Ho appena le forze per dirgli guardi, forse il manifesto non lo interpreterei proprio così.

 One day last summer I bumped into a fuckin’ priest.

La recensione racconta un'esperienza urbana immersa nella musica del gruppo post-punk Italia 90 con uno stile narrativo vivido e personale. Tra incontri quotidiani e riflessioni sociali, emerge un affresco fatto di personaggi e atmosfere metropolitane. Il tutto avvolto nella sincerità di un racconto che unisce musica e vita. La musica è descritta con passione ma non senza qualche riserva. Scopri l’energia urbana di Italia 90 III, ascolta e immergiti nel loro post-punk.

 Ho appena le forze per dirgli guardi, forse il manifesto non lo interpreterei proprio così.

 One day last summer I bumped into a fuckin’ priest.

La recensione racconta un'esperienza urbana immersa nella musica del gruppo post-punk Italia 90 con uno stile narrativo vivido e personale. Tra incontri quotidiani e riflessioni sociali, emerge un affresco fatto di personaggi e atmosfere metropolitane. Il tutto avvolto nella sincerità di un racconto che unisce musica e vita. La musica è descritta con passione ma non senza qualche riserva. Scopri l’energia urbana di Italia 90 III, ascolta e immergiti nel loro post-punk.

 Preferisco essere un maiale piuttosto che un fascista.

 Porco Rosso mi ha riconciliato con Miyazaki, grazie a quel candido bacio a fior di labbra che suona come un magnifico sigillo di redenzione.

La recensione racconta il percorso personale dell'autore verso la scoperta di Miyazaki, iniziato con un primo contatto deludente con Il castello errante di Howl. La visione di Porco Rosso segna invece un punto di svolta, rivelandosi un piccolo capolavoro che concilia temi di amore, guerra e redenzione attraverso personaggi complessi. Grazie a questo film, l'autore rivaluta Miyazaki e approfondisce il suo patrimonio cinematografico in una crescita emotiva e culturale. Un viaggio tra cinema, amicizia e passioni condivise. Scopri il fascino di Porco Rosso e il mondo magico di Miyazaki oggi stesso!

 La qualità di quest’opera è la compattezza nonostante evochi atmosfere oniriche, un sogno lucido che non necessita di ulteriore astrazione.

 La voce è la miccia detonante l’album: in essa coesistono sensibilità e intensità, il sussurro e il grido di dolore.

La recensione descrive l’album 'Long Season' dei Fishmans come un viaggio musicale di 36 minuti che fonde atmosfere oniriche, malinconiche e dub. La voce di Shinji Sato, ricca di sensibilità e intensità, è il fulcro emotivo dell'opera. L'album rappresenta un’esperienza unica, capace di rilassare e allo stesso tempo trasmettere urgenza emotiva, evocando il sound degli anni '90. Ascolta Long Season e lasciati trasportare in un sogno musicale unico.

 Avon perso anca queo. Corpi vodi, sensa sonii.

 Utilizon a grana come panacea al dołor del cor, bruzon ła vita e bruzon a mente.

La recensione di NO DREAM di Jeff Rosenstock si concentra su un'analisi profonda del vuoto esistenziale che permea il presente. L'album riflette sulla perdita dei sogni e sull'invasione del materialismo nelle nostre vite quotidiane, offrendo un ritratto intenso e commovente. La musica si fa specchio di una realtà carica di tensione e malinconia. Scopri NO DREAM di Jeff Rosenstock e lasciati coinvolgere dalle sue riflessioni intense.

 Il tempo è passato. È una vera persecuzione.

 Nel mezzo, accompagnato dalla sua grande musica, parla della sua vita, di angoscia e depressione, di ragazzi anch'essi sognatori di futuro.

La recensione intreccia la musica di Lucio Dalla con intense riflessioni sul tempo, i ricordi e il futuro, attraverso immagini di un'adolescenza degli anni '70. L'autore rivive momenti di allegria e malinconia, celebrando l'album come una colonna sonora di vita. L'opera di Dalla emerge come un viaggio tra angoscia e speranza in un periodo storico complesso. Scopri la magia dell’album di Lucio Dalla e lasciati trasportare tra ricordi e speranze.

 Il tempo è passato. È una vera persecuzione.

 Nel mezzo, accompagnato dalla sua grande musica, parla della sua vita, di angoscia e depressione, di ragazzi anch'essi sognatori di futuro.

La recensione intreccia la musica di Lucio Dalla con intense riflessioni sul tempo, i ricordi e il futuro, attraverso immagini di un'adolescenza degli anni '70. L'autore rivive momenti di allegria e malinconia, celebrando l'album come una colonna sonora di vita. L'opera di Dalla emerge come un viaggio tra angoscia e speranza in un periodo storico complesso. Scopri la magia dell’album di Lucio Dalla e lasciati trasportare tra ricordi e speranze.

