"Fragili gemme pop, perse nella deriva di un suono semi addormentato e quasi al limite della soglia percettiva."

 "Un disco talmente bello che non sai se ridere o piangere e allora ti scappa il sorriso di chi, almeno per un momento, ha trovato casa."

Diamond Jubilee di Cindy Lee è un album che fonde nostalgie pop anni '60 con un'estetica queer intensa e dolente. La musica avvolgente, low-fi e sognante, racconta storie di perdita e solitudine con delicatezza e immediatezza. L'album evoca fantasmi musicali del passato e invenzioni originali, creando un'atmosfera magica e intima. Un lavoro che tocca profondamente, tra luci e ombre, che trova ascoltatori alla ricerca di emozioni sincere e sonorità alternative. Ascolta Diamond Jubilee e lasciati avvolgere dalle sue fragili gemme pop.

 I miracoli, a volte, accadono.

 The Auditorium Vol. 1 è una lezione fatta da due maestri che ci ricordano che l’hip-hop non è solo champagne, macchinoni e gioielli di dubbio gusto.

The Auditorium Vol. 1 segna l'incontro di due leggende dell'hip-hop, Common e Pete Rock, che creano un album ricco di anima e tecnica. È un lavoro che guarda al passato senza essere nostalgico, con tracce profonde e atmosfere rilassate. Le produzioni di Pete Rock e le rime di Common si combinano in un progetto di alto livello e grande coesione. Un disco imprescindibile per gli amanti dell'hip-hop autentico e innovativo. Ascolta ora The Auditorium Vol. 1, un capolavoro hip-hop da non perdere!

 «Come fa un esponente di una razza limitatissima a annunciare all’altra che essa lo porta all’eternità?»

 «Un sintetizzatore non per cucinare manicaretti, ma per emettere onde sonore variamente modulate… Ma si può?»

La recensione offre una lettura molto originale e metaforica dell'album 'From Here to Eternity' di Giorgio Moroder, rappresentando un dialogo immaginario tra un dio alieno e il suo giovane efebo. L'opera è rievocata attraverso immagini cosmiche e raccontata come una scoperta quasi miracolosa della musica umana e dei sintetizzatori. La narrazione oscilla tra ironia, poesia e riflessione sul significato della musica e dell'eternità. Scopri la recensione più surreale e originale di Moroder su DeBaser!

 Frank vede arrivare il caos e non se ne allontana, ci va incontro con la consapevolezza che tutto sta per essere distrutto e dopo non ci sarà più niente.

 "Pensare la bellezza attraverso la distruzione sublime del mondo" è la chiave artistica della Thought Gang.

La recensione esplora l'album "Thought Gang" come un laboratorio sonoro di jazz industriale e spoken word, caratterizzato da dissonanze, rumori urbani e atmosfere oscure. L'opera è descritta come una riflessione sul caos contemporaneo e sull'alienazione, con richiami a Tom Waits e ambientazioni tipiche di David Lynch. La musica fonde rumore e melodia per creare un'esperienza disturbante ma profondamente evocativa, premiata con un giudizio positivo. Il disco rappresenta una sfida concettuale e artistica che affascina anche per la sua imprevedibilità. Scopri l'universo sonoro unico di Thought Gang e lasciati coinvolgere dal caos musicale!

 Metodi malsani, chitarre come lamiere metalliche triturate, precise e taglienti come bisturi scintillanti.

 Come guardare in un cuore di tenebra.

La recensione esalta la potenza e la violenza espressiva di "Punishment Room" dei Distorted Pony. Tra chitarre affilate, ritmiche schiaccianti e melodie soffocate da un'atmosfera cupa, l'album si presenta come un viaggio sonoro intenso e doloroso. Ricco di tensione e musicalità oscuramente affascinante, il lavoro è prodotto da Steve Albini, che ne esalta ogni dettaglio con precisione maniacale. Un'esperienza ascoltativa che fonde rabbia e arte in un perfetto equilibrio. Ascolta ora Punishment Room e immergiti nel brutal noise dei Distorted Pony!

