Un album malinconico e perdente, una sorpresa di intelligenza stilistica.

 Se succede che magari uccido qualcuno, vorrei questo album come colonna sonora del mio processo.

L'album 'I Will Kill Again' di Meursault rappresenta un capolavoro della scena folk low-fi, caratterizzato da un'intelligenza stilistica e un'atmosfera malinconica e profonda. Il disco si distingue per la sua originalità e per essere privo di manierismi, con sonorità che evocano artisti come Kurt Wagner e Anohni. L'autore della recensione lo considera la migliore produzione ascoltata nel 2017, riconoscendone il valore e l'impatto emotivo. Ascolta ora 'I Will Kill Again' e scopri il fascino malinconico di Meursault.

 Sono uno dei blues più famosi della storia della musica, nato poco dopo la fine della II Guerra Mondiale e ancora oggi arzillo dopo cinquant'anni di strada.

 La mia forza è la semplicità delle parole: la fatica dell’oggi, la speranza del domani, cantate con la forza viscerale del blues.

La recensione racconta la storia e l'importanza di 'Call It Stormy Monday (But Tuesday Is Just as Bad)' di T-Bone Walker, un classico blues influente nato nel dopoguerra. Il pezzo ha attraversato generazioni, ispirando grandi chitarristi come B.B. King, Duane Allman e Jimi Hendrix, e ha fatto da ponte tra blues e rock, specialmente nel Southern rock degli anni '70. Il testo riflette la fatica quotidiana e il dolore per un amore perduto, con una potente carica emotiva che ha garantito al brano un posto d'onore nella storia della musica. Ascolta ora 'Call It Stormy Monday' e immergiti nella leggenda del blues!

 I Wolfbrigade non hanno bisogno di presentazioni e Run with the Hunted di una recensione.

 Mi piace immaginare questo disco come il chiaro e conciso "chissenefrega" di una band che può permettersi tutto e che non deve certo cedere al lusso di reinventarsi per risultare credibile.

La recensione di 'Run with the Hunted' dei Wolfbrigade sottolinea l'energia e la coerenza del quintetto svedese, che porta avanti con onore la tradizione d-beat e hardcore senza compromessi. Pur mancando una ventata di novità rispetto al precedente lavoro, il disco si conferma solido e intenso, perfetto per gli amanti del genere. L'album è un chiaro esempio di come fare bene la musica semplice sia una qualità rara e apprezzabile. Scopri l'energia pura di Wolfbrigade con Run with the Hunted!

 Il loro primo 7° EP 400 Fascists è molto probabilmente il primo singolo autoprodotto nella storia della musica punk hardcore italiana.

 The Furious Era 1979-1987 è un tassello indispensabile per chi voglia capire la musica e il contesto culturale underground italiano del periodo.

La recensione racconta la carriera dei Cheetah Chrome Motherfuckers, band simbolo del punk e hardcore italiano degli anni '80. Dalla formazione nel 1979 a Pisa fino allo scioglimento nel 1987, viene evidenziata la loro importanza nel contesto underground, l'urgenza espressiva e i contributi di Dome La Muerte. Il doppio album The Furious Era raccoglie la loro produzione fondamentale, offrendo una testimonianza unica di quel periodo storico. Ascolta ora The Furious Era e scopri le radici del punk italiano!

 Data la poliedricità e ricchezza intrinseca dei suoni ivi propugnati si tratta con discreta probabilità del miglior DeProgramma Radiophonicizzato dell’intera Galassia conosciuta.

 Ci vediamo (cun saluri) a CalaGolitzé per prossimo e definitivo DeMeeting spakkossa in fase di pianificazione per l’estate dell’imminente 2026.

La recensione esprime entusiasmo e completa approvazione per il programma radio 'La Musica Dentro', lodandone la ricchezza sonora e la complicità tra i conduttori. Con un tono ironico e colloquiale, evidenzia l'unicità del progetto e anticipa futuri incontri. Non mancano battute pungenti e riferimenti culturali, che arricchiscono l'esperienza di ascolto. Ascolta La Musica Dentro e unisciti al prossimo DeMeeting!

