Esistono libri che non è nemmeno necessario leggere.

 Un libro graficamente brutto, impaginato male, con font davvero improbabili... ma che emana un fascino davvero difficile da descrivere.

La recensione descrive una rara edizione cubana del diario di Che Guevara in Bolivia, soffermandosi non solo sul contenuto storico ma soprattutto sul fascino tattile e visivo del libro, segnato dal tempo e da annotazioni d’epoca. Pur riconoscendo difetti grafici e tecnici, l’autore ne enfatizza il valore emozionale, immaginando la storia passata tra le pagine consunte. Il libro diventa così un prezioso oggetto che evoca la rivoluzione e l’esperienza vissuta del guerrigliero. Scopri il fascino unico di questo diario storico, un pezzo raro per veri appassionati di rivoluzione e collezionismo!

 Il giuoco del calcio nell’ex Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) è una cosa seria.

 Anche nei gulag si giocava a calcio. E si gioca ancora, naturalmente.

La recensione esplora il libro di Mario Alessandro Curletto che ricostruisce la storia dello Spartak Mosca, club simbolo del calcio sovietico. Tra partite mitiche, personalità come Nikolaj Sarostin e l'influenza del potere staliniano, emerge il valore sociale e politico che il calcio aveva nell'URSS. Il testo riflette sul ruolo dello sport non solo come competizione ma come espressione culturale e identitaria in un contesto storico complesso. Scopri le affascinanti storie di calcio e potere dell'URSS con questo libro unico.

 "Un genio sciroccato che avrebbe potuto essere nume tutelare del folk-rock o della psichedelia."

 "Qui si prende l’anima del folk classico e la si fonde con le ellissi psichedeliche della musica californiana di fine Sessanta."

La recensione racconta la vita travagliata e il talento spesso sottovalutato di Dino Valente, autore di un unico album solista che fonde folk classico, psichedelia e jazz. Nonostante il fallimento commerciale e le difficoltà personali, l’opera emerge come un capolavoro dimenticato, ricco di riferimenti a grandi artisti degli anni '60. La musicalità e le atmosfere evocative dell’album meritano un ascolto attento e una nuova valorizzazione. Scopri l'incredibile eredità folk-psichedelica di Dino Valente, un artista da riscoprire oggi.

 "Non meritavano di essere sbattuti in fretta e furia nel dimenticatoio (il solito, conformistico e stronzo dimenticatoio)."

 "'The Klan' è l’apoteosi dell’emotività dark applicata a temi di scottante attualità. Da lacrime!"

La recensione ribadisce l'importanza dell'album 'Westworld' dei Theatre Of Hate come pietra miliare del post-punk anni '80. Pur non essendo rivoluzionario, il disco mantiene freschezza e fascino. La band, legata a ideali marxisti e protesta sociale, si distingue per atmosfere crepuscolari e composizioni emozionanti. Brani come 'Westworld', 'Conquistador' e 'The Klan' sono evocati come esempi memorabili di questo impatto artistico. Scopri l'epicità oscura di Westworld, un classico post-punk da riscoprire ora!

 «Un'opera di transizione che da sempre suscita forti contrasti tra i fans.»

 «Con un minimo d’attenzione risulta evidente come gli Henry Cow abbiano confezionato un ottimo esempio di avant-progressive spinto al limite dello sperimentalismo.»

La recensione si concentra su 'Unrest', album del 1974 degli Henry Cow, punto di svolta nella loro trilogia di lavori innovativi e spinti verso il limite della sperimentazione avant-prog. Nonostante la divisione tra i fan, l'autore difende l'opera come un esempio pionieristico di musica d'avanguardia che unisce improvvisazione e dettagli compositivi, grazie anche al contributo fondamentale della giovane fagottista Lindsay Cooper che segnò un cambio stilistico. Il disco presenta due anime: un lato più strutturato e un lato B caratterizzato da improvvisazioni e manipolazioni sonore estreme, offrendo così un viaggio musicale oscuro e complesso. Scopri l'avanguardia sonora di Henry Cow e lasciati sorprendere da Unrest!

