L’essere e il divenire si amalgamarono distrattamente in un tripudio evanescente

 Il boss non ascoltò il chiacchiericcio lamentoso e volse il suo sguardo altrove ché guardare non era il suo compito. Lui aveva solo creato. Stava a noi distruggere

La recensione interpreta Anime Salve come un album intenso e profondo che affronta temi esistenziali attraverso immagini poetiche e riflessioni sulla giustizia e la confusione umana. Il testo è evocativo e stimola a una riflessione profonda sull'essere e il divenire. L'autore elogia la capacità di De André di creare un percorso narrativo e simbolico unico. Scopri la poesia profonda di Anime Salve, ascolta e lasciati coinvolgere!

 "Anche questo disco, come il predecessore, è stato definito 'sovrano', cioè che tocca tematiche scomode e non allineate al politically correct."

 "Imperfetto allude alla qualità della registrazione, tutta in cantina e tutta suonata autonomamente."

Il nuovo album di Povia, 'Imperfetto', segue il filone del precedente lavoro 'Nuovo Contrordine Mondiale', con un mix di brani politicamente impegnati e canzoni più intime. Realizzato in autonomia e in cantina durante il periodo di pandemia, il disco affronta temi sociali, economici e religiosi con uno stile diretto e poco allineato. Sebbene meno riuscito rispetto al suo predecessore, offre pezzi di rilievo come 'Torneremo Italia' e 'Immigrazìa'. La valutazione complessiva è di 3 stelle, riconoscendo l'importanza del progetto ma anche i suoi limiti. Scopri l'album Imperfetto di Povia e immergiti nelle sue riflessioni sociali e personali.

 Il Suono della Vanità ha la rara qualità, per una colonna sonora, di riuscire ad avere vita propria indipendentemente dal film.

 Narciso beve la sua immagine ma resta qui muto in Una Storia d’Amore e di Vanità.

La recensione esplora la colonna sonora di Morgan per il film Il suono della vanità, evidenziando un lavoro musicale scuro, cerebrale e sperimentale. La musica vive di vita propria, con un'atmosfera notturna e alienata che riflette la società urbana contemporanea. La scrittura e la composizione si distinguono per rigore artistico e originalità, lontane dai cliché commerciali. La recensione è profonda, evocando sensazioni di straniamento, inquietudine e riflessione sulla modernità. Ascolta Il suono della vanità e scopri la musica che vive oltre il film.

 Questo pezzo ti si attacca alla pelle, come l’impetigine.

 Senza questa canzone non so stare; non affabulare. Non so vivere.

La recensione celebra 'Teenage Kicks' come uno dei brani punk più intensi e sinceri, supportato dall'approvazione di John Peel. Il pezzo viene descritto come un'esperienza che si attacca all'anima, capace di evocare la gioventù e l'appartenenza alla periferia. L'autore loda la forza emotiva della musica e della voce di Fragal Sharkey, considerandola imprescindibile per vivere appieno. È un omaggio passionale a un classico intramontabile. Ascolta 'Teenage Kicks' e vivi l'essenza del vero punk rock!

 "Me pa propriu c'u segge questu u mundu sugnou da u De André... nu cumme n'ou fan vedde a-a televixun".

 "E a muntà l'ase u gh'è restou Diu, u diau l'è in çe e u se gh'è faetu u nìu..."

Questa recensione di Creuza De Ma trasporta l'ascoltatore nei vicoli di Genova attraverso suoni evocativi e vividi racconti. L'autore apprezza la profondità culturale e la multilinguistica del lavoro di De André, che racconta un mondo reale e complesso. Il racconto è carico di immagini e sensazioni che fanno rivivere luoghi e persone con autenticità e poesia. L'album viene celebrato come un capolavoro che unisce musica e vita. Ascolta Creuza De Ma e immergiti nei vicoli autentici di Genova con De André.

 Muore giovane chi è caro agli dei. Il mito si consolida negli anni perché si tratta di una morte violenta in giovane età.

