I gruppi metal non son buoni a fare coperte, si sa.

 Alla fine della fiera quella che in assoluto mi è dispiaciuta meno è una pacata, quasi piacevole versione di 'Rock And Roll All Nite' suonata da Toad The Wet Sprocket.

L'autore riscopre una vecchia musicassetta di cover dei Kiss degli anni '90, ricordando con ironia i suoi sentimenti contrastanti verso la band originale e le reinterpretazioni. Pur trovando la maggior parte delle cover poco ispirate, una versione di 'Rock And Roll All Nite' ad opera di Toad The Wet Sprocket si distingue positivamente. La recensione alterna nostalgia e sarcasmo, con riflessioni sulla difficoltà delle cover metal. Scopri queste cover alternative e riscopri un pezzo di storia musicale anni '90!

 Fennesz ha molte maschere e in "Venice" le usa tutte.

 Un certosino lavoro al laptop che cesella collages policromi come i mosaici della Basilica di San Marco.

La recensione celebra 'Venice' di Fennesz come un album che fonde glitch e chitarra elettronica in un'atmosfera evocativa ispirata alla Laguna. L'artista usa molteplici maschere sonore, creando un viaggio sonoro ricco di sensazioni e immagini. L'opera è descritta come una raffinata tessitura di suoni e campionamenti che riflette la poetica di Fennesz, confermando la sua eccellenza nel panorama dell'elettronica sperimentale. Scopri l'affascinante mondo sonoro di Fennesz con Venice, un'esperienza unica tra glitch e ambient.

 Il genere di brano lo chiamo "brano romanzo" perché quando termini l'ascolto ti senti come se avessi divorato un romanzo tutto in una volta.

 Un testo importante, fatto di tante cose: marce, sentimenti, armi, fazioni, un'intera popolazione, la nazione, l'amore, la paura, la violenza, l'occupazione, la forza, l'esercito, un libro in musica, in una sola canzone.

La recensione celebra il brano "La Breccia" di Amedeo Minghi, che unisce storia e musica con un racconto intenso sul Risorgimento italiano e la conquista di Roma. La canzone rappresenta un "brano romanzo" che avvolge l'ascoltatore in un intreccio di amore, guerra e libertà, raccontando il momento storico di Porta Pia con forte sentimento e coinvolgimento. Ascolta La Breccia di Amedeo Minghi e immergiti nel cuore del Risorgimento!

 Ci vuole talento per sussurrare ninnananne.

 La città è quieta. Vegliata dalle ciglia di raffinatezze digitali che fendono una pioggerellina di tabla.

La recensione celebra Quiet City di Pan•American come un album che, con delicatezza e talento, crea atmosfere notturne e sussurrate, perfette per chi vive un'inquietudine interiore. L'opera combina elettronica, ambient e psichedelia con suoni discreti e suggestivi, evocando una città addormentata e vigile allo stesso tempo. La voce frammentaria di Mark Nelson aggiunge un effetto intimo e misterioso. Un lavoro raffinato che induce al dormiveglia e alla riflessione. Ascolta Quiet City e lasciati cullare dalle sue atmosfere uniche.

 i nuovi miti cadranno sotto i colpi della vulva Axé

 batteria femmina batte ribatte campiona sgarbuglia

La recensione celebra ÀIYÉ - Gratitrevas come un'opera intensa e coinvolgente, capace di unire mitologia, femminilità e spiritualità. Il ritmo della batteria femminile e le immagini poetiche emergono come elementi chiave. L'album conquista per la sua profondità e la forza espressiva che trasmette. Ascolta ÀIYÉ - Gratitrevas e immergiti in un'esperienza sonora unica!

 Siamo la band più cazzara di tutti i tempi. Perciò siamo i più bravi. PAPPALOSAPEVAMO!

 La nostra musica vi disturba? Significa che non capite un cazzo. PAPPAMALUM!

La recensione esalta l’album Wrong dei NoMeansNo con un tono ironico e provocatorio, sottolineando l’originalità del gruppo e la sua identità forte e anticonformista. Viene evidenziato il mix di punk, jazz e progressive come una delizia per chi cerca musica fuori dagli schemi. Il testo trasmette energia, caos creativo e una totale libertà espressiva, celebrando la band come la più grande e cazzara di sempre. Scopri l'album Wrong e lasciati travolgere dal punk più selvaggio e originale!

 Per Fennesz i glitch sono granelli di sabbia da cui setacciare pagliuzze d'oro.

 "EndlessSummer" è un disco dal gusto intenso, dalla fragranza ipnotica e dalle tinte cangianti.

