Volevate l'APOCALISSE? E allora eccola servita su vassoio d'argento con intarsi in blu cobalto e lussureggianti scene di caccia.

 Chi non monterebbe in groppa al meteorite dell’armageddon per punire l’umanità che ascolta questa merda?

La recensione di X-Factor Live Show #5 è una disamina ironica e sarcastica del programma e dei suoi concorrenti. Tra critiche pungenti e apprezzamenti selettivi, emergono la potenza di Anastasio nel rap e le debolezze di altri artisti. L'autore riflette inoltre sull'atmosfera trash del talent e sul contesto musicale italiano attuale. Scopri la recensione completa e immergiti nell’irriverente mondo di X-Factor!

 La sua voce è misteriosa e sghemba come i vapori di una notturna psichedelìa che deformano i nomi delle cose.

 Una bizzarro incrocio tra algido dream-pop e seducente jazz, Lei fa perdere la testa.

La recensione descrive l'album di Mazinga Phaser come un raffinato mix di acid-rock, dream-pop e jazz, capace di evocare atmosfere notturne ricche di emozioni e suggestioni psichedeliche. La musica si presenta come un viaggio intenso tra note vibranti, voci misteriose e suggestioni urbane, che lascia l'ascoltatore affascinato e coinvolto. L'autore esprime una forte connessione emotiva con il disco, sottolineandone la complessità e l'eleganza sonora. Immergiti ora nelle atmosfere uniche di Mazinga Phaser!

 La prima traccia sembra una profezia "Non si vive così".

 "E Julio, Culio, che con la sua buona educazione ripete che il sesso senza amore ultimamente è sempre lo stesso."

La recensione di 'Innamorarsi alla mia età' di Julio Iglesias è un mix di suspense e ironia che cattura l'attenzione. L'autore si confronta con l'album, riflettendo sul fascino di Iglesias e sulle sue canzoni, mescolando impressioni personali a un ritmo incalzante simile a un conto alla rovescia. L'opera viene percepita con affetto, nonostante i dubbi sullo stile e sulle tematiche. Scopri l'album e lasciati conquistare dal fascino di Julio Iglesias!

 Suoni liberi, dopo il semplice fluire potresti cercare quel momento, per me è stato magico.

 Semplici emozioni in questo dialogo fra elettronica umana e strumenti, ti fanno sentire a casa i sperimentali amichevoli abbracci.

La recensione descrive Raw Sick Uncut Wood di Laurel Halo come un viaggio emotivo e semplice, caratterizzato da sonorità fluide e delicate. L'ascolto richiama sensazioni di leggerezza e dialogo tra elettronica e strumenti acustici, con una forte componente femminile. Pur non essendo un album facile da definire, evoca un'atmosfera magica e intima. Scopri la magia di Laurel Halo e lasciati trasportare dalle sue emozioni sonore.

 La musica si dilata come non mai, al di là del distorto, diverse leghe al di sotto dell’acquariano che toccò il sole.

 Chi cerca gli ssleepp qua dentro li trova assaj, riescono ancora ad usare bene il loro nome.

La recensione descrive 'Leagues Beneath' come un EP stoner doom intenso e soffuso, che dilata i riff in una colata lavica di suoni oscuri e ribassati. Pur lamentando le scelte di formato digifile, l'autore apprezza molto la qualità musicale e la continuità con le opere precedenti della band Sleep. L'EP è consigliato agli appassionati della scena stoner e riffoni pesanti. Ascolta 'Leagues Beneath' e immergiti nel viaggio sonoro di Sleep.

 Il pubblico sta rispondendo molto bene sia al disco che ai concerti dal vivo.

 Cerco di accettare che alcune volte le cose abbiano una loro fine naturale, anche se può essere doloroso.

