociali, accompagnate da sonorità che ricordano i Duran Duran e i Baustelle. Un progetto interessante ma che mantiene un tono misurato. Ascolta Vostok per un viaggio musicale tra synth pop e riflessioni intime.

 La storia è praticamente più o meno la stessa del best-seller di Timur Vermes e riproduce fedelmente molte scene del film di David Wnendt.

 Il film è simpatico e divertente, con la giusta dose di satira, che qui prevale però sul contenuto grottesco dell’opera principale.

La recensione analizza 'Sono Tornato', remake italiano del film tedesco 'Er ist wieder da', che porta Benito Mussolini nel 2017 con toni satirici e grotteschi. Pur divertente e con qualche spunto interessante, il film manca di profondità politica e sociale, riflettendo lo stato attuale della società italiana. La performance di Massimo Popolizio è apprezzata, mentre la qualità produttiva è inferiore al modello originale. Si evidenzia una satira più leggera e meno ideologica rispetto alla versione tedesca. Scopri come la satira italiana trasforma la storia in un film interessante e divertente!

 Chiunque abbia avuto la fortuna, olfattiva e papillare di venirne a contatto, non ha potuto che inginocchiarsi di fronte a cotanta arcaica forza della natura e a siffatta magnificenza.

 Una tra le Opere più magniloquenti che la civiltà umana abbia saputo creare: un'opera senza tempo, dal sapore millenario.

La recensione celebra Casu Marzu come un capolavoro della tradizione umana, un formaggio vivente che rappresenta una sapienza millenaria e un'opera d'arte naturale. Pur essendo una sfida per il palato e lo stomaco, l'opera è venerata da pochi appassionati che ne riconoscono il valore culturale e la forza espressiva senza tempo. Un'esperienza unica che va oltre i pregiudizi e l'oblio. Scopri l'affascinante mondo di Casu Marzu, un'esperienza gastronomica senza paragoni!