Beh è incredibile, ma sono tornati in ottima forma!

 Questo potrebbe un’ottima occasione per conoscerli. E non sarete costretti a mangiare würstel, crauti e bere birra all’Oktoberfest!

La recensione evidenzia il ritorno in forma dei Pink Cream 69 con l'album Headstrong dopo alcune prove deludenti. Il disco offre un mix equilibrato di hard rock e heavy metal con un songwriting solido e diverse tracce di qualità. La performance dei membri, in particolare del cantante David Readman e del nuovo batterista Chris Schmidt, è apprezzata. Non un capolavoro, ma una valida occasione per scoprire la band tedesca. Ascolta Headstrong e riscopri i Pink Cream 69, autentico hard rock tedesco!

 Una godibile via di mezzo tra cinismo grottesco ed una visione più edificante del domani.

 La colpa non è solo dei razzisti, ma anche dei cittadini normali che ignorano le gravi questioni sotto i loro occhi.

Suburbicon è una farsa politica realizzata dai fratelli Coen con la regia di George Clooney. Pur con una prima metà lenta e prevedibile, il film si distingue per il suo taglio grottesco e la critica sociale sull'indifferenza e il razzismo. La recitazione è convincente e Clooney introduce un tocco meno cinico che offre una speranza per il futuro, creando un equilibrio tra ironia e morale. Scopri il mix tra ironia e critica sociale in Suburbicon, diretto da Clooney!

 RISPETTO PER L'HARDCORE. RISPETTO PER L'AGGRESSIONE. RISPETTO PER LA FURIA.

 Post-Hardcore Grindcoroso e Metalloso. Ci sono tanto gli Unsane quanto i The Birthday Party, John Zorn e Jesus Lizard.

La recensione esalta l'album The Barn degli Idylls per la sua feroce aggressività hardcore e post-hardcore. Pur non raggiungendo la perfezione nell'intensità 'più dura', l'album si distingue per influenze di band come Unsane e Daughters. Il suono è ricco di cacofonia e atonalità, caratteri che lo rendono un'opera intensa e irripetibile nel panorama contemporaneo. Scopri The Barn degli Idylls e immergiti in un hardcore violento e innovativo.

 Peccato perché a tratti regia, scenografia e fotografia non m'erano apparse pessime, anzi, qualche spunto di qualità l'ho avvistato.

 Lontanissimo [...] questo tentativo sbilenco di dare una 'provenienza', un prequel al noto personaggio di The Texas Chain Saw Massacre, spicca [...] soltanto per essere crogiuolo di sangue, incongruenze, porchetta e castagnaccio.

La recensione critica duramente il film Leatherface, soprattutto per la sceneggiatura incoerente e l'improbabilità degli eventi. Pur riconoscendo qualche buona intuizione nella regia e nella fotografia, il testo sottolinea le pesanti incongruenze e la debolezza narrativa che rendono il film insoddisfacente, lontano dai migliori prequel horror. Scopri perché Leatherface non convince e leggi la recensione completa.

 Piero è sicuramente uno dei migliori autori di fantascienza italiani.

 Continua a fiorire una fantascienza Made in Italy che ci fa sinceramente molto piacere.

Il romanzo di Piero Schiavo Campo, vincitore del Premio Urania 2016, mescola amore, avventura e scienza con una scrittura fluida e inventiva. La trama segue Johnny Cowson in un viaggio galattico alla ricerca della cantante Jane Ross, combinando elementi di fanta-cavalleria e filosofia. Alcuni passaggi finali risultano un po' frettolosi, ma l'opera si distingue per originalità e profondità scientifica. Un esempio di fantascienza italiana di qualità. Scopri un capolavoro della fantascienza italiana, leggere 'Il sigillo del serpente piumato' ti sorprenderà!

 Ho passato la vita a sentire sulla punta della lingua il dolce e amaro sapore del vento.

 I Jeff Haley si posano leggeri e aurei, sprigionando un'energia nostalgica e agrodolce.

Dal sound leggero ma profondo, Jeff Haley con l'album From Upstairs sprigiona un'energia agrodolce e nostalgica. Tra jangle-pop, lo-fi e wave, emerge un mix ben bilanciato di suggestioni che richiamano Jesus And Mary Chain, Kurt Vile e Wire. Un lavoro che conquista per la sua delicatezza e profondità emotiva. Ascolta From Upstairs e lasciati avvolgere dall'intensità del jangle-pop nostalgico di Jeff Haley.

 È indubbio che le canzoni di questo disco siano belle canzoni e che da questo punto di vista Damage and Joy sia inattaccabile nel riproporre il mood tipico della band.

 Non è stato facile mettere d’accordo i due fratelli Jim e William Reid a mettersi a lavorare su questo ultimo disco.

Il tanto atteso ritorno dei Jesus and Mary Chain con l'album Damage and Joy segna la fine di un lungo conflitto familiare tra i fratelli Reid. L'album, prodotto insieme a Martin Glover, miscela shoegaze e rock con canzoni rinnovate e collaborazioni prestigiose. Non un miracolo, ma un lavoro valido in grado di riportare la band in forma dopo 19 anni, confermandone il mood distintivo nel panorama musicale. Scopri il ritorno dei Jesus and Mary Chain con Damage and Joy, un disco shoegaze da non perdere.