La recensione/intervista approfondisce la carriera e l'ultimo album di Hakon Adalsteinsson, artista islandese di psichedelia europea. Racconta il percorso creativo di "All Tomorrow's Shadows", il legame con Brian Jonestown Massacre e le influenze musicali e personali, tra Islanda, Berlino e Roma. L'intervista evidenzia l'apprezzamento per la sua musica e le positive reazioni del pubblico durante il tour. Ascolta il nuovo album di Hakon Adalsteinsson e scopri il suo mondo sonoro unico!

 Non riesco a lavorare su cose che non mi piacciono, che non ascolterei dalla mattina alla sera.

 Ora si guarda più a quanti fan ha la band su Facebook che al valore reale della musica.

L'intervista a Monica Melissano, promotrice e manager con oltre vent'anni di esperienza, offre uno sguardo approfondito sul mondo della musica indipendente italiana e europea. Monica racconta le origini del progetto A Giant Leap, le sfide del settore e l'importanza di passione e pazienza nel management musicale. La conversazione mette in luce anche i cambiamenti nelle dinamiche di comunicazione e la difficile convivenza tra musica e lavoro per artisti emergenti. Un contributo prezioso per capire l'evoluzione della scena alternativa. Scopri l'intervista e immergiti nel dietro le quinte del management musicale indipendente.

 Un lavoro così evocativo e carico di suoni meravigliosi come "The Maadi Sessions" non sorprendono né per la loro bellezza e per i suoni così sofisticati.

 Maurizio si è lasciato letteralmente assorbire da questa incredibile energia che ha potuto riscontrare in giro per le strade della capitale egiziana.

The Maadi Sessions di Maurizio Abate è un'opera sperimentale che miscela atmosfere psych e ambient, ispirata alle visite in Egitto. Il disco utilizza una chitarra minimale con elettronica discreta per creare paesaggi sonori evocativi. Pubblicato dall'etichetta Backwards, l'album riflette un intenso percorso artistico tra tradizione e innovazione. Con un rating positivo, emerge come un lavoro autentico e ricco di fascino sensoriale. Ascolta ora The Maadi Sessions e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 "The smell alone was great but the taste - WOWSERS!"

 La nostra generazione deve superare la sonnolenza e la paura e reinventare se stessa, sia sul piano personale che collettivo.

La recensione esplora l'album "Wowsers!" dei CHICKN, gruppo rock psichedelico guidato da Angelos Krallis. Il collettivo unisce sperimentazione sonora e free-form entro il confine del rock. Si approfondiscono inoltre le influenze, la scena musicale greca contemporanea e le difficoltà socio-politiche vissute dalla generazione attuale. Krallis riflette sull'arte come mezzo di espressione ma anche sulle sfide legate alla crisi e alla controcultura. Ascolta Wowsers! e scopri il rock psichedelico innovativo dei CHICKN!

 "Won't Die Wondering è diventata una specie di mantra che mi spingeva a finire l'album e dedicarmi alla musica."

 "Il disco suona esattamente come avrebbe dovuto!"

La recensione esplora il terzo album solista di Michael Savage, Won't Die Wondering, definito come psych pop con influenze variegate e sonorità evolutive. Il disco riflette esperienze autobiografiche e una collaborazione consolidata con produttori e musicisti di rilievo. Salvage si dichiara impegnato più nella scrittura e in studio che nelle performance live, ma con un seguito crescente. Il confronto con la scena neo-psichedelica australiana e le influenze di artisti come David Bowie e The Brian Jonestown Massacre arricchisce il quadro dell'opera. Ascolta l'album Won't Die Wondering di Michael Savage e immergiti nel suo psych pop unico!

 La qualità e la varietà dei suoni sono a dir poco sorprendenti.

 Spirit Rejoin può essere un oggetto di puro godimento per l'ascolto, oltre che portare sollievo alle vostre anime.

