Hull è una "riva lontana" che profuma di oasi felice, un intimate-low-fi da cameretta, è il posto da cui non riesci a staccarti nonostante lo tradisca tutte le notti.

 È un album intimo, un diario segreto che odora di pioggia e parla di Tracey. Parla di noi.

L'album 'A Distant Shore' di Tracey Thorn ci trasporta nella grigia città di Hull, con la sua pioggia incessante e la semplicità di una vita quotidiana dilatata nel tempo. Un lavoro musicale intimo e lo-fi che parla di vulnerabilità, scoperta e cambiamento. La recensione sottolinea la nostalgia e la delicatezza di un diario musicale personale, capace di evocare una forte atmosfera emotiva. Scopri l’intimità musicale di Tracey Thorn in 'A Distant Shore'. Ascolta ora!

 La voce di quella ragazzotta minuta e timida si estende, con naturalezza e senza apparente fatica, su oltre tre ottave senza mai stridere.

 Quell'album è un urlo sommesso, una ribellione nata sconfitta, un talento smisurato bruciato dal veleno del perbenismo.

La recensione esplora la vita e la carriera di Karen Carpenter, soffermandosi sulle pressioni familiari e sociali che l'hanno costretta a rinunciare alla sua passione musicale. Nonostante il successo con i Carpenters, Karen ha lottato contro disturbi alimentari e un'immagine pubblica forzata. Il suo disco solista rappresenta una ribellione soffocata dalle aspettative, culminando in una tragica fine prematura. Scopri la storia dietro la voce unica di Karen Carpenter e il suo disco solista in questa recensione intensa.

 "Fragili gemme pop, perse nella deriva di un suono semi addormentato e quasi al limite della soglia percettiva."

 "Un disco talmente bello che non sai se ridere o piangere e allora ti scappa il sorriso di chi, almeno per un momento, ha trovato casa."

Diamond Jubilee di Cindy Lee è un album che fonde nostalgie pop anni '60 con un'estetica queer intensa e dolente. La musica avvolgente, low-fi e sognante, racconta storie di perdita e solitudine con delicatezza e immediatezza. L'album evoca fantasmi musicali del passato e invenzioni originali, creando un'atmosfera magica e intima. Un lavoro che tocca profondamente, tra luci e ombre, che trova ascoltatori alla ricerca di emozioni sincere e sonorità alternative. Ascolta Diamond Jubilee e lasciati avvolgere dalle sue fragili gemme pop.

 Un paio d’ali di pellicola mi conducono verso un radioso orizzonte in questo giorno così mesto.

 "Dovrebbero abolire il lunedì" penso ritornando alla realtà, quella che mi conduce fiaccamente dal divano al letto.

La recensione di 'Lunedì Cinema' di Stadio e Lucio Dalla evoca una profonda nostalgia e riflessioni intime, accompagnate da un'atmosfera pacata e quasi cinematografica. L'autore si lascia trasportare da ricordi d'infanzia e sensazioni di quiete, trovando nel brano un mix di dolcezza e malinconia. Nonostante la calma apparente, emerge un apprezzamento sincero per la qualità e la poetica dell'opera. Scopri l'atmosfera unica di 'Lunedì Cinema' e lasciati trasportare dalla magia di Stadio e Lucio Dalla.

 Suoni vintage che sanno trasportarci a quegli anni e che ci restituiscono una registrazione amatoriale rimasterizzata che può entrare nella storia del progressive italiano.

 Difficile per Celestino Scaringella voce, Carlo Lena tastiere, Gianni Foresti basso, Luigi Catalano chitarra e Valerio Liboni batteria, ovvero La Strana Società.

