Un film di mortone sopra la media e per me il secondo del regista, non di poco sopra gli altri.

 Ogni fotogramma potrebbe essere un poster; il bianco e nero si sposa perfettamente con l’atmosfera noir e i personaggi dal basso profilo.

‘Following’ è l’intenso esordio di Christopher Nolan che anticipa le tematiche e la poetica dei suoi film più celebri. Girato in bianco e nero con un budget minimo, mostra un approccio stilistico raffinato e una narrazione decostruita del tempo. Il film presenta un’atmosfera noir e surreale, con personaggi ben caratterizzati e un intreccio che stimola la riflessione. Pur con alcune imperfezioni, è una prova notevole e unica nella carriera del regista. Scopri l'esordio unico di Nolan guardando Following, un cult imperdibile per gli amanti del cinema d'autore.

 Lussureggianti betulle cullate dalla loquela di circuiti integrati.

 Glitch amorali che si riflettono nelle pupille dilatate di una ranocchia mentre scruta con voracità il volo di una libellula.

La recensione descrive 'Transform' di Alva Noto come un viaggio sensoriale che mescola suoni naturali e glitch elettronici. L'autore esprime un apprezzamento per la capacità dell'album di creare un'atmosfera immersiva, fatta di contrasti tra artificiale e naturale. La musica è rappresentata come un dialogo tra betulle, animali e circuiti integrati, con una techno minimale carica di dettagli microscopici. La recensione è poetica e celebra l'album come un’esperienza di trasformazione e riflessione. Ascolta 'Transform' di Alva Noto e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Bob Calvert è stato uno dei pochi negli anni '70 ad interpretare la rivoluzione culturale come una miscela di letteratura e scienza veicolata dalla musica.

 ‘Spirit of the Age’ è l’alfa e omega dell’album, tra ibernazioni e clonazioni, rappresenta lo spirito di un'età che ha dimenticato la sua genesi.

La recensione riflette sull'album 'Quark Strangeness and Charm' degli Hawkwind, sottolineando la fusione tra musica space rock e contenuti letterari e scientifici, grazie soprattutto a Bob Calvert. Viene evidenziata l'importanza del disco negli anni '70 come ponte tra psichedelia e pop rock, con liriche a sfondo futuristico e cyberpunk. L'autore esprime nostalgia per un'epoca passata e il ruolo culturale degli Hawkwind in quella scena. Scopri il fascino vintage degli Hawkwind e il loro space rock profetico!

 «La Cantatrice Calva parla del vuoto.»

 «Direi che l’epiteto ‘assurdo’ non centra completamente il bersaglio. Parlerei di un ‘Teatro dello Smascheramento’ che attraverso iperboli parodistiche svela l’essenza più autentica di certi fenomeni e modus vivendi.»

La recensione celebra La Cantatrice Calva di Eugène Ionesco come un capolavoro di teatro anti-borghese e anticipatore del Teatro dell'Assurdo. L'autore evidenzia la satira feroce e il linguaggio parodistico usato da Ionesco per smascherare il vuoto esistenziale e comunicativo della classe media. La pièce è vista come un manifesto teatrale che rompe gli schemi tradizionali con comicità e dissacrazione. L'opera è descritta come una presa in giro intelligente e profonda del conformismo borghese. Scopri ora il capolavoro dissacrante di Ionesco e immergiti nel Teatro dello Smascheramento!

 Smaccatamente umorali, detonanti, vorticosi, crepuscolari, smargiassi, atmosferici e incazzati neri.

 Notturni starnazzii strafottenti, tastierine sintetiche sincopate zaccate alla perfezione, rumorose frantumatissime lamine d’acciaio.

L'album di debutto di Električni orgazam è un concentrato di energia punk e atmosfere cupe, nato nell'underground di Belgrado del 1981. Un lavoro vorticoso e provocatorio che anticipa il successo commerciale e la trasformazione del gruppo. La recensione ne celebra l'attitudine ribelle e il suono distintivo, difficilmente etichettabile in un solo genere. Scopri l'energia ribelle di Električni orgazam, un classico punk da non perdere!

