"Se questa è l'ultima visione di Sanremo, poi la luna esploderà."

 "Sanremo ha anche cose buone a tratti... ma ne vale davvero la pena?"

La recensione offre un racconto ironico e disilluso del Festival di Sanremo 2023, evidenziando momenti di piacevole ascolto come alcune canzoni di Mengoni o Colapesce e Dimartino, ma soprattutto sottolinea numerose criticità dello show, dalla lunghezza eccessiva all'autoreferenzialità dei protagonisti, passando per le scelte di ospiti e la qualità altalenante della musica. Un bilancio tra aspetti positivi e molti difetti, espresso con tono pungente e sincero. Scopri la recensione completa e vivi con ironia il Sanremo 2023!

 Il trittico iniziale basterebbe e avanzerebbe per la missione “fammi dimenticare un attimo tutto”.

 Il garage è l’unico “genere” che non deve avere novità … sarebbe una completa eresia.

La recensione celebra con passione 'Get Hooked!' dei The Maggots, un album garage rock dal 2001 che spicca per energia e autenticità. Il critico apprezza il sound grezzo e i ritornelli catchy, evidenziando il valore di un esordio spontaneo e vibrante. L'album è descritto come una piacevole fuga dalla realtà e un omaggio alla vitalità del rock di provincia. Nonostante la scarsa notorietà della band, il disco si rivela un ottimo esempio di musica garage con influenze stoner. Scopri l’energia garage di The Maggots con Get Hooked! e lasciati conquistare dal loro sound autentico.

 Sembrano quasi indecisi, facciamo i poppettari del cazzo che così ci vengono appresso bordate di fighe o facciamo i musicisti seri?

 Il mio consiglio agli Imagine Dragons è semplice e diretto: dato che ormai i soldi ce li avete potete benissimo smettere di essere la band da Spotify o YouTube che siete e concentrarvi a 360° sulla musica vera.

La recensione analizza Mercury - Act 2 degli Imagine Dragons mettendo in luce un equilibrio instabile tra brani pop semplici e altri più raffinati e intimisti. L'autore mostra dubbi sulla direzione artistica della band, sospesa tra volersi confermare come pop band mainstream e aspirazioni verso una musica più matura e seria. L'album presenta momenti di alto livello artistico alternati a tracce carenti, mantenendo il dubbio su quale futuro musicale la band voglia intraprendere. Scopri se Mercury - Act 2 convince o delude: leggi la recensione completa!

 Penso che le variazioni di suono ed estetica si possano spiegare analizzando un solo aspetto: l'evolversi della voglia di figa di Turner.

 Alex Turner si fa ogni giorno più lontano dall’esperienza, ciondolante in contromano al treno dei pensieri.

La recensione analizza la discografia degli Arctic Monkeys con un approccio ironico, collegando le trasformazioni musicali e stilistiche di Alex Turner al suo cambiamento sentimentale e personale. Ogni album viene descritto facendo riferimento alle donne che hanno ispirato il frontman, dal ragazzo inesperto alla star distaccata. L'autore lascia trasparire stima per la band ma mantiene un tono giocoso e critico, evidenziando le fasi di successo e le sperimentazioni più introspettive. Scopri come la musica degli Arctic Monkeys riflette le trasformazioni di Alex Turner!

 Un prodotto 'mainstream italiano medio', con qualche infamia e sicuramente senza lode.

 È un album che va bene come sottofondo disimpegnato, e magari qualche singolo riesce a legarsi a ricordi personali.

L'album 'Il mondo insieme a te' segna l'inizio della carriera solista di Max Pezzali dopo l'esperienza con 883. Offre dieci brani che si collocano nella media del pop italiano del 2004, con pochi momenti notevoli come 'Fai come ti pare' e la title-track. Non mancano però tracce prevedibili e un senso di ripetitività rispetto al passato. Un prodotto principalmente adatto ad un ascolto leggero e di sottofondo. Ascolta l'album e scopri se risveglia anche i tuoi ricordi!