 Lungo i bordi dell'anima si ferma questo disco.

 Dopo, mi sono sentito come il soffitto di una chiesa bombardata.

La recensione esalta 'Lungo i bordi' di Massimo Volume come un album che richiede tempo e ascolto profondo per farsi apprezzare. I testi di Emidio Clementi sono descritti come evocativi e potenti, capaci di trasportare l'ascoltatore in atmosfere di inquietudine, solitudine e memoria. Un disco fuori dal tempo, considerato un capolavoro della scena musicale italiana, che si lega strettamente alla vita e alle emozioni di chi lo ascolta. Ascolta 'Lungo i bordi' e lasciati avvolgere da un viaggio musicale intenso e senza tempo.

 Robert Johnson vende la sua anima al diavolo. È allora che riceve il talento in cambio della dannazione eterna.

 Se riconoscete queste copertine, 'King Of The Delta Blues Singers' e 'Volume II' sono già i vostri album preferiti, solo non li avete ancora mai ascoltati.

King of the Delta Blues Singers Volume 2 rappresenta la continuazione dell'eredità di Robert Johnson, la cui musica ha influenzato profondamente il blues e il rock. Pubblicato nel 1970 da Columbia, include sedici brani inediti e conferma l'immenso talento e la maledizione del bluesman. I testi e la musica evocano solitudine, oscurità e inquietudine, anticipando sonorità rock futuribili. Questa raccolta è imprescindibile per chi desidera comprendere le radici del rock e del blues rurale. Ascolta l’album e immergiti nell’autentico spirito del Delta Blues.

 «Slow Walkin’Talk», registrata nel ‘68 durante la tournèe dei Soft Machine negli USA come spalla di Jimi Hendrix.

 «The Wind Of Changes» ci avvolge di allegria e speranza per un mondo migliore.

La recensione guida il lettore in un percorso lineare, quasi museale, attraverso l'album Flotsam Jetsam di Robert Wyatt. Vengono analizzate le tracce più significative e le collaborazioni con artisti come Jimi Hendrix e Gary Windo. Il commento sottolinea la cura del curatore Mike King e l'atmosfera eterogenea e sperimentale delle composizioni, confermando l'importanza storica e artistica del lavoro. Immergiti nell'universo musicale unico di Robert Wyatt con Flotsam Jetsam!

 Gli Stormy Six non sono mai stati al gioco di nessuno sia ideologicamente che musicalmente.

 Non ho trovato questo disco né retorico e né datato, vero è che molti testi appaiono oggi un po’ nostalgici, ma vivi, perché storici a testimonianza di vicende degli anni della guerra e quindi della resistenza.

La recensione analizza 'Un Concerto' degli Stormy Six, registrato dal vivo nel 1993 e pubblicato nel 1995, evidenziandone l'importanza storica e la fedeltà agli arrangiamenti originali. L'album unisce contenuti politici profondi con una musica che oscilla tra folk, rock progressivo e sperimentazione. Il disco mostra la capacità della band di rimanere autentica e innovativa, rifiutando compromessi ideologici e musicali. La recensione sottolinea il valore emozionale e culturale dell’opera, con testi vivi e coinvolgenti legati alla resistenza e ai temi sociali. Scopri l'energia autentica degli Stormy Six in questo imperdibile live storico!

 Questa grandiosa opera dello straordinario maestro sovietico... non fanno parte della storia del cinema, SONO, la storia del cinema.

 La scena della madre che rotola singhiozzando per la gradinata non ha eguali in bellezza e perfezione.