 La Poesia è un grande bar stracolmo di tipacci invidiosi come adolescenti, permalosi come nani e sproloquianti come vecchi marinai.

 Più che un poeta troverete un amico. Un amico che con voce schietta, sguardo chiaro e caraffa d’acqua alla mano vi parlerà della sua storia.

La recensione celebra Umberto Saba come un poeta schietto e sincero, la cui opera 'Trieste e una Donna' rappresenta il capitolo più appassionato del suo romanzo poetico 'Il Canzoniere'. Si sottolinea il linguaggio limpido e colloquiale di Saba e il contesto unico di Trieste. La riflessione sul rapporto tormentato con la moglie Lina aggiunge profondità emotiva. La poesia di Saba viene proposta come un incontro autentico con un amico più che un autore distante. Immergiti nella poesia autentica di Umberto Saba e scopri la passione di Trieste e una Donna.

 "Boards Of Canada sono un mistero. Suonano talmente umani da far sprofondare nell'ipnosi."

 "La loro musica è una mistura tra atmosfere calde e nostalgiche, vicina a certa elettronica tedesca post-hippie."

La recensione esplora 'Hi Scores', l'EP di debutto dei Boards of Canada, sottolineandone il carattere ipnotico e nostalgico. Il duo scozzese crea paesaggi sonori immersivi, ispirandosi agli archivi video del National Film Board of Canada e a influenze kraut e psichedeliche. La musica, lontana dalla dance, è un'elettronica da camera che stimola immaginazione e ricordi collettivi. L'EP, apprezzato anche da colleghi come Autechre, è un punto di riferimento per l'ambient e l'IDM moderno. Ascolta 'Hi Scores' e immergiti nel mondo sonoro unico di Boards of Canada.

 Certi classici bisogna solo avere il coraggio di iniziarli.

 La ricchezza estrema del meccanismo è completamente asservita alla semplicità e al nitore dei sentimenti.

Il Gattopardo di Visconti si conferma un classico immortale che coniuga semplicità e profondità. Il film scorre con ritmo agile pur affrontando temi complessi come i cambiamenti storici e sociali in Sicilia. La regia cattura con campi lunghi e primi piani che evidenziano la vastità e la complessità dei personaggi. La scena del ballo, pur imponente, è solo uno degli aspetti di una pellicola ricca di umanità, ironia e bellezza formale. Un'opera che emoziona e appassiona senza mai appesantire. Scopri il fascino senza tempo de Il Gattopardo, un capolavoro di Visconti da non perdere.

 Liz Fraser ha le stimmati della divinità. A lei tocca il riconoscimento più prezioso, quello di essere la più grande cantante di musica leggera al mondo.

 È la destrutturazione linguistica il punto più estremo della sperimentazione vocale di Liz, dove ogni parvenza di testo è sostituita da una glossolalia mistica e lirica.

La recensione celebra la straordinaria voce di Liz Fraser, al centro della rivoluzione musicale portata dai Cocteau Twins e in particolare nell'album collaborativo "The Moon and the Melodies" con Harold Budd. Vengono analizzate le sue tre tecniche di destrutturazione vocale, che trasformano il testo in pura espressione sonora e lirica. L’album fonde ambient minimalista e dream pop creando atmosfere oniriche sostenute dalle composizioni di Budd e dai raffinati interventi degli altri membri della band. Un omaggio all’arte vocale e all’innovazione nel canto pop. Scopri l’album che ha rivoluzionato il dream pop con la voce magica di Liz Fraser!

 “Ci sono tante ma tante idee, in quell’accozzaglia di brani dell’album, ma tutte quelle idee non si potranno mai possedere, è questa la regola del gioco.”

 “Banana Moon suonerebbe più come una raccolta di nobili cianfrusaglie, sconclusionati outtakes che per un motivo o l’altro non potevano andare a nozze con i Gong.”

