Un disco misterioso come il sound di una cassapanca impolverata che non apre mai nessuno.

 Pezzi che parlano il linguaggio segreto degli oggetti.

La recensione di 'Dauw' di Machinefabriek celebra un album dal carattere misterioso e avvolgente, capace di evocare immagini e sensazioni attraverso suoni ricercati e sperimentali. Caratterizzato da una forte atmosfera e da suggestioni ispirate a artisti come Richard Chartier e Taylor Deupree, il disco è descritto come un viaggio attraverso un linguaggio sonoro segreto e intimo. Un'opera che si distingue per la sua profondità emotiva e per la sua capacità di suscitare riflessioni personali. Ascolta 'Dauw' di Machinefabriek e lasciati avvolgere dal suo sound unico.

 "Parli di una cosa ed è facile capire che intendi un’altra, è il modo di passare tra le maglie della censura."

 "Non di sola violenza fisica vive una dittatura: togliere la parola è altra forma di repressione."

La recensione esplora la canzone "Cálice" di Chico Buarque e Gilberto Gil come esempio sublime di musica politica sotto la dittatura brasiliana. Attraverso un testo velato, la canzone denuncia la censura e la repressione con delicatezza ma fermezza. L'autore evidenzia l'importanza del linguaggio allegorico per aggirare la censura, il coraggio degli artisti esiliati e l'impatto emotivo sulla società. Un'analisi profonda della lotta tra arte e potere in un contesto storico difficile. Ascolta 'Cálice' e scopri il potere nascosto della canzone politica brasiliana!

 Carlo Airoldi è Rock!

 Un viaggio di 2000 km tra piogge, neve, fango e notti all’addiaccio per inseguire un sogno olimpico.

La recensione racconta la storia avvincente di Carlo Airoldi, atleta carismatico e determinato che percorse a piedi 2000 km da Milano ad Atene per partecipare alla prima maratona olimpica del 1896. Il testo sottolinea il coraggio, la passione e la forza di volontà di un uomo qualunque divenuto leggendario, intrecciando storia sportiva e aneddoti suggestivi. Un racconto motivante che invita alla riflessione sull'importanza di non arrendersi mai. Leggi questa emozionante storia e lasciati ispirare dalla forza di Airoldi!

 La vapor riflettendoci è una roba strana, fatta da giovani per un gruppo di non più giovani circoscritto, e quindi con una data di scadenza già nelle premesse.

 L’inquadratura della telecamera che finisce dentro il vano motore di una Uno da l’idea di trovarsi a bordo di un’astronave che precipita in un buco nero.

La recensione riflette sul vaporwave e sul suo declino di moda, associandolo alla musica di Sixthclone. L'autore riconosce solo ora l'effetto nostalgico e straniante del genere, rilevando come sia stato perlopiù un fenomeno provinciale e di nicchia. Si sottolinea l'importanza del contesto culturale italiano e della memoria per apprezzare appieno questo tipo di musica. La recensione stimola una riflessione sul valore artistico e sul potenziale futuro della scena vaporwave italiana. Scopri come Sixthclone ridà vita al vaporwave con un tocco italiano unico!

 Volevate l'APOCALISSE? E allora eccola servita su vassoio d'argento con intarsi in blu cobalto e lussureggianti scene di caccia.

 Chi non monterebbe in groppa al meteorite dell’armageddon per punire l’umanità che ascolta questa merda?

La recensione di X-Factor Live Show #5 è una disamina ironica e sarcastica del programma e dei suoi concorrenti. Tra critiche pungenti e apprezzamenti selettivi, emergono la potenza di Anastasio nel rap e le debolezze di altri artisti. L'autore riflette inoltre sull'atmosfera trash del talent e sul contesto musicale italiano attuale. Scopri la recensione completa e immergiti nell’irriverente mondo di X-Factor!

 ‘Clone Of The Universe’ è ossequio sagace a tutto ciò che i californiani son stati e, con tutta probabilità, ancora saranno.