 Data la poliedricità e ricchezza intrinseca dei suoni ivi propugnati si tratta con discreta probabilità del miglior DeProgramma Radiophonicizzato dell’intera Galassia conosciuta.

 Ci vediamo (cun saluri) a CalaGolitzé per prossimo e definitivo DeMeeting spakkossa in fase di pianificazione per l’estate dell’imminente 2026.

La recensione esprime entusiasmo e completa approvazione per il programma radio 'La Musica Dentro', lodandone la ricchezza sonora e la complicità tra i conduttori. Con un tono ironico e colloquiale, evidenzia l'unicità del progetto e anticipa futuri incontri. Non mancano battute pungenti e riferimenti culturali, che arricchiscono l'esperienza di ascolto. Ascolta La Musica Dentro e unisciti al prossimo DeMeeting!

 Sam Kidel prende gli hello? e variazioni sul tema del controllo canale telefonico, per costellare un drone equoreo che procede a ondate regolari di scarti di musica funzionale, la muzak, trasfigurata dal riverbero.

 È un disco più concettualmente interessante che bello, questo.

Disruptive Muzak di Sam Kidel è un album ambient sperimentale che utilizza suoni telefonici e glitch per creare un'atmosfera malinconica e concettuale. La musica gioca con la funzione fática del linguaggio, trasformando la muzak in un drone riverberato e dilatato. Pur risultando più interessante a livello concettuale che piacevole da ascoltare, l'album apre riflessioni sulle relazioni tra umanità e tecnologia. La recensione anticipa curiosità verso l'esibizione live dell'artista. Esplora il mondo sonoro unico di Sam Kidel e lasciati sedurre dalle sue sperimentazioni ambient.

 L'entità Gnod è diventata adulta, autodeterminata.

 Riprendono il messaggio musicale Industrial, lo elaborano con tutto quello che è successo nel mondo.

Gnod dimostra una maturità musicale e un’identità determinata con un album che fonde industrial e noise anni '90. Il lavoro riprende atmosfere di rivolta e critica sociale, rivolgendosi a chi desidera scuotersi e confrontarsi con un sound potente e tagliente. Un progetto consigliato ai fan della musica alternativa che cercano energia e un messaggio attuale. Ascolta ora l’album di Gnod per immergerti in una potente esperienza industriale e di rivolta sonora.

 I "Topi di Fogna" brasiliani rappresentano la feccia nera dell'Hardcore più estremo, underground.

 Prodotto male e suonato peggio; non si capisce nulla o quasi. Voce impastata: sembra che El Gordo urli con la bocca piena di cibo (o vomito se preferite).

La recensione celebra l'album Guerra Civil Canibal dei brasiliani Ratos de Porão come una pietra miliare dell'hardcore estremo underground. Nonostante la produzione rozza e la voce impastata di El Gordo, l'energia e la ferocia del gruppo emergono con forza. I testi trattano tematiche violente e politiche delle favelas brasiliane, mentre il gruppo omaggia gli amici Sepultura con una cover. Un album crudo, cinico e carismatico, ideale per fan dell'estremismo musicale. Scopri l'energia cruda di Ratos de Porão e immergiti nel loro hardcore estremo!

 La voce di chi canta ha qualcosa di divertito e anche un po’ beffardo tal quale alla musica che l’accompagna.

 Onore alla Ciapa rusa, un gruppo fatto di ricercatori ancor prima che musicisti.

La recensione celebra l'antologia della Ciapa Rusa, una raccolta di musica popolare piemontese ricca di racconti vividi e ballate di tradizione. Viene sottolineata la grazia e l'autenticità delle esecuzioni, così come l'impegno di ricerca del gruppo. L'ascolto è descritto come un viaggio emozionante tra storie folk, rituali e danze. La musica è apprezzata per la sua capacità di evocare atmosfere antiche e suggestive. Ascolta l'antologia de La Ciapa Rusa e immergiti nelle tradizioni sonore del Piemonte!

