Riderless Horse è quello che succede quando non si ride più, il nostro sole si eclissa e non si ha più voglia né di ballare né di lavorare a maglia.

 Afterwards, l’ultima canzone del disco, si chiude con i versi: "I want to live / Sono pronta a vivere". Un piccolo monumento alla capacità dello spirito di sopravvivere nonostante tutto.

La recensione evidenzia l'intensità emotiva di Riderless Horse, nuovo album di Nina Nastasia, che racconta l'amore tossico e la sofferenza con delicatezza folk. Grazie alla produzione di Steve Albini e all'uso sapiente di voce e chitarra acustica, l'album trasmette una struggente sincerità. L'ascoltatrice si lascia conquistare dal disco, considerandolo un monumento alla resilienza e alla capacità di sopravvivere al dolore. Ascolta Riderless Horse e lasciati coinvolgere dalla sua struggente profondità.

 “Sembri un Elvis venuto dall’inferno”, ma forse parla di se stesso.

 “Mother Juno è un disco audace e potente, sinuoso e velenoso come un crotalo in agguato tra le rocce del deserto.”

Mother Juno, album del 1987 dei Gun Club, segna un cambio di rotta nel loro stile grazie alla produzione di Robin Guthrie. L’opera mantiene l’intensità lirica e musicale, con atmosfere oscure che riflettono la tormentata anima di Jeffrey Lee Pierce. Nonostante alcune critiche iniziali, l’album è oggi riconosciuto come una pietra miliare che fonde punk, blues e un tocco europeo. Pierce offre testi intensi e musiche potenti che raccontano temi di sofferenza, alienazione e autodistruzione, confermando il suo ruolo unico nel panorama rock. Ascolta Mother Juno per scoprire il lato più oscuro e potente del punk blues!

 "Se questa è l'ultima visione di Sanremo, poi la luna esploderà."

 "Sanremo ha anche cose buone a tratti... ma ne vale davvero la pena?"

La recensione offre un racconto ironico e disilluso del Festival di Sanremo 2023, evidenziando momenti di piacevole ascolto come alcune canzoni di Mengoni o Colapesce e Dimartino, ma soprattutto sottolinea numerose criticità dello show, dalla lunghezza eccessiva all'autoreferenzialità dei protagonisti, passando per le scelte di ospiti e la qualità altalenante della musica. Un bilancio tra aspetti positivi e molti difetti, espresso con tono pungente e sincero. Scopri la recensione completa e vivi con ironia il Sanremo 2023!

 Il trittico iniziale basterebbe e avanzerebbe per la missione “fammi dimenticare un attimo tutto”.

 Il garage è l’unico “genere” che non deve avere novità … sarebbe una completa eresia.

La recensione celebra con passione 'Get Hooked!' dei The Maggots, un album garage rock dal 2001 che spicca per energia e autenticità. Il critico apprezza il sound grezzo e i ritornelli catchy, evidenziando il valore di un esordio spontaneo e vibrante. L'album è descritto come una piacevole fuga dalla realtà e un omaggio alla vitalità del rock di provincia. Nonostante la scarsa notorietà della band, il disco si rivela un ottimo esempio di musica garage con influenze stoner. Scopri l’energia garage di The Maggots con Get Hooked! e lasciati conquistare dal loro sound autentico.

 Sembrano quasi indecisi, facciamo i poppettari del cazzo che così ci vengono appresso bordate di fighe o facciamo i musicisti seri?

 Il mio consiglio agli Imagine Dragons è semplice e diretto: dato che ormai i soldi ce li avete potete benissimo smettere di essere la band da Spotify o YouTube che siete e concentrarvi a 360° sulla musica vera.

La recensione analizza Mercury - Act 2 degli Imagine Dragons mettendo in luce un equilibrio instabile tra brani pop semplici e altri più raffinati e intimisti. L'autore mostra dubbi sulla direzione artistica della band, sospesa tra volersi confermare come pop band mainstream e aspirazioni verso una musica più matura e seria. L'album presenta momenti di alto livello artistico alternati a tracce carenti, mantenendo il dubbio su quale futuro musicale la band voglia intraprendere. Scopri se Mercury - Act 2 convince o delude: leggi la recensione completa!