La recensione analizza l'album 'Il lungo viaggio dell’amico Harry' della band torinese La Strana Società, un lavoro prog registrato nel 1972 ma pubblicato solo nel 2017. Nonostante la tecnica e un suono vintage distintivo, il disco mostrava difficoltà a competere con capolavori contemporanei italiani e internazionali. Il successivo cambiamento della band verso il pop ha segnato la svolta del loro percorso. Il disco rimasterizzato offre oggi un'affascinante testimonianza del prog italiano d'epoca. Scopri il fascino nascosto del prog italiano con 'Il lungo viaggio dell’amico Harry'.

 «Come fa un esponente di una razza limitatissima a annunciare all’altra che essa lo porta all’eternità?»

 «Un sintetizzatore non per cucinare manicaretti, ma per emettere onde sonore variamente modulate… Ma si può?»

La recensione offre una lettura molto originale e metaforica dell'album 'From Here to Eternity' di Giorgio Moroder, rappresentando un dialogo immaginario tra un dio alieno e il suo giovane efebo. L'opera è rievocata attraverso immagini cosmiche e raccontata come una scoperta quasi miracolosa della musica umana e dei sintetizzatori. La narrazione oscilla tra ironia, poesia e riflessione sul significato della musica e dell'eternità. Scopri la recensione più surreale e originale di Moroder su DeBaser!

 «Se potessi esprimerlo con le parole, non ci sarebbe nessuna ragione per dipingerlo»

 «L'eco spettrale dell'armonica traccia la via. Si potrebbe guidare ad occhi chiusi, lontani da casa.»

La recensione esplora il brano 'Driving Away From Home (Jim's Tune)' degli It's Immaterial, sottolineandone le radici culturali, le influenze americane e britanniche e un'atmosfera nostalgica che evoca paesaggi urbani spettrali. Racconta della collaborazione con Jerry Harrison e Jim Lieber, e delle difficoltà commerciali nonostante il successo di classifica. Il pezzo è descritto come un classico outsider on the road, intriso di malinconia e senso di fuga. Scopri l’atmosfera magnetica di 'Driving Away From Home' e lasciati trasportare dal viaggio musicale degli It's Immaterial!

 Lo spirito di Sprung Aus Den Wolken aleggia tra quelle macerie come corvi plananti su carni decomposte, uno spirito puro come cristallina acqua di montagna.

 In pezzi come "Noch Lange Nicht" un laido e grooveggiante basso funk rimbalza gommoso tra pareti nude mentre la voce concitata e declamante pare comandare un plotone d'esecuzione.

La recensione celebra l'album Sprung aus den Wolken come un manifesto di creatività e rivoluzione sonora nella Berlino degli anni '80. Attraverso un sound primordiale e sperimentale, unisce funk, elettronica e percussioni esotiche in un contesto di rottura con il passato e le vecchie convenzioni musicali. La musica evoca immagini di macerie e rivoluzione, mischiando ritmo e atmosfere psichedeliche, offrendo un'esperienza audace e originale. Scopri ora l'alchimia sonora di Sprung aus den Wolken e immergiti nella Berlino rivoluzionaria degli anni '80!

 "Chitarre sorridenti, testi lunatici"

 "Senti il brano e pensi a una stazione radio che trasmette solo per te ed è come mollare gli ormeggi tra le scintille di luce delle chitarre. Io non vorrei dirlo, ma è una cazzo di apoteosi..."

Questa recensione celebra con entusiasmo il piccolo ma affascinante EP 'You Should All Be Murdered' di Another Sunny Day, evidenziando il fascino unico della Sarah Records. Con chitarre leggere e testi lunatici, il disco evoca un’atmosfera dolce e onirica, che accompagna l’ascoltatore in un viaggio fatto di semplici meraviglie. Un’esperienza musicale che si ama come la primavera, fatta di energia e delicatezza. Scopri ora le atmosfere uniche di Another Sunny Day e lasciati trasportare dalla loro dolce energia.

 Film praticamente diviso in due parti, a tratti anonimo ma, in definitiva, sentito e comunque degno di visione.