 Restarsene fuori dalla banalità, dopotutto, è facile. Basta raccontare la propria verità senza nemmeno porgere scuse.

La recensione offre un ritratto profondo di Luigi Tenco, tra mito e realtà, valorizzando la sua complessità artistica e umana. L'album omonimo del 1962 è descritto come un'opera sofisticata, che riflette il disagio e l'intelligenza di un giovane talento fuori dal comune. Nonostante la tragica fine, Tenco emerge come un cantautore innovativo e consapevole, lontano dagli stereotipi e dalla mercificazione della musica. Un invito a riscoprire un artista tuttora attuale e imprescindibile nella storia della canzone italiana. Scopri la profondità e il mito di Luigi Tenco ascoltando il suo album omonimo.

 Muore giovane chi è caro agli dei. Il mito si consolida negli anni perché si tratta di una morte violenta in giovane età.

 Restarsene fuori dalla banalità, dopotutto, è facile. Basta raccontare la propria verità senza nemmeno porgere scuse.

La recensione offre un ritratto profondo di Luigi Tenco, tra mito e realtà, valorizzando la sua complessità artistica e umana. L'album omonimo del 1962 è descritto come un'opera sofisticata, che riflette il disagio e l'intelligenza di un giovane talento fuori dal comune. Nonostante la tragica fine, Tenco emerge come un cantautore innovativo e consapevole, lontano dagli stereotipi e dalla mercificazione della musica. Un invito a riscoprire un artista tuttora attuale e imprescindibile nella storia della canzone italiana. Scopri la profondità e il mito di Luigi Tenco ascoltando il suo album omonimo.

 L'ultimo uomo sono io, siamo noi. Una società narcisistica ed egoista che senza "thymos" mira alla mera sopravvivenza.

 La democrazia sembra il compromesso migliore possibile anche perché una guerra antica con le armi moderne sarebbe letale.

La recensione affronta il saggio di Fukuyama, 'La fine della storia e l'ultimo uomo', con un tono ironico e personale. Pur riconoscendo alcune previsioni imprecise, l'autore apprezza l'analisi profonda sui temi della democrazia, del riconoscimento umano e delle sfide globali come nazionalismo e ambiente. Viene sottolineata l'attualità delle riflessioni di Fukuyama, soprattutto riguardo il futuro incerto del mondo post-Guerra Fredda. Scopri perché 'La fine della storia' resta un saggio imprescindibile sulla politica contemporanea.

 Il Televideo era la più completa fonte di infotainment dell’era dei primi vagiti di Internet.

 Non v’è giornata che termini senza la dovuta consultazione dell’intero lotto dello Sport sul Televideo.

La recensione evoca un ricordo intenso e nostalgico dell’esperienza di utilizzo del Televideo Rai negli anni ’90, vissuto come fonte preziosa di informazione e intrattenimento. Attraverso la descrizione del televisore Sony Trinitron e dei contenuti come sport, meteo e oroscopi, emerge un rapporto personale e quasi rituale con questo mezzo. L’autore riflette sul cambiamento del tempo e sulle emozioni legate a quegli anni, riconoscendo il valore storico e affettivo del Televideo ancora attuale nella sua forma grafica originale. Un viaggio emotivo tra passato e presente mediatico. Rivivi con noi l’esperienza unica del Televideo Rai, simbolo di un’epoca irripetibile!

 ILLIBRO è un oggetto così lussuoso e raffinato che potrete bullarvi di aver speso moooolto di più del suo reale prezzo di copertina.

 Se lo si tiene aperto vicino al viso, spiana le rughe e regala una pelle giovane e vellutata.

La recensione di ILLIBRO Vol. 2 è un racconto ironico e brillante che mette in risalto lussuosi aspetti fisici del libro e la ricchezza dei contenuti. L'autore sottolinea con humor i piccoli difetti come l'assenza di immagini e la copertina floscia, ma apprezza molto la qualità e lo spirito dell'opera, invitando il lettore a scoprire le sue bizzarre e benefiche proprietà. Scopri ILLIBRO Vol. 2 e lasciati conquistare dal suo ironico charme!

