SI CHIAMA OPERA, AMICO. E IO - SARÒ STRANO - QUESTA ROBA QUI LA AMO.

 Questa volta sarà Carmen che uccide Josè! Ora, a casa mia queste cose non si chiamano idee. Si chiamano stronzate.

La recensione elogia la messa in scena contemporanea di Carmen di Leo Muscato al Maggio Musicale Fiorentino, che trasforma l’opera classica inserendo un finale alternativo contro il femminicidio. Nonostante le controversie e le critiche, l’autore apprezza il coraggio e la sensibilità del messaggio e sottolinea l’amore e la passione per l’opera. La discussione apre riflessioni sulla tradizione, l’innovazione e il ruolo sociale del melodramma. Scopri la rivoluzionaria messa in scena di Carmen e immergiti nel dibattito sull’opera contemporanea!

 "Il nuovo disco dei Calexico si candida da subito ad essere una delle più grandi delusioni dell'anno 2018."

 "Questo disco è brutto oppure - peggio - innocuo."

Il nuovo album di Calexico, 'The Thread That Keeps Us', è considerato una delle principali delusioni del 2018. Nonostante alcuni sprazzi di ispirazione, il disco appare principalmente innocuo e troppo orientato verso un pop-rock poco memorabile. Le atmosfere e le sonorità tradizionali del gruppo risultano in parte assenti o sostituite da imitazioni poco efficaci. Il lavoro è giudicato sottotono rispetto ai precedenti successi della band. Scopri perché 'The Thread That Keeps Us' non convince i fan storici di Calexico.

 Un cinema a cui, nel momento durante e dopo la visione, non puoi rimanere indifferente.

 Niente di nuovo sotto l'europeo cielo e nella filmografia del Nostro.

La recensione analizza Happy End di Michael Haneke come un'opera che, pur non essendo la sua migliore, conserva tutto il suo sguardo critico e impietoso sulla società borghese e la violenza mediatica. I personaggi chiave rappresentano un dialogo tra generazioni distanti in un contesto di crisi contemporanea e ipocrisia sociale. Il film conferma la coerenza stilistica di Haneke e il suo cinema di alto valore intellettuale e emotivo. Scopri il mondo crudo di Haneke con Happy End, un film che non lascia indifferenti.

 Non ci troviamo dinanzi al solito Rapper tutto sesso, droga, canne e puttane.

 Nitro ha messo a segno il suo secondo colpo, ed è un colpo che fa un centro perfetto sulla fronte.

La recensione evidenzia come 'Suicidol' di Nitro Wilson sia un album rap italiano intenso, autentico e lontano dagli stereotipi commerciali. Nitro usa il rap per raccontare le proprie esperienze di dolore, rabbia e delusione, con un flow unico e basi cupe che colpiscono al cuore. Tra i brani più rilevanti spiccano le collaborazioni e la sperimentazione metal. Un disco che conferma Nitro come una delle voci più rilevanti della scena rap italiana. Ascolta Suicidol e scopri il lato oscuro del rap italiano di Nitro!

 Keiji Haino è un artista teatrale, persino patetico, che scarica la propria verve in una maniera estrema, prossima all’esagerazione.

 'American Dollar Bill...' è un vero e proprio manifesto espressionista.

Il disco 'American Dollar Bill - Keep Facing Sideways, You’re Too Hideous To Look At Face On' è una collaborazione tra Keiji Haino e la band SUMAC, caratterizzata da improvvisazioni estreme e un sound potente e irregolare. Il lavoro si distingue per la fusione di drone, noise e momenti ambient minimalisti, con la voce drammatica di Haino a dominare. Un album coraggioso e difficile, indicato per chi ama sperimentazioni sonore radicali e intense espressioni emozionali. Scopri l’intensità e l’originalità di questo album sperimentale.

 Il loro saper miscelare suggestioni molto diverse all'interno dello stesso brano senza che l'ascolto risulti schizofrenico.