 Eric Clapton, unico musicista ad essere stato inserito tre volte nella Rock and Roll Hall of Fame.

 Gli Yardbirds rendono meglio dal vivo, trovando un equilibrio tra R&B tradizionale, blues e una notevole energia postbellica.

La recensione esplora il periodo formativo di Eric Clapton con gli Yardbirds, sottolineando l'importanza delle registrazioni live e in studio degli anni '60. Viene descritta la scena musicale londinese e l'influenza del blues e R&B americano sulla band. Il testo evidenzia il valore storico e l'energia travolgente dei brani, ponendo l'accento sull'eredità di Clapton e del blues rock britannico. Ascolta ora la raccolta Yardbirds con Clapton e scopri l'origine del mito Slowhand!

 L'album è un'opera d'arte di un valore inestimabile e indescrivibile.

 Nessun artista sarà mai così chiaro a descrivere il feeling e le sensazioni provate nel corso della vita.

La recensione elogia l'album 'Only Me' di Suorah come un'opera d'arte che spazia tra diversi generi musicali evidenziando la crescita artistica della cantante. Le tracce preferite mescolano dance e reggaeton, con testi personali e intensi sul successo e le difficoltà mediali. L'autrice riconosce l'album come un lavoro innovativo, capace di raccontare emozioni autentiche e di rompere stereotipi. Ascolta solo me, immergiti nell'album rivoluzionario di Suorah!

 Ascoltatelo quel gioiello fuori tempo massimo. Potevano essere (tra) i primi in quel circo chiamato britpop.

 Dietro la copertina vagamente "Smithsiana" si cela uno scrigno di gemme che, seppur in linea con gli umori sixties del pop, rivela amori inattesi.

La recensione esplora 'Pacific Street' dei Pale Fountains, un album cult del 1984 che mescola pop anni ‘60 e suoni californiani con influenze di Burt Bacharach e Arthur Lee. Nonostante la scarsa fortuna commerciale e le vicissitudini della band, l’album resta un gioiello di melodie e arrangiamenti raffinati. Michael Head, leader carismatico, è riconosciuto come uno dei songwriter più talentuosi del periodo, precursore di sonorità britpop. La recensione invita a riscoprire questo capolavoro fuori dal tempo, simbolo di un’epoca e di una sensibilità musicale uniche. Riscopri oggi il capolavoro nascosto di Pale Fountains, un classico che merita di essere ascoltato!

 "Tutto quello che vediamo o che sembriamo non è che un sogno dentro un sogno?"

 "Quale gruppo al suo primo disco potrebbe ospitare David Sylvian e Steve Howe ed inizierebbe un album con un brano cadenzato ed ipnotico, che per testo ha il 'Sogno Dentro a un Sogno' di Poe? Questi non sono normali, diventeranno grandissimi!"

La recensione di 'A Secret Wish' dei Propaganda si intreccia con un racconto personale e drammatico ambientato negli anni '80. La musica e la voce di Claudia Brücken fanno da sfondo a una storia di amicizia, dolore e speranza. Un testo intenso che va oltre il semplice album, evocando emozioni profonde e un'atmosfera nostalgica. La passione per la band si mescola ai ricordi di gioventù, drammi familiari e lotta interiore. La recensione celebra la bellezza e l'impatto culturale dell'opera con partecipazione sincera. Scopri la potenza emotiva e sonora di 'A Secret Wish' dei Propaganda, ascolta ora!

 Il nome rimosso di Valentino Zeichen è uno di quelli che una volta ricevuta la monetina come segno di ringraziamento sputa per terra e ti maledice.

 Odio i poeti e i libri di poesie; odio il fatto che ti fanno ricordare come riempire ogni spazio senza sprecare neanche una parola.

La recensione esprime una forte delusione personale verso la raccolta poetica di Valentino Zeichen, percepita come distante e ingannevole. L'autore si confronta con la contraddizione tra le aspettative e la realtà delle poesie, che appaiono troppo pulite e ordinate, quasi fredde. La critica si intreccia a riflessioni sulla natura stessa della poesia e sul rapporto emotivo con l'autore. Un testo che mescola odio e ammirazione in un approccio provocatorio. Scopri la poesia di Zeichen e immergiti in un'esperienza intensa e provocatoria.

