È il Grunge come lo immagino io.

 Un album grezzo, sporco, cattivo, rumoroso e colmo di grandi spunti.

La recensione celebra Salt Lick, il secondo EP dei Tad, come uno dei lavori più sporchi e potenti del grunge anni ’90. Prodotto da Steve Albini, l’album si distingue per riff metal pesanti, influenze punk e una voce unica e grezza. Nonostante il gruppo sia stato sottovalutato, il disco è considerato un ottimo esempio della scena di Seattle, con riferimenti a band come Melvins e Black Flag. Salt Lick è apprezzato come parte di una discografia che merita più riconoscimento. Scopri Salt Lick, un classico grunge che merita di essere riscoperto!

 Fra acide dissonanze, suggestioni floydiane e sussulti metallici neri, nerissimi.

 Gli Oranssi Pazuzu ci consegnano quello che forse il disco dell’anno.

La recensione celebra Värähtelijä degli Oranssi Pazuzu come il disco dell'anno, definito intenso, ipnotico e malefico. Il sound è caratterizzato da dissonanze acide e suggestioni floydiane, capace di evocare scenari impensabili e oscuri. Un album destinato a chi ama atmosfere cupe e coinvolgenti. Ascolta Värähtelijä e lasciati avvolgere dalle sue atmosfere oscure!

 Con questo album il loro sound si fa più compatto e incorpora delle forti influenze shoegaze.

 Se non li conoscevate, conosciateli.

La recensione celebra l'album 'You'd Prefer an Astronaut' degli Hum come un'opera innovativa e sottovalutata nella scena alternative degli anni '90. Il sound mescola shoegaze e post-hardcore con riff potenti e testi malinconici. Nonostante mancato grande successo commerciale, il disco ha influenzato molte band di rilievo, tra cui i Deftones. Brani come 'Stars' hanno riscontrato un buon credito radiofonico. L'autore invita a riscoprire la band e il loro contributo significativo. Ascolta ora 'You'd Prefer an Astronaut' degli Hum e riscopri un capolavoro nascosto!

 Layne urla: "Into the flood again, same old trip it was back then. So I made a big mistake trying too see it once my way".

 "Have I run too far to get home, have I gone and left you here alone?"

La recensione analizza il brano 'Would?' degli Alice in Chains, scritto da Jerry Cantrell per Andrew Wood e divenuto simbolo della sofferenza e della tragedia legate alla droga. Attraverso liriche cariche di dolore e senso di fallimento, la canzone riflette la lotta interiore di Layne Staley, frontman della band, la cui tragica fine sottolinea il peso del messaggio. 'Would?' è un inno nichilista, icona del grunge anni '90 e marchio indelebile della band. Ascolta 'Would?' degli Alice in Chains e scopri il suo significato profondo.

 Quello dei singoli in vinile è un culto, un fottuto culto feticcio.

 La musica dei Mudhoney è merda pura non roba radio friendly.

La recensione celebra il singolo in vinile dei Mudhoney, un simbolo del grunge autentico e underground. La musica è descritta come non radio-friendly, con una voce intensa e riff di chitarra circolari. Il lato B offre un blues distorto che tratta temi forti come il suicidio adolescenziale con un tono beffardo. Un cult per gli amanti del punk e dell'indie genuino. Ascolta il singolo cult di Mudhoney e immergiti nel vero grunge underground!

 La polpa e l'anima di questa uscita va quindi cercata nel primo cd e nel film.

 Impossibile non guardarsi indietro e non pensare a Marc Bolan durante l'ascolto, così come guardare avanti mentre parte "Winter Bites" e non pensare ai Jane's Addiction.

La recensione racconta la tragica storia di Andrew Wood e celebra il cofanetto dedicato a lui, che include musica e documentari. Malfunkshun viene presentato come un progetto di talento giovanile, con un sound ancora grezzo ma promettente. Il disco e il documentario ripercorrono la vita artistica di Wood, mostrando un giovane rockstar destinato a lasciare un segno nel panorama di Seattle. Tra musica, ricordi e interviste, emerge un ritratto sentito e coinvolgente. Scopri l'eredità musicale di Andrew Wood con questo cofanetto unico.

 «I don’t wanna die, guys» – Thurston Moore nel ricordo del 1998.

 «Nei Sonic, lo sfondamento della soglia del rumore determinava l’approdo a un nuovo gradino espressivo, non l’esibizione d’una confusa rabbia iconoclasta.»