La recensione esalta Bronenosec Potemkin come il più grande film mai girato, sottolineando la sua struttura narrativa in cinque episodi, l'intensità emotiva delle scene e l'importanza storica. Si evidenzia la maestria di Ejzenstejn nell'uso del montaggio e delle immagini simboliche, specialmente nella celebre scena della scalinata di Odessa. Il film è definito pilastro fondamentale e irrinunciabile della storia del cinema. Scopri il capolavoro che ha cambiato il cinema: guarda Bronenosec Potemkin ora!

 Gente che, pigliando per il culo niente meno che gli intoccabili Clash, cantava "Never Been In A Riot".

 "Beetroot", vale a dire: i Television sequestrati dalla loro polverosa dimora newyorkese e sballottati di colpo in un baraccio di provincia.

Questo debutto LP dei Mekons presenta un post-punk originale, ironico e impegnato, che fonde influenze da Wire, Fall e Gang Of Four. Il disco si caratterizza per un approccio caustico alla critica sociale senza cadere nello sloganismo. Caratterizzato da musicisti abili e tracce dal carattere variegato, l'album è un piccolo classico del rock sotterraneo britannico, capace di evocare stati d'animo e atmosfere autentiche con semplicità ed efficacia. Scopri l'ironia e il post-punk britannico con l'album cult dei Mekons!

 «Cribbio. Mi consenta, questa canzone è fantastica»

 «Menomale che Silvio c’è è il grido disperato di un povero e giovane e intelligente uomo»

La recensione celebra l'album di Andrea Vantini come un inno appassionato alla libertà e un grido di speranza per l'Italia. La canzone 'Menomale che Silvio c'è' si distingue per il suo richiamo alla tradizione del bel canto italiano unito a un messaggio politico di sostegno a Silvio Berlusconi. Vantini è rappresentato come un giovane determinato a difendere i valori della libertà e della meritocrazia. L'album è consigliato a chi cerca un mix di musica classica e impegno sociale, con un approccio diretto e coinvolgente. Ascolta ora 'Menomale che Silvio c'è' e scopri un inno italiano alla libertà!

 "Non sentiamo il classico punk che ci trita epilettici accordi da combattimento, ma sentiamo sensibili arpeggi distorti e linee di basso così imponenti che non avere brividi è impossibile."

 "'Teenage Warning' è uno dei principali dischi di tutti i tempi, un lavoro così perfetto che non riesco a descriverlo con tante parole."

La recensione celebra 'Teenage Warning' degli Angelic Upstarts come un capolavoro del punk operaio anni Settanta, con sonorità aggressive ma curate. L'album si distingue per la sua carica emotiva e i messaggi sociali, rappresentati da brani intensi come 'We are the people' e 'Little Tower'. La voce di Mensi emerge per la sua autenticità e carica. Considerato un disco imprescindibile nel panorama punk. Ascolta ora 'Teenage Warning' e immergiti nel punk autentico degli Angelic Upstarts!

 Più che identificarli col collasso della Musica preferirei identificarli col collasso stesso.

 La registrazione è di eccellente qualità e ci permette di seguire lo sviluppo di ogni singolo suono distintamente, al pari di un prisma.

Hijokaidan rappresenta il caos sonoro nell'album Last Recording Album, con un noise estremo che sovverte il concetto di rock. La band giapponese, attiva dagli anni '70, unisce chitarra distorta, urla acutissime e assalti elettronici. Il lavoro si distingue per la qualità della registrazione che mette in risalto ogni dettaglio sonoro. Un'opera difficile ma poetica nella sua violenza sonora. Scopri l’estremo mondo sonoro di Hijokaidan, ascolta Last Recording Album ora!

 Posso solo fare un'ipotesi su tale coinvolgimento spassionato - o morbosamente appassionato... fondamentalmente priva - e quindi, privi - di tutti gli elementi necessari al connubio artista/opera d’arte.

 E’ incredibile, e triste, quanto possa venire esaltato un pezzo del tutto privo di grazia quanto 'The Great Gig in the Sky', nel quale si sovrappone un goffo quanto anticreativo urlo femminile.