 Un sacco pieno di cose strane, tipo post rock scarnificato e salmodiante, che vira doom.

Jolly New Songs dei Trupa Trupa è un album che fonde psichedelia, post rock e shoegaze con grande abilità, creando atmosfere ipnotiche e suggestive. La band polacca si distingue per un suono raffinato e influenze anglosassoni, pur mantenendo un'identità originale. Alcuni brani sorprendono con aperture melodiche e contaminazioni di stili. Un lavoro di qualità che conferma la crescita del gruppo e invita a tenerlo d'occhio. L'unica critica riguarda la poca presenza di elementi musicali autoctoni. Ascolta Jolly New Songs e lasciati trasportare dalle atmosfere uniche dei Trupa Trupa!

 Una scelta molto particolare che il trio affronta con solenne devozione nei confronti dell'opera cinematografica.

 Il risultato finale non va con decisione da nessuna parte precisa, pur mantenendo un carattere tipicamente thrilling.

La recensione analizza "The Tenant" di Death and Vanilla, un album ispirato al celebre film di Polanski. Il trio svedese reinterpreta la colonna sonora originale con sonorità elettroniche minimali e tocchi dream-pop, ma il risultato appare indeciso tra atmosfere solenni e approccio pop. Consigliato a chi ama il cinema di Polanski e l’elettronica minimale. Scopri l’ambientazione sonora di The Tenant e immergiti nel mondo di Polanski.

 Un album magico, che ti rapisce sin dall’intro di “Taizo”.

 La chitarra di McQueen ti fa accapponare la pelle con un approccio sonico al limite della musica microtonale.

L'album 'Thrēq' dei Forq rappresenta una miscela complessa e riuscita di fusion, jazz, rock e funk. Con musicisti di talento provenienti da Snarky Puppy e collaborazioni eccellenti, il lavoro si distingue per poliritmie coinvolgenti e sound innovativo. Nonostante la complessità tecnica, l'album rimane accessibile e piacevole. Un'opera che rapisce l'ascoltatore con atmosfere variegate, dal surf-rock al microtonale. Ascolta Forq - Thrēq e lasciati trasportare dalla loro fusion unica!

 "La loro musica costituisce una solida certezza e un punto di riferimento che vi guiderà fedelmente nei vostri momenti di incertezza."

 "Dalle prime note di 'Kailash' riconosciamo immediatamente l'impronta del sound del gruppo di Philadelphia."

La recensione celebra l'album Volume 8 dei Bardo Pond, sottolineando come il disco mantenga la coerenza con l'identità psichedelica e meditativa del gruppo. Pur non essendo il loro miglior lavoro, l'opera rappresenta una conferma solida per gli appassionati e un punto di riferimento nel genere. Le tracce oscillano tra atmosfere space-rock e passaggi più acustici e riflessivi, culminando in una potente chiusura vocale e drone. Ascolta Volume 8 e lasciati trasportare nell'universo psichedelico di Bardo Pond!

 Un film che ha un che di anni 70 per l’atmosfera, per come è girato.

 Trattasi tutto sommato di peccati veniali, il film merita.

La recensione analizza 'Napoli Velata' di Ferzan Ozpetek come un thriller elegante con un'atmosfera anni '70. Il film esplora una Napoli nascosta tra arte, pazzia e ipocrisie sociali. Apprezzata la tecnica di ripresa e il cast, meno il soggetto considerato troppo costruito e con un finale poco convincente. Nel complesso merita la visione. Scopri l'enigmatica Napoli di Ozpetek guardando Napoli Velata.

 È giusto quindi che con la quarta annata il capolavoro distopico di Charlie Brooker prenda una direzione differente.

 A essere inadeguate e perverse non sono le tecnologie, ma è l'uomo.