 "Una sguaiata imitazione di Gianna Nannini caratterizzata da accordi rockblues strasentiti e un testo demenziale ai limiti del nonsense."

 "Maria Grazia Impero sfoggia un repertorio di salti e calci rotanti degni di un personaggio di Street Fighter II, regalando uno dei momenti più ridicoli della storia della Rai."

La recensione ripercorre la partecipazione della sarda Maria Grazia Impero al Festival di Sanremo 1993 con il brano rock 'Tu con la mia amica'. Un'esibizione fuori contesto, caratterizzata da un testo assurdo e una performance imbarazzante, divenuta cult nel panorama trash italiano. La critica sottolinea la difficoltà dell'artista e le dinamiche discutibili dello show business dell'epoca, facendo di questa esperienza un episodio indimenticabile ma fallimentare. Scopri la storia cult di Maria Grazia Impero a Sanremo e lasciati sorprendere dal rock trash italiano!

 Il trittico iniziale basterebbe e avanzerebbe per la missione “fammi dimenticare un attimo tutto”.

 Il garage è l’unico “genere” che non deve avere novità … sarebbe una completa eresia.

La recensione celebra con passione 'Get Hooked!' dei The Maggots, un album garage rock dal 2001 che spicca per energia e autenticità. Il critico apprezza il sound grezzo e i ritornelli catchy, evidenziando il valore di un esordio spontaneo e vibrante. L'album è descritto come una piacevole fuga dalla realtà e un omaggio alla vitalità del rock di provincia. Nonostante la scarsa notorietà della band, il disco si rivela un ottimo esempio di musica garage con influenze stoner. Scopri l’energia garage di The Maggots con Get Hooked! e lasciati conquistare dal loro sound autentico.

 Bettye dapprima sussurra più asciutta e tagliente del silenzio. Poi canta in un modo, da poter dir solo, sublime.

 La mattina voglio svegliarmi sempre così. For a million years. E la sera esser tenuto stretto.

La recensione celebra la capacità di Bettye Swann di trasformare un pezzo Doo Wop in una profonda esperienza di Soul Music. La sua voce, descritta come sublime e carica di desiderio, avvolge l'ascoltatore in un’atmosfera intensa e sensuale. L'autore si lascia coinvolgere dalla forza emotiva del brano e ne evidenzia l'effetto di bellezza sospesa nel tempo, regalando un'esperienza musicale unica. Ascolta ora Bettye Swann e lasciati avvolgere dalla sua Soul Music intensa!

 Il tema del cannibalismo è solo un pretesto per raccontare la fatica di crescere e trovare un posto nel mondo.

 I due protagonisti restano meno orribili di quanto si potrebbe immaginare, più pericolosi sono molti altri "normali" umani.

Bones and All di Luca Guadagnino utilizza il cannibalismo come pretesto per esplorare i travagli interiori di due giovani emarginati negli anni '80. Il film intreccia suspense psicologica e un road movie coinvolgente, puntando sull'intensità dei protagonisti Taylor Russell e Timothée Chalamet. Il regista evita l'horror eccessivo, privilegiando la dimensione drammatica e riflessiva di una difficile crescita. Un'opera che invita alla contemplazione e all'empatia con personaggi inquietanti ma profondamente umani. Scopri il viaggio drammatico e unico di Bones and All, un film capace di toccare temi profondi con grande intensità.

 L’aura lemurea di Annabel (Lee) mi avvolge, la chitarra folkeggiante di Richard E, pizzicata delicatamente, mi scava dentro, nel profondo.

 Sto andando alla deriva, sto naufragando dolcemente. Voglio perdermi, annegare nel mare fosco e non risalire più.

La recensione descrive l'ascolto di 'By The Sea... And Other Solitary Places' degli Annabel Lee come un'esperienza immersiva e evocativa, capace di trasportare l'ascoltatore in atmosfere malinconiche e suggestive. L'album fonde elementi di jazz, folk e soul con liriche poetiche, creando un viaggio sonoro ricco di emozioni profonde. L'autore si lascia trasportare dalle sonorità che risvegliano ricordi e immagini immaginifiche. Ascolta l’album e lasciati trasportare in un viaggio emozionale unico.

