Una minestra riscaldata così insipida non può che risultarmi indigeribile.

 Mi sentivo incredibilmente triste, una merdaccia per non averle dato il numero... ma ciò che sovrastava ogni cosa, era l'avvilente sensazione di essere stato violato nel sacro tempio della mia memoria.

La recensione paragona l'ultimo album dei Deftones, Ohms, a un ricordo perso e sbiadito, rivelando un sentimento di delusione e stanchezza artistica. Pur riconoscendo la buona titletrack, l'autore considera il resto del disco debole e poco ispirato, lontano dal sound che li ha resi celebri. Un confronto amaro fra la band di un tempo e la loro recente espressione musicale. Scopri perché l'ultimo album dei Deftones ha deluso aspettative e cosa ne pensa la critica.

 “Timewind è forse il suo lavoro più magniloquente, decadente ed epico.”

 “Sul lato B 'Wahnfriend 1883' è un vero e proprio capolavoro senza tempo, una dimensione atemporale e metafisica.”

La recensione celebra 'Timewind' come uno dei capolavori più significativi di Klaus Schulze, esaltandone l’atmosfera epica e decadente. L'album, influenzato da Wagner e Nietzsche, segna un punto alto nella musica elettronica degli anni '70. Nonostante le difficoltà dell'artista negli anni successivi, questo disco rimane un riferimento imprescindibile per gli appassionati del genere e un'ispirazione per artisti come Jean Michel Jarre e Steve Roach. Ascolta Timewind e immergiti nell’epica elettronica di Klaus Schulze!

 Ho appena le forze per dirgli guardi, forse il manifesto non lo interpreterei proprio così.

 One day last summer I bumped into a fuckin’ priest.

La recensione racconta un'esperienza urbana immersa nella musica del gruppo post-punk Italia 90 con uno stile narrativo vivido e personale. Tra incontri quotidiani e riflessioni sociali, emerge un affresco fatto di personaggi e atmosfere metropolitane. Il tutto avvolto nella sincerità di un racconto che unisce musica e vita. La musica è descritta con passione ma non senza qualche riserva. Scopri l’energia urbana di Italia 90 III, ascolta e immergiti nel loro post-punk.

 Ho appena le forze per dirgli guardi, forse il manifesto non lo interpreterei proprio così.

 One day last summer I bumped into a fuckin’ priest.

La recensione racconta un'esperienza urbana immersa nella musica del gruppo post-punk Italia 90 con uno stile narrativo vivido e personale. Tra incontri quotidiani e riflessioni sociali, emerge un affresco fatto di personaggi e atmosfere metropolitane. Il tutto avvolto nella sincerità di un racconto che unisce musica e vita. La musica è descritta con passione ma non senza qualche riserva. Scopri l’energia urbana di Italia 90 III, ascolta e immergiti nel loro post-punk.

 Ho appena le forze per dirgli guardi, forse il manifesto non lo interpreterei proprio così.

 One day last summer I bumped into a fuckin’ priest.

La recensione racconta un'esperienza urbana immersa nella musica del gruppo post-punk Italia 90 con uno stile narrativo vivido e personale. Tra incontri quotidiani e riflessioni sociali, emerge un affresco fatto di personaggi e atmosfere metropolitane. Il tutto avvolto nella sincerità di un racconto che unisce musica e vita. La musica è descritta con passione ma non senza qualche riserva. Scopri l’energia urbana di Italia 90 III, ascolta e immergiti nel loro post-punk.

 Eventi atmosferici sempre più forti e imprevedibili, le nostre case devastate dalla violenza degli uragani.

 Comincio a scorgere i primi rosati bagliori, avrò il tempo di riempirmene lo sguardo? Il freddo del mattino mi lagrima gli occhi ma sono commosso, non ho più paura.

La recensione esplora l'album Kistvaen di Roly Porter come un'esperienza sonora intensa che evoca un mondo devastato da eventi naturali e creature invincibili. Attraverso immagini potenti di luce e oscurità, l'artista dipinge un racconto di sopravvivenza e accettazione del destino, avvolto in atmosfere ambient affascinanti. L'ascolto diviene un viaggio emotivo, capace di toccare corde profonde con suoni evocativi e profondi. Scopri l'emozione profonda di Kistvaen, immergiti in un viaggio sonoro unico.

 Quattro lunghe suites in continua evoluzione e involuzione.

 E allora lacerazioni industrial distorcono i droni psichedelici, glitch purulenti impiastrano i puntinismi elettronici.