 Vivere la vita con Frank Ocean in sottofondo, perennemente.

 Blonde, uno degli album più belli usciti nel 2016.

Blonde di Frank Ocean è un album intenso, che unisce testi profondi a melodie lente e avvolgenti. Dopo 4 anni di attesa, l'artista si conferma dominatore del panorama R'n'B con brani come Godspeed e Nights, accompagnati dalla preziosa presenza di André 3000. Un'opera che regala emozioni autentiche e momenti di riflessione, considerata una delle migliori uscite del 2016. Ascolta Blonde di Frank Ocean e lasciati trasportare dalle emozioni!

 "Crockett e Tubbs, andate voi!" — frase simbolo della serie che incarna l'essenza dell'album.

 "Pensate a palme, hotel anni '80, riflessi blu-rosa-violetto sulla veranda di una villa con piscina, corsa in Ferrari lungo Ocean Drive."

La recensione immerge il lettore nell'atmosfera iconica di Miami Vice, evocando con forza immagini, personaggi e suoni degli anni '80. Nonostante il focus su un album musicale, l'autore racconta soprattutto la leggenda e lo stile unico della serie, riflessi nella musica synth e ritmi elettronici. Il disco 'The Heist' di Crockett accompagna perfettamente la nostalgia di quella stagione televisiva, con dettagli che coinvolgono fan e appassionati di cultura pop retro. Scopri la colonna sonora che cattura l'essenza di Miami Vice e rivivi gli anni '80 con Crockett - The Heist.

 Hammill ha avuto dalla natura un dono immenso: la capacità di cantare qualsiasi cosa nel modo più splendido immaginabile.

 Come in ogni disco hammilliano non c’è sterile amministrazione del talento e fredda applicazione del copione dettato dalla sola bravura.

La recensione celebra pH7, album del 1979 di Peter Hammill, come un'opera ricca di sperimentazione e intensa emozionalità. Hammill dimostra la sua versatilità vocale e la capacità di fondere generi diversi. Brani come "Mirror Images" e "Careering" si distinguono per profondità e impatto melodico. L'album segna la fine di un decennio produttivo e anticipa nuove esplorazioni sonore. Una pietra miliare nella carriera di un artista unico e sfaccettato. Ascolta pH7 per scoprire l'eclettismo e la profondità di Peter Hammill.

 I due responsabili dell’aborto in questione avrebbero dovuto essere relegati in un manicomio criminale.

 La pietra miliare sarebbe una pietra che avrebbe dovuto essere messa al collo dei due oligofrenici autori.

La recensione liquida l'album 'Suicide' come un'opera abominevole della scena No Wave anni '70, criticando l'improvvisazione e la qualità sonora mediocre. L'autore usa toni ironici e taglienti per descrivere gli autori e le loro performance live ritenute fastidiose. Il disco, pur considerato pietra miliare da molti, viene qui smascherato come un accumulo di rumori senza senso e tentativi fallimentari di innovazione. Scopri perché questo album divide critici e appassionati, leggi la recensione completa!

 Acidissimo “progressive-jazz” che scioglie il geroglifico finale di una stele egizia;

 Scrittura automatica surrealista che si fa suono, che compone schizzi pasticciati su tele malconce;

La recensione descrive 'Unrest' di Henry Cow come un album di progressive jazz acido, caratterizzato da improvvisazioni complesse e atmosfere enigmatiche. Le sonorità ricordano mosaici incompleti e pitture surrealiste, con una strumentazione densa e intricata. L'opera emerge per la sua materia sonora densa e la capacità di evocare sensazioni contrastanti, risultando affascinante e innovativa. Scopri l'intricata magia di Unrest, un classico del progressive jazz sperimentale.