La recensione esalta Banana Moon, l’album solista di Daevid Allen del 1971, descritto come un viaggio psichedelico e sperimentale dai toni vividi e decadenti. L’opera è collocata nel contesto storico della scena musicale di Canterbury e dei primi Gong. Tra atmosfere oniriche, jazz e rock, il disco emerge come un cult imperfetto ma affascinante. Il testo valorizza la creatività e l’unicità della proposta musicale, suggerendo una fruizione attenta e immergente. Lasciati trasportare dalle atmosfere uniche di Banana Moon: ascolta e riscopri un classico psichedelico.

 Una specie di linea d’orizzonte in cui refoli sublunari al laptop elevano microsounds provenienti dal mistero della Madre Terra.

 Disperatamente inlimine e perso, ancora una volta, in un altro interstizio: quello che separa la trascendenza dall’immanenza.

La recensione esplora il concept di 'Interstices' di Illuha, una fluidità musicale tra drone, suoni elettroacustici e field recording, che crea un'atmosfera sospesa tra trascendenza e immanenza. Il disco è descritto come un equilibrio delicato e profondamente evocativo. La critica sottolinea la forza narrativa e l'originalità dell'album, evidenziando il valore emotivo e la qualità artistica della produzione. Ascolta Illuha - Interstices per un viaggio sonoro unico tra droni e atmosfere evanescenti.

 Fahey intarsia ed intesse dedali sonori che paiono sorti da sé nottetempo, dalie ancora inumidite della brina del mattino.

 La morte e il deserto, e sempre quel labirinto. Come una Alhambra di sogno.

La recensione esplora il capolavoro di John Fahey, un disco che fonde tradizione e innovazione nel blues. Attraverso una chitarra intima e ipnotica, Fahey crea un labirinto sonoro che evoca paesaggi e memorie del Sud degli Stati Uniti. L'album esprime una profonda ossessione per la morte e la trasformazione, incarnando un viaggio spirituale unico e affascinante. La critica celebra la sensibilità e la ricerca artistica di Fahey, definito uno straniero del suo tempo. Ascolta il capolavoro di John Fahey e immergiti in un viaggio blues senza tempo.

 La prosa è eccessivamente pop e piena di ripetizioni, quasi a voler rimarcare alcune specifiche caratteristiche della protagonista.

 Voglio credere, anzi credo, che il capitolo dedicato alla figlia sia la verità più vera di tutto il testo.

La recensione analizza l'autobiografia di Giorgia Meloni concentrandosi principalmente sulla qualità della scrittura, giudicata semplice ma ripetitiva e poco equilibrata. Viene osservata una certa autocelebrazione, mentre dal punto di vista dei contenuti la recensione evita un giudizio netto, sottolineando solo un sincero momento emotivo nel capitolo dedicato alla figlia. Il lavoro di editing è ritenuto scarso e l'uso di citazioni musicali definito poco azzeccato. Scopri la nostra recensione completa per capire l'autobiografia di Giorgia Meloni.

 Un contenitore usurato dal tempo e ritrovato per caso: fotografie, lettere ingiallite, ventagli, dracme e rubli, elenchi telefonici sgualciti, storie sbilenche e usurate.

 Tanti specchi che riflettono sempre un volto diverso (e talvolta niente).

La recensione di 'Canzoni a manovella' di Vinicio Capossela rievoca suggestioni nostalgiche legate a ricordi personali dell'autore, con uno sguardo poetico e frammentato sull'album. Il disco emerge come un contenitore di storie imperfette, atmosfere sognanti e suoni disordinati, intrisi di riferimenti letterari e di un viaggio nel tempo tra mondi diversi. La musica è descritta come ricca di suggestioni, capace di evocare emozioni profonde e riflessioni intime. Scopri l'intima poesia musicale di Vinicio Capossela con Canzoni a manovella.

 Il merito del fristo, secoli immani, invero, fu di astrarre le stroppie senza frustrare le emanticore kelliane.

 Questo il sunto di codesta subbuglia, lasciando il grendo al suo sbacco e la jufra in preda al chiontoso.