La recensione descrive 'Theory of Machines' di Ben Frost come un album sperimentale e oscuro, caratterizzato da quattro lunghe suites ricche di droni psichedelici, techno sincopata e contaminazioni industrial. L'atmosfera è intrisa di tensione, disagio e ferite emotive, ma alternata a momenti di elegante musica da camera malinconica. Il disco rappresenta un equilibrio precario tra calma apparente e distorsioni future, confermando la capacità artistica di Frost nell'esplorare stati emotivi profondi. Ascolta ora 'Theory of Machines' e immergiti nel viaggio sonoro di Ben Frost.

 Un mondo in miracoloso equilibrio tra azione e meditazione, tra oceani e terre emerse.

 Un'elettronica sperimentale calibrata e spumeggiante che insaporisce il liquido amniotico.

La recensione celebra l'album di Marc Leclair, un'opera elettronica che unisce micro-house e ambient per evocare l'esperienza della vita intrauterina. Il disco è un equilibrio tra ritmo e meditazione, con un uso sapiente di glitch e field recordings. L'autore sottolinea la profondità concettuale e la qualità del lavoro, pur lasciando spazio all'interpretazione personale del tema. Un invito a immergersi in un sound raffinato e sperimentale dedicato alla gravidanza e alla vita nascente. Scopri l'elettronica emozionante di Marc Leclair, un viaggio nel suono e nella vita.

 Questa strana musica: spedisce, in direttissima, verso un grigio satellite a due facce.

 Un viaggio da fermi. Impossibile, ma immaginabile. Basta avere la testa fra le giuste nuvole.

La recensione descrive l'album di Tom Dissevelt come un viaggio immaginario in un mondo sonoro sospeso tra silenzio e rumore, evocando atmosfere magiche e industriali ispirate a Méliès. L'elettronica anni passati viene vissuta come una fuga tranquilla verso un 'grigio satellite' dove regna il silenzio assordante. Il disco non è direttamente accessibile ma stimola l'immaginazione e l'evasione mentale. Scopri l'elettronica vintage di Tom Dissevelt e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Le vette non sono che uno sguardo sospeso tra malinconia e paura.

 Ci sono tutti i suoni della città dell'inconscio. Crepitii, strumenti giocattolo, campanelli, voci occultate, terrificanti scie mono accordo.

Alphabet 1968 di Black to Comm è un album che mescola atmosfere malinconiche e meccanismi tribali in un viaggio sonoro intenso. Le tracce evocano paesaggi urbani dell'inconscio, tra sogni e incubi, minimalismo e sperimentazione. La critica celebra la capacità dell'album di creare un mondo sonoro avvincente, poetico e pieno di profondità. Ascolta Alphabet 1968 e immergiti in un mondo sonoro unico e ipnotico.

 Avon perso anca queo. Corpi vodi, sensa sonii.

 Utilizon a grana come panacea al dołor del cor, bruzon ła vita e bruzon a mente.

La recensione di NO DREAM di Jeff Rosenstock si concentra su un'analisi profonda del vuoto esistenziale che permea il presente. L'album riflette sulla perdita dei sogni e sull'invasione del materialismo nelle nostre vite quotidiane, offrendo un ritratto intenso e commovente. La musica si fa specchio di una realtà carica di tensione e malinconia. Scopri NO DREAM di Jeff Rosenstock e lasciati coinvolgere dalle sue riflessioni intense.

 Nel giorno in cui mi imposero il silenzio, iniziai ad ascoltare.

 "Rival Dealer" è un ascolto che si prende cura di me.

La recensione esplora l'EP 'Rival Dealer' di Burial come un'esperienza sonora che trascende il tempo e lo spazio, immergendo l'ascoltatore in un viaggio intimo e profondo. Attraverso le tracce, l'autore mette in risalto la qualità ambientale e l'evoluzione del dubstep, evidenziando come la musica accompagni la riflessione sulla memoria, la resilienza e la percezione sensoriale. Un ascolto che cura e trasforma. Immergiti nelle atmosfere uniche di Rival Dealer e lasciati trasportare dal suono.

 Fennesz ha molte maschere e in "Venice" le usa tutte.

 Un certosino lavoro al laptop che cesella collages policromi come i mosaici della Basilica di San Marco.

La recensione celebra 'Venice' di Fennesz come un album che fonde glitch e chitarra elettronica in un'atmosfera evocativa ispirata alla Laguna. L'artista usa molteplici maschere sonore, creando un viaggio sonoro ricco di sensazioni e immagini. L'opera è descritta come una raffinata tessitura di suoni e campionamenti che riflette la poetica di Fennesz, confermando la sua eccellenza nel panorama dell'elettronica sperimentale. Scopri l'affascinante mondo sonoro di Fennesz con Venice, un'esperienza unica tra glitch e ambient.

 Come Manchester risorga, non è dato saperlo. L'unica cosa che conta sono le tenere profezie di morte che il lupo novella alla pecora.

 Art-Core Punk... un termine che racchiude un genere che non esiste, che a me piace che esista.

