Ambient delicata e flessuosa condotta da esili armonie levantine che sfumano lentamente nell’aria tra sentori dolciastri di mirra ed incenso.

 Un misticismo cinematico in cui la spiritualità di Steve Roach viene riscritta in ideogrammi misteriosi.

L'album Mountains di Thom Brennan propone un ambient delicata e flessuosa, ricca di armonie levantine e atmosfere esotiche. Le sonorità si intrecciano tra misticismo e spiritualità, con riferimenti a Steve Roach e un equilibrio tra dinamismo occidentale e stasi orientale. Le tracce si sviluppano in paesaggi sonori evocativi, dove percussioni elettroniche e campanellini creano un effetto ipnotico e rituale. Un'esperienza sonora immersiva e raffinata, capace di trasportare l'ascoltatore in un viaggio interiore intenso e contemplativo. Ascolta Mountains di Thom Brennan e immergiti in un viaggio ambient unico e suggestivo.

 Definire questo film come 'spazzatura' oggi è sicuramente troppo facile, se consideriamo i suoi contenuti e la maniera forse patetica di funzionare.

 Un piccolo momento 'cult' che sbuca fuori da una qualche interferenza spazio-temporale quando meno te lo aspetti.

My Science Project è un tipico film sci-fi comedy degli anni Ottanta, con una trama semplice e ricca di clichè vintage. Pur avendo momenti cult come la comparsa di Dennis Hopper, il film appare oggi come ingenuo e inferiore a capolavori contemporanei quali Back to the Future. La recensione evidenzia la semplicità e le carenze narrative, ma riconosce il valore nostalgico e alcuni sprazzi interessanti. Scopri il fascino vintage di My Science Project e immergiti nella fantascienza anni '80!

 8 è un disco selvaggio e compatto, ciclico. Non ha inizio né fine, metafora della divina furia che imbriglia gli elementi e scandisce il perenne fluire cosmico del Tutto.

 Lasciate che il vostro sistema nervoso sovraeccitato ne trattenga il transito brutale, come foste attraversati da scie di particelle rilasciate dall’esplosione di una supernova.

La recensione descrive '8' degli Ufomammut come un album selvaggio e compatto, privo di inizio e fine, che trasporta l'ascoltatore in un viaggio sonoro cosmico. Le tracce si fondono in un magma continuo di suoni doom sludge, con detonazioni tribal-psichedeliche e ipnosi musicali. L'album è definito una manifestazione di energia primordiale e di un fluire eterno che riflette l'estetica cosmica della band. L'ascolto è un'esperienza immersiva e coinvolgente, perfetta per gli amanti del genere. Ascolta '8' degli Ufomammut per un'intensa esperienza sonora cosmica e primordiale.

 E pace se, nei pochi pezzi cantati dagli umanoidi, la poesia è pornografia spinta o scienza della sterilizzazione del genere umano o tecnologia della comunicazione di massa.

 Questo è il bello della musica elettronica. "Ragione & Sentimento" pare un concetto superato. Solo ragione, solo purissimo pensiero razionale.

La recensione analizza l'album "Gesamtkunstwerk" di Dopplereffekt, un'opera che rievoca le radici della musica elettronica tedesca e la techno di Detroit, unendo musica, arti visive e poesia. L'album si distingue per la sua qualità e i temi profondi legati alla tecnologia, all'umanità e al futuro. Le riflessioni espresse sono cariche di una moderata inquietudine, che si interroga sul ruolo dell'uomo in un mondo dominato dalle macchine. Scopri l'arte totale e i suoni unici di Dopplereffekt, un viaggio tra uomo e macchina.

 Una lunga palpitazione sonora figlia del pantano e madre di fosche dissonanze che interrogano senza sosta.

 Il fruscio di spighe di grano smosse dal vento notturno, lo stridio di civette amletiche, il formicolio di invisibili insetti.