La quarta stagione di Black Mirror prende una svolta concentrandosi meno sulle nuove tecnologie e più sugli aspetti oscuri e vulnerabili dell'animo umano. Attraverso sei episodi intensi, riflette su controllo, relazioni e morale, mantenendo l'eleganza visiva e l'intensità emozionale tipiche della serie. Pur con meno innovazioni concettuali, offre spunti profondi sulle conseguenze delle azioni umane rispetto agli strumenti tecnologici. Scopri come Black Mirror 4 esplora l'animo umano oltre la tecnologia.

 Complice l'averlo sentito di seguito durante le mie corse, mi ha letteralmente conquistato.

 Mi prendo il rischio, fra i migliori dell'anno appena passato.

La recensione esprime una passione ritrovata per Jane Weaver e il suo album Modern Kosmology, apprezzando il dosaggio di elettronica, ritmi motorik e atmosfere psichedeliche. L’autore sottolinea le influenze di Stereolab e Broadcast e evidenzia la varietà stilistica che spazia dal krautrock al folk. Considerato uno dei migliori dischi dell’anno, colpisce per i dettagli e la capacità di accompagnare efficacemente momenti di ascolto quotidiani. Scopri l’atmosfera unica di Modern Kosmology, ascolta ora Jane Weaver!

 Pochi artisti come lui riescono a esprimersi in una maniera così estemporanea e facile e con intuizioni sempre brillanti coniugando sperimentalismi garage e musica pop.

 'Why Not? è un disco carico di amore e di sensazioni positive che invita l'ascoltatore a meravigliarsi di tutte le cose belle che ci circondano.'

Il disco 'Why Not?' degli Half Japanese di Jad Fair combina sperimentazione garage con un'estetica infantile e primitiva che emoziona per la sua spontaneità. Il lavoro è caratterizzato da brani easy-listening impreziositi da ballate psichedeliche, ambient space e rimandi alla cultura pop degli anni '50. L'album continua il concept positivo del precedente lavoro 'Hear The Lions Roar', invitando ad aprirsi alla bellezza e all'amore con un approccio giocoso e sincero. La formazione consolidata si conferma efficace nel coniugare immediatezza e inventiva. Ascolta ora 'Why Not?' e scopri un pop garage autentico e carico d'emozione!

 "Illuminant ci illumina immediatamente su quanto sarà pieno e netto il suono d'insieme."

 "Spesso si ha quasi la sensazione che non vadano da nessuna parte e invece, ascoltandolo con attenzione, ci dicono semplicemente che loro sono qui e ora."

La recensione analizza il ritorno a distanza di 22 anni dei Quicksand con l'album Interiors, evidenziandone la qualità sonora e la coerenza con il passato hardcore del gruppo. Nonostante il tempo passato, il disco mantiene un sapore robusto e riflessivo, con un suono preciso e intensamente emotivo. L'autore sottolinea il valore artisticamente consistente dell'album e l'importanza del gruppo nel panorama musicale alternativo. Scopri l'album Interiors e vivi il ritorno dei Quicksand in tutta la loro intensità.

 "Il digitale è una tecnica come le altre, niente di più, niente di meno... ha i suoi immensi vantaggi e anche molti difetti."

 "È molto importante coltivare una cultura artistica, visiva, che spazi dalla fotografia all'arte in ogni sua forma."

L’intervista a Franco Brambilla mette in luce il suo percorso formativo e professionale nell’illustrazione, con un focus sulla sua passione per la fantascienza. Illustra il suo lavoro per Urania Mondadori, il rapporto con influenze storiche e il ruolo delle tecnologie digitali. Brambilla riflette anche sulla scena italiana del genere e l’importanza della sperimentazione continua nel suo lavoro. Un’intervista ricca di spunti per ammiratori e addetti ai lavori. Scopri di più sull’arte e il mondo di Franco Brambilla, maestro dell’illustrazione fantascientifica!

 Don’t Get Lost è stato descritto dallo stesso Newcombe come una specie di folgorazione, un fulmine che gli ha attraversato il cervello da una parte all’altra.