La recensione celebra il disco di Document come un autentico ritratto della scena post-punk di Manchester, evocando atmosfere oscure e autentiche influenze da band storiche. Il termine 'Art-Core Punk' emerge come definizione originale di un genere che unisce duro cuore e sperimentazione sonora. L'autore esorta a documentarsi e immergersi in questa proposta musicale originale e potente. Scopri l’energia oscura di Document e il suo Art-Core Punk oggi stesso!

 Ci vuole talento per sussurrare ninnananne.

 La città è quieta. Vegliata dalle ciglia di raffinatezze digitali che fendono una pioggerellina di tabla.

La recensione celebra Quiet City di Pan•American come un album che, con delicatezza e talento, crea atmosfere notturne e sussurrate, perfette per chi vive un'inquietudine interiore. L'opera combina elettronica, ambient e psichedelia con suoni discreti e suggestivi, evocando una città addormentata e vigile allo stesso tempo. La voce frammentaria di Mark Nelson aggiunge un effetto intimo e misterioso. Un lavoro raffinato che induce al dormiveglia e alla riflessione. Ascolta Quiet City e lasciati cullare dalle sue atmosfere uniche.

 I Dreamreading danno una spinta in più a questa ricerca, mescolando progressive, indie/emo e atmosfere oniriche.

 Questa rivoluzione art è davvero interessante ed è da seguire con moltissima attenzione per non perdersi ogni minima evoluzione.

La recensione esplora l'album downlands dei Dreamreading, una giovane band nordirlandese che combina art rock, punk, progressive e influenze variegate come nu-metal e ambient drone. Il disco emerge per la sua originalità e capacità di rinnovare il panorama musicale, offrendo atmosfere oniriche e una forte carica emotiva. Un lavoro da seguire con attenzione per la sua potenzialità innovativa nel pop alternativo. Ascolta subito downlands di Dreamreading e scopri l'avanguardia dell'art rock!

 Mark Winter è un cazzo di genio.

 Nervous Sessions è una grandissima compilation di pezzi presi qua e là dalla discografia di Liquids, tracce registrate con la collaborazione di Erik Nervous.

La recensione celebra Nervous Sessions, una compilation dal forte spirito Devo-core, capitanata dal genio di Mark Winter e supportata dalla produzione di Erik Nervous. Il disco rinasce come un ponte tra punk settantiano e sonorità moderne, valorizzando melodie acide e arrangiamenti puliti. Tra i brani più apprezzati spiccano la cover di Meat Loaf e tracce dalle tinte hardcore e pop. Un lavoro che dà nuova linfa a un sound underground ma attuale. Ascolta ora Nervous Sessions e immergiti nel Devo-core più coinvolgente!

 Con un linguaggio semplice ed elegante, Malba Tahan stilla lezioni di morale e di etica che oggi non si trovano più in giro se non in qualche anime giapponese.

 L’uomo che sapeva calcolare era in grado anche di contare stormi di uccelli e zampe e orecchie di mandrie di cavalli.

La recensione descrive 'L'uomo che sapeva contare' di Malba Tahan come un’opera che fonde matematica e narrativa con enigmi affascinanti. Usando un linguaggio semplice, il libro trasmette anche importanti lezioni di morale. L'autore anima problemi e curiosità matematiche, invitando il lettore a sfidare la propria intelligenza. Scopri il fascino della matematica con le storie di Malba Tahan!

 Per Fennesz i glitch sono granelli di sabbia da cui setacciare pagliuzze d'oro.

 "EndlessSummer" è un disco dal gusto intenso, dalla fragranza ipnotica e dalle tinte cangianti.

La recensione celebra Endless Summer di Fennesz come un album intenso e ipnotico, che usa la chitarra e i glitch per creare paesaggi sonori suggestivi. Il disco è descritto come una finestra su storie nascoste e immaginazioni vibranti, capaci di evocare un'estate senza fine. Attraverso un linguaggio poetico, l'autore esalta la capacità di Fennesz di trasformare dettagli minuti in momenti musicali memorabili. Scopri il mondo sonoro ipnotico di Fennesz con Endless Summer.

 «Cazzo ma è una figata, ed è puro godimento.»

 «Non c’è un transatlantico che sta affondando ma un intero pianeta che sta bruciando.»

Devil's Dance di OSSIA, progetto di Daniel Davies, è un album elettronico del 2019 caratterizzato da atmosfere cupe e apocalittiche. Tra dub, ambient post-industrial e minimal-techno, il disco dipinge uno scenario di decadenza globale con sonorità ricche e intense. La recensione evidenzia la forza evocativa e la coesione tematica dell'opera, consigliandola agli appassionati del genere e a chi cerca musica riflessiva e intensa. Ascolta Devil's Dance di OSSIA e immergiti in un viaggio sonoro oscuro e avvincente.