Spirit Rejoin degli Al Doum & The Faryds è un album avant-jazz innovativo che unisce influenze afro-asiatiche con atmosfere acid-jazz e drone. La band milanese si distingue per qualità e varietà sonora, richiamando miti come Aktuala e riferimenti a jazz leggendario. Pur poco sponsorizzati, la loro musica è una preziosa finestra su una scena underground italiana ricca di sperimentazione e personalità. Un lavoro suggestivo e coinvolgente che offre sia piacere d'ascolto che approfondimento culturale. Scopri ora Spirit Rejoin e immergiti in un viaggio sonoro unico e innovativo!

 "La mia musica è chiaramente differente quindi dalla musica tradizionale coreana. Racconto le mie storie attraverso i miei strumenti."

 "‘Communion’ è una parola che mi piace perché faccio musica proprio con lo scopo di entrare in comunione con molte cose: natura, gente, aria, spazio e spiritualità."

La recensione presenta "Communion" di Park Jiha come un album che unisce elementi della musica tradizionale coreana con minimalismo e neoclassica, creando un’esperienza sonora unica e attuale. L’artista racconta la sua storia, l’importanza degli strumenti tradizionali e il suo percorso da musicista solista dopo l’esperienza nel duo [su:m]. Il disco è accolto con entusiasmo dal pubblico europeo e dalla label Glitterbeat. La pace e l’identità coreana emergono come temi di fondo nella riflessione di Jiha. Ascolta ora 'Communion' di Park Jiha e immergiti in un viaggio sonoro tra tradizione e modernità.

 Il risultato è un disco oggettivamente sorprendente, perché è bello e che seppure in qualche modo ripetitivo, ti tiene sulla corda dall'inizio alla fine.

 Sanae, invece, brava, bravissima.

La recensione elogia il debutto solista di Sanae Yamada, Vive la Void, per la sua capacità di unire atmosfere kraut-rock e synth-pop minimalista in un disco coerente e coinvolgente. Si evidenzia la qualità sonora e l’approccio emotivo dei testi e delle vocalità, con un confronto favorevole rispetto ai progetti di Erik Johnson. Un album che sorprende e regala un ascolto avvincente dall’inizio alla fine. Ascolta Vive la Void e immergiti in un kraut synth-pop intrigante e minimale.

 Gli GNOD stanno ridefinendo i canoni del genere psichedelico del nuovo decennio.

 Questo disco è costruito sul confine di quella sottile linea dove il soprannaturale incontra il quotidiano e la definizione della realtà viene affidata esclusivamente a esperienze sensoriali.

Gnod continua a sorprendere con Chapel Perilous, un album che ridefinisce la psichedelia moderna unendo tematiche filosofiche e sociali. Registrato negli innovativi Supernova Studio, il disco si ispira all'opera di Robert Anton Wilson, esplorando confini tra realtà e percezione sensoriale. La musica si muove tra avanguardia e minimalismo con un impatto primordiale e potente. Scopri Chapel Perilous, un viaggio sonoro unico tra filosofia e psichedelia!

 "Domboshawa è un progetto concepito con estrema libertà e senza nessun impegno particolare."

 "Il titolo 'Bejond Zero' fa riferimento all'inverno lungo e freddo in Svezia che mi ha spinto a registrare l'album in studio."

La recensione approfondisce il progetto solista di Anders Brostrom, nato da un viaggio ispirativo in Zimbabwe e sviluppatosi nel contesto della psichedelia svedese contemporanea. Si raccontano le origini, le collaborazioni e i futuri progetti, con un focus sul recente album 'Bejond Zero', pubblicato da Drone Rock Records. Un’intervista ricca di dettagli sulla musica e sul significato dietro il lavoro di Brostrom. Esplora il mondo psichedelico di Domboshawa e immergiti nei suoni di Anders Brostrom!

 ‘Clone Of The Universe’ è ossequio sagace a tutto ciò che i californiani son stati e, con tutta probabilità, ancora saranno.

 Una vera e propria monumentale suite di 18 minuti dedicata alla percezione distorta, un continuo fluire di odori, pensieri ed illogicità.