 Come Manchester risorga, non è dato saperlo. L'unica cosa che conta sono le tenere profezie di morte che il lupo novella alla pecora.

 Art-Core Punk... un termine che racchiude un genere che non esiste, che a me piace che esista.

La recensione celebra il disco di Document come un autentico ritratto della scena post-punk di Manchester, evocando atmosfere oscure e autentiche influenze da band storiche. Il termine 'Art-Core Punk' emerge come definizione originale di un genere che unisce duro cuore e sperimentazione sonora. L'autore esorta a documentarsi e immergersi in questa proposta musicale originale e potente. Scopri l’energia oscura di Document e il suo Art-Core Punk oggi stesso!

 I Dreamreading danno una spinta in più a questa ricerca, mescolando progressive, indie/emo e atmosfere oniriche.

 Questa rivoluzione art è davvero interessante ed è da seguire con moltissima attenzione per non perdersi ogni minima evoluzione.

La recensione esplora l'album downlands dei Dreamreading, una giovane band nordirlandese che combina art rock, punk, progressive e influenze variegate come nu-metal e ambient drone. Il disco emerge per la sua originalità e capacità di rinnovare il panorama musicale, offrendo atmosfere oniriche e una forte carica emotiva. Un lavoro da seguire con attenzione per la sua potenzialità innovativa nel pop alternativo. Ascolta subito downlands di Dreamreading e scopri l'avanguardia dell'art rock!

 Mark Winter è un cazzo di genio.

 Nervous Sessions è una grandissima compilation di pezzi presi qua e là dalla discografia di Liquids, tracce registrate con la collaborazione di Erik Nervous.

La recensione celebra Nervous Sessions, una compilation dal forte spirito Devo-core, capitanata dal genio di Mark Winter e supportata dalla produzione di Erik Nervous. Il disco rinasce come un ponte tra punk settantiano e sonorità moderne, valorizzando melodie acide e arrangiamenti puliti. Tra i brani più apprezzati spiccano la cover di Meat Loaf e tracce dalle tinte hardcore e pop. Un lavoro che dà nuova linfa a un sound underground ma attuale. Ascolta ora Nervous Sessions e immergiti nel Devo-core più coinvolgente!

 Con un linguaggio semplice ed elegante, Malba Tahan stilla lezioni di morale e di etica che oggi non si trovano più in giro se non in qualche anime giapponese.

 L’uomo che sapeva calcolare era in grado anche di contare stormi di uccelli e zampe e orecchie di mandrie di cavalli.

La recensione descrive 'L'uomo che sapeva contare' di Malba Tahan come un’opera che fonde matematica e narrativa con enigmi affascinanti. Usando un linguaggio semplice, il libro trasmette anche importanti lezioni di morale. L'autore anima problemi e curiosità matematiche, invitando il lettore a sfidare la propria intelligenza. Scopri il fascino della matematica con le storie di Malba Tahan!

 Davvero non tutti i mali vengono per nuocere.

 Nella caverna Chauvet erano umani che sapevano raccontare la loro umanità, coi propri mezzi e con le proprie emozioni.

Il documentario 'Cave of Forgotten Dreams' di Werner Herzog esplora la grotta Chauvet nel sud della Francia, custode delle pitture rupestri più antiche conosciute. Con una narrazione appassionata e una fotografia essenziale, il film unisce arte paleolitica e emozioni contemporanee. Herzog celebra l'umanità e la poesia di quelle antiche testimonianze, offrendo uno sguardo intimo e rispettoso agli studiosi e alla loro scoperta. Un'opera contemplativa e profondamente coinvolgente. Guarda il documentario per immergerti nell'arte e nella storia nascosta della grotta Chauvet.

 Il potere, terrificante ed occulto, sequestra innumerevoli bambini.

 La dignità umana non costituisce, a prescindere da qualsivoglia funzione utilitaristica, un valore negoziabile.

La recensione analizza il romanzo 'L'Istituto' di Stephen King, che racconta la storia di bambini dotati di poteri detenuti e sfruttati da un potere oscuro. Nonostante la trama lineare, la lettura risulta coinvolgente e commovente. Il libro riflette sul valore inalienabile della dignità umana e sulla resistenza contro l'oppressione. Viene sottolineato l'attualissimo tema etico del conflitto tra sicurezza pubblica e diritti individuali. Scopri il potere oscuro de L'Istituto e lotta per la dignità umana!

 Nel garage dei Telekinetic Yeti nessuno può sentirti urlare!!

 L’album mi ha dato una carica priapica sovraperineale che era dai tempi della trilogia Runaway Butt's di Nacho Vidal che non si manifestava.