La recensione descrive l'album di Alio Die come un viaggio sonoro immersivo e suggestivo, ricco di droni densi, suoni naturali campionati e rituali musicali. L'opera evoca atmosfere oscure e misteriose, con influenze di Vidna Obmana e Sam Rosenthal. L'ascolto è paragonato a una liturgia sonora che culmina in un crescendo intenso e coinvolgente. Ascolta ora e immergiti in questo viaggio sonoro unico e misterioso.

 Potrei dirvi che Villains è un disco pop, anche ben confezionato, relegando l’analisi alla mia voglia di sfogarmi con un liberatorio turpiloquio.

 Abbiate comprensione, non è semplice realizzare che la ragazza che ami è in realtà una zoccola.

La recensione esprime una forte delusione per "Villains", il nuovo album dei Queens of the Stone Age. Il disco, descritto come un patchwork pop rock prodotto da Mark Ronson, manca di mordente e si allontana dalle atmosfere psichedeliche che avevano reso celebre la band. Nonostante alcune tracce mantengano una certa classe compositiva, l'impressione generale è di un lavoro privo di anima e di vera sostanza. Scopri perché anche i fan storici sono delusi da Villains!

 Trances aprono porte & Drones chiudono cerchi.

 Posso finalmente liberarmi dalle mie vestigia umane e fluttuare negli echi elettronici di Rich, nel suo Pantheon di misteriosi droni pagani.

La recensione celebra l'album Trances/Drones di Robert Rich come un viaggio ipnotico e meditativo attraverso paesaggi sonori avvolti da droni e trance. Le due parti del disco sono descritte come rituali sonori che evocano immagini lontane e sensazioni profonde, riconoscendo la maestria artigianale e le influenze di Steve Roach. Un'esperienza sonora intensa che fonde perfezione tecnica ed emozione. Ascolta Trances/Drones e immergiti in un viaggio sonoro unico e ipnotico.

 Le «anime salve» di cui parla Faber non sono quelli che vanno in direzione ostinata e contraria... L’anima è un «bell’inganno», cioè non esiste, è un’illusione.

 La vita è compagnia, ma è anche grande solitudine. De Andrè si vede da fuori: «Mi sono guardato piangere in uno specchio di neve / mi sono visto che ridevo / mi sono visto di spalle che partivo».

La recensione offre un'analisi profonda e personale della canzone Anime Salve di Fabrizio De André, mettendo in luce la sua dimensione metafisica e poetica. L'autore riflette sul significato dell'anima e del tempo, riconoscendo la visione unica di De André che va oltre l'interpretazione comune. La canzone è vista come un viaggio solenne tra illusione, fallimenti e accettazione della vita, accompagnata da una melodia sobria e solenne. Scopri ora il significato profondo di Anime Salve di De André!

 Incroci di strade,bambini ormai diventati semplici persone,voci di mamme chiamano, il burbero vicino di casa,il profumo della biancheria stesa al sole.

 Ci ha donato la chiave,ma ognuno deve trovare la porta nel proprio Universo.

L'album "Neighborhoods" di Ernest Hood è un viaggio emotivo nel passato, evocando immagini di un quartiere vissuto tra ricordi, suoni e sensazioni. Attraverso atmosfere oniriche, Hood rende omaggio alle vite comuni che hanno plasmato la sua sensibilità artistica, creando un ponte tra il passato e l'universo personale di ogni ascoltatore. Ascolta Neighborhoods e immergiti in un viaggio unico tra ricordi e suoni.

 Polvere di melodie volano leggere su un verde campo di FeedBack di dolci chitarre.

 Arcobaleno, colori di un’elettronica che cerca di diventare sempre più umana.

L'album "On The The Echoing Green" di JefreCantu -Ledesma propone un'elettronica delicata e sognante, arricchita da dolci chitarre e accenti pop. Le melodie evocano orizzonti immaginari e sentimenti semplici ma profondi, richiamando atmosfere mediterranee e suggestioni dei Durutti Column. È un disco ideale per chi cerca musica emotiva e ricercata. Scopri l’elettronica poetica di JefreCantu -Ledesma, ascolta l’album ora!

