Il titolo "There’s A Riot Going On" si può benissimo definire una specie di truffa.

 Il disco suona come un nastro consumato fino allo sfinimento dentro un vecchio scadente videoregistratore.

L'ultimo album di Yo La Tengo, There’s A Riot Going On, rappresenta un ulteriore declino per la storica band indie pop. Nonostante il tentativo di omaggiare Sly and The Family Stone con un contenuto politico-sociale, il disco risulta privo di energia e originalità. Le sonorità sono piatte e ripetitive, alternate a sperimentalismi poco convincenti. Una delusione su disco, soprattutto rispetto alle performance dal vivo della band. Scopri perché questo album ha deluso i fan storici degli Yo La Tengo!

 Lo shoegaze dei Moaning assume a tratti connotati tipicamente dark-wave e si caratterizza per accelerazioni hardcore.

 Un sound complessivamente easy-listening, sebbene i toni siano per lo più oscuri e cavernosi e i testi affrontino tematiche complesse.

Il debutto omonimo dei Moaning è un interessante ritorno alle radici più rumorose e oscure dello shoegaze, contaminato da elementi post-punk e dark-wave. Il disco propone brani brevi ma intensi, con sonorità cavernose e testi complessi. Sebbene la qualità generale sia sufficiente, la vera evoluzione del genere dipenderà dalla visibilità che l'etichetta Sub Pop saprà garantire alla band. Ascolta il debutto dei Moaning e scopri il nuovo shoegaze oscuro.

 James Hunter è chiaramente una delle migliori voci soul attualmente in circolazione.

 Il disco è un vero e proprio gioiellino con arrangiamenti mai eccessivi e una produzione di un vero numero uno.

L'album "Whatever It Takes" di The James Hunter Six rappresenta un concentrato di soul e rhythm and blues raffinati, con influenze che spaziano da Ray Charles a James Brown. Prodotto dalla celebre Daptone Records, il disco si distingue per arrangiamenti misurati e la qualità vocale di Hunter. L'opera è un must per gli amanti del soul contemporaneo con radici vintage e offre una perfetta sintesi tra tradizione e modernità musicale. Ascolta subito Whatever It Takes e lasciati trasportare dal soul autentico di James Hunter Six!

 Nella versione standard, questo disco è spettacolare e la re-release lo rende davvero stellare.

 Questa re-release merita cinque stelle (e forse anche qualcosa di più).

La deluxe edition di Stand Up dei Jethro Tull è una ristampa eccellente che include 2 CD con mix originali, versioni alternative e un concerto live del 1969. I due DVD offrono audio surround e contenuti video storici, rendendo questo cofanetto un pezzo immancabile per i fan e gli appassionati di rock classico. La qualità audio e i contenuti extra arricchiscono un album già leggendario. Ascolta ora la deluxe edition di Stand Up e riscopri un classico senza tempo!

 Un’opera dal carattere e toni inevitabilmente drammatici che trasmette più che paura una profonda malinconia.

 Il disco è stato concepito come colonna sonora del Doomsday Clock, evocando il rimpianto per una fine ormai inevitabile.

Midnight Colours di Rafael Anton Irisarri è un album post-minimalista ispirato al Doomsday Clock e alla crisi globale. Con otto tracce registrate su nastro, il disco esplora toni profondamente malinconici, riflettendo una visione disincantata ma intensa del mondo contemporaneo. Un lavoro evocativo che fonde sperimentazione e cinema immaginifico. Ascolta Midnight Colours e immergiti in un viaggio sonoro unico e riflessivo.

 Mute è un’opera citazionista (forse troppo): i riferimenti vanno ricercati principalmente in Metropolis e M di Fritz Lang.

 Sul piano recitativo menzionerei la prova di qualità di Paul Rudd e la grande bravura di un nome meno noto come quello di Noel Clarke.

Mute, diretto da Duncan Jones, è un film di fantascienza ambientato in una Berlino futurista del 2052. La trama segue Leo, un bartender muto e Amish, alla ricerca della sua amata Naadirah. La pellicola fa ampio uso di riferimenti a film classici come Metropolis e M, e all'estetica di Bowie, ma rischia di risultare troppo citazionista. Pur non annoiando, non sembra destinata a replicare il successo di Moon. Scopri il mondo futurista di Mute e i suoi riferimenti cinematografici unici.

 Grant-Lee Phillips si può considerare per la sua generazione quello che negli anni sono stati i vari Johnny Cash, Willie Nelson, Kris Kristofferson e Merle Haggard.

 Le canzoni raccontano tutta una serie di storie di personaggi canaglie e ciarlatani, tiranni e veggenti, con riferimenti simbolici tipici di Bob Dylan.

Il nono album solista di Grant-Lee Phillips, "Widdershins", offre un rock elettrico vivace con testi socialmente impegnati. Registrato a Nashville in soli quattro giorni, il disco richiama la tradizione dei grandi cantautori americani, mescolando riferimenti culturali e sonorità di ispirazione anni settanta rivisitate in chiave moderna. Un lavoro solido che conferma la classe e la coerenza artistica di Phillips. Ascolta Widdershins e scopri il coinvolgente rock sociale di Grant-Lee Phillips!