 Una vera e propria monumentale suite di 18 minuti dedicata alla percezione distorta, un continuo fluire di odori, pensieri ed illogicità.

La recensione esalta Clone Of The Universe dei Fu Manchu come un album che riporta l'essenza dello stoner rock con riff carichi di fuzz e atmosfere psichedeliche. La presenza di Alex Lifeson nella suite finale di 18 minuti conferisce un tocco epico e quasi sovrasensibile a un disco altrimenti classico. Il tono ironico rende la lettura divertente e coinvolgente, sottolineando la riconoscibilità e la coerenza stilistica della band californiana. Scopri il viaggio stoner dei Fu Manchu con Clone Of The Universe!

 Flavio Grosso aka Falloppio: "Il mio padrone è contento di fare l’orsetto ricchione".

 Il suo elfo domestico: "Vorrei essere liberato da Falloppio che non riconosco più".

L'intervista a Flavio Grosso, noto come Falloppio, ripercorre la storia delle Trombe di Falloppio, una band rock/metal demenziale di Torino. Attraverso un dialogo surreale con il suo 'elfo domestico', emerge l'evoluzione dell'artista dal rock goliardico al blues serio e riflessivo, passando per il suo romanzo 'Solo Andata'. L’atmosfera è giocosa, ironica e rivelatrice, con uno sguardo affettuoso sulla scena underground torinese e la trasformazione personale. Scopri la storia ironica e unica di Falloppio, leggendo l'intervista completa!

 Anton ha finalmente trovato la sua giusta dimensione e che gli permette di mantenere alto il suo livello di ispirazione artistica.

 Noi creiamo, ma non riproduciamo. Non vediamo nessun motivo per cui suonare la stessa cosa più volte quando potremmo fare della musica completamente nuova.

L'intervista con Ricky Maymi, fondatore dei Brian Jonestown Massacre, offre un approfondimento sul tour mondiale 2018, sulla produzione di due nuovi album di Anton Newcombe e sui numerosi progetti musicali di Maymi in Asia. Ricky condivide inoltre la storia della band, la sua visione creativa e alcuni suggerimenti musicali, rivelando un periodo di grande maturità artistica e fermento creativo. Scopri tutti i dettagli sul nuovo tour e i progetti di Ricky Maymi, leggi l’intervista completa ora!

 Ogni maledizione che accadeva nella polveriera del medioriente, diventava il nome di un suo disco.

 La ‘suite’ Ali Zarin è un tormento ipnotico di 45 minuti: una loop machine che accelera, decellera, muta nei suoi vincoli minimi.

La recensione esplora la figura di Bryn Jones, alias Muslimgauze, e il suo album postumo 'Ali Zarin'. Il lavoro è descritto come un tormento ipnotico di 45 minuti, immerso in ossessioni mediorientali e loop sonori. Pur meno incisivo di altre opere, il disco riflette la complessità di una carriera unica e schizofrenica, fatta di produzioni numerose e un impegno sociale velato. Un ascolto consigliato per chi cerca un'esperienza musicale fuori dagli schemi. Ascolta Ali Zarin e lasciati avvolgere dal suo ipnotico viaggio sonoro.

 Un film totalmente epidermico, esperienziale, da vivere empaticamente.

 La forza del film vive proprio nei corpi di Elio e Oliver, nel loro sfiorarsi e prendersi con virulenza.

Chiamami col tuo nome è un film che racconta un'estate intensa tra due giovani, Elio e Oliver, immersi in un ambiente liberale e culturale del nord Italia. Sebbene la sceneggiatura sia semplice e alcune parti appaiano banali, l'opera si distingue per una fortissima componente sensoriale e visiva. La regia di Guadagnino riesce a trasmettere la dolcezza e la drammaticità di un primo amore con una cura estetica notevole. Il film parla più dei sentimenti universali che delle specificità dell'omosessualità, rendendolo un'esperienza emotiva e coinvolgente. Vivi anche tu l'intensa esperienza estetica e emotiva di 'Chiamami col tuo nome'.

 Non puoi possedere ciò che ami e non puoi amare ciò che possiedi.