 Fanfare trionfanti; tripudio di mellotron, percussioni e pluviali synth che fondono il metallo delle apparenze lasciandoci soli con il cielo stellato dell’inconscio.

 Gelide costellazioni raffiguranti miserie nascoste, saremo sempre troppo umani di quanto non vorremmo essere.

La recensione di Atem di Tangerine Dream descrive un viaggio sonoro profondo e coinvolgente, dove sintetizzatori e atmosfere cosmiche accompagnano l'ascoltatore in un'esplorazione interiore dell'inconscio e delle emozioni umane. L'opera è vista come un ponte tra passato, presente e futuro, capace di evocare immagini di uno spazio metafisico e personale. Immergiti nel viaggio sonoro di Atem, scopri le profondità cosmiche di Tangerine Dream!

 La sonorità di O’Rourke è profumata, speziata; un tocco che lascia nell’aria un sentore peculiarissimo.

 Crepuscolari linee di violino chiuderanno il viaggio lasciandoci sul palato un retrogusto agrodolce.

La recensione loda 'Disengage' di Jim O'Rourke per il suo stile sperimentale e la capacità di evocare atmosfere uniche. L'album si sviluppa su due lunghe tracce ricche di dettagli sonori e tensioni emotive, con un abile uso di elettronica e strumenti classici. L'autore apprezza particolarmente il cosiddetto 'tocco' personale di O'Rourke, che rende la sua musica memorabile e raffinata. Scopri le atmosfere uniche di Jim O'Rourke con Disengage, l'album da ascoltare con attenzione.

 Ascoltare Pop è proprio come essere lì, a stretto contatto con la natura.

 Pop è una sorta di via di fuga dalla quotidianità e dalla stressante vita in città.

La recensione esplora 'Pop' di Gas, album che integra suoni naturali e ritmi ambient techno. Il disco si divide in due metà distinte: una ambient naturale e una più ritmata e energica. L'opera è apprezzata per la maturità artistica e la capacità di trasportare l'ascoltatore in paesaggi immaginari, offrendo un'esperienza rifinita e unica. Ascolta 'Pop' di Gas e immergiti in un’esperienza sonora unica.

 A U R O R A potrebbe persino essere l'apice artistico di Frost.

 Un disco che personalmente ho apprezzato infinitamente, e che ad ogni ascolto riesce a darmi qualcosa di nuovo.

A U R O R A di Ben Frost è un album elettronico estremo e intenso, che fonde musica concreta e sperimentale con atmosfere violente e spettrali. Pur essendo meno quotato rispetto ad altri lavori, rappresenta l'apice creativo dell'artista secondo la recensione. L'ascolto è un rituale coinvolgente, un viaggio sonoro claustrofobico ma affascinante, consigliato soprattutto a chi conosce il predecessore By The Throat. Ascolta A U R O R A e immergiti in un’esperienza sonora unica e intensa.

 Molti hanno tentato di imitare Hecker in questi ultimi anni, pochissimi sono riusciti soltanto ad avvicinarsi alla sua espressività musicale.

 Auguro a tutti una piacevole esplorazione di se stessi, non riesco a esprimerlo al meglio con le parole, perché non sono un poeta ma un musicista. (Klaus Schulze)

La recensione esalta Tim Hecker come innovatore della musica elettronica, sottolineando l'elevata qualità artistica e tecnica di Ravedeath 1972. Il disco fonde suoni elettronici e acustici, usando l'organo a canne e tecniche di mixaggio sofisticate per creare un'opera complessa e coinvolgente. L'album, che appartiene ai generi ambient, noise e drone, è un viaggio mentale che riflette sull'evoluzione musicale e l'uso creativo del rumore. Scopri l'innovazione sonora di Tim Hecker e immergiti in Ravedeath 1972.

 Il dj set è da cazzo duro.