 È come se mancasse un pezzo, che magari poi c'era ma è stato tagliato fuori dalla pellicola e aggiunto alla collezione personale di Nicolas Cage.

 Un action movie a bassa intensità inserito in un classico contesto distopico che come tale funziona sempre, anche se la storia non ha granché da dire.

La recensione critica 'The Humanity Bureau', film distopico diretto da Rob W. King con Nicolas Cage. Pur con una premessa interessante, la pellicola delude per la trama debole e la completa mancanza di approfondimento, con un finale brusco e insoddisfacente. L'interpretazione di Cage è definita sufficiente ma non impreziosisce il film, che resta un action a bassa intensità. Scopri perché The Humanity Bureau non conquista e leggi la recensione completa!

 Un disco sicuramente particolare che mette assieme sonorità vintage tipiche di un revival pop psichedelico.

 Potrebbe essere interessante vederli dal vivo: si parla di una bella formazione composta da 11 elementi.

La recensione racconta la rinascita artistica di Saul Adamczewski, ex Fat White Family, e il suo nuovo progetto Insecure Men, basato su un debutto psichedelico UK. Il disco si caratterizza per sonorità vintage, synth anni '80 e influenze orientali e calypso. Pur apprezzando l'originalità degli arrangiamenti, il giudizio complessivo è moderato, riconoscendo un lavoro interessante ma non eccelso. La formazione dal vivo promette però dinamismo e presenza scenica. Scopri il debutto degli Insecure Men e lasciati sorprendere dalla loro psichedelia unica!

 È una sensazione che conosco e che mi ha fatto sentire in qualche modo vicino a questo ragazzo che quando alla fine si è ritrovato solo al mondo ha agito come un animale spaventato.

 Forse la scelta di farlo interpretare da un ragazzo così popolare come Ross Lynch conferisce un significato ulteriore e più profondo a un film diretto con grande bravura.

My Friend Dahmer, diretto da Marc Meyers, racconta l'infanzia e l'adolescenza travagliate di Jeffrey Dahmer da una prospettiva personale. Basato sulla graphic novel di John 'Derf' Backderf, mostra l'isolamento sociale e i comportamenti disturbati del futuro serial killer. La scelta di Ross Lynch per il ruolo principale aggiunge profondità simbolica al film, che affronta temi di esclusione e sofferenza con grande sensibilità. La recensione sottolinea la bravura del regista e dell'attore. Scopri la storia dietro l'uomo e il mito in My Friend Dahmer, un film da non perdere.

 I suoni sembrano letteralmente sciamare tutto intorno nell’ambiente che ci circonda in una unicità che li tiene legati assieme.

 È una visione della musica jazz che è quasi paesaggistica.

Traveling Pulse, il nuovo album live dei Cloudmakers Five, propone un jazz ipnotico e paesaggistico incentrato sul vibrafono di Jim Hart. Il quintetto unisce sperimentazione e strutture circolari, creando un'esperienza sonora unica e avvolgente, ispirata anche alle impressioni di viaggio del leader. Scopri il sound unico dei Cloudmakers Five con Traveling Pulse, un viaggio jazz ipnotico da non perdere.

 "Brighter Wounds può costituire una delle grandi sorprese anche in termini di successo e di riconoscimenti."

 "Un disco in cui pop non significa solo intrattenimento ma anche qualità e contenuti."

Brighter Wounds segna la piena maturazione di Son Lux come progetto musicale ampliato con nuovi membri. Il disco presenta una fusione di sonorità minimaliste e pop, con atmosfere drammatiche ispirate a temi personali e sociali. Ryan Lott guida l’album con consapevolezza tecnica e compositiva, offrendo un’opera interessante e innovativa nel panorama indie alternative. La varietà stilistica e le collaborazioni arricchiscono un disco di qualità e contenuti profondi. Scopri il viaggio sonoro di Son Lux con Brighter Wounds, un indie pop ricco di emozioni e innovazione.

 "Sanfilippo plasma la materia musicale come se fosse pietra filosofale trasformandola in densa spiritualità e armonia."

 "'Spiral' ci introduce in una dimensione sacrale e di una profondità imperiale che trasmette uno stato di quiete universale."

Unity di Bruno Sanfilippo è un album che unisce tradizione classica e sperimentazione elettronica con una forte componente spirituale e minimale. Le otto tracce creano atmosfere immersive e meditativi, fondendo piano e sintetizzatori in una proposta sonora profonda e armoniosa. Il lavoro si ispira a grandi maestri classici e si inserisce nel panorama della musica ambient contemporanea, offrendo ascolti dal forte impatto emotivo e visivo. Ascolta Unity di Bruno Sanfilippo per un'esperienza musicale unica e meditativa.

 La storia è praticamente più o meno la stessa del best-seller di Timur Vermes e riproduce fedelmente molte scene del film di David Wnendt.

 Il film è simpatico e divertente, con la giusta dose di satira, che qui prevale però sul contenuto grottesco dell’opera principale.