La recensione racconta il concerto dei Sonic Youth al Parco della Pellerina di Torino nel 2002, evidenziando la loro capacità di fondere melodie con distorsioni sonore. La presenza di Jim O'Rourke e le improvvisazioni di Kim Gordon e Thurston Moore arricchiscono l'esperienza live. Nonostante alcune assenze nel repertorio classico, lo spettacolo è descritto come intenso e coinvolgente, con momenti di pura energia e sperimentazione sonora. Ascolta il live dei Sonic Youth e vivi la loro energia unica!

 Robert Christgau non ne ha capito un cazzo. Questo album è semplicemente una bombarda, come doveva essere.

 Vuoi mettere la soddisfazione di vedere gli amici che si guardano negli occhi scaturiti mentre pompi nei loro timpani malaticci 'Get on the Snake'? Hungry and mean!!!

Louder Than Love è un album fondamentale per Soundgarden, che segna il passaggio da un sound ruvido a una maggiore dimensione melodica. La recensione celebra la potenza e l'energia del disco, sottolineando la crescita del gruppo e la qualità delle performance. L'autore esprime pieno entusiasmo anche contro critiche esterne e valorizza ogni componente della band. Un ritratto appassionato che riconosce l'album come capolavoro e pietra miliare del grunge. Scopri il potere rivoluzionario di Louder Than Love e immergiti nel vero grunge di Soundgarden!

 Bayleaf è un disco indispensabile per i fan dei Pearl Jam ed i grunger più ortodossi.

 Stone Gossard non è un genio. Non è un chitarrista eccelso. Né un personaggio eccezionale. Ma scrive buone canzoni.

Bayleaf, primo album solista di Stone Gossard, chitarrista dei Pearl Jam, è un disco che resiste bene al tempo e rappresenta un ascolto essenziale per i fan del grunge. Con 10 brani scritti e suonati dallo stesso Gossard, impreziositi da collaborazioni di musicisti noti, il disco offre un rock autentico e meno centrato sui vocalismi. Un lavoro genuino e piacevole che conferma la qualità del musicista anche fuori dalla sua band storica. Scopri Bayleaf, il lato solista di Stone Gossard: ascolta ora e riscopri il grunge autentico!

 "In Utero è, a suo modo, una sorta di manifesto conclusivo della scena di Seattle."

 "'Rape Me' è il senso ultimo dell’opera di Kurt Cobain: disperato tentativo di liberazione dal dolore di interrogativi squassanti."

La recensione esplora In Utero come un manifesto lirico e complesso del grunge, a testimonianza dell'estro e della profondità del gruppo Nirvana. L'album emerge come espressione potente, tra punk, hard rock e psichedelia, in cui Kurt Cobain trasmette angosce e malinconie profonde. Brani come Heart Shaped Box, All Apologies e Rape Me sono analizzati come tappe di un viaggio emotivo e narrativo di rara intensità. La recensione mette in luce la ricchezza poetica e la capacità del disco di raccontare un microcosmo esistenziale universale. Scopri il significato profondo di In Utero, un capolavoro imprescindibile del grunge.

 “Questo non gli frega un cazzo di noi, questo sta fissando la parete opposta del palasport.”

 “Kurt era una persona e non una rockstar.”

La recensione riporta un vivido racconto emozionale del concerto dei Nirvana a Modena nel febbraio 1994, poco prima della tragica morte di Kurt Cobain. L'autore esprime l'atmosfera tesa e l'impatto musicale del live, con riflessioni intense sullo stato d'animo del frontman. La narrazione fonde passione, nostalgia e riflessione personale, offrendo uno spaccato autentico dell'ultima fase della band leggendaria. Scopri la storia e l’emozione dell’ultimo live dei Nirvana a Modena!

 Purtroppo gli Stone, se proprio li devo criticare, non evidenziarono la loro passione per i Doors che ne avrebbe condizionato le successive composizioni.

 Evviva Core allora ed il rombante inizio Dead & Bloated: fresca nell’esposizione e nell’esordio della stessa band.

La recensione analizza Core, album di debutto degli Stone Temple Pilots, collocandolo con coerenza tra i pilastri del grunge americano del 1992. Pur riconoscendo influenze e citazioni esplicite da band come Nirvana e Alice In Chains, l'opera viene apprezzata per freschezza, potenza e classe nell'interpretazione. Viene evidenziata la difficoltà del gruppo nel farsi accettare come autentici attori della scena grunge, pur contribuendo significativamente al panorama musicale dell'epoca. Ascolta Core e riscopri l’essenza autentica del grunge americano.