Questo qui non può essere considerato un disco come tutti gli altri.

 La tua parola è la nostra e questa ti ha reso immortale.

Il disco IT di Alan Vega è una raccolta di visioni urbane e sonore che consolidano il suo status di icona post-punk. Pubblicato postumo, il lavoro restituisce l'energia e la profondità espressiva di un artista tormentato e rivoluzionario. Non si tratta di canzoni canoniche, ma di scatti dalla realtà di New York d'oggi, intrisi di blues e post-industrial. Il disco celebra la vita e la forza di un messia musicale, ultimo grande bluesman del rock moderno. Scopri l'ultimo capolavoro di Alan Vega e immergiti in un'esperienza sonora unica.

 "Il disco si sofferma sui principi della meccanica prima di aprirsi del tutto in canzoni di una bellezza indescrivibile."

 "Un film in continuum con la vita, un viaggio avventuroso nell'ignoto spazio profondo che si conclude con un ritorno a casa e nuovo sguardo sul presente."

H3+ è il terzo capitolo della trilogia di Paolo Benvegnù, dedicato a perdita, abbandono e rinascita. Il disco unisce concezioni filosofiche e arrangiamenti di rara bellezza, evocando un viaggio interiore e spaziale. Richiami a David Sylvian e alla wave sperimentale arricchiscono un album che si conferma un capolavoro della musica italiana contemporanea. L'opera offre un ritorno a casa con una nuova consapevolezza, carico di grazia e profondità emotiva. Ascolta H3+ di Paolo Benvegnù e immergiti in un viaggio musicale memorabile.

 Nessun gruppo... si è spinto così oltre in ogni senso possibile.

 Un invito cui sono richiamate anche le etichette discografiche e una scelta ancora una volta riuscita.

Polygondwanaland ha consacrato il 2017 come l'anno dei King Gizzard & The Lizard Wizard, grazie a un album innovativo e audace. Pubblicato gratuitamente, mescola psichedelia, sperimentazioni microtonali e un flusso continuo di tracce. La band australiana dimostra una grande consapevolezza e abilità artistica, offrendo un lavoro solido e creativo che rinnova il genere. Ascolta gratis Polygondwanaland e scopri l'innovazione psichedelica!

 Noel Gallagher, con tutto il rispetto che portiamo per lui dai tempi degli Oasis, non è un musicista.

 Who Built The Moon? è un album confusionario, pomposo ed inconcludente.

La recensione sottolinea la differenza tra artista e musicista, definendo Noel Gallagher un artista senza essere musicista. L'album 'Who Built The Moon?' è giudicato pomposo, confusionario e privo di idee, con arrangiamenti troppo invasivi che soffocano le melodie semplici e deboli. Solo pochi brani si salvano, evocando influenze degli Oasis, Neil Young e Springsteen. Nel complesso l'opera non convince e segna un passo falso nella carriera solista di Gallagher. Scopri perché Who Built The Moon? ha deluso i fan di Noel Gallagher.

 Wolf of the Cosmos è un lavoro elegante e molto sofisticato.

 Ha veramente troppa poca carica e stanca facilmente l’ascoltatore.

Will Oldham torna con 'Wolf of the Cosmos', revisione elegante e sofisticata dell’album di Susanna. Differente dal tributo a Merle Haggard, il disco propone atmosfere delicate ma soffre di poca energia, risultando ripetitivo e stancante. Pur apprezzato per la sua bellezza, il lavoro manca di coinvolgimento emotivo e si distingue per un folk minimale e pastello. Ascolta Wolf of the Cosmos per scoprire un folk raffinato e sofisticato.

 Wolf of the Cosmos è un lavoro elegante e molto sofisticato.

 Ha veramente troppa poca carica e stanca facilmente l’ascoltatore.

Will Oldham torna con 'Wolf of the Cosmos', revisione elegante e sofisticata dell’album di Susanna. Differente dal tributo a Merle Haggard, il disco propone atmosfere delicate ma soffre di poca energia, risultando ripetitivo e stancante. Pur apprezzato per la sua bellezza, il lavoro manca di coinvolgimento emotivo e si distingue per un folk minimale e pastello. Ascolta Wolf of the Cosmos per scoprire un folk raffinato e sofisticato.

 Il risultato finale è un disco di grande spessore nel genere.

 Dopo tutti questi anni lo stesso caro vecchio Oldham è divenuto uno dei più grandi autori della musica americana di tutti i tempi.

La recensione celebra 'Best Troubador' di Bonnie 'Prince' Billy, un omaggio sentito a Merle Haggard, influente autore country. L'album reinterpreta 16 brani iconici mantenendo il cuore emotivo originale, con un tocco moderno e personale. Attraverso collaborazioni eccellenti, Will Oldham dimostra la sua crescita artistica e il valore del passaggio generazionale nella musica americana. Scopri l'intenso tributo di Bonnie 'Prince' Billy a Merle Haggard con 'Best Troubador'!

 Il risultato finale è un disco di grande spessore nel genere.