La recensione analizza 'Sono Tornato', remake italiano del film tedesco 'Er ist wieder da', che porta Benito Mussolini nel 2017 con toni satirici e grotteschi. Pur divertente e con qualche spunto interessante, il film manca di profondità politica e sociale, riflettendo lo stato attuale della società italiana. La performance di Massimo Popolizio è apprezzata, mentre la qualità produttiva è inferiore al modello originale. Si evidenzia una satira più leggera e meno ideologica rispetto alla versione tedesca. Scopri come la satira italiana trasforma la storia in un film interessante e divertente!

 Una scelta simbolica nella svolta del sound della band: "No Bob, tu non mi freghi, io... sappiamo tutti quanti come ci si sente quando tutto va in puttane."

 I Titus Andronicus si dimostrano all’altezza della situazione e realizzano un disco di musica rock convincente con notevoli capacità di songwriter.

La recensione analizza 'A Productive Cough' dei Titus Andronicus, sottolineando la svolta nel sound ispirata a Bob Dylan e la maturità artistica di Patrick Stickles. L'album, ricco di arrangiamenti curati e canzoni intense, si discosta dall'indie tradizionale e propone un rock profondo e personale. La partecipazione della vocalist Megg Farrell nelle ballads aggiunge ulteriore valore al disco. Un lavoro convincente che promette una nuova fase per la carriera della band. Scopri l'evoluzione dei Titus Andronicus con 'A Productive Cough'!

 Il disco è una vera e propria sfida che questo giovane pianista lancia in un vero e proprio contesto neo-classico.

 Tigran dimostra di sapere reggere sulle sue spalle già esperte un peso emotivo e musicale importante.

For Gyumri è il terzo album solista del pianista jazz armeno Tigran Hamasyan, che unisce musica tradizionale armena e jazz in composizioni originali e intense. Con un virtuosismo sorprendente e una profonda carica emotiva, l'artista offre un lavoro che riflette radici culturali e visioni personali. L'album è una sfida innovativa nel panorama neo-classico jazzistico e conferma Hamasyan come musicista di grande talento e personalità unica. Ascolta For Gyumri e scopri il talento unico di Tigran Hamasyan!

 Hunter si mette sapientemente al servizio del complesso in lunghe sessioni dal tono drammatico da big band.

 Il disco costituisce un vero e proprio omaggio all’articolo undici della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.

Article XI è un album live di Anton Hunter che unisce jazz sperimentale e free jazz in una formazione big band unica. Il progetto, ispirato all'articolo undici della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, esplora concetti di libertà attraverso sette brani originali. L'album si distingue per la sua originalità compositiva e la forte partecipazione collettiva dei musicisti. È una proposta che supera i confini del jazz tradizionale per avvicinare diversi tipi di pubblico. Ascolta Article XI e immergiti in un mix unico di jazz e libertà creativa!

 «Uniche composizioni di elettronica minimale sintetica considerabili come rappresentazioni psicotiche espresse in maniera criptica e poetica».

 «Un disco apparentemente freddo ma in cui le sensazioni acquisiscono sempre più nitidezza e colorazione fino a essere messe completamente a fuoco».

La recensione analizza l'album 'Somewhere Else' di Profligate come un'opera ispirata a visioni letterarie e musicali complesse. Il disco combina elettronica minimale e drum & bass con testi poetici e interpretazioni vocali viscerali, grazie anche alla collaborazione con Elaine Kahn. L'atmosfera fredda e criptica si rivela intensa e coinvolgente, inserendosi nel panorama attuale della musica sintetica con un tocco originale. Scopri ora l'affascinante mondo sonoro di Profligate con 'Somewhere Else'.

 "'Wake The Dead' segna non tanto sul piano dei suoni quanto invece sul piano puramente concettuale una vera e propria svolta."

 "Le sonorità del disco sono veri e propri rituali sintetici nei quali vengono richiamati i fantasmi del passato in una specie di allegoria didascalica dantesca carica di suggestioni."

Matt Elliott rilancia il suo progetto The Third Eye Foundation con 'Wake The Dead', un album che unisce elettronica e atmosfere sintetiche a un forte concept ispirato a Dante e alla rinascita spirituale. Le sonorità variano tra trance, avant-jazz e deep ambient, creando rituali sonori intensi e suggestivi. Il disco è un viaggio che riflette sulle crisi sociali e politiche contemporanee, offrendo una meditazione profonda sull'umanità. Ascolta ora 'Wake The Dead' e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 Ci sono veramente tante belle idee in ballo, ma nessuna di queste viene poi sviluppata fino in fondo e portata a compimento.

 Drift apre troppe parentesi su tante diverse prospettive e aspettative di ascolto, ma nessuna di queste viene soddisfatta.

Drift dei The Men mostra un album ricco di suggestioni e influenze che spaziano dal garage rock psichedelico alla ballad oscura. Tuttavia il disco risulta frammentato e manca di coesione, con molte idee accennate ma mai sviluppate completamente. L'ascolto lascia in attesa di una definizione più chiara dell'identità del gruppo, suggerendo di riscoprire lavori precedenti o attendere nuove uscite. Ascolta Drift e scopri la complessità dei The Men, poi torna ai loro classici per coglierne l’essenza!