La recensione celebra Endless Summer di Fennesz come un album intenso e ipnotico, che usa la chitarra e i glitch per creare paesaggi sonori suggestivi. Il disco è descritto come una finestra su storie nascoste e immaginazioni vibranti, capaci di evocare un'estate senza fine. Attraverso un linguaggio poetico, l'autore esalta la capacità di Fennesz di trasformare dettagli minuti in momenti musicali memorabili. Scopri il mondo sonoro ipnotico di Fennesz con Endless Summer.

 "La musica buona è giovane, tu no."

 "Pink Cigs sanno così bene quanto siete vecchi che in copertina piazzano un fondale già usato sul disco più psichedelico dei Monster Magnet."

La recensione rifiuta il luogocomune che la musica odierna sia priva di valore artistico, citando esempi giovani e innovativi come Madame e Giancane. Pink Cigs vengono presentati come una band psichedelica che recupera atmosfere vintage senza rinunciare a freschezza e originalità. Il testo è un invito allegro e pungente ai nostalgici del rock a scoprire la musica giovane del presente. Scopri il sound fresco e psichedelico di Pink Cigs, la nuova voce del rock giovane!

 Qui ho trovato anche dell’altro. Echi di brit-pop e richiami al miglior cantautorato popolare italiano degli anni 70.

 La mia preferita: “Padre Madre”, che per la sua incisività mi ha rimandato a “Mother” di John Lennon.

La recensione analizza 'Bagus', primo album solista di Cesare Cremonini, che supera le aspettative con un mix di influenze britanniche e cantautorato italiano. Include canzoni d'amore ma anche brani più profondi e meno adolescenziali. La vocalità si colloca tra Venditti e De Gregori, con testi accessibili. La traccia 'Padre Madre' viene evidenziata come particolarmente incisiva e memorabile. Un disco che lascia una positiva impressione, non solo per un pubblico giovane. Ascolta ora 'Bagus' di Cesare Cremonini e scopri un pop italiano autentico!

 «Cazzo ma è una figata, ed è puro godimento.»

 «Non c’è un transatlantico che sta affondando ma un intero pianeta che sta bruciando.»

Devil's Dance di OSSIA, progetto di Daniel Davies, è un album elettronico del 2019 caratterizzato da atmosfere cupe e apocalittiche. Tra dub, ambient post-industrial e minimal-techno, il disco dipinge uno scenario di decadenza globale con sonorità ricche e intense. La recensione evidenzia la forza evocativa e la coesione tematica dell'opera, consigliandola agli appassionati del genere e a chi cerca musica riflessiva e intensa. Ascolta Devil's Dance di OSSIA e immergiti in un viaggio sonoro oscuro e avvincente.

 Tre passi avanti. Un titolo semplice per un disco che semplice non è.

 Un disco che meriterebbe più attenzioni.

Tre passi avanti è un album di Bandabardò che si distingue per qualità e varietà musicale. Abbina folk-rock, world music e influenze elettroniche, supportato da testi potenti. Alcuni brani potrebbero risultare impegnativi per ascolti leggeri, ma l'insieme è un capolavoro che merita attenzione. La collaborazione con Dario Fo valorizza ulteriormente il disco. Ascolta ora 'Tre passi avanti' e scopri il folk-rock d'autore di Bandabardò.

 Per dar ora melodia maiestatica, scenario divin de lo stigio cammino, inoculiamo paura.

 Superbi bassi fan da tetro contorno, disuniformi accenti dettan, a tal voci sublimi, distribuzioni eccelse.

La recensione esalta Fear Inoculum di Tool come un’opera complessa e maestosa, capace di immergere l’ascoltatore in atmosfere cupe e vibranti. L’album si distingue per l’eccellenza delle armonie, la profondità emotiva e i suoni potenti, che creano un’esperienza sonora unica e coinvolgente. Scopri l'intensità sonora di Fear Inoculum: ascolta l'album ora!

 Questo è il miglior disco mai composto da una band di semi divinità, e chi lo nega non capisce un cazzo della Vera Musica!

 Danny ha otto braccia come l’amorevole divinità che sovrasta il booklet e galleggia.

La recensione esprime una passione irriverente e profonda per l’album Fear Inoculum dei Tool, uscito dopo 13 anni di attesa. Pur riconoscendo qualche limite, l’autore celebra l’eccellenza tecnica, la ricchezza sonora e l’evoluzione progressiva del gruppo. Le caratteristiche uniche del disco, dal ritmo ai dettagli multimediali, vengono analizzate con toni provocatori, entusiastici e talvolta critici. L’album è indicato come un traguardo importante e un’opera originale nel panorama metal/prog. Scopri l’universo sonoro unico di Fear Inoculum, l’album che ha rivoluzionato il metal progressivo!

 Fear Inoculum è assemblato male, sembrano quasi canzoni strumentali con un tizio che prova a cantarci su.