 Tutto è fuori posto. Tutto è come deve essere.

La recensione di ‘Round Midnight di Thelonious Monk celebra l’imperfezione come bellezza e racconta l’intensa storia d’amore e amicizia tra Monk e Pannonica. Attraverso immagini poetiche e aneddoti, emergono le sfumature della vita artistica e personale dei protagonisti del jazz. Il testo intreccia musica, dolore e accettazione con un afflato umano profondo. Più che una recensione tecnica, è una narrazione sentita che valorizza il significato emotivo della musica. Scopri la magia di ‘Round Midnight e lasciati emozionare dalla storia di Monk e Pannonica.

 "E no, non è Janis Joplin. È Brittany Howard. Lunga vita agli Alabama Shakes."

 "Hold on, tieni duro, resisti! La prima cosa che viene (De)cantata è 'Bless my heart, Bless my soul, Didn’t think I’d make it to twenty-two years old.'"

La recensione celebra l’album d’esordio Boys & Girls degli Alabama Shakes, lodandone la forza vocale e la presenza scenica di Brittany Howard. Il sound richiama il blues rock del sud degli anni ’60 e ’70, con brani intensi e coinvolgenti come "Hold On" e "Be Mine". Un’esperienza musicale che ha emozionato anche durante i live. L’album è descritto come riuscito in ogni traccia e dal grande impatto emotivo. Ascolta Boys & Girls e lasciati trasportare dalla voce unica di Brittany Howard!

 Atlantide e i mondi perduti colma un vuoto rendendo disponibile agli appassionati del “weird” uno scrittore che, nel corso degli anni, aveva assunto la status del “Santo Graal”.

 La sua prosa decadente, barocca e “visionaria” trasporta la mente del lettore in un’altra dimensione in reami al di fuori del tempo e dello spazio.

Il volume 'Atlantide e i mondi perduti' raccoglie quattro cicli narrativi di Clark Ashton Smith, storico autore del genere fantastico e weird. L'opera, curata da Giuseppe Lippi, offre un'edizione integrale e traduzioni aggiornate, valorizzando la prosa decadente e visionaria di Smith. I racconti spaziano tra miti, horror cosmico e fantasy medievaleggiante, immergendo il lettore in dimensioni fuori dal tempo. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di letteratura pulp e weird. Immergiti nel mondo visionario di Clark Ashton Smith con questo imperdibile volume.

 «La Tempesta è come la mia piazza di paese; è un luogo dove tante cose accadono e tanti argomenti si saldano e si intersecano tra di loro.»

 «Tutto svanirà senza lasciare traccia. Noi siamo della materia di cui son fatti i sogni e la nostra piccola vita è circondata da un sonno.»

La recensione collega La Tempesta di Shakespeare alla vivace comunità di una piazza di paese, sottolineando l'intreccio di temi come magia, potere, colonizzazione e teatro nel teatro. L'opera è analizzata come un enigmatico dramma ricco di simbolismi e riflessioni umane, con particolare attenzione al complesso personaggio di Prospero e alla musica che permea il testo. L'autore invita a superare interpretazioni superficiali per apprezzare la ricchezza dell'opera. Scopri l'enigma di La Tempesta, un capolavoro shakespeariano da riscoprire.

 Come se fossero i canti lontani dei primi homo sapiens che hanno calpestato questo pianeta riprodotti al contrario su 33 giri al minuto.

 La qualità della registrazione è decisamente molto alta e i contenuti costituiscono una composizione minimalista vera e propria.

Archives Vol. I: Lunar Halo dei The Myrrors offre un'esperienza live di alta qualità, registrata nel 2014 a Tucson, Arizona. Il disco unisce improvvisazione e composizione minimalista ispirata alla psichedelia tradizionale. Le due lunghe tracce creano un rituale sonoro tra pulsazioni estatiche e drone orientali, evocando un viaggio dalle radici afro-asiatiche all'Arizona moderna. Una pubblicazione che arricchisce il repertorio della band e conferma il loro valore nella scena neo-psichedelica. Scopri il fascino ipnotico di Archives Vol. I e immergiti nel viaggio sonoro dei The Myrrors.