 Questa versione “Folk-Rap” è un po’ spalmata per tutto l’album ma nel finale trova il suo apice tangibile.

 Senza coraggio non c’è artista (andatelo a dire agli U2 please !!).

Oh, Vita! rappresenta per Jovanotti un ritorno alla dimensione cantautorale arricchita dalla minimale produzione di Rick Rubin. L'album alterna momenti folk intensi a pezzi più vari e ritmici, sperimentando con successo nuovi suoni e atmosfere intime. Le parole di Lorenzo, finalmente in primo piano, offrono riflessioni profonde sul cambiamento e la libertà, confermando il disco come uno tra i più coraggiosi della sua carriera. Scopri il nuovo lato intimista e sperimentale di Jovanotti con Oh, Vita!

 Paleowolf cerca di ergersi a re indiscusso del dark ambient tribale.

 "Megafauna Rituals" è un perfetto esempio di quello che dovrebbe essere ogni disco ambient.

Megafauna Rituals di Paleowolf è un album dark ambient che evoca la maestà e il pericolo della megafauna pleistocenica. Con sonorità tribali e soundscape opprimenti, trasporta l'ascoltatore in un'atmosfera ancestrale intensa. Il disco riesce a far riflettere sulla condizione primordiale dell'uomo, offrendo un'esperienza sonora immersiva e suggestiva. Ascolta Megafauna Rituals e immergiti nella preistoria sonora di Paleowolf.

 ‘The Visitor’ è un disco brutto, arrangiato male e suonato ancora peggio.

 Gli arrangiamenti orchestrali quasi natalizi di ‘Children Of Destiny’ sono sicuramente la cosa peggiore Neil Young abbia mai fatto nella sua lunghissima carriera.

La recensione evidenzia la delusione per l'album 'The Visitor' di Neil Young e Promise of the Real, giudicato male arrangiato e suonato. Le tracce rock risultano le più deludenti, mentre solo alcuni pezzi acustici mostrano qualche qualità. Il disco non riesce a replicare il successo dei precedenti lavori dell'artista, ma il recente album 'Peace Trail' conferma che Young non è in piena crisi. Scopri perché 'The Visitor' non convince i fan di Neil Young, leggi la recensione completa!

 Lascia un po' perplessi questo disco degli UNKLE, da l'impressione che sia stato fatto poco più di un riempitivo nella discografia del gruppo.

 Pieno di pezzi essenzialmente soul a cui non basta una spruzzata di elettronica per divenire in alcun modo significativi.

La recensione evidenzia come The Road Pt. 1 degli UNKLE sembri un lavoro riempitivo poco ispirato nella discografia del gruppo. Gli arrangiamenti sono curati ma non incidono, e i pezzi soul con elettronica risultano poco significativi. Alcuni momenti spiccano, come la voce di Mark Lanegan e tracce che ricordano Massive Attack, ma sono sporadici e non sufficiente a giustificare più ascolti. Scopri se The Road Pt. 1 degli UNKLE fa per te con la nostra recensione dettagliata!

 "24 brandelli di non senso e insanità: perlopiù brevissime ossessioni, tormenti illogici, art brut da rigattiere."

 "L’universo recluso di Marvin Pontiac è abitato da nani da giardino, Godzilla, orsi, maialini fuggiti, rane e un Santa Claus che si presenta in aprile senza pantaloni."

La recensione racconta l’ascolto di "The Asylum Tapes", un album sperimentale di John Lurie sotto lo pseudonimo Marvin Pontiac. L'opera è descritta come una serie di brevi tracce intense e molteplici influenze culturali. L'autore evidenzia il fascino unico e la complessità del disco, collegandolo alla storia personale di Lurie e al suo percorso artistico. Il tono è emozionale e nostalgico, suggerendo un'opera per ascoltatori sensibili e aperti. Ascolta "The Asylum Tapes" e immergiti nell'universo unico di Marvin Pontiac!

 Questo disco qui è una vera e propria chiamata alle armi.

 Uscite allo scoperto e combattete la paura facendo sentire la propria voce contro l’oppressore.

Horn Ur Marken di The Janitors è un album maturo che combina psichedelia dronica e blues acido con un forte messaggio sociale contro il nichilismo, il capitalismo e le ingiustizie. Registrato a Stoccolma, il disco supera i precedenti lavori della band offrendo una proposta sonora ipnotica, potente e coinvolgente. Con brani carichi di tensione e momenti di mantra drone, questo concept album guida l'ascoltatore a riflettere e a combattere l'oppressione. L'album è considerato uno dei migliori del 2017 nel suo genere. Ascolta Horn Ur Marken e unisciti alla lotta sonora contro l'oppressione!

 Un incontro tra Black Sabbath e Mazzy Star.

 Una voce tormentata che decanta versi che sviscerano anni di conflitti interiori, dubbi religiosi e instabilità mentale.