La recensione offre una visione fortemente critica su 'The Dark Side of the Moon', smontando la percezione comune di capolavoro musicale. L'autore considera l'album e i Pink Floyd come esempi di sperimentazioni inefficaci, con musica banale e priva di vera arte. L'opera viene associata a un fenomeno di culto più basato su idolatrie e miti che su reale valore artistico. Vengono evidenziati elementi musicali discutibili e un pubblico poco consapevole. Scopri una recensione fuori dal coro: leggi ora la critica completa!

 Imparate da don Julio a sedurre le donne, e mannate a memoria il suo vademecum per la scopata garantita.

 Altro che Manuale d’Epitteto! Questo vinile è una vera e propria scuola di vita.

La recensione celebra l'album 'Sono Un Pirata, Sono Un Signore' di Julio Iglesias come una vera e propria scuola di vita e seduzione. L'autore ricorda l'importanza del disco nella sua formazione personale, enfatizzando le liriche che parlano di amore e relazioni senza troppi veli. Tra ironia e affetto, il disco emerge come un classico amato da generazioni, capace ancora oggi di insegnare e intrattenere. Ascolta l’album e scopri il fascino irresistibile di Julio Iglesias!

 Un album prog che, pur non raggiungendo l'eccellenza, propone spunti interessanti e un approccio creativo.

 Måltid è un viaggio musicale per chi cerca sperimentazione e originalità nel panorama progressive.

La recensione di Måltid di Samla Mammas Manna mette in luce un album prog caratterizzato da sperimentazione e originalità. Pur non essendo un capolavoro unanimemente riconosciuto, l'opera si distingue per le sue idee fresche e la sua personalità. È un disco da ascoltare per gli appassionati del genere e della scena scandinava degli anni '70. Scopri l'originalità del prog anni '70 con Måltid di Samla Mammas Manna!

 La rivoluzione, compagni arriverà in bicicletta suola e pedale questo è il vero ideale.

 Imbarazzante nel senso che i suoi colleghi non hanno più il coraggio di certe denunce sociali.

Resistenza e Amore di Alessio Lega è un album che fonde testi d'amore e forte denuncia sociale con influenze jazz e teatro canzone. Il cantautore rinasce dalla scuola classica degli anni '70 e rende omaggio a Fabrizio De André con sincerità e coraggio. Il disco, dall’atmosfera cupa e impegnata, invita all'ascolto attento e alla riflessione sui temi attuali e personali. Ascolta Resistenza e Amore e scopri la forza del cantautorato impegnato!

 La splendida voce roca di Leslie Woods sta a questo disco come una scia di profumo lasciato da una bella donna.

 I testi sono più pervasi da ironia, o più spesso da sarcasmo, che fa sorridere, e pensare.

L'album 'Playing With a Different Sex' dei The Au Pairs è un capolavoro di funk politico con un mix di ritmo preciso e testi ironici. La voce roca di Leslie Woods e la forte componente femminista caratterizzano un disco ancora fresco e rilevante. Brani come 'Armagh' e 'It’s obvious' affrontano temi sociali con una carica emotiva e groove irresistibile. Ascolta ora 'Playing With a Different Sex' e scopri un classico femminista e politico del post-punk inglese.

 Nella voce di James, risuona una secolare maledizione, la lacerazione di ferite che non trovano lenimento né conforto.

 Si può traghettare Napoli e i suoi umori nel futuro, forse, a trent'anni di distanza non tutto è perduto, forse...

L'album Napoli Centrale del 1975 fonde jazz, funk e musica napoletana in un potente racconto sonoro sulla vita dura e la rassegnazione a Napoli. James Senese e la sua band portano un messaggio di denuncia sociale attraverso un linguaggio musicale innovativo e verace, contestualizzando problemi di emigrazione, violenza e speranza. Un disco che trascende il tempo, dimostrando che si può innovare senza rinunciare alle proprie radici. Ascolta Napoli Centrale e scopri il jazz più autentico e impegnato della Napoli anni '70!