 Poche cose hanno la capacità di rasserenarmi come un albero in frutto.

 Niente vi è di più identitario di un profumo amico, custode di memorie ed emozioni a noi care.

La recensione celebra 'Tangerines' di Zaza Urushadze come un'opera poetica che lega la dolcezza dei mandarini alla resilienza umana durante la guerra in Abcasia. Attraverso immagini sensoriali e simbolismi naturali, il film racconta la capacità di perdono e coesione morale in un contesto di conflitto. Una storia di speranza e memoria, nutrita dal profumo degli agrumi e dalle scelte di un uomo semplice ma coraggioso. Scopri la potenza emotiva di Tangerines: guarda il film e lasciati avvolgere dal suo profumo di pace.

 Il mondo è un'attrazione turistica indi per cui potrei sopperire alla mancanza di nicotina con la pornografia. O magari chessò con la musica.

 Sembra quasi un parallelo con la morte, al tuo funerale non ci sarà nessuno a dirti com’è andata, se sei riuscita o riuscito a cogliere un fiore in vita tua.

La recensione di Requiem dei Verdena esplora un album ricco di atmosfere oscure, psichedelia e dolore. L'autore riflette sulla morte come tema centrale e descrive la continua evoluzione stilistica della band. Il disco è un invito all'introspezione, chiuso da una potente carica di autodistruzione e malinconia. Nonostante il tono cupo, emerge una forza vitale e innovativa nel lavoro del gruppo. Scopri il lato oscuro di Verdena con Requiem, ascolta ora l'album!

 "Un mare che - ingrossandosi - arrota gli artigli sugli scogli senza che però venga mostrata la seguente forza distruttrice."

 "Quando una ritmica esasperante, anelante e compatta boccheggia nell’aria satura di sgorbiature shoegaze e rimane impantanata in pozze droniche di grana pesante."

La recensione esplora l'album di Aidan Baker 'The Sea Swells a Bit', evidenziandone una struttura ciclica e crescente che crea un'atmosfera immersiva e inquietante. Le tre variazioni sul tema evocano immagini e sensazioni profondamente simboliche, pur senza raggiungere un climax finale. L'artista si discosta dai suoi precedenti lavori più heavy per un approccio più meditativo e rituale. Nonostante una lieve delusione personale, la musica si presenta come un'evocazione di tensioni e attese sospese. Ascolta 'The Sea Swells a Bit' e lasciati avvolgere dalle sue onde sonore uniche.

 Penso che le variazioni di suono ed estetica si possano spiegare analizzando un solo aspetto: l'evolversi della voglia di figa di Turner.

 Alex Turner si fa ogni giorno più lontano dall’esperienza, ciondolante in contromano al treno dei pensieri.

La recensione analizza la discografia degli Arctic Monkeys con un approccio ironico, collegando le trasformazioni musicali e stilistiche di Alex Turner al suo cambiamento sentimentale e personale. Ogni album viene descritto facendo riferimento alle donne che hanno ispirato il frontman, dal ragazzo inesperto alla star distaccata. L'autore lascia trasparire stima per la band ma mantiene un tono giocoso e critico, evidenziando le fasi di successo e le sperimentazioni più introspettive. Scopri come la musica degli Arctic Monkeys riflette le trasformazioni di Alex Turner!

 Bobby Joe Long's Friendship Party sono un disturbo della personalità narcisistica, una band fantasma dalle filastrocche tetre e crude, ripetitive, ipnotizzanti.

 Il buio è la mia culla, il dress code del pervertito: in una Roma Est avvolta perenne dal fitto mistero, dove il fatto non fa cronaca, io indosso un mantello nero.

La recensione esplora l'album "AOH!" di Bobby Joe Long's Friendship Party, un progetto musicale sintetico e oscuro proveniente dalla periferia romana. La musica è descritta come un mix ipnotico di synthpop, darkwave e influenze cyberpunk, abitata da atmosfere inquietanti legate al disagio esistenziale e a riferimenti al true crime. La band è vista come un fenomeno alienato e provocatorio, che racconta una Roma Est desolata e senza futuro, ma con uno stile unico e coinvolgente. Il disco si distingue per la sua forte componente narrativa e sonora, capace di catturare un pubblico underground. Scopri ora il synthpop oscuro e disturbante di Bobby Joe Long's Friendship Party!