 Bobby Joe Long's Friendship Party sono un disturbo della personalità narcisistica, una band fantasma dalle filastrocche tetre e crude, ripetitive, ipnotizzanti.

 Il buio è la mia culla, il dress code del pervertito: in una Roma Est avvolta perenne dal fitto mistero, dove il fatto non fa cronaca, io indosso un mantello nero.

La recensione esplora l'album "AOH!" di Bobby Joe Long's Friendship Party, un progetto musicale sintetico e oscuro proveniente dalla periferia romana. La musica è descritta come un mix ipnotico di synthpop, darkwave e influenze cyberpunk, abitata da atmosfere inquietanti legate al disagio esistenziale e a riferimenti al true crime. La band è vista come un fenomeno alienato e provocatorio, che racconta una Roma Est desolata e senza futuro, ma con uno stile unico e coinvolgente. Il disco si distingue per la sua forte componente narrativa e sonora, capace di catturare un pubblico underground. Scopri ora il synthpop oscuro e disturbante di Bobby Joe Long's Friendship Party!

 Anche Miles scazzotta duro, ma in a silent way.

 È un impasto di sangue e merda che, a forza di sudare, diventa oro.

La recensione evidenzia il parallelo tra la lotta sociale di Jack Johnson e la forza innovativa di Miles Davis. L'album del 1971 viene descritto come un lavoro intenso, grezzo e carico di energia che richiama la potenza di "Bitches Brew". L'autore sottolinea la genialità di Davis e la qualità cruda e sudata di questo tributo musicale. L'aspetto di denuncia sociale si fonde con la musica sperimentale in un racconto emozionale e potente. Scopri l’intensità di Miles Davis in questo tributo unico a Jack Johnson.

 Bleach è un capolavoro perchè ha attitudine punk ma è più greve, pesta in modo giusto nel posto giusto all’ora giusta.

 Da piccolo ascoltavo Bleach e mi sentivo pulito, come nuovo sotto un getto di candeggina bollente.

La recensione celebra Bleach dei Nirvana come un album crudo e autentico, espressione di rabbia e fragilità interiore. L'autore racconta un profondo legame emotivo con la musica di Kurt Cobain, evidenziandone l'attitudine punk e la potenza liberatoria. A 33 anni dall'uscita, Bleach resta un capolavoro dal suono grezzo e dalle forti emozioni. Riscopri il grunge autentico con Bleach, un classico indimenticabile di Nirvana!

 "State tranquilli, tanto prima o poi 'Take That' vi dilanierà il cervello."

 "L'album è molto, molto bello."

L'album di Bob Vylan è un'esplosione di energie punk e grime, con testi che sfidano il sistema e denunciano ipocrisie sociali. La recensione ne celebra la potenza sonora e l'onestà emotiva, sottolineando la varietà stilistica e l'impatto sociale. Tra riff energici e testi diretti, 'The Price Of Life' si distingue per la carica di ribellione e l'originalità musicale. Scopri l'intensità di Bob Vylan, ascolta ora l'album!

 Era ora: un ritorno alla concretezza e al ritmo nella musica contemporanea.

 Let me speak from the heart, without love/There's no, no, no electricity, canta Eno Williams.

Electricity degli Ibibio Sound Machine è un album che ritorna all'essenza del ritmo e della club-culture, unendo afrobeat, elettronica e funk con freschezza e autenticità. La voce carismatica di Eno Williams e le collaborazioni con Hot Chip danno vita a un mix coinvolgente e ricco di sfumature sonore. L'album esplora atmosfere multiculturali e vintage senza perdere energia né immediatezza, offrendo un viaggio musicale potente e liberatorio. Un lavoro consigliato agli amanti del groove e della musica da ballo con contenuto artistico profondo. Scopri Electricity e lasciati trasportare dal groove unico degli Ibibio Sound Machine!