Maurizio Abate ricerca una combinazione efficace tra un approccio istintivo alla chitarra, ma allo stesso tempo sperimentale concentrato su un legame naturale e primitivo con il suono e con lo strumento.

 Standing Waters è un lavoro di ricerca interiore: una acquiescenza attiva in un processo di accrescimento spirituale che si accompagna a esercizi di respirazione dettati dai battiti del tempo delle strutture musicali disegnate da Abate.

Standing Waters di Maurizio Abate è un album di cinque tracce che fonde folk minimalista e sperimentazione sonora, richiamando lo stile di John Fahey. L'uso di strumenti come la chitarra, l'armonica, il piano e l'hurdy-gurdy conferisce un carattere antico e contemporaneo insieme. Le atmosfere evocative e meditativo-spirituali si traducono in un ascolto intenso, capace di coinvolgere profondamente. Il lavoro si distingue per l'armonia tra tecnica e sensibilità emotiva, confermando Abate come degno esponente dell'american primitive guitar. Ascolta Standing Waters e immergiti in un viaggio musicale primitivo e meditativo.

 Questa nuova colonna sonora è qualcosa che ha un suo contenuto di qualità e che si presta all'ascolto a prescindere dalla visione del film.

 Greenwood è considerato universalmente come uno dei maggiori innovatori nel campo della musica pop sin dagli anni novanta.

La recensione analizza la colonna sonora di Jonny Greenwood per il film You Were Never Really Here di Lynne Ramsay, evidenziando l'uso di sonorità sperimentali e minimaliste. Cuore dell'opera è un'alternanza tra loop compulsivi, temi orchestrali tesi e ambientazioni sintetiche, che riflettono la psicologia del protagonista. Il lavoro conferma la crescita artistica di Greenwood come uno dei principali innovatori musicali del panorama contemporaneo. Il disco si apprezza anche senza la visione del film, sottolineando la sua qualità musicale autonoma. Scopri l'atmosfera unica della colonna sonora di Jonny Greenwood!

 Il gruppo precipita nel baratro dei soliti già richiamati cliché e inutili citazionismi che hanno francamente stancato.

 Gli episodi positivi di questo album costituiscono sia un punto a favore dei Calibro 35 ma anche motivo di grande rammarico per quello che potrebbe essere il loro potenziale inespresso.

La recensione di Decade sottolinea le grandi capacità tecniche dei Calibro 35 e l'appeal del loro sound vintage anni '70, con brani di spicco come "Psycheground". Tuttavia, evidenzia una ripetitività e la mancanza di innovazione che limitano l'effetto complessivo dell'album. Il disco è apprezzato dagli estimatori storici ma potrebbe risultare stagnante per chi cerca freschezza creativa. Si riconosce un potenziale inespresso e un dilemma tra scelta artistica e limite creativo. Scopri l'album Decade e valuta tu stesso il viaggio vintage dei Calibro 35!

 Sirimiri è un'opera di musica complessa e forse più difficile rispetto alla precedente, ma non per questo meno efficace.

 Siamo persi nelle nebbie della nostra incoscienza e non ci accorgiamo di come tutte le cose attorno a noi cambino continuamente.

Sirimiri è un album ambient di Rafael Anton Irisarri caratterizzato da atmosfere scultoree e flessibili che rappresentano le sfumature della vita e della quotidianità. Concepito per essere ascoltato in loop, il disco offre un'esperienza coinvolgente e pulsante, più complessa ma altrettanto efficace rispetto al precedente Midnight Colours. L'opera si discosta per la sua continuità e profondità emotiva, confermando la crescita artistica di Irisarri nel 2018. Ascolta Sirimiri e immergiti in un viaggio ambient unico e coinvolgente.

 Il film manca completamente di ogni tipo di analisi e questo è sorprendente.

 Un thriller della serie "vigilante" come tanti con una storia tanto lineare quanto poco sorprendente.

Il remake di Death Wish diretto da Eli Roth cerca di reinterpretare il classico con Bruce Willis nel ruolo del giustiziere, ma manca della profondità e della contestualizzazione storica del film originale. Pur tentando di reinventare il personaggio, la pellicola risulta lineare, poco sorprendente e priva di spunti significativi, deludendo chi si aspettava un'analisi sociale più attuale e dettagliata. Scopri perché questo remake di Death Wish non convince gli appassionati!

 Che gli Oneida non abbiano mai sbagliato un colpo è una affermazione esagerata, ma non si può certo negare che abbiano saputo come poche altre band negli ultimi vent'anni marcare il terreno.

 Il problema principale sta tuttavia nella mancanza di unitarietà di intenti, con sessioni di registrazione frammentarie e poco consuete.

La recensione riconosce agli Oneida una capacità riconoscibile nel rinnovarsi e sperimentare nel tempo, con riferimenti a psichedelia e krautrock. 'Romance' presenta momenti validi e qualità sonora ma soffre di una mancanza di coerenza e unitarietà d'intenti dovuta a una produzione frammentaria iniziata nel 2011 e svolta in diversi studi. Il doppio album è ambizioso ma risulta disomogeneo, con alcune tracce che si distinguono ma senza un chiaro filo conduttore. Scopri il nuovo album degli Oneida e immergiti nella loro psichedelia indie unica.