 «Esplicita, ironica, creativa, audace, spudorata, provocatoria, forte, sensuale ma anche delicata, romantica, dolcissima. In definitiva, irrimediabilmente “Femmina”. Chi non vorrebbe essere Annette?»

 «My Mother Never Taught Me How To Cook è sorprendente: uno strano oggetto sincretico a cavallo tra differenti generi, in cui nulla è dove te lo aspetti»

La recensione esplora l'album X-Dreams di Annette Peacock, definendolo un'opera unica nel panorama jazz-rock e fusion che si distingue per il suo approccio femminile, ironico e provocatorio. L'autrice, pur essendo fuori dal suo consueto genere musicale, si innamora della forza espressiva e dell'originalità di questo lavoro. I brani analizzati mostrano una profonda riflessione sulle dinamiche di genere e sulle relazioni, sostenute da una musica sperimentale e coinvolgente. L'album è celebrato come un capolavoro di creatività e personalità. Ascolta X-Dreams e scopri la rivoluzionaria voce di Annette Peacock!

 Un prodotto 'mainstream italiano medio', con qualche infamia e sicuramente senza lode.

 È un album che va bene come sottofondo disimpegnato, e magari qualche singolo riesce a legarsi a ricordi personali.

L'album 'Il mondo insieme a te' segna l'inizio della carriera solista di Max Pezzali dopo l'esperienza con 883. Offre dieci brani che si collocano nella media del pop italiano del 2004, con pochi momenti notevoli come 'Fai come ti pare' e la title-track. Non mancano però tracce prevedibili e un senso di ripetitività rispetto al passato. Un prodotto principalmente adatto ad un ascolto leggero e di sottofondo. Ascolta l'album e scopri se risveglia anche i tuoi ricordi!

 Mi piacerebbe parlarne, magari in una recensione più dettagliata perché la passione per la bossa nova, i testi leggeri e confortanti, l'acustica... insomma, bisognerebbe parlarne sì.

 Ho capito il perché la linea proraso verde sia la più venduta di sempre... riposta nello scaffale più in alto, con immoto ieratico, dove merita di stare.

La recensione racconta un momento personale in cui l'autore ascolta l'album Fabio Concato del 1984 durante una rasatura tradizionale. La musica, caratterizzata da bossa nova e arrangiamenti sognanti, crea un legame profondo con ricordi d'infanzia e sensazioni tattili legate ai prodotti da barba. Nonostante qualche difficoltà nella preparazione della schiuma, il valore emozionale e la forza evocativa dell'album risultano predominanti. L'autore riflette sul potere sensoriale della musica e dei profumi nella costruzione della memoria. Ascolta Fabio Concato durante i tuoi momenti di relax e riscopri la magia della rasatura tradizionale.

 Morì il giorno di Natale, e probabilmente sorrise. Quel sorriso beffardo, faccia da schiaffi di bellezza aristocratica.

 George Michael è stato un uomo solo. Per scelta, per dolore, per paura. Ammiccava la folla, per poi ricusarla.

La recensione approfondisce la carriera e la vita di George Michael, sottolineandone il carattere introverso e ribelle. Dal successo con gli Wham! alle sfide personali e ai conflitti con l'industria musicale, emergono la sua intensità artistica e il suo impegno sociale. L'album "Twenty Five" viene raccontato come un tassello importante di una carriera brillante e complessa. L'autore ricorda Michael come un uomo solitario, capace di grande introspezione e sincerità artistica. Ascolta "Twenty Five" e riscopri la leggenda di George Michael!

 "Ho bisogno di una chitarra, dottore..."

 "Ecco cos’era Vittorio de Scalzi, oltre all’ottimo musicista... un Uomo che è riuscito a migliorarsi dopo le disgrazie."