La recensione esalta Clone Of The Universe dei Fu Manchu come un album che riporta l'essenza dello stoner rock con riff carichi di fuzz e atmosfere psichedeliche. La presenza di Alex Lifeson nella suite finale di 18 minuti conferisce un tocco epico e quasi sovrasensibile a un disco altrimenti classico. Il tono ironico rende la lettura divertente e coinvolgente, sottolineando la riconoscibilità e la coerenza stilistica della band californiana. Scopri il viaggio stoner dei Fu Manchu con Clone Of The Universe!

 Una rivelazione che soffia delicatamente alle vostre orecchie.

 Come se gli Zombies incontrassero i Them di Van Morrison con qualche scorribanda tipo primi Floyd e un pizzico d’oriente.

La recensione celebra l'album "Solid Sound Solid Ground" dei Mystic Tide come una rivelazione di raffinato rock psichedelico anni '60, con influenze garage e surf. La musica è descritta come leggera, quasi acida, capace di sorprendere l'ascoltatore se colta all'improvviso. I primi brani evocano atmosfere sognanti, mentre quelli successivi combinano rock energico e un tocco orientale, in un mix unico e coinvolgente. L'album, guidato dal chitarrista Joe Docko, è considerato un cult anche se il materiale degli anni '90 è giudicato inferiore. Lasciati sorprendere dal viaggio psichedelico dei Mystic Tide, ascolta l’album ora!

 «Il giudizio finale - a proposito di psichedelia - è “half and half”: niente male, ma tra qualche mese sarà già nel dimenticatoio.»

 «Le composizioni sono tutte costruite su strutture sintetiche e samples… manca quasi del tutto il contributo di una vera e propria batteria.»

MIEN è il debutto del supergruppo guidato da Alex Maas dei Black Angels, con contributi di musicisti di rilievo. L'album combina psichedelia con synth e sperimentazioni sonore, offrendo spunti interessanti ma anche momenti meno coinvolgenti. Il disco si muove tra influenze kraut-rock, ambient e trance, ma senza entusiasmare pienamente. Nel complesso, un progetto valido ma destinato a non lasciare un segno duraturo nel tempo. Scopri il viaggio psichedelico di MIEN, ascolta l'album ora!

 Moon People è un dischetto bello potente nel quale si riconoscono tutti i tratti tipici della psichedelia acida giapponese degli anni sessanta-settanta.

 La jam segue la filosofia e etica zen del buddhismo mutuata dai samurai, perseguendo la via del pensiero, forte ma flessibile come le stagioni di Tokyo.

Moon People dei Dhidalah è un album digitale composto da un'unica lunga jam psichedelica acida di circa 36 minuti. Il trio di Tokyo propone un sound vintage e potente, ispirato a Black Sabbath, MC5 e al kraut-rock, caratterizzato da groove di basso e distorsioni chitarristiche. Consigliato agli amanti delle sessioni improvvisate e della psichedelia acida giapponese anni '60-'70. Un lavoro che unisce etica zen e rock d'avanguardia. Scopri l’universo psichedelico di Dhidalah con Moon People, ascolta ora la jam imperdibile!

 Un disco privo di centri di simmetria, lento e pieno di deviazioni in un mare di riffaggio blues.

 Musica botanica per tutti, sole alto e margherite da calpestare; una metempsicosi dei sensimilliani che non hanno più manco un piede a terra.

La recensione di Sleep - The Sciences celebra un album lento, ricco di riff blues e atmosfere coinvolgenti che trascinano l'ascoltatore in un viaggio unico. Il disco si distingue per la sua originalità e per il particolare equilibrio tra pesantezza e spiritualità. L’interpretazione emotiva, con riferimenti poetici e immagini suggestive, esalta la profondità artistica del lavoro. La band mantiene la sua forza riconosciuta, con qualche cambiamento nei suoni e nella dinamica. Scopri l’ipnotico viaggio musicale di Sleep con The Sciences, ascoltalo ora!