La recensione evidenzia una struttura narrativa in due parti, con momenti che risultano anonimi. Tuttavia, il film rimane complessivamente sentito e meritevole di essere visto, con un giudizio equilibrato e moderato. Scopri di più su Cuore sacro e decidi se vederlo!

 Frank vede arrivare il caos e non se ne allontana, ci va incontro con la consapevolezza che tutto sta per essere distrutto e dopo non ci sarà più niente.

 "Pensare la bellezza attraverso la distruzione sublime del mondo" è la chiave artistica della Thought Gang.

La recensione esplora l'album "Thought Gang" come un laboratorio sonoro di jazz industriale e spoken word, caratterizzato da dissonanze, rumori urbani e atmosfere oscure. L'opera è descritta come una riflessione sul caos contemporaneo e sull'alienazione, con richiami a Tom Waits e ambientazioni tipiche di David Lynch. La musica fonde rumore e melodia per creare un'esperienza disturbante ma profondamente evocativa, premiata con un giudizio positivo. Il disco rappresenta una sfida concettuale e artistica che affascina anche per la sua imprevedibilità. Scopri l'universo sonoro unico di Thought Gang e lasciati coinvolgere dal caos musicale!

 "The Jeweller è tristissima, ma il suo ritornello è come il sorriso della musa che arriva anche negli angoli più sperduti."

 "Le monete sono come le canzoni di questo disco: luminose e piene di cicatrici."

La recensione celebra 'The Use of Ashes' dei Pearls Before Swine come un album folk da camera intriso di malinconia e poesia. Ciascuna traccia, dal profondo significato e arrangiamenti delicati, trasmette un senso di solitudine e devozione. L’uso di strumenti classici arricchisce l’atmosfera, conferendo al lavoro una bellezza naif e aggraziata. Il testo sottolinea il valore emotivo e la magia musicale di brani come 'The Jeweller' e 'Rocket man'. Ascolta 'The Use of Ashes' e lasciati trasportare dalla sua magia folk unica.

 Chi ha ideato questo album è un genio del marketing o un completo folle?

 Duran canta male, lui mica è cantante, c'è da aspettarselo.

La recensione analizza l'album 'Dos Campeones' di Camilo Azuquita e Roberto Duran, evidenziando la presenza del ritmo e del 'sabor' della salsa ma sottolineando la mediocrità delle composizioni e le scarse capacità vocali del pugile Duran. L'album colpisce per il coraggio dell'idea ma non raggiunge risultati memorabili. Viene definito un progetto insolito e curioso, più interessante per la sua natura unica che per la qualità musicale complessiva. Scopri l’insolito incontro tra salsa e pugilato ascoltando Dos Campeones!

 Le creazioni di Prine sono un puro esistenzialismo proustiano. Viaggi mentali nel Midwest fino all’ennesimo grado.

 Un coraggioso rivelatore della verità che, con un occhiolino e un sorriso, ci ha mostrato chi siamo.

La recensione celebra l'album Sweet Revenge di John Prine, sottolineandone l'ironia, l'umorismo e la poetica scrittura folk. Pur non essendo il suo debutto, il disco mostra maturità e sarcasmo, narrando anche momenti malinconici con grande efficacia. L'autrice invita ad apprezzare il cantautore come figura imprescindibile della musica americana. Un viaggio musicale tra verità, leggerezza e profondità che coinvolge e diverte. Ascolta Sweet Revenge, scopri l'ironia e la poesia di John Prine!

 Woody Allen si è definitivamente rincoglionito

La recensione è molto sintetica e critica nei confronti di Woody Allen, suggerendo un degrado nella sua creatività. Il film 'Un colpo di fortuna' non convince l'autore, che ne evidenzia una perdita di brillantezza. Scopri perché questa commedia di Woody Allen non ha convinto la critica!