 ILLIBRO è un oggetto così lussuoso e raffinato che potrete bullarvi di aver speso moooolto di più del suo reale prezzo di copertina.

 Se lo si tiene aperto vicino al viso, spiana le rughe e regala una pelle giovane e vellutata.

La recensione di ILLIBRO Vol. 2 è un racconto ironico e brillante che mette in risalto lussuosi aspetti fisici del libro e la ricchezza dei contenuti. L'autore sottolinea con humor i piccoli difetti come l'assenza di immagini e la copertina floscia, ma apprezza molto la qualità e lo spirito dell'opera, invitando il lettore a scoprire le sue bizzarre e benefiche proprietà. Scopri ILLIBRO Vol. 2 e lasciati conquistare dal suo ironico charme!

 Matt mi veniva a trovare sul terrazzo, due metri quadrati di libertà che valeva oro.

 Quello di Matt fu un lunghissimo abbraccio, tragico ma sincero.

La recensione descrive l'ascolto di 'Farewell To All We Know' di Matt Elliott come un'esperienza intensa e intimista, ideale per accompagnare momenti di riflessione in tempi difficili. Il minimalismo sonoro e la malinconia del folk di Elliott creano un'atmosfera accogliente e struggente. La musica diventa un abbraccio consolatorio che offre speranza nonostante la drammaticità del momento. Scopri l'intensità e la malinconia di Matt Elliott, ascolta l'album ora!

 «La Nòvia è un rito pagano che stritolando la Materia cerca di entrare in contatto con gli dèi».

 «Kawabata officia da par suo: spasmi elettrici di un chitarrismo dionisiaco che si avvitano e si raggrumano sulla ritmica come l’oro fuso che incrostava i colonnati dei templi persiani».

La recensione celebra "La Nòvia" come un rituale sonoro di 40 minuti che unisce psichedelia estrema e spiritualità pagana. Kawabata e la band creano un'esperienza densa, corrosiva e ipnotica che trascende i limiti del rock acid. L'album è visto come un capolavoro di energia e trasformazione, un viaggio sonoro verso una realtà altra, segnato da riff ossessivi e atmosfere tribali. Il disco è considerato il miglior lavoro ispirato ai Düll realizzato fuori dal loro nucleo originale. Ascolta ora La Nòvia e lasciati travolgere dal rito psichedelico estremo!

 "La disciplina indispensabile per allenarsi al salto, e il lavoro risulta necessariamente rigoroso."

 "Robert sa che solo col lavoro (e tanto lavoro) si ottengono i risultati."

La recensione evidenzia come Discipline di King Crimson rappresenti un intenso viaggio interiore, influenzato dagli insegnamenti di Gurdjieff e caratterizzato da rigore tecnico e emotivo. L'album è percepito come un'esplorazione profonda che richiede impegno e dedizione, con un tono riflessivo che bilancia freddezza e sentimento. Robert Fripp è riconosciuto per l'approccio disciplinato e autentico, che evita scorciatoie esoteriche per offrire una musica densa e coinvolgente. Scopri il rigore e la profondità di Discipline, l'album imprescindibile di King Crimson.

 Ho appena le forze per dirgli guardi, forse il manifesto non lo interpreterei proprio così.

 One day last summer I bumped into a fuckin’ priest.

La recensione racconta un'esperienza urbana immersa nella musica del gruppo post-punk Italia 90 con uno stile narrativo vivido e personale. Tra incontri quotidiani e riflessioni sociali, emerge un affresco fatto di personaggi e atmosfere metropolitane. Il tutto avvolto nella sincerità di un racconto che unisce musica e vita. La musica è descritta con passione ma non senza qualche riserva. Scopri l’energia urbana di Italia 90 III, ascolta e immergiti nel loro post-punk.