La recensione di 'Barbara E Altri Carella' di Enzo Carella è dichiaratamente enigmatica e criptica, usando un linguaggio unico e suggestivo. Pur di difficile comprensione, mette in luce un apprezzamento profondo per l'album e la sua capacità di evocare atmosfere ricche e coinvolgenti. Il testo gioca su immagini astratte e neologismi che conferiscono un'aura misteriosa e affascinante all'opera. Il giudizio finale è altamente positivo, suggerendo un'esperienza musicale intensa e originale. Scopri l'enigmatica musica di Enzo Carella e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche.

 "Fottitene e balla"

 "E mo, arrivano i Meduza... causa solo un movimento al comodino su cui è la televisione di camera mia e ai miei cari maroni."

Recensione ironica e dettagliata della 72ª edizione del Festival di Sanremo 2022, con analisi critica delle performance e dei brani in gara. L'autore evidenzia momenti riusciti come Mahmood e Blanco, La rappresentante di lista e alcune sorprese, insieme a episodi meno riusciti o trash. L'intervento sarcastico di Amedeus e la presenza costante di ospiti spiccano, così come la varietà altalenante della qualità musicale. La recensione si conclude con una sentita riflessione sul risultato finale e la stanchezza dopo l'evento. Scopri il festival di Sanremo 2022 con questa recensione pungente e divertente, lascia il tuo commento!

 Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore.

 La Tredicesima sinfonia di Shostakovic, estremo baluardo all’oblio, all’ipocrisia, al dolore.

La recensione approfondisce la Sinfonia n.13 di Dmitri Shostakovich intitolata "Babij Jar", un'opera che fonde musica e poesia per commemorare l'atrocità del massacro di Babij Jar durante la Shoah. Attraverso un racconto toccante, si evidenzia il lavoro del poeta Evgenij Evtušenko, le difficoltà di rappresentazione in Unione Sovietica e il forte valore memoriale e civile dell'opera. Un invito a non dimenticare, rinnovando l'impegno contro la disumanizzazione e l'antisemitismo. Ascolta la Sinfonia n.13 e mantieni viva la memoria di Babij Jar.

 Biagio Antonacci non manca il suo appuntamento col destino nemmeno nel 2004.

 Col dolore sto… convivendo.

La recensione di Convivendo, parte 1 di Biagio Antonacci è un mix brillante di ironia e apprezzamento per il cantautore italiano. L'autore racconta aneddoti esilaranti legati alla genesi dell'album e sottolinea il successo commerciale e emotivo delle canzoni. Non mancano battute e giochi linguistici sui nomi, mentre si evidenzia la musica melodica e popolare dell'artista. Scopri la musica di Biagio Antonacci con una lettura divertente e originale!

 Gran bella storia, quella della Bonzo Dog Doo-Dah Band.

 Il disco è straordinario: i testi sono spesso cupamente comici, parlano dell’alcool e dell’ansia con cui conviveva il nostro Viv.

La recensione racconta la carriera e la personalità di Vivian Stanshall, evidenziando l’unicità e la complessità del suo disco solista ‘Men Opening Umbrellas Ahead’. Un album unico, mescolanza di umorismo nero, poesia surrealista e innovazioni musicali, rimasto a lungo fuori dal mercato. La narrazione affronta anche i problemi personali dell’artista, le sue amicizie e l’importanza storica del disco nella musica inglese degli anni ’70. Ascolta ora il capolavoro surreale di Vivian Stanshall e scopri un mondo musicale unico!

 Baglioni è il Pascoli della canzone italiana: il cantore delle piccole cose.

 L'attesa è lunga, Sabrina, il mio sogno di te non è finito, come diceva Montale.

La recensione traccia il viaggio emotivo dell'autore, che ripercorre i suoi ricordi d'adolescenza legati all'album Sabato Pomeriggio di Claudio Baglioni. Tra descrizioni poetiche e riflessioni sull'attesa e l'amore non corrisposto, emerge un ritratto umano e profondo dell'opera. Il testo riconosce la musica di Baglioni come cantore delle piccole cose, capace di catturare la vulnerabilità e la speranza di ogni persona. Scopri l'intensa emozione di Sabato Pomeriggio: ascolta e lasciati coinvolgere.