 La musica dei Tool nella sua scansione canonica non parla da sola, è un supporto ideale per dare forza a una voce.

Fear Inoculum di Tool è un album studiato e atteso tredici anni, ma la fretta e un approccio creativo discutibile lo rendono grezzo e poco incisivo. La lunghezza eccessiva dei brani unita a testi minimali e una voce poco energica ne penalizzano la resa, facendo percepire un lavoro incompiuto e meno coinvolgente rispetto ai lavori precedenti. La musica perde il contrasto che la voce di Maynard Keenan conferiva, risultando troppo ripetitiva e ipnotica senza mordente. Un disco per fan duri, ma difficile da apprezzare a fondo. Scopri perché Fear Inoculum divide i fan dei Tool, leggi la recensione completa!

 Basinski concepisce poemi esistenziali, ne ha il talento e la visione.

 Bisogna immaginare quei corvi felici.

La recensione esplora Shortwavemusic di William Basinski come un poema sonoro che unisce musica concreta e ambient in atmosfere oscure e rarefatte, ispirate al dipinto di Van Gogh con i corvi. Il disco evoca inquietudine, nostalgia e una flebile speranza di fuga dall'inferno umano. Basinski costruisce un viaggio esistenziale tra loop metallici e melodia subliminale, proponendo un sound simile a un Requiem postmoderno, ricco di tensione e suggestione poetica. Ascolta Shortwavemusic di Basinski e lasciati trasportare in un viaggio sonoro profondo e emozionante.

 La techno: chi dice che è musica fredda e robotica vuol dire che non ha mai ascoltato questo cazzo di dj set.

 La techno non è cavi, ferro e acciaio, la techno è carne, la nuova carne.

La recensione celebra il live mix di Jeff Mills in 'Mix-Up Volume 2' come un'esperienza sonora unica e intensa. Il DJ trasforma i vinili in una massa sonora viva, densa di energia umana e frenesia, sfidando le preconcette idee di freddo e meccanicità nella techno. Il suono sporco e imperfetto ne aumenta il fascino, trasformando il set in un rituale fisico e mentale. Ascolta ora l’energia pura del live set di Jeff Mills e immergiti nella vera techno.

 "AncientFuture ha un senso solo se rapportato a OceanFire."

 "L'affogato non ha più paura o terrore, ma è solamente grato per la sua solitudine."

La recensione analizza 'AncientFuture' di Christopher Willits e Ryuichi Sakamoto come un'opera ambient che trascende sentimenti di dolore e rimpianto per approdare a una quiete meditativa. L'album è visto come complemento di 'OceanFire', offrendo un'intima esplorazione del presente attraverso un sound minimale e stratificato. La combinazione di pianoforte, synth e chitarra crea un'atmosfera contemplativa e sospesa nel tempo. Ascolta AncientFuture e immergiti in un viaggio sonoro profondo e meditativo.

 È bello ma ha rotto il cazzo.

La recensione valuta l'album 'Unknown Pleasures' dei Joy Division come bello ma anche fastidioso, esprimendo una sensazione di stanchezza pur riconoscendone il valore musicale. È una bocciatura parziale, con apprezzamento e frustrazione insieme. Scopri se Unknown Pleasures è l'album giusto per te!

 Il mare, le sue viscere rimestate dalla danza sconnessa di bordoni elettronici che si ricominciano dalle loro fini.

 Riuscire a piangere è una benedizione.

La recensione di Ocean Fire descrive un viaggio sonoro immersivo e poetico tra onde, ricordi e sensazioni intense. L'album fonde elettronica e strumentazione acustica per creare un'esperienza ambient ricca di contrasti e profondità emotiva. Il dialogo fra i suoni di Willits e Sakamoto evoca immagini di mari tempestosi e momenti di calma riflessiva, offrendo un ascolto coinvolgente e meditativo. Scopri Ocean Fire, un viaggio sonoro tra mare e emozioni profonde.

 ‘Faint’ è una Fenice che risorge ogni secondo dalle sue ceneri rinnovando impercettibilmente il piumaggio, un microcosmo in continuo divenire.

 Proviamo a isolare i segmenti delle ore, proviamo a spaccare in quattro i capelli dei minuti: quante cose, troppe cose…

La recensione di 'Faint' di Taylor Deupree evidenzia un lavoro sonoro delicato e in continua metamorfosi, arricchito da field recordings e atmosfere immersive. L'album è descritto come un microcosmo dinamico che riflette il tempo e la memoria. Le sonorità evocano un sottile equilibrio tra familiarità e novità, caratterizzate da un mood elegante e meditativo. Scopri l’intensità sonora e l’atmosfera unica di 'Faint' di Taylor Deupree.