Somethin 'Bout Kreay sono tre quarti d'ora di hip-hop ribelle con sfumature elettriche, rave e talvolta - azzardo - persino horrorcore.

 Se volete sentirvi piacevolmente stronzi e sbarazzini senza vera cattiveria questa merda fa assolutamente al caso vostro.

L'album Somethin' Bout Kreay di Kreayshawn è un mix irriverente di hip-hop ribelle con influenze rave e horrorcore, caratterizzato da beat potenti e testi provocatori. Nonostante la critica snob lo abbia stroncato, l'album resta divertente e coinvolgente, con la hit Gucci Gucci come punta di diamante. Un'opera da ascoltare senza prendersi troppo sul serio, perfetta per chi cerca un sound sbarazzino e fuori dagli schemi. Ascolta Somethin' Bout Kreay e scopri un hip-hop fuori dagli schemi!

 Non respiro, il cielo sta cadendo, la mia lingua è in fiamme...

 Merda sei in preda a una sorta di piacere preorgasmico fatto di potere e raziocinio.

La recensione racconta l'album Trophy dei Made Out of Babies con un linguaggio ricco di immagini vivide e humour. L'autore esalta la voce intensa di Julie Christmas e il mix di caos e armonia del disco. Vengono evocati momenti di difficoltà e conforto, sottolineando la potenza emotiva della musica. Con ironia e passione, la recensione tratteggia un viaggio sonoro profondo e personale. Scopri l'album Trophy e lasciati travolgere dal suo intenso mix di caos e melodia!

 Il film è una serie di testimonianze contrastanti che mettono in discussione il concetto stesso di verità.

 Rashomon resta il capolavoro più affascinante di Kurosawa, un punto di svolta della storia del cinema.

La recensione celebra Rashomon di Akira Kurosawa come un capolavoro innovativo della storia del cinema, noto per il suo uso pionieristico della narrazione multipla e per l'approfondimento critico sul concetto di verità. Ambientato nel Giappone del XIII secolo, il film si distingue per la regia di Kurosawa e le performance intense, in particolare di Toshiro Mifune. Rashomon ha rilanciato il cinema giapponese a livello mondiale, stimolando dibattiti filosofici e influenzando la narrazione cinematografica internazionale. Scopri il mito di Rashomon e immergiti nella rivoluzione cinematografica di Kurosawa!

 ‘Corteccia d albero notturno, coltelli nati da ruggine ti sussurrano i nomi, il tempo e i cuori.’

 ‘Fresca come il papavero dell oblio la bocca che lo bacia.’

La recensione esplora la poesia di Paul Celan come un viaggio intenso in una dimensione di solitudine e codici nascosti. Attraverso immagini suggestive, emerge un equilibrio tra la materialità del corpo e l'eternità del tempo, sottolineando il valore riflessivo dell'opera poetica. Scopri la profondità della poesia di Paul Celan in questa intensa recensione.

 «Come fa un esponente di una razza limitatissima a annunciare all’altra che essa lo porta all’eternità?»

 «Un sintetizzatore non per cucinare manicaretti, ma per emettere onde sonore variamente modulate… Ma si può?»

La recensione offre una lettura molto originale e metaforica dell'album 'From Here to Eternity' di Giorgio Moroder, rappresentando un dialogo immaginario tra un dio alieno e il suo giovane efebo. L'opera è rievocata attraverso immagini cosmiche e raccontata come una scoperta quasi miracolosa della musica umana e dei sintetizzatori. La narrazione oscilla tra ironia, poesia e riflessione sul significato della musica e dell'eternità. Scopri la recensione più surreale e originale di Moroder su DeBaser!

 "L'improbabile si manifesta con la semplicità del quotidiano."

 "Sentito da vicino, tutto è mondo."

La recensione analizza 'Lichtung', album ambient e sperimentale di Steve Roden e Machinefabriek, che sposta l'attenzione sul fieldrecording e sui dettagli sonori nascosti. Il disco è descritto come un viaggio tra lo strano e il quotidiano, un'esplorazione sensibile e profonda del suono. Entrambi gli artisti si dividono i brani mantenendo una coerenza emotiva e creativa, offrendo panorami acustici che oscillano tra il confortante e il drammatico. Ascolta ora 'Lichtung' per un viaggio sonoro unico e coinvolgente.

 La musica continuerà. Zong zong. Buonanotte. Dos svidan'ya, Moskva.

 Sono uomo e macchina. Sono artificiale. Il mondo è un computer. Io sono un numero.

La recensione di 'Electric Cafe' dei Kraftwerk descrive un album minimalista e futurista, ricco di suoni elettronici e ritmi techno che riflettono l'era digitale e l'alienazione dell'individuo tecnologico. Il testo enfatizza la continuità musicale e l'interazione tra uomo e macchina, con richiami esistenzialisti e culturali che definiscono l'opera come un flusso sonoro ipnotico e politico. Scopri il suono futurista di Kraftwerk e immergiti in Electric Cafe!

 "Tutto quello che vediamo o che sembriamo non è che un sogno dentro un sogno?"

