La chitarra di Coxon è una 'individuazione chirurgica della direzione precisa da dare al rumore'.

 Il rumore e il miele come un’entità unica e indivisibile, nella migliore tradizione dei fissascarpe.

La colonna sonora di Bloodwitch per la serie Netflix "I Am Not Okay With This" è un progetto creativo di Graham Coxon, che esplora shoegaze, psichedelia e dreampop. La band fittizia Bloodwitch incarna le influenze di My Bloody Valentine, Jesus and Mary Chain e Velvet Underground. L'album si presenta come una compilation ideale della carriera immaginaria del duo, guidato da una chitarra espressiva e un'incantevole voce femminile. Il disco unisce rumore e dolcezza, anticipando un possibile seguito. Ascolta Bloodwitch e immergiti nelle atmosfere di I Am Not Okay With This.

 Un mondo spietato che dispera, di un sentimentalismo falsificato insopportabile, condannato al suolo dell'Interstate.

 Parfrey ha fatto Realismo Sociale e Terrorismo Estetico.

La recensione esplora la figura complessa di Adam Parfrey, intellettuale e editore di culto noto per la sua ricerca nelle subculture estreme e controverse. L'album 'A Sordid Evening Of Sonic Sorrows' viene descritto come un'opera originale, violenta e raffinata, che fonde influenze punk, hardcore e dark con un'estetica apocalittica. Parfrey emerge come un innovatore anticonformista che ha sconfitto la censura e la cultura mainstream, lasciando un segno indelebile nella cultura underground. Scopri l'universo oscuro di Adam Parfrey e il suo album unico nel suo genere.

 "Robin ritorna in punta di piedi come ha sempre fatto."

 "Cinque minuti di una bellezza struggente. Robin e la sua chitarra acustica; esili note tratteggiate, dipinte, fragili."

Dopo sette anni di silenzio, Robin ritorna con il suo progetto Sophia, portando un singolo intenso e delicato. 'It's Easy to be Lonely' è un viaggio nella solitudine e nella bellezza struggente, caratterizzato da chitarre acustiche e atmosfere intime. Il brano suscita una commozione profonda e rinnova l'amore per l'artista e la sua musica. La recensione evidenzia la semplicità e la purezza del pezzo, sottolineandone il valore artistico e simbolico. Ascolta ora l’emozione del ritorno di Sophia e lasciati avvolgere dalla sua musica.

 "Un sogno incubo di parole a caso, una presa per il culo a gravità zero."

 "'I'm the Walrus' è più che una canzone, è una cosa acida, storta e ondeggiante..."

La recensione esplora 'I'm the Walrus' come un viaggio sonoro e linguistico unico, un mix surreale di nonsense, psichedelia e ironia tipici dei Beatles. L'autore descrive la canzone come un mondo popolato da spiritelli e creature bizzarre, e celebra la complessità del brano e i suoi giochi di parole che sfuggono a interpretazioni lineari. Un invito a lasciarsi trasportare dalle onde sonore e a immergersi in un'esperienza sensoriale fuori dal comune. Ascolta 'I'm the Walrus' e immergiti in un mondo di suoni e immagini surreali!

 Un disco misterioso come il sound di una cassapanca impolverata che non apre mai nessuno.

 Pezzi che parlano il linguaggio segreto degli oggetti.

La recensione di 'Dauw' di Machinefabriek celebra un album dal carattere misterioso e avvolgente, capace di evocare immagini e sensazioni attraverso suoni ricercati e sperimentali. Caratterizzato da una forte atmosfera e da suggestioni ispirate a artisti come Richard Chartier e Taylor Deupree, il disco è descritto come un viaggio attraverso un linguaggio sonoro segreto e intimo. Un'opera che si distingue per la sua profondità emotiva e per la sua capacità di suscitare riflessioni personali. Ascolta 'Dauw' di Machinefabriek e lasciati avvolgere dal suo sound unico.

 La musica era carne e anima ma pure sudore, lacrime e sangue ma pure gioia e rivoluzione.

 Wilko che pareva una marionetta impazzita, avanti e indietro, a macinare chilometri su quel palco, in moto perenne.

La recensione ripercorre il pregiudizio iniziale dell'autore sul pub rock, per poi scoprire l'autenticità e la passione di Dr. Feelgood. Wilko Johnson e Lee Brilleaux sono descritti come autentiche icone di un genere fatto di sudore, energia e pura anima rock, sottolineando la connessione profonda tra pub rock e punk. Ascolta 'Down by the Jetty' e immergiti nell’energia autentica del pub rock!

 La musica le salvò la vita.

 Esther ha le antenne drizzate e vede che la Bestia – che lei conosce bene – sta cercando di rialzare la testa in tutta Europa.