 L’amore infinito vi salirà nell’anima, e andrete lontano, molto lontano, come uno zingaro.

 Le cose si rompono in continuazione. Bicchieri, piatti, unghie. Le promesse. I cuori.

La recensione celebra 'Sunny Border Blue' di Kristin Hersh come un album indie-folk intenso e introspettivo, perfetto per accompagnare le sere di fine estate. L'autrice sottolinea il timbro vocale unico di Hersh e le atmosfere emotive, evidenziando brani fondamentali come 'Your Dirty Answer' e 'Spain'. Con un riferimento anche alla storica etichetta 4AD, il disco è consigliato agli appassionati di musica cantautoriale americana. Ascolta Sunny Border Blue per un viaggio emotivo unico nell'indie-folk.

 «Ci vuole coraggio a essere Keaton Henson, credo.»

 «Keaton Henson è un giunco sottile in mezzo alla tempesta della vita, che non lo ha spezzato: lo ha piegato.»

La recensione enfatizza il coraggio e la delicatezza di Keaton Henson nel suo album Dear..., realizzato in condizioni di forte ansia e isolamento. L'artista si rivela fragile ma potente, capace di toccare corde profondamente personali nell'ascoltatore. Un disco intimo e introspettivo, tra paure, solitudine e apertura verso l'altro. Ascolta Dear... di Keaton Henson e lasciati toccare dalla sua emotività.

 Il titolo è un anagramma di 'Sundays & Cybele', e vuole esprimere la mia visione sul mondo corrotto in cui viviamo.

 La nostra musica è uno scambio di energie e adrenalina con il pubblico, un’esperienza magica tra noi e gli ascoltatori.

L'intervista approfondisce il progetto musicale Sundays & Cybele, guidato da Kazuo Tsubouchi, e il loro album 'Chaos & Systems', che fonde musica tradizionale giapponese e rock psichedelico anni '70. Nonostante il progetto sia apprezzato soprattutto in occidente per il suo sound unico, l'artista esprime il desiderio di comunicare concetti profondi ispirati al pensiero orientale. Vengono inoltre esplorate influenze, la scena underground di Tokyo e le collaborazioni con altri artisti della label Guruguru Brain. Scopri il sound unico di Sundays & Cybele e lasciati trasportare dalla loro psichedelia giapponese.

 Questo qui non può essere considerato un disco come tutti gli altri.

 La tua parola è la nostra e questa ti ha reso immortale.

Il disco IT di Alan Vega è una raccolta di visioni urbane e sonore che consolidano il suo status di icona post-punk. Pubblicato postumo, il lavoro restituisce l'energia e la profondità espressiva di un artista tormentato e rivoluzionario. Non si tratta di canzoni canoniche, ma di scatti dalla realtà di New York d'oggi, intrisi di blues e post-industrial. Il disco celebra la vita e la forza di un messia musicale, ultimo grande bluesman del rock moderno. Scopri l'ultimo capolavoro di Alan Vega e immergiti in un'esperienza sonora unica.

 "Il disco si sofferma sui principi della meccanica prima di aprirsi del tutto in canzoni di una bellezza indescrivibile."

 "Un film in continuum con la vita, un viaggio avventuroso nell'ignoto spazio profondo che si conclude con un ritorno a casa e nuovo sguardo sul presente."

H3+ è il terzo capitolo della trilogia di Paolo Benvegnù, dedicato a perdita, abbandono e rinascita. Il disco unisce concezioni filosofiche e arrangiamenti di rara bellezza, evocando un viaggio interiore e spaziale. Richiami a David Sylvian e alla wave sperimentale arricchiscono un album che si conferma un capolavoro della musica italiana contemporanea. L'opera offre un ritorno a casa con una nuova consapevolezza, carico di grazia e profondità emotiva. Ascolta H3+ di Paolo Benvegnù e immergiti in un viaggio musicale memorabile.