 "Scrivere di musica è come ballare di architettura", un aforisma che ben racconta la complessità di questo album.

 Il titolo 'Arbeit Macht Frei' rappresenta una doppia provocazione che incarna l'essenza iconoclasta della band.

La recensione celebra 'Arbeit Macht Frei' degli Area come un album leggendario e provocatorio, capace di unire free jazz, rock e contaminazioni etniche con testi politici e impegnati. Il progetto, guidato dall'ideologo Gianni Sassi, riflette l'attivismo e la controcultura degli anni '70 a Milano. La voce di Demetrio Stratos e la musica eclettica costituiscono un equilibrio imprescindibile tra improvvisazione e composizione. Un'opera unica, intensa e complessa, che invita all'ascolto oltre le parole. Scopri il capolavoro provocatorio degli Area, ascolta 'Arbeit Macht Frei' adesso!

 Vasco elimina la sovrabbondanza di materiale e va dritto alla sostanza, svincolandosi da pleonastici giri di parole.

 L’origine del mito — piaccia o non piaccia, Vasco lo è — ha sempre un ché di attraente.

La recensione analizza con attenzione il primo album di Vasco Rossi, '...Ma cosa vuoi che sia una canzone...'. Si evidenzia un linguaggio semplice e diretto, una scrittura empatica e bozzetti femminili raffinati. Il lavoro mostra segni di maturità artistica futuri e una genuinità affascinante, collocandolo tra i migliori album del rocker di Zocca. Riscopri il primo album di Vasco Rossi, un classico da ascoltare con attenzione!

 Come il chitarrismo di Holtkamp. Piccoli arpeggi senza importanza che precipitano in quel sogno chiamato vita.

 I piccoli arpeggi... il loro flusso e riflusso, i loro riverberi liquidi e circolari à-la Roy Montgomery.

La recensione descrive l'album 'Field Rituals' di Koen Holtkamp come un intreccio delicato di arpeggi chitarristici, field recordings e linee elettroniche che evocano la vita come un sogno. L'ascolto è paragonato al tiro di sassolini nel mare dell'esistenza, con riverberi liquidi che riflettono emozioni e passioni. L'atmosfera richiamata ricorda Roy Montgomery, sottolineando la natura contemplativa e sensibile della musica di Holtkamp. Ascolta 'Field Rituals' e lasciati trasportare in un mondo di emozioni sonore.

 La lezione del cantautore scomparso porta Mangano a scrivere testi di denuncia.

 È strano quanto questo brano, scritto molto prima del lockdown, sembri una fotografia di un popolo fermo a guardare gli eventi.

Il disco #controcorrente di Iskra, progetto di Daniele Mangano, si distingue per testi intensi e di denuncia ispirati a Fabrizio De André. I brani critici descrivono una società immobile e poco reattiva, con un richiamo nostalgico agli anni '60 e alla Dolce Vita. La qualità della scrittura è apprezzata e si attendono sviluppi futuri con arrangiamenti meno scontati. Scopri l'album #controcorrente di Iskra e lasciati emozionare dai suoi testi intensi.

 Sol21 scavalca eventuali pregiudizi pop mainstream con pop song che sembrano arrivare a tratti dalla Scandinavia.

 Testi molto critici verso il nostro Bel (si? Bello?) Paese, che giocano con intelligenza con i luoghi comuni della canzone italiana riuscendo a rivoluzionarne il risultato finale.

La recensione celebra SOL21 e il suo EP d'esordio "Siamo davvero liberi?" per la capacità di rinnovare il pop italiano con sonorità che richiamano Alan Sorrenti, Battiato e Kings Of Convenience. L'uso intelligente dei testi e la reinterpretazione di un classico come "Sereno è" di Drupi rendono questo lavoro fresco e originale, evitando i cliché e offrendo una riflessione sulla libertà e la società italiana. Ascolta SOL21 e scopri un pop italiano originale e intelligente!