La recensione di Abominable dei Telekinetic Yeti descrive un album stoner/doom dallo spirito psichedelico e grezzo, prodotto da una band dell'Iowa. Nonostante l'approccio underground e volutamente confuso, il disco conquista per l'intensità e la carica energetica che sprigiona, facendolo un ascolto ripetuto e coinvolgente. Il tono è leggero e ironico, ricco di immagini vivide e riferimenti pop fuori contesto. Scopri l'ipnotico stoner dei Telekinetic Yeti e lasciati conquistare dal loro universo sonoro!

 Jeff impazzisce, almeno lui ne è cosciente. Lo grida ad un mondo che sfreccia su strade viziate, stanco ed annoiato.

 Sono dei piccoli eroi che scardinano lo status quo, in mezzo al circo dell’onnipresente “faccio del mio meglio/ottimizzo”.

POST- di Jeff Rosenstock è un album onesto e rabbioso che esplora ansie e nostalgie della società americana contemporanea. Con sonorità power-pop e indie-rock, racconta storie di alienazione e resa dei conti interiore. Brani come USA, All This Useless Energy e 9/10 si distinguono per energia e sincerità. Un lavoro genuino e fresco, ricco di intensità emotiva. Ascolta POST- e lasciati coinvolgere dall’energia vera di Jeff Rosenstock.

 Il Duca, poi, l’improvvisazione ce la dosa come il chinino per la malaria, a gocce, e non a tutti...

 Avevo legato la mia vita a quella del Duca, dopo quella sera lui usava dire che era nato a Washington ed era rinato a Newport.

La recensione racconta, in prima persona, l'esperienza di Paul Gonsalves, sassofonista della Duke Ellington Orchestra, focalizzandosi sul leggendario assolo di 27 ritornelli al Newport Jazz Festival del 1950. Viene descritta la complessa dinamica della band, l'importanza di Duke Ellington come leader e compositore, e l'impatto che quell'assolo ebbe nel rilanciare l'orchestra nel mondo del jazz. Il racconto è ricco di aneddoti sulla vita dei musicisti e sull'atmosfera del tempo. Ascolta ora l'epico assolo di Gonsalves e vivi la magia di Duke Ellington!

 Penso che questo album sia la colonna sonora perfetta di qualcosa che giunge al termine.

 Potrebbe essere anche l'adolescenza che lascia il suo posto ad un giovane uomo dallo sguardo più maturo, anche se ancora pieno di insicurezze.

L'album "I Forget Where We Were" di Ben Howard viene descritto come una colonna sonora perfetta per la fine di un ciclo naturale nella vita, come una storia d'amore o l'adolescenza. La musica evoca sentimenti di malinconia e speranza, trasportando l'ascoltatore in uno spazio riflessivo e sensibile. Consigliato a chi apprezza atmosfere delicate e nostalgiche. Ascolta ora l'intenso viaggio emotivo di Ben Howard!

 Bello

La recensione si limita a una sintesi molto breve ma estremamente positiva dell'album The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, definito semplicemente 'Bello' con il massimo dei voti. Ascolta l'album per scoprire perché è un classico immortale.

 In music there is truth, affermazione semplice che mi lascia sempre lì a pensare.

 La musica paesaggistica elimina le differenze tra l’essere leggeri e vuoti, fa sembrare che tra il dire e il fare sia meglio non pensare.

Nomadic Pursuits degli Yawning Man è un album che trasporta l'ascoltatore in larghe lande sonore, tra riff narrativi e atmosfere psichedeliche. La band, pioniera del rock del deserto, offre un'esperienza musicale intensa e stratificata, perfetta per chi ama la musica strumentale evocativa e nostalgica. Un progetto che, pur nato dagli anni ottanta, si manifesta con freschezza nel 2010. Ascolta Nomadic Pursuits e lasciati trasportare nel viaggio psichedelico degli Yawning Man.

 boygenius è tutt’altro, un’idea coltivata da queste tre donne on lentezza e magari inconsapevolmente.

 Un disco spoglio che mette al bando l’effetto-speciale per vivere di emozioni, talvolta anche minime ma comunque sempre profonde.

La recensione presenta "boygenius" come un progetto folk indie dal carattere autentico e intimo, nato dalla collaborazione naturale di tre giovani e talentuose artiste: Julien Baker, Phoebe Bridgers e Lucy Dacus. L'album, breve ma intenso, offre atmosfere profondamente emotive e una sonorità spoglia che privilegia l'essenza delle canzoni senza artifici. L'autore evidenzia la freschezza del progetto e la promessa di un futuro brillante per il trio. Ascolta boygenius e lasciati conquistare dall'intimità del loro folk indie.