 Il progetto BJM si fonda sulla unica personalità di Anton Newcombe, che realizza esattamente quello che intende fare con naturalezza e cognizione di causa.

Don’t Get Lost segna un nuovo equilibrio creativo per Anton Newcombe e i Brian Jonestown Massacre, caratterizzato da una psichedelia ipnotica e influenze kraut-rock. L’album è una fusione di atmosfere allucinate, groove e sperimentazioni sonore, con collaborazioni significative e la produzione in gran parte autonoma di Newcombe. Il lavoro rispecchia una maturità artistica, stabilità personale e forte inventiva. Scopri l’ipnotico viaggio sonoro di Don’t Get Lost dei Brian Jonestown Massacre!

 In 'Sanatorium' si incontrano ossessioni sotterranee e suburbane che rimandano a '1.Outside' di David Bowie con un certo funk.

 'Unique' è un disco concepito, scritto e prodotto dallo stesso Danilo Romeo, che si è avvalso di Mark Kramer per il mastering.

Unique è il secondo album di happyorangeballoon, progetto di Danilo Romeo, che spinge oltre la sperimentazione elettronica verso un minimalismo di raffinata avanguardia. Con contributi di Rob Wheatley, Nick Munt e Fiona Harmon, il disco si distingue per l'alternanza di atmosfere ambient, no-wave e astrattismo grottesco. La produzione curata e la lunga gestazione hanno consolidato un lavoro di grande originalità e intensità sonora. Ascolta ora 'Unique' di happyorangeballoon per un viaggio sonoro d'avanguardia!

 Stephen Lawrie ha sviluppato il concept in sei tracce tutte permeate da suggestioni spettrali e che si manifestano nella forma di litanie psichedeliche.

 Stone Tape è un disco concepito, scritto, registrato e prodotto dal solo Stephen Lawrie, voce dei fantasmi della nostra mente.

Stone Tape dei Telescopes è un album sperimentale e concettuale che esplora atmosfere spettrali ispirate alla Stone Tape Theory. Prodotto e realizzato da Stephen Lawrie, l'album si distingue per sonorità drone, noise e psichedeliche che evocano suggestioni astratte e post-industriali. Pubblicato in edizione limitata dalla Yard Press, Stone Tape incarna un progetto creativo libero e originale. Scopri Stone Tape e immergiti in un viaggio sonoro unico e sperimentale.

 "'As Light Return' consiste in una sapiente manipolazione degli spazi vuoti, con onde sonore cariche di fuzz, feedback e distorsioni che colpiscono dritte al cuore."

 "Lo shoegaze qui non c'entra niente, ma resta una componente emotiva che si esprime anche nelle composizioni più oscure e rumoriste."

La recensione evidenzia 'As Light Return' dei Telescopes come un album di noise rock consapevole e raffinato, lontano da semplici sperimentazioni. Stephen Lawrie e la sua band dimostrano padronanza sonora e creano brani che bilanciano emozione e avanguardia. Il disco viene paragonato alle atmosfere di Jesus and Mary Chain e Brian Jonestown Massacre, con riferimenti a momenti iconici di musica alternativa. Scopri l'avanguardia sonora dei Telescopes con 'As Light Return'!

 Questo qui non può essere considerato un disco come tutti gli altri.

 La tua parola è la nostra e questa ti ha reso immortale.

Il disco IT di Alan Vega è una raccolta di visioni urbane e sonore che consolidano il suo status di icona post-punk. Pubblicato postumo, il lavoro restituisce l'energia e la profondità espressiva di un artista tormentato e rivoluzionario. Non si tratta di canzoni canoniche, ma di scatti dalla realtà di New York d'oggi, intrisi di blues e post-industrial. Il disco celebra la vita e la forza di un messia musicale, ultimo grande bluesman del rock moderno. Scopri l'ultimo capolavoro di Alan Vega e immergiti in un'esperienza sonora unica.