 SHIFTING.negative è, senza dubbio, il capitolo più sperimentale della saga Aborym.

 Gli Aborym possiedono ancora una strana aura negativa, un misto di ansia, paura e paranoia.

Il settimo album degli Aborym, Shifting.negative, segna una svolta radicale nel sound passando da un metal estremo black a un industrial rock sperimentale e tecnologico. Nonostante l’alleggerimento dei ritmi, si mantiene la profondità emotiva e l’aura distopica tipica del gruppo. La presenza di numerosi ospiti e la produzione di Guido Elmi completano un lavoro organico e innovativo, confermando la capacità della band di osare e rinnovarsi senza perdere aggressività. Scopri il nuovo volto degli Aborym con Shifting.negative, un viaggio tra industrial e metal estremo.

 Parklife oggi può essere il vero emblema del Britpop con Different Class e Morning Glory.

 Mi fa piacere ricordare questa pietra miliare degli anni '90 ed una band con i controcoglioni.

La recensione celebra Parklife dei Blur come un vero emblema del Britpop anni '90, sottolineandone il sound maturo, le influenze musicali e l'ironia verso la middle class. Viene evidenziata la rivalutazione della band rispetto agli Oasis, il successo delle carriere soliste, e la qualità duratura dell'album con tracce come 'Girls and Boys'. Un omaggio a un classico che ha segnato un'intera generazione. Riscopri Parklife, un classico intramontabile del Britpop!

 La radio, spesso si dice, è un amico fedele. E come tutti gli amici fedeli, ha il pregio di non lasciarti mai solo.

 La Voce non ti lascia mai solo, neanche di notte. Finché non spunta il Sole del Mattino, celebrato dall’Inno Nazionale e destinato a risplendere in eterno.

Radio Pyongyang è una raccolta unica che documenta il mix di propaganda, folklore e musica pop presente nella trasmissione ufficiale nordcoreana. Curata da Christiaan Virant, l'album offre un'affascinante immersione nei suoni della Voce di Corea, unendo canzoni agitate, canti corali e pezzi strumentali tipici del regime. Un viaggio sonoro che educa e intrattiene, svelando uno spaccato culturale poco noto e valorizzato da Sublime Frequencies. Ascolta Radio Pyongyang e scopri il suo mondo sonoro unico!

 Il Partito non teme la concorrenza delle varie Rihanna, Beyoncé, Lady Gaga (chi…?).

 Cinese è bello, e i Cinesi possono tutto: anche zittire l’urlo di Munch.

La recensione celebra Jane Zhang come una delle prime artiste pop cinesi destinate a un successo globale. Con un tono ironico, si sottolinea la forza e l'approvazione politica dietro il suo percorso, prevedendo che supererà star come Rihanna e Beyoncé. Il testo esalta l'energia e l'originalità della cultura pop cinese, evidenziando un inevitabile trionfo futuro sul palcoscenico mondiale. Ascolta Jane Zhang e scopri il nuovo volto della musica pop globale!

 E" stata come una sorta di riappacificazione con un tipo di musica che avevo completamente lasciato da parte.

 E la vita è così forte, che attraversa i muri per farsi vedere La vita è così vera, che sembra impossibile doverla lasciare La vita è così grande, che quando sarai sul punto di morire Pianterai un ulivo, convinto ancora di vederlo fiorire.

La recensione racconta la riscoperta personale della musica italiana attraverso l'ascolto dell'album 'Sogna, ragazzo, sogna' di Roberto Vecchioni. L'autore condivide un percorso emotivo legato a ricordi d'infanzia e a un legame familiare, ritrovando sensazioni perdute e un nuovo apprezzamento per il cantautore. L'album si presenta come una riappacificazione con un genere musicale trascurato, valorizzato principalmente dall'impatto personale piuttosto che dalla mera analisi tecnica. Ascolta 'Sogna, ragazzo, sogna' e riscopri la magia della musica italiana con Vecchioni!