 Immaginatevi un losco figuro degno dei peggiori centri scommesse di Fuorigrotta, un incrocio tra un parcheggiatore abusivo, Gigione e un maniaco sessuale in libera uscita.

 Ascoltate con attenzione il brano, leggete il testo e penserete davvero di stare sognando o di essere vittime di un incantesimo, poiché tutto ciò non può essere vero e invece, incredibilmente, lo è.

La recensione analizza con ironia e critica la partecipazione di Leo Leandro a Sanremo 1993 con la canzone 'Caramella', considerata una delle performance più assurde della storia del Festival. Il testo provocatorio e l'esibizione fuori contesto hanno segnato un momento di cringe tricolore, riflettendo tempi meno attenti al politically correct. Nonostante la buona voce del cantante, il brano è stato eliminato precocemente, ma è rimasto impresso tra gli episodi più bizzarri del panorama musicale italiano. Scopri la leggenda trash di Sanremo e ascolta 'Caramella' di Leo Leandro!

 Geniale, super orecchiabile ed istantaneo al primo ascolto.

 Lezioni di arrangiamenti, di ritmiche che influenzeranno almeno 20 anni e non di musica.

La recensione celebra il singolo 'Whatever' degli Oasis come una pietra miliare del brit-pop anni '90. Con melodie orecchiabili e arrangiamenti geniali, il brano segna una svolta influente nel panorama musicale britannico e internazionale, sottolineando la grandiosità vocale di Liam Gallagher e la creatività di Noel Gallagher. Ascolta 'Whatever' degli Oasis e scopri un capolavoro del brit-pop!

 Lussureggianti betulle cullate dalla loquela di circuiti integrati.

 Glitch amorali che si riflettono nelle pupille dilatate di una ranocchia mentre scruta con voracità il volo di una libellula.

La recensione descrive 'Transform' di Alva Noto come un viaggio sensoriale che mescola suoni naturali e glitch elettronici. L'autore esprime un apprezzamento per la capacità dell'album di creare un'atmosfera immersiva, fatta di contrasti tra artificiale e naturale. La musica è rappresentata come un dialogo tra betulle, animali e circuiti integrati, con una techno minimale carica di dettagli microscopici. La recensione è poetica e celebra l'album come un’esperienza di trasformazione e riflessione. Ascolta 'Transform' di Alva Noto e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 "Boards Of Canada sono un mistero. Suonano talmente umani da far sprofondare nell'ipnosi."

 "La loro musica è una mistura tra atmosfere calde e nostalgiche, vicina a certa elettronica tedesca post-hippie."

La recensione esplora 'Hi Scores', l'EP di debutto dei Boards of Canada, sottolineandone il carattere ipnotico e nostalgico. Il duo scozzese crea paesaggi sonori immersivi, ispirandosi agli archivi video del National Film Board of Canada e a influenze kraut e psichedeliche. La musica, lontana dalla dance, è un'elettronica da camera che stimola immaginazione e ricordi collettivi. L'EP, apprezzato anche da colleghi come Autechre, è un punto di riferimento per l'ambient e l'IDM moderno. Ascolta 'Hi Scores' e immergiti nel mondo sonoro unico di Boards of Canada.

 Cluster II è molto simile ai primi Suicide, ed è proprio difficile immaginare che Alan Vega e Martin Rev non si fossero ispirati a questa musica per i loro esperimenti sonori.

 Cluster II è un disco di culto che, a distanza di tempo, non ha perso nulla del suo fascino.

La recensione celebra Cluster II, album del 1972 dei Cluster, come un caposaldo del krautrock e della musica elettronica d'avanguardia. Viene evidenziata l'influenza sull'evoluzione di band come Suicide e l'importanza del disco nel contesto della scena sperimentale tedesca degli anni '70. L'autore sottolinea l'approccio rigoroso e radicale della musica, che conserva intatto il suo fascino anche a distanza di decenni. Scopri il suono pionieristico di Cluster II e lasciati trasportare nella storia del krautrock.