La recensione racconta la straordinaria storia di Esther Béjerano, sopravvissuta ad Auschwitz grazie alla musica. Mentre i campi nazisti nascondevano una realtà di canti e orchestrine, Esther ha trasformato questa esperienza in impegno politico e culturale, fondendo antifascismo e rap con il gruppo Microphone Mafia. A 96 anni continua a combattere l'intolleranza e a trasmettere la memoria della Shoah alle nuove generazioni. Ascolta la storia di Esther e scopri il potere della musica e della memoria.

 Vorrei ridere ma niente mi sembra divertente, ora il mio mondo è un pastello sbiadito.

 La rassegnazione e la speranza sono due facce della stessa medaglia. Anzi la stessa faccia.

La recensione esplora la struggente dualità della vita di Chet Baker, segnata dalla lotta tra rassegnazione e speranza. "She Was Too Good to Me" viene interpretato come un racconto in musica di questa tensione esistenziale, con la tromba come voce dell’anima tormentata del musicista. L’atmosfera è intensa e riflessiva, arricchita da immagini evocative della sua vita. Un ritratto profondo di un artista e della sua storia. Scopri l’anima tormentata di Chet Baker ascoltando questo capolavoro jazz.

 Una specie di miracolo, archetipo o non archetipo.

 Il cantato semplice, il vagare della chitarra quasi sullo sfondo, le spezie e gli aromi musicali dosati con delicatezza.

La recensione celebra 'Folk Roots, New Routes', l’album che ha dato forma al folk inglese degli anni ’60. Shirley Collins e Davy Graham creano un equilibrio perfetto tra voce e chitarra, fondendo tradizione e contaminazioni con jazz, blues e suoni orientali. Un viaggio intimo e senza enfasi in una musica sospesa tra realtà e sogno, capace di anticipare atmosfere uniche come quelle di Nick Drake. Un disco essenziale, delicato e fondamentale per comprendere le radici del folk britannico. Scopri l'origine autentica del folk inglese con questo capolavoro senza tempo.

 Il Duca, poi, l’improvvisazione ce la dosa come il chinino per la malaria, a gocce, e non a tutti...

 Avevo legato la mia vita a quella del Duca, dopo quella sera lui usava dire che era nato a Washington ed era rinato a Newport.

La recensione racconta, in prima persona, l'esperienza di Paul Gonsalves, sassofonista della Duke Ellington Orchestra, focalizzandosi sul leggendario assolo di 27 ritornelli al Newport Jazz Festival del 1950. Viene descritta la complessa dinamica della band, l'importanza di Duke Ellington come leader e compositore, e l'impatto che quell'assolo ebbe nel rilanciare l'orchestra nel mondo del jazz. Il racconto è ricco di aneddoti sulla vita dei musicisti e sull'atmosfera del tempo. Ascolta ora l'epico assolo di Gonsalves e vivi la magia di Duke Ellington!

 Bello

La recensione si limita a una sintesi molto breve ma estremamente positiva dell'album The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, definito semplicemente 'Bello' con il massimo dei voti. Ascolta l'album per scoprire perché è un classico immortale.

 Il barile in questo preciso caso è qualitativamente se non proprio ricolmo fino all'orlo, ancora dignitosamente pieno.

 Son qvesti i Nirvana givsti!

La recensione valorizza il concerto 'Live at the Paramount' come un documento sonoro autentico e vibrante dei Nirvana, molto più rappresentativo della loro essenza rispetto all'Unplugged MTV. L'autore apprezza la qualità della registrazione e le intense performance dei brani più datati, sottolineando la rilevanza storica dell'evento. Questo live è visto come una testimonianza della forza e della genuinità del trio grunge sul palco. Scopri l'energia autentica dei Nirvana con questo concerto imperdibile!

 La vita può essere una sarabanda interminabile, un collage stupefacente di suoni mai sentiti, un lungo, sfrenato baccanale che celebra il godimento di tutti i sensi.

 Il dottor Faust cedette e trascorse lunghi anni nelle grinfie di Mefistofele. Vide cose che non aveva mai visto, gustò cibi che non aveva mai gustato e sentì una musica... che fino ad allora aveva udito solo nei suoi sogni.

La recensione esplora l'album 'Faust' come un viaggio sensoriale e filosofico tra surrealismo, elettronica e blues psichedelico. L'autore immagina un dialogo immaginario tra Faust e Mefistofele, sottolineando la complessità e l'innovazione musicale dell'opera. Tra inquietudine e speranza, il disco si configura come un mosaico sonoro unico degli anni '70, capace di suscitare emozioni intense e riflessioni profonde. Scopri il capolavoro 'Faust' e lasciati trasportare in un viaggio musicale senza pari.