Il debutto di King Woman, "Created in the Image of Suffering", fonde doom metal e shoegaze con una produzione curata da Jack Shirley. La voce tormentata di Katrina Esfandiari e i riff psichedelici costruiscono un'atmosfera intensa e introspettiva. L'album si distingue per i suoi brani potenti e malinconici, con "Hierophant" come apice indiscusso. Un album che si distingue per la sua profondità e coesione sonora. Scopri il potente doomgaze di King Woman ascoltando il loro debutto ora!

 La gioia di giocare finalmente al tavolo dei grandi.

 Lemandorle sono punk: con i computer, Google e la tecnologia al posto di chitarra, basso e batteria.

La recensione offre una critica ironica e tagliente al mondo degli addetti stampa a pagamento nel panorama musicale indipendente. Racconta l'identità unica e contraddittoria dei Lemandorle, duo punk digitale che mescola tecnologie moderne a una sensibilità pop postmoderna. La musica di San Junipero è vista come un divertente e genuino tentativo di emergere nel 'tavolo dei grandi', tra ricordi e ambizioni globali. Scopri l'universo unico dei Lemandorle e immergiti in San Junipero!

 Tolkachev tende a nascondere quel che nella techno di genere è esibito, lavorando all’illusione e alla decostruzione di un ritmo costante.

 Dieci minuti che non avrebbero sfigurato in coda a un Exai, ché di simile materia sonora oscura sembra aver deciso di disporre Tolkachev, e con assoluta padronanza del linguaggio.

La recensione esalta l'ultimo EP di Stanislav Tolkachev, 'There Is Almost No God', un lavoro techno sofisticato e oscuro che si muove tra strati ambient e ritmiche distorte. Il disco rappresenta un decennio di maturazione artistica, con una produzione raffinata e una sperimentazione sonora che sfida le tradizionali strutture di genere. L'autore apprezza l'equilibrio tra atmosfera e percussioni, sottolineando la padronanza tecnica e l'espressività distintiva di Tolkachev. Ascolta 'There Is Almost No God' per un viaggio unico nella techno più intima e sperimentale.

 Una tavolozza di caldi battiti di una dolce malinconica 'MORR MUSIC' di Markus Archer.

 Una porta aperta, una brezza dal profumo di lillà e note che volano nel nostro sentire fra gentilezze di un cuore che vorrebbe essere più umano.

Spirit Fest offre un insieme delicato di melodie elettroniche e folk, aggraziate dalla voce dolce di Saya e dalla malinconia di Markus Archer. L'album evoca immagini di natura, innocenza e poesia, intrecciando suoni analogici e atmosfere calde in un viaggio sonoro unico. Le composizioni si distinguono per la loro semplicità e autenticità, capaci di trasportare l'ascoltatore in un mondo intimo e colorato. Ascolta Spirit Fest e immergiti in un delicato mondo sonoro pieno di emozioni.

 Un disco che non cambierà la storia del rock ma che fa venir voglia di premere ancora play non appena finito.

 Il risultato è entusiasmante e quantomai intrigante.

L'album Orc degli Oh Sees si presenta come un energico mix di garage-pop e psichedelia con una sezione ritmica serrata e chitarre esplosive. Non rivoluziona il rock ma cattura l'ascoltatore con atmosfere vibranti e abbondanti influenze hard rock e noise. Un disco capace di stimolare la voglia di riascoltarlo subito dopo la fine. Scopri l'energia di Orc e lasciati travolgere dal rock psichedelico degli Oh Sees!

 La differenza la fanno la sua sbalorditiva vocalità e le canzoni, scritte bene e suonate altrettanto, senza fronzoli.

 Questo disco è uno dei più belli del 2017, ci consegna un artista che ha tutti i numeri per riscrivere in chiave moderna la grande musica RnB e Soul.

La recensione esalta 'The Thrill of It All' come un album che combina radici jazz, soul e RnB senza effetti digitali e con arrangiamenti semplici ma efficaci. Sam Smith mostra una vocalità straordinaria e un raffinato senso melodico, con brani che richiamano gospel e musica classica. Il disco è considerato uno dei migliori del 2017 e dimostra la maturità artistica dell'artista. Ascolta ora 'The Thrill of It All' per un viaggio emozionale nel soul contemporaneo.

 «La loro musica si è avviluppata in una patina plasticosa, artefatta, sovraprodotta eccessivamente arrangiata»

 «Songs Of Experience è complessivamente mediocre. Certi episodi, poi, sono talmente tristi che sembra impossibile siano veri.»

La recensione esprime un forte senso di delusione verso 'Songs Of Experience', ultimo album degli U2, considerato un seguito mediocre e troppo pop mainstream rispetto al passato sperimentale e autentico della band. L'autore evidenzia alcune tracce salvabili, ma critica la produzione e le scelte artistiche recenti, sottolineando la perdita di profondità interpretativa di Bono. Nonostante ciò, resta un fan nostalgico del gruppo. Scopri perché 'Songs Of Experience' ha diviso i fan storici degli U2.