 Eyes Of Oblivion è un lavoro troppo di maniera; come si suol dire 'la montagna ha partorito un topolino'.

 La voce di Nicke è troppo impostata, curata; non aggredisce, non morde alle caviglie.

Il nuovo album "Eyes Of Oblivion" degli Hellacopters, a 17 anni dal precedente lavoro di inediti, delude per un suono troppo pulito e misurato, distante dall'energia caotica delle origini. La produzione di Nuclear Blast e la mancanza di distorsioni e grinta, oltre alla durata troppo breve, sono punti critici per il recensore. La voce di Nicke Andersson appare troppo levigata e il contributo strumentale poco incisivo. L'assenza del bassista storico acuisce il sospetto di un album poco ispirato. Scopri perché questo ritorno degli Hellacopters non convince i fan storici.

 Love Canal è na catarsi pachidermica di rumore e ipnosi viscerale.

 Ha Ha Ha è la genesi (quasi) totale di quel che Pixies e Nirvana hanno dato alla musica.

La recensione celebra il singolo di debutto dei Flipper, 'Love Canal / Ha Ha Ha', definendolo un lavoro seminale nel noise rock. 'Love Canal' viene descritto come un'esperienza sonora viscerale e ipnotica, mentre 'Ha Ha Ha' anticipa l'influenza che band come Pixies e Nirvana avrebbero avuto. Un elogio alla capacità del duo di creare musica parodistica, sbilenca ma melodica, in grado di superare altri successi della band. Ascolta Flipper e scopri le radici del noise rock oggi stesso!

 La prosa è eccessivamente pop e piena di ripetizioni, quasi a voler rimarcare alcune specifiche caratteristiche della protagonista.

 Voglio credere, anzi credo, che il capitolo dedicato alla figlia sia la verità più vera di tutto il testo.

La recensione analizza l'autobiografia di Giorgia Meloni concentrandosi principalmente sulla qualità della scrittura, giudicata semplice ma ripetitiva e poco equilibrata. Viene osservata una certa autocelebrazione, mentre dal punto di vista dei contenuti la recensione evita un giudizio netto, sottolineando solo un sincero momento emotivo nel capitolo dedicato alla figlia. Il lavoro di editing è ritenuto scarso e l'uso di citazioni musicali definito poco azzeccato. Scopri la nostra recensione completa per capire l'autobiografia di Giorgia Meloni.

 La prosa è eccessivamente pop e piena di ripetizioni, quasi a voler rimarcare alcune specifiche caratteristiche della protagonista.

 Voglio credere, anzi credo, che il capitolo dedicato alla figlia sia la verità più vera di tutto il testo.

La recensione analizza l'autobiografia di Giorgia Meloni concentrandosi principalmente sulla qualità della scrittura, giudicata semplice ma ripetitiva e poco equilibrata. Viene osservata una certa autocelebrazione, mentre dal punto di vista dei contenuti la recensione evita un giudizio netto, sottolineando solo un sincero momento emotivo nel capitolo dedicato alla figlia. Il lavoro di editing è ritenuto scarso e l'uso di citazioni musicali definito poco azzeccato. Scopri la nostra recensione completa per capire l'autobiografia di Giorgia Meloni.

 Un contenitore usurato dal tempo e ritrovato per caso: fotografie, lettere ingiallite, ventagli, dracme e rubli, elenchi telefonici sgualciti, storie sbilenche e usurate.

 Tanti specchi che riflettono sempre un volto diverso (e talvolta niente).

La recensione di 'Canzoni a manovella' di Vinicio Capossela rievoca suggestioni nostalgiche legate a ricordi personali dell'autore, con uno sguardo poetico e frammentato sull'album. Il disco emerge come un contenitore di storie imperfette, atmosfere sognanti e suoni disordinati, intrisi di riferimenti letterari e di un viaggio nel tempo tra mondi diversi. La musica è descritta come ricca di suggestioni, capace di evocare emozioni profonde e riflessioni intime. Scopri l'intima poesia musicale di Vinicio Capossela con Canzoni a manovella.