La recensione offre un racconto vivido e personale di Vittorio De Scalzi, figura centrale dei New Trolls, intrecciando ricordi d'infanzia, aneddoti musicali e riflessioni sul suo carattere. Emergono le sfide affrontate, tra tragedie familiari e rapporti complessi con i compagni del gruppo, fino al suo riscatto come artista e uomo. Un racconto intimo che valorizza il talento e l’umanità di De Scalzi, al di là della notorietà. Scopri la vita e la musica di Vittorio De Scalzi attraverso questa intensa recensione.

 Geniale, super orecchiabile ed istantaneo al primo ascolto.

 Lezioni di arrangiamenti, di ritmiche che influenzeranno almeno 20 anni e non di musica.

La recensione celebra il singolo 'Whatever' degli Oasis come una pietra miliare del brit-pop anni '90. Con melodie orecchiabili e arrangiamenti geniali, il brano segna una svolta influente nel panorama musicale britannico e internazionale, sottolineando la grandiosità vocale di Liam Gallagher e la creatività di Noel Gallagher. Ascolta 'Whatever' degli Oasis e scopri un capolavoro del brit-pop!

 Amy e gli Sniffers sono l’unica speranza che ha il punk di sopravvivere in questo secolo.

 Una ribollente colata di magma pesante e squadrata come un monolite, che di sicuro non esiste ma nella mia testa è l’unica cosa che rende l’idea.

Il concerto di Amyl And The Sniffers a Cesena ha entusiasmato il recensore con un’ora di punk autentico e travolgente. Amy Taylor si è dimostrata una frontwoman carismatica e autentica, sostenuta da una band in crescita costante. Il live ha ripreso l'attitudine hard e sporca dei Cosmic Psychos, confermando la band come una delle pochissime speranze del punk moderno. Un’esperienza intensa e coinvolgente, tra energia e passione. Scopri l’energia travolgente di Amyl And The Sniffers, non perdere i loro prossimi live!

 Lussureggianti betulle cullate dalla loquela di circuiti integrati.

 Glitch amorali che si riflettono nelle pupille dilatate di una ranocchia mentre scruta con voracità il volo di una libellula.

La recensione descrive 'Transform' di Alva Noto come un viaggio sensoriale che mescola suoni naturali e glitch elettronici. L'autore esprime un apprezzamento per la capacità dell'album di creare un'atmosfera immersiva, fatta di contrasti tra artificiale e naturale. La musica è rappresentata come un dialogo tra betulle, animali e circuiti integrati, con una techno minimale carica di dettagli microscopici. La recensione è poetica e celebra l'album come un’esperienza di trasformazione e riflessione. Ascolta 'Transform' di Alva Noto e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Certi classici bisogna solo avere il coraggio di iniziarli.

 La ricchezza estrema del meccanismo è completamente asservita alla semplicità e al nitore dei sentimenti.

Il Gattopardo di Visconti si conferma un classico immortale che coniuga semplicità e profondità. Il film scorre con ritmo agile pur affrontando temi complessi come i cambiamenti storici e sociali in Sicilia. La regia cattura con campi lunghi e primi piani che evidenziano la vastità e la complessità dei personaggi. La scena del ballo, pur imponente, è solo uno degli aspetti di una pellicola ricca di umanità, ironia e bellezza formale. Un'opera che emoziona e appassiona senza mai appesantire. Scopri il fascino senza tempo de Il Gattopardo, un capolavoro di Visconti da non perdere.

 Cluster II è molto simile ai primi Suicide, ed è proprio difficile immaginare che Alan Vega e Martin Rev non si fossero ispirati a questa musica per i loro esperimenti sonori.

 Cluster II è un disco di culto che, a distanza di tempo, non ha perso nulla del suo fascino.

La recensione celebra Cluster II, album del 1972 dei Cluster, come un caposaldo del krautrock e della musica elettronica d'avanguardia. Viene evidenziata l'influenza sull'evoluzione di band come Suicide e l'importanza del disco nel contesto della scena sperimentale tedesca degli anni '70. L'autore sottolinea l'approccio rigoroso e radicale della musica, che conserva intatto il suo fascino anche a distanza di decenni. Scopri il suono pionieristico di Cluster II e lasciati trasportare nella storia del krautrock.