 Dopo tutti questi anni lo stesso caro vecchio Oldham è divenuto uno dei più grandi autori della musica americana di tutti i tempi.

La recensione celebra 'Best Troubador' di Bonnie 'Prince' Billy, un omaggio sentito a Merle Haggard, influente autore country. L'album reinterpreta 16 brani iconici mantenendo il cuore emotivo originale, con un tocco moderno e personale. Attraverso collaborazioni eccellenti, Will Oldham dimostra la sua crescita artistica e il valore del passaggio generazionale nella musica americana. Scopri l'intenso tributo di Bonnie 'Prince' Billy a Merle Haggard con 'Best Troubador'!

 “Memory...” ha la solidità concettuale di un disco scritto con calma e ispirazione.

 Il lavoro di arrangiamento è encomiabile, soprattutto gli archi, come nella fragile “The Fool”.

Memory Of A Cut Off Head è il side project folk degli OCS, guidati da John Dwyer, noto per gli Ohsees. L'album si distingue per arrangiamenti ricchi e una varietà di stili, dal country rock al glitch analogico, con collaborazioni di Brigid Dawson e Mikal Cronin. Nonostante qualche eco a Bowie e momenti più statici, l'opera risulta un piacevole esperimento musicale, solido e ispirato. Ascolta ora Memory Of A Cut Off Head e scopri il lato folk di John Dwyer!

 ‘Planetarium’ è un’opera drammatica che interpreta la nascita del Sole e dei pianeti come l’evento più tragico e carico di pathos mai avvenuto.

 Sufjan Stevens ha quell’ambizione naturale di spingersi oltre, creando un’opera che sfugge come un attimo, un ricordo o l’esistenza di una stella.

Planetarium, l'album di Sufjan Stevens con Nico Muhly, Bryce Dessner e James McAlister, è un ambizioso progetto neo-classico e concettuale dedicato ai corpi celesti del sistema solare. Nonostante la sua natura pretenziosa e sperimentale, l'opera risulta accessibile grazie alle sue atmosfere ambient e orchestrali. Il disco va ascoltato come un unicum drammatico, che vede nella nascita del sistema planetario un evento carico di pathos. Un ascolto che invita a riflettere sull'ambizione e sulle visioni artistiche di Stevens. Ascolta Planetarium e immergiti in un viaggio sonoro tra stelle e pianeti.

 Carrie & Lowell è stato uno dei dischi più importanti che Sufjan Stevens abbia fatto nella sua carriera.

 Un modo come un altro per avvicinarsi (se ancora non lo avete fatto) a uno degli autori più sensibili - ma anche più celebrati - della sua generazione.

La recensione analizza 'The Greatest Gift', mixtape che raccoglie outtakes, remix e demo legati all'album 'Carrie & Lowell' di Sufjan Stevens. Il disco rappresenta un approfondimento emotivo e creativo, segnando un ritorno al suo stile più intimo e riflessivo. La selezione presenta momenti acustici e rielaborazioni che valorizzano le tracce originali, rendendo l'album compatto e significativo. È consigliato come un approccio ideale per avvicinarsi o riscoprire uno degli artisti indie più sensibili della sua generazione. Ascolta 'The Greatest Gift' e immergiti nelle emozioni di Sufjan Stevens.

 Il dramma è sempre immane, irrimediabile, totalizzante, ma la visione è anestetizzata, con pochi sfoghi di disperazione plateale.

 Quando ti trovi davanti a certe scene di sesso, vorresti alzarti ad applaudire in mezzo alla sala per la preziosità e delicatezza della regia.

Loveless conferma Zvyagintsev come maestro del cinema russo contemporaneo, offrendo un ritratto agghiacciante e sofisticato di una società corrotto e anestetizzata. Il film esplora un dramma familiare spogliato da qualsiasi speranza, tramite una regia raffinata e una messa in scena di altissimo livello. La tensione emotiva si costruisce senza eccessi, suggerendo piuttosto che mostrare, in una narrazione lineare ma densa di significati universali. Scopri il potente dramma di Loveless, un capolavoro del cinema russo contemporaneo.

 Star Wars non deve essere spiegato o lo si odia o lo si ama.

 È la forza che scorre potente in te.

La recensione valuta Gli ultimi Jedi di Rian Johnson come un film degno di nota, capace di unire vecchi fan e nuova generazione. Vengono evidenziati temi profondi come il fallimento e l'equilibrio della Forza, accompagnati da una colonna sonora suggestiva. Criticità come la durata e alcune scelte narrative sono presenti, così come l'influenza del marketing Disney. Nonostante tutto, il recensore sceglie di amare il film, assegnandogli un voto positivo. Scopri perché Gli ultimi Jedi continua a dividere e affascinare i fan di Star Wars!

 La musica è legata a doppio filo ad un'atmosfera dreampop che molto spesso sfocia nel Trip-Hop.

 Uno dei dischi dell'annata. Consigliato.