 I Cosmic Psychos sono, in poche parole, il gruppo più cazzuto che abbia infestato gli ’80.

 La musica è il più devastante incrocio di Stooges e Motorhead che mai sia stato partorito.

La recensione celebra Go the Hack dei Cosmic Psychos come un album fondamentale per la scena grunge, sottolineando l'energia grezza e l'attitudine tamarra della band australiana. Con un sound che fonde Stooges e Motorhead, il gruppo porta la sua musica sporca e potente da Melbourne a Seattle, influenzando la scena degli anni '80. L'album è descritto come un concentrato di rock punk devastante e autentico, con brani memorabili e tanta attitudine. Scopri l'energia incontaminata di Go the Hack: un classico da non perdere!

 Chiunque abbia avuto la fortuna, olfattiva e papillare di venirne a contatto, non ha potuto che inginocchiarsi di fronte a cotanta arcaica forza della natura e a siffatta magnificenza.

 Una tra le Opere più magniloquenti che la civiltà umana abbia saputo creare: un'opera senza tempo, dal sapore millenario.

La recensione celebra Casu Marzu come un capolavoro della tradizione umana, un formaggio vivente che rappresenta una sapienza millenaria e un'opera d'arte naturale. Pur essendo una sfida per il palato e lo stomaco, l'opera è venerata da pochi appassionati che ne riconoscono il valore culturale e la forza espressiva senza tempo. Un'esperienza unica che va oltre i pregiudizi e l'oblio. Scopri l'affascinante mondo di Casu Marzu, un'esperienza gastronomica senza paragoni!

La recensione assegna un punteggio di 4 su 5 all'album Gøggs. L'autrice Miss Kinotto propone un giudizio positivo, anche se la recensione è estremamente sintetica e non approfondisce dettagli specifici sull'opera. Ascolta l'album Gøggs e scopri il suo sound unico!

 È il Grunge come lo immagino io.

 Un album grezzo, sporco, cattivo, rumoroso e colmo di grandi spunti.

La recensione celebra Salt Lick, il secondo EP dei Tad, come uno dei lavori più sporchi e potenti del grunge anni ’90. Prodotto da Steve Albini, l’album si distingue per riff metal pesanti, influenze punk e una voce unica e grezza. Nonostante il gruppo sia stato sottovalutato, il disco è considerato un ottimo esempio della scena di Seattle, con riferimenti a band come Melvins e Black Flag. Salt Lick è apprezzato come parte di una discografia che merita più riconoscimento. Scopri Salt Lick, un classico grunge che merita di essere riscoperto!

 Layne urla: "Into the flood again, same old trip it was back then. So I made a big mistake trying too see it once my way".

 "Have I run too far to get home, have I gone and left you here alone?"

La recensione analizza il brano 'Would?' degli Alice in Chains, scritto da Jerry Cantrell per Andrew Wood e divenuto simbolo della sofferenza e della tragedia legate alla droga. Attraverso liriche cariche di dolore e senso di fallimento, la canzone riflette la lotta interiore di Layne Staley, frontman della band, la cui tragica fine sottolinea il peso del messaggio. 'Would?' è un inno nichilista, icona del grunge anni '90 e marchio indelebile della band. Ascolta 'Would?' degli Alice in Chains e scopri il suo significato profondo.

 Quello dei singoli in vinile è un culto, un fottuto culto feticcio.

 La musica dei Mudhoney è merda pura non roba radio friendly.

La recensione celebra il singolo in vinile dei Mudhoney, un simbolo del grunge autentico e underground. La musica è descritta come non radio-friendly, con una voce intensa e riff di chitarra circolari. Il lato B offre un blues distorto che tratta temi forti come il suicidio adolescenziale con un tono beffardo. Un cult per gli amanti del punk e dell'indie genuino. Ascolta il singolo cult di Mudhoney e immergiti nel vero grunge underground!

 La polpa e l'anima di questa uscita va quindi cercata nel primo cd e nel film.

 Impossibile non guardarsi indietro e non pensare a Marc Bolan durante l'ascolto, così come guardare avanti mentre parte "Winter Bites" e non pensare ai Jane's Addiction.

La recensione racconta la tragica storia di Andrew Wood e celebra il cofanetto dedicato a lui, che include musica e documentari. Malfunkshun viene presentato come un progetto di talento giovanile, con un sound ancora grezzo ma promettente. Il disco e il documentario ripercorrono la vita artistica di Wood, mostrando un giovane rockstar destinato a lasciare un segno nel panorama di Seattle. Tra musica, ricordi e interviste, emerge un ritratto sentito e coinvolgente. Scopri l'eredità musicale di Andrew Wood con questo cofanetto unico.