 La magia dalle mie mani è finita a corre per i pascoli delle mie sinapsi.

La recensione racconta con tono intimo ed emozionale il dj set dei Chemical Brothers al Nameless Festival 2017, intrecciando impressioni personali, dettagli sull'evento e l'energia pulsante della musica elettronica. L'autore condivide momenti di fatica e sollievo, riflettendo sull'importanza del momento e la forte esperienza sensoriale e mentale vissuta. Nonostante qualche riserva, la serata si conclude positivamente e con soddisfazione. La musica dei fratelli chimici viene celebrata come una cattedrale sonora capace di catturare anche un ascoltatore esperto e critico. Scopri l’emozione unica del dj set dei Chemical Brothers al Nameless Festival!

 «Niente è più reale del nulla.»

 «Il nulla è il minimo comune multiplo di tutte le nostre emozioni, la vera particella di dio, il reale telaio su cui si innesta ogni filamento di DNA.»

La recensione esplora l'album 'The Magnificent Void' di Steve Roach come un viaggio profondo nel nulla, ispirato dall'opera esistenziale di Beckett. L'autore mette in luce atmosfere sonore oscure e suggestive che accompagnano riflessioni sull'essenza della vita e del vuoto. Un lavoro che non si accontenta di un ascolto passivo ma invita a immergersi nell'inconoscibile e nell'intenso. Un album per chi cerca un'esperienza musicale e filosofica profonda. Scopri l'intenso viaggio nel nulla di Steve Roach con The Magnificent Void.

 Ho amato i Soundgarden in maniera feroce negli anni novanta; un amore viscerale grazie ad almeno tre dischi, i primi, che mi sono tatuato nel sangue, nella mente, nello spirito.

 Il suono rimane una merda. Ma poco importa perché una dietro l'altra arrivano le bombe atomiche, le colossali scudisciate di Face Pollution, Rusty Cage, Outshined ed una conclusiva Jesu Christ Pose.

La recensione racconta l'emozionante esperienza vissuta al concerto dei Soundgarden a Torino nel 1992. Tra difficoltà tecniche e folla caotica, l'autore celebra la potenza della band e il ricordo struggente di Chris Cornell. Il live, benché breve e con suono non ottimale, resta un momento indelebile e intimo per il fan. La passione per Badmotorfinger e la scena grunge emergono fortemente. Scopri la potenza dei Soundgarden con il loro leggendario live del 1992 a Torino!

 I Pink Floyd degli “Early Years” sono già quello che erano, che sono e che saranno.

 Loro fan quadri sonori, enormi. Siderali. O affreschi. O onde. Grandissime.

La recensione analizza il cofanetto Pink Floyd The Early Years 1967-1972 sottolineando l'importanza del collettivo oltre i singoli, la qualità sonora e la ricchezza sperimentale. Pur criticando il prezzo elevato del box integrale, apprezza il doppio CD come buona sintesi per gli appassionati. Viene raccontata la storia e l’evoluzione della band nella fase psichedelica e progressive, con particolare attenzione a Barrett e Waters. Scopri l’evoluzione dei Pink Floyd con questo imperdibile cofanetto, ideale per veri appassionati di musica psichedelica e progressive.

 La riscoperta di questa compilation di ben 30 brani potrebbe spiazzare anche il fan più accanito del duo.

 Tanti, troppi i piccoli gioiellini presenti all'interno di quest'album, estremamente sottovalutato e quasi dimenticato.

La recensione esplora "A Few Old Tunes" dei Boards of Canada, una compilation esclusiva di tracce degli anni '90 inizialmente distribuite solo su cassetta. Il disco mostra influenze diverse rispetto alle loro opere più conosciute, con richiami alla disco anni '80 e atmosfere ambient, rivelando il percorso evolutivo della band. Consigliato sia ai fan che agli appassionati di elettronica per scoprire un lato meno noto ma prezioso del duo. Ascolta ora e riscopri l'affascinante passato musicale dei Boards of Canada!