 Il merito del fristo, secoli immani, invero, fu di astrarre le stroppie senza frustrare le emanticore kelliane.

 Questo il sunto di codesta subbuglia, lasciando il grendo al suo sbacco e la jufra in preda al chiontoso.

La recensione di 'Barbara E Altri Carella' di Enzo Carella è dichiaratamente enigmatica e criptica, usando un linguaggio unico e suggestivo. Pur di difficile comprensione, mette in luce un apprezzamento profondo per l'album e la sua capacità di evocare atmosfere ricche e coinvolgenti. Il testo gioca su immagini astratte e neologismi che conferiscono un'aura misteriosa e affascinante all'opera. Il giudizio finale è altamente positivo, suggerendo un'esperienza musicale intensa e originale. Scopri l'enigmatica musica di Enzo Carella e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche.

 "Fottitene e balla"

 "E mo, arrivano i Meduza... causa solo un movimento al comodino su cui è la televisione di camera mia e ai miei cari maroni."

Recensione ironica e dettagliata della 72ª edizione del Festival di Sanremo 2022, con analisi critica delle performance e dei brani in gara. L'autore evidenzia momenti riusciti come Mahmood e Blanco, La rappresentante di lista e alcune sorprese, insieme a episodi meno riusciti o trash. L'intervento sarcastico di Amedeus e la presenza costante di ospiti spiccano, così come la varietà altalenante della qualità musicale. La recensione si conclude con una sentita riflessione sul risultato finale e la stanchezza dopo l'evento. Scopri il festival di Sanremo 2022 con questa recensione pungente e divertente, lascia il tuo commento!

 Come si può amare la poesia a vent’anni? Come l’arte di sublimare la merda d’ogni giorno per farne diamanti grezzi, opalini ed eterni.

 In questa sua perfetta solitudine, oggi Federico torna in Siberia, ed il tempo trascorso te lo senti pesare addosso in modo insopportabile.

La recensione riflette sulla giovinezza dolorosa e indelebile di Federico Fiumani e sulla sua evoluzione artistica in Siberia Reloaded 2016. Il disco è visto come un viaggio poetico e malinconico che evolve da un rock duro degli anni Ottanta a una musica più docile e riflessiva. L'autore invita a immergersi nell'ascolto per cogliere la profonda emozione e la capacità di sublimare il tempo e i ricordi. Ascolta Siberia Reloaded 2016 e lasciati trasportare dalla poesia di Federico Fiumani.

 Già il titolo del disco è un programma: Cosa sta a significare? Dobbiamo riempire questi spazi o lasciarli vuoti?

 Fausto come sempre riesce, con la sua poetica e la sua sofferenza, a parlarci di argomenti forse troppo alti per lasciarli nell’ambito pop.

Blank Times è il terzo capitolo della trilogia interbeat di Fausto Rossi, un album che segna un ritorno al blues-rock dopo esperimenti più elettrici. L'opera si distingue per testi profondi e poetici, accompagnati da canzoni intense come Tu Non Lo Sai e Down Down Down. La recensione mette in luce la capacità dell'artista di sorprendere e di parlare di temi complessi fuori dal mainstream pop. Scopri il mondo blues-rock di Fausto Rossi con Blank Times, ascolta ora!

 Gran bella storia, quella della Bonzo Dog Doo-Dah Band.

 Il disco è straordinario: i testi sono spesso cupamente comici, parlano dell’alcool e dell’ansia con cui conviveva il nostro Viv.

La recensione racconta la carriera e la personalità di Vivian Stanshall, evidenziando l’unicità e la complessità del suo disco solista ‘Men Opening Umbrellas Ahead’. Un album unico, mescolanza di umorismo nero, poesia surrealista e innovazioni musicali, rimasto a lungo fuori dal mercato. La narrazione affronta anche i problemi personali dell’artista, le sue amicizie e l’importanza storica del disco nella musica inglese degli anni ’70. Ascolta ora il capolavoro surreale di Vivian Stanshall e scopri un mondo musicale unico!