Il disco di debutto di Kelly Lee Owens fonde techno tribalizzata e riflessi di dreampop con sfumature di trip-hop, offrendo un suono moderno e cluborientato. La collaborazione con Jenny Hval aggiunge valore artistico a un lavoro che si mantiene equilibrato tra sperimentalismo e accessibilità. Definito uno degli album di punta dell'anno, è consigliato sia agli amanti dell'elettronica innovativa sia a chi cerca atmosfere coinvolgenti. Scopri il debutto unico di Kelly Lee Owens, un viaggio tra elettronica e atmosfere da club!

 La fantascienza è uno dei generi letterari più difficili da praticare, perché devi inventare e trasfigurare un mondo possibile mantenendo coerenza e dettagli.

 La fantascienza italiana non è meno valida di quella di altri paesi, ma il declino della letteratura corrisponde al boom della fantascienza cinematografica.

L'intervista a Piero Schiavo Campo esplora il suo percorso da astrofisico a scrittore di fantascienza, illustrando le sue fonti d'ispirazione e le sue opere più significative come 'Il sigillo del serpente piumato' e 'Odissea nel futuro'. L'autore riflette sul ruolo della scienza nella letteratura e sullo stato della fantascienza italiana oggi, proponendo idee stimolanti e spunti autobiografici. Tra scienza e miti, la sua scrittura si colloca in un equilibrio di rigore e immaginazione. Una conversazione approfondita e appassionata che offre insight per appassionati e neofiti. Scopri l'universo creativo di Piero Schiavo Campo: leggi l'intervista completa!

 L'effetto è devastante.

 Mental Hoop è la manifestazione prepotente di un'urgenza espressiva.

His Electro Blue Voice, alias Francesco Mariani, torna con Mental Hoop, un album che mescola kraut-rock e post-punk con fervore e originalità. Il disco si distingue per sonorità ripetitive e una forte energia espressiva, continuando la linea di indipendenza e unicità del progetto. Con tracce che oscillano tra atmosfere tradizionali e furiose scariche punk noise, Mental Hoop conferma la natura selvaggia e incontaminata già vista in Ruthless Sperm. Ascolta Mental Hoop e scopri un viaggio sonoro fuori dagli schemi.

 Fondamentalmente i Gluts nascono da un’urgenza, una necessità più di pancia che di testa.

 Quando scriviamo il fattore emotivo è determinante, quindi forse il noise accompagna semplicemente le nostre emozioni.

La recensione presenta un’intervista esclusiva ai The Gluts, band milanese impegnata nel panorama neo-psichedelico. Riflette sul loro background post-punk e sull’influenza di band storiche come Joy Division. Si approfondisce il ruolo dell’etichetta Fuzz Club Records e il valore emotivo del loro disco Estasi, oltre agli sviluppi futuri tra tour e nuovi brani. Ascolta Estasi e scopri il mondo sonoro dei The Gluts!

 Il disco va direttamente al punto della questione senza nessun compromesso con risultati convincenti sia sul piano musicale che su quello ideologico.

 Una manifestazione di dissenso contro una deriva capitalista e fascista dello establishment politico, accompagnata da un approccio hardcore-punk vigoroso.

La recensione analizza l'album di Gnod pubblicato nel 2017, un potente manifesto sonoro di protesta contro il fascismo e il capitalismo. Fondendo noise, hardcore punk e sperimentazioni sonore, il disco esprime con forza un messaggio di dissenso politico nel difficile contesto europeo post-Brexit. Il lavoro emerge come un contributo significativo alla controcultura, con sonorità potenti e testi diretti. Una proposta musicale coinvolgente e ideologicamente decisa. Ascolta l'album di Gnod e scopri la forza del dissenso musicale!

 Questo disco vale oro quando potrebbe esserci in un collasso tra stelle ai neutrini.

 Pezzi potenti e antemici da far invidia a qualsiasi band melodic hardcore e pop-punk degli ultimi 25 anni perlomeno.

La recensione celebra l'EP 'Carved' degli Anxious come una gemma del punk melodico, ricca di energia e attitudine. Con paragoni a band iconiche degli ultimi 25 anni, il disco rappresenta con forza e sincerità le frustrazioni e passioni giovanili, confermandosi un entry-level di qualità nel panorama alternativo. Un must per gli amanti del punk e del melodic hardcore. Ascolta subito l'EP Carved e riscopri l'essenza del punk melodico!

 La musica degli Housewives ti si conficca direttamente nel cervello come un proiettile sparato a una velocità di 1000 m/s.

 'FF061116' è uno dei dischi più interessanti usciti in Inghilterra negli ultimi mesi.

Il secondo LP delle Housewives, 'FF061116', conferma la band come una delle realtà più avanguardiste della scena alternativa britannica. Pubblicato dall'etichetta sperimentale Rocket Recordings, l'album fonde post-punk, no-wave e noise con una carica energica e anticonvenzionale. Le sette tracce mostrano una musica tagliente e ipnotica, paragonabile a gruppi come This Heat e Einsturzende Neubauten, creando un impatto sonoro potente e originale. Ascolta FF061116 e scopri il futuro della musica sperimentale UK!