 "Quale gruppo al suo primo disco potrebbe ospitare David Sylvian e Steve Howe ed inizierebbe un album con un brano cadenzato ed ipnotico, che per testo ha il 'Sogno Dentro a un Sogno' di Poe? Questi non sono normali, diventeranno grandissimi!"

La recensione di 'A Secret Wish' dei Propaganda si intreccia con un racconto personale e drammatico ambientato negli anni '80. La musica e la voce di Claudia Brücken fanno da sfondo a una storia di amicizia, dolore e speranza. Un testo intenso che va oltre il semplice album, evocando emozioni profonde e un'atmosfera nostalgica. La passione per la band si mescola ai ricordi di gioventù, drammi familiari e lotta interiore. La recensione celebra la bellezza e l'impatto culturale dell'opera con partecipazione sincera. Scopri la potenza emotiva e sonora di 'A Secret Wish' dei Propaganda, ascolta ora!

 La fine non è una sconfitta, tu non piangere, sorridi soltanto.

 Il mostro muore ma muore ancora affamato, ha fatto un pieno di vite.

La recensione di Era Ora di Alessandro Aronadio si focalizza su un percorso emotivo intenso e poetico. Il testo evidenzia un finale carico di brividi e un contrasto tra la fine e la speranza. Il messaggio invita a non piangere ma a sorridere, trasformando la fine in un momento di luce e serenità. Un'opera che stimola una profonda riflessione esistenziale. Scopri la profondità emotiva di Era Ora, guardalo ora!

 È il sound di un alchimista post-moderno. Tramuta in percorsi imprevisti strade ampiamente battute.

 Ogni frame potrebbe essere in altri dischi, ma è solo qui che trova una collocazione altra.

La recensione celebre Space Is Only Noise di Nicolas Jaar come un album d'esordio magistrale, capace di creare un viaggio sonoro unico e coerente. Le tracce si intrecciano in un paesaggio musicale tra ambient-pop, downtempo e glitch-hop, con atmosfere misteriose e suggestive. L'autore mette in luce la raffinata composizione e la capacità di catturare dettagli preziosi come in un film, esaltando la sensibilità artistica di Jaar. Un disco dalle molte sfaccettature che si distingue per originalità e profondità. Ascolta ora Space Is Only Noise e immergiti in un viaggio sonoro straordinario.

 I pezzi di Vladislav Delay parlano il linguaggio segreto degli oggetti e dei colori.

 Entain è un disco di elettronica purissima, un viaggio tra le pieghe della città che si risveglia.

La recensione analizza 'Entain' di Vladislav Delay come un album di elettronica pura che narra storie urbane basandosi sui dettagli ambientali. L'autore apprezza la capacità dell'artista di creare paesaggi sonori notturni immersivi e misteriosi, con un approccio meno astratto rispetto ad altri artisti. Il disco è visto come un raffinato viaggio sonoro tra luci e ombre di una città che si sveglia, senza contaminazioni da fieldrecording, valorizzando la pura tessitura elettronica. Scopri il viaggio sonoro urbano di Vladislav Delay con Entain.

 La chiave per uscirne? Le foglie marroni ed il brusco calo delle temperature...a novembre.

 Regina dell’estate mediterranea. Pizza salmone e gamberetti al porticciolo di Marzamemi.

La recensione esplora le 13 canzoni più ascoltate nel 2022, offrendo una lente personale e dettagliata su ogni brano, collegando sensazioni, stagioni e ricordi. Tra gruppi storici e nuovi ascolti, emergono spaccati emozionanti della musica recente. L’autore alterna ironia e nostalgia per creare un bilancio musicale di fine anno ricco di aneddoti e atmosfere. Ascolta la playlist delle 13 canzoni top del 2022 e scopri i loro segreti!

 «Possiamo salire sull’astronave di Transmograpfication e abbandonarci alla scoperta del cosmo.»

 «I due producer riescono ad addomesticare il marasma psichedelico sui devastanti ritmi dai tempi dispari, dando alla musica una struttura tridimensionale.»

Transmograpfication, album del 1998 di Noise & Paradox, unisce in modo originale drum and bass a sonorità di musica cosmica tedesca, jazz e funk. Il disco propone un viaggio sonoro nello spazio profondo con ritmi complessi e atmosfere psichedeliche che stimolano l'ascolto attivo. L'opera è accessibile e allo stesso tempo sperimentale, ideale per gli appassionati di musica elettronica che amano spingersi oltre i confini tradizionali. Lasciati trasportare nel cosmo sonoro di Transmograpfication, ascolta ora!

 Dovete partire dalla Serie B, dal mucchio selvaggio per un posto per i play-off.

 Questo disco suona proprio come quelle domeniche pomeriggio un po’ sbiadite al ritorno dalla gita fuori porta, con l’autoradio che gracchia in mezzo alle gallerie.