 «Il punk era davvero il meglio de lo meglio»

 «Io non concepisco, diceva Baudelaire, un tipo di bellezza in cui non vi sia infelicità»

La recensione celebra Ultravox! Ha! Ha! Ha! come un disco rivoluzionario che fonde punk, caos e intelligenza in un unico capolavoro musicale. L'autore ricorda con nostalgia la figura carismatica di John Foxx e l'importanza dell'album nel contesto culturale e musicale degli anni '70. Il disco è descritto come audace e malinconico, con una ballata finale che esprime la sublime malinconia del futuro. Un omaggio sentito alla musica di una generazione di outsider e alla loro lotta di identità. Scopri l'energia e la malinconia di Ultravox! Ha! Ha! Ha! ascoltando questo capolavoro punk.

 Cantami, o Diva, dei peli d'Achille che se tajava tutte le mattine co' un rasoio vecchio e tutto rotto.

 In culo t’entra, in testa no, porca Troia. Stuprata post mortem la bellezza dell’eternità.

La recensione presenta l'Iliade di Omero con un tono ironico e dissacrante, mettendo a fuoco la tragicità e le contraddizioni dell'eroismo e della vendetta. Attraverso un linguaggio colloquiale e pungente, il recensore riflette sulle dinamiche tra personaggi e sulle implicazioni simboliche dell'opera, senza rinunciare all'umorismo. L'analisi va oltre il testo per esplorare le conseguenze spirituali e morali della guerra e dell'onore. Scopri l’Iliade come non l’hai mai letta, tra mito e ironia!

 «Se intitoli un disco con qualcosa che suona tipo: 'Il mio culo è stato un ponte, per te, da attraversare', non credo che resti tanto spazio per le interpretazioni!»

 «Marsha ha usato il suo corpo ingombrante e ingovernabile come un mattone (o una bottiglia) da lanciare contro ogni forma di controllo e di dominio ben prima di quella notte allo Stonewall Inn.»

La recensione analizza 'My Back Was a Bridge for You To Cross' di Anohni & the Johnsons, un album che ritorna a temi politici profondi ispirati alla figura di Marsha P. Johnson e ai moti di Stonewall. Viene apprezzato il coraggio del cambiamento artistico di Antony Hegarty verso Anohni e l'approccio musicale più essenziale rispetto al passato. Il disco è descritto come intenso, politico e personale, con un messaggio forte sul corpo e la memoria storica, anche se con qualche difficoltà nel trovare nuove strade musicali. Scopri il nuovo album di Anohni & the Johnsons, un viaggio tra musica e impegno politico.

 Eric Clapton, unico musicista ad essere stato inserito tre volte nella Rock and Roll Hall of Fame.

 Gli Yardbirds rendono meglio dal vivo, trovando un equilibrio tra R&B tradizionale, blues e una notevole energia postbellica.

La recensione esplora il periodo formativo di Eric Clapton con gli Yardbirds, sottolineando l'importanza delle registrazioni live e in studio degli anni '60. Viene descritta la scena musicale londinese e l'influenza del blues e R&B americano sulla band. Il testo evidenzia il valore storico e l'energia travolgente dei brani, ponendo l'accento sull'eredità di Clapton e del blues rock britannico. Ascolta ora la raccolta Yardbirds con Clapton e scopri l'origine del mito Slowhand!

 "Parlare di Musica è come ballare di architettura"

 "La storia dell’Arte moderna è una questione di copertine – canale altamente navigabile che diventa un’autentica corsia preferenziale"

La recensione elogia 'Dischi da correre' di Stefano Causa, un volume originale che esplora la musica pop attraverso lo studio delle copertine dei dischi. L'autore intreccia arte, cultura e vita personale in un racconto coinvolgente e ironico. Il testo si distingue per la profondità di analisi e per l'approccio innovativo, lontano dai soliti manuali critici. È un invito a riscoprire la musica e la cultura con uno sguardo fresco e divertente. Scopri un modo nuovo di leggere la musica: leggi 'Dischi da correre' di Stefano Causa!