La recensione invita a rivalutare Play: The B Sides, raccolta di tracce strumentali meno commerciali di Moby, paragonandola a una sfida onesta e appassionata tipica della Serie B calcistica. L'album si presenta come un lavoro sincero, meno artefatto e più introspettivo rispetto ai suoi predecessori, con momenti di ottima elettronica da camera e qualche passaggio meno riuscito. È la colonna sonora adatta a momenti di relax e riflessione, lontana dai riflettori della popolarità. Ascolta Play: The B Sides e riscopri l’eleganza nascosta di Moby.

 L’aura lemurea di Annabel (Lee) mi avvolge, la chitarra folkeggiante di Richard E, pizzicata delicatamente, mi scava dentro, nel profondo.

 Sto andando alla deriva, sto naufragando dolcemente. Voglio perdermi, annegare nel mare fosco e non risalire più.

La recensione descrive l'ascolto di 'By The Sea... And Other Solitary Places' degli Annabel Lee come un'esperienza immersiva e evocativa, capace di trasportare l'ascoltatore in atmosfere malinconiche e suggestive. L'album fonde elementi di jazz, folk e soul con liriche poetiche, creando un viaggio sonoro ricco di emozioni profonde. L'autore si lascia trasportare dalle sonorità che risvegliano ricordi e immagini immaginifiche. Ascolta l’album e lasciati trasportare in un viaggio emozionale unico.

 How many bridges can they burn, till we turn?

 Leftism è un album generazionale, in grado di segnare una stagione per certi versi irripetibile.

La recensione celebra Leftism, l’album debutto del duo britannico Leftfield, per la sua capacità di unire sperimentazione sonora e messaggi di lotta sociale. L'album è un mosaico di influenze che spaziano dal dub al breakbeat, passando per l’ambient, e si impone come pietra miliare della musica dance anni ’90. Le tracce evocative come '21st Century Poem' e 'Song of Life' ne sottolineano la profonda tensione culturale e spirituale, offrendo un’esperienza d’ascolto intensa e generazionale. Scopri Leftism, il disco che ha definito la dance anni ’90 e lasciati coinvolgere dalla sua energia unica.

 Steve Roach continua ad essere l’indiscusso re dell’ambient tenendo la concorrenza a molte spanne di distanza.

 I synth ci accompagnano in questo viaggio cosmico al di là del tempo e dello spazio con tenui elementi ritmici di contorno.

La recensione elogia Steve Roach come un punto di riferimento imprescindibile nell'ambient, capace di rinnovarsi restando fedele al proprio stile. "What Remains" è un album che mescola atmosfere cosmiche, elementi tribali e sintetizzatori evocativi, ricordando alcune delle sue opere più celebri. Il disco è presentato come una conferma della classe e dell'autenticità del musicista californiano, distinguendolo nettamente dalla massa di produzioni simili e meno ispirate. Ascolta ora What Remains e immergiti nell'universo sonoro di Steve Roach.

 Human After All sembra portare avanti un vero e proprio concept di disumanizzazione della musica.

 Nessuno dei dieci brani può essere definito brutto, anche oggi, e lo sceglierei al posto di tutto Random Access Memory.

Human After All di Daft Punk, al suo debutto percepito come un esperimento monotono e ripetitivo, viene rivalutato dopo 17 anni. Il disco si basa su loop prolungati e un concept di disumanizzazione musicale, risultando alienante ma con un fascino particolare. Alcuni brani mantengono interesse, in particolare la title track e The Brainwasher, mentre l'intero album sembra un esperimento provocatorio che divide ancora oggi. Nonostante limiti evidenti, l'album ha un suo valore originale e rimane superiore ad opere successive del duo. Scopri la controversa essenza di Human After All, il disco che sfida le regole della musica elettronica.

 Substrata è una di quelle opere per le quali si può davvero sprecare la definizione di "classico".

 Il risultato finale supera non solo l’eccellenza, ma anche ogni possibile aspettativa.

Substrata di Biosphere è un capolavoro di musica ambient che trasporta l'ascoltatore in paesaggi polari fatti di silenzio, natura e malinconia. Con un uso sapiente di sample naturali e atmosfere minimaliste, l'album rimane un punto di riferimento a 25 anni dalla sua uscita, capace di sorprendere ad ogni ascolto. Geir Jennsen realizza un'esperienza immersiva e senza tempo, sospesa tra suoni artificiali e naturali. Ascolta Substrata di Biosphere e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico nel suo genere.

 Questo disco ci permette di abbandonare per un'ora la calura e immergerci nelle vibrazioni ghiacciate del Finnmark norvegese.

 Quando parte "Moistened & Dried", con quelle gocce che vanno a creare battiti in controtempo, emerge la fusione tra arte e natura, elettronica e vita.

La recensione esplora l'album Cirque di Biosphere, che fonde sonorità ambient con ritmi dinamici e ritmiche elettroniche. Pur con qualche imprecisione nei breakbeat, l'album rimane un'esperienza sonora suggestiva che evoca paesaggi artici e invita a un viaggio mentale rigenerante. Cirque si propone come un ottimo punto di ingresso nella musica di Geir Jennsen. Ascolta Cirque e immergiti in un viaggio sonoro nordico unico!