 "Un lavoro brillante e dove la qualità del suono non ha nulla di artificioso e a tratti ipnotico."

 "Impossibile non menzionare 'Wiggy Giggy', praticamente uno dei migliori pezzi pop dell’anno."

This Is Eggland dei The Lovely Eggs segna la maturazione del duo inglese con un suono arricchito da elementi shoegaze e pop-rock. Il lavoro, prodotto da Dave Fridmann, unisce energia vigorosa, atmosfere ipnotiche e ironia, mantenendo vivo lo spirito ribelle della band. Un album brillante e spontaneo che si distingue nella scena alternativa britannica. Ascolta This Is Eggland e scopri l'energia unica dei The Lovely Eggs!

 Il disco ha un sound sicuramente coinvolgente e easy-listening che si compone di loop ipnotici, trip acido-psichedelici e il groove funk "Metal Box" tipicamente UK degli anni ottanta.

 Proprio per il suo carattere peculiare e eccentrico e una certa freschezza e originalità nei suoni, "Fear On The Corner" è un disco di sicuro effetto.

Fear On The Corner dei Mamuthones è un album psichedelico ed eccentrico, caratterizzato da contaminazioni tribali e world music. La produzione mantiene freschezza e originalità, grazie anche all'esperienza di Alessio Gastaldello. Il disco offre un sound avvolgente, con loop ipnotici e influenze che spaziano dai Talking Heads a Jaki Liebezeit. Un lavoro rilevante nell'ambito della scena psichedelica contemporanea. Ascolta Fear On The Corner e scopri l'eccentricità tribale dei Mamuthones!

 la grande empatia, quasi una specie di telepatia, che tiene in piedi il duo

 questa musica fosse un manifesto d’avanguardia e una forma di linguaggio di trasmissione “orale”

Il live 'Leave No Trace' di Tashi Dorji e Tyler Damon è un'intensa performance improvvisata che fonde noise, avanguardia e spiritualità himalayana. Il disco, registrato a St. Louis, evidenzia la profonda empatia e telepatia del duo, offrendo un viaggio sonoro unico che rimanda a influenze avant-jazz e miti ancestrali. Un'opera capace di trasmettere potenza e leggerezza insieme, ideale per gli amanti delle sperimentazioni musicali. Ascolta ora 'Leave No Trace' e immergiti in un viaggio musicale unico e improvvisato.

 "Se vuoi avere la loro attenzione, è necessario suonare in maniera ancora più forte."

 "La nostra musica ha contenuti di natura sociale e politica, non espressi esplicitamente, ma sono lì."

La recensione evidenzia la forza e l’innovazione musicale di Sonido Gallo Negro con il loro secondo album 'Mambo Cosmico', caratterizzato da un suono potente e sperimentale. La band unisce sonorità rock psichedeliche con influenze latinoamericane e temi sociali profondi, tra cui l’immigrazione e la situazione in Messico. L’esperienza sonora è arricchita anche da performance visive coinvolgenti, creando un viaggio musicale e culturale unico. L’intervista con Gabriel Lopez apre una finestra sulle radici culturali e sulle ispirazioni del gruppo, sottolineando un forte impegno artistico e sociale. Ascolta ora 'Mambo Cosmico' e immergiti nel potente sound di Sonido Gallo Negro!

 La volontà manifesta è quella di trarre il meglio da quella che potrebbe e che di fatto è la combinazione tra due culture millenarie.

 Dopo un inizio promettente, questo EP si perde in composizioni magari divertenti ma sul piano dei contenuti musicali poco interessanti se non addirittura vacue.

Il nuovo EP di Ouzo Bazooka, Songs From 1001 Nights, propone un mix di surf-rock psichedelico e sonorità mediorientali, riflettendo la fusione culturale di Israele e Palestina. Pur con un inizio promettente e idee interessanti, l'EP perde slancio con composizioni meno originali e contenuti musicali poco coinvolgenti. La proposta è ideologicamente stimolante ma musicalmente altalenante. Ascolta l'EP per scoprire un intrigante mix di culture e sonorità dal cuore del Vicino Oriente.

 Questo disco è veramente brutto.

 Un'opera lunga - quasi interminabile... - e priva di ogni contenuto rilevante sul piano emotivo.

La recensione critica l'ultimo album di Jonathan Wilson, Rare Birds, definendolo un lavoro lungo e manierista, privo di contenuti emotivi significativi. Nonostante le prestigiose collaborazioni, l'album delude le aspettative e si presenta come un'immobile riproposizione vintage, risultando noioso sia in studio che dal vivo. L'autore consiglia di non perdere tempo con l'ascolto. Scopri perché Rare Birds non convince gli appassionati, leggi la recensione completa!

 Il titolo "There’s A Riot Going On" si può benissimo definire una specie di truffa.

 Il disco suona come un nastro consumato fino allo sfinimento dentro un vecchio scadente videoregistratore.

L'ultimo album di Yo La Tengo, There’s A Riot Going On, rappresenta un ulteriore declino per la storica band indie pop. Nonostante il tentativo di omaggiare Sly and The Family Stone con un contenuto politico-sociale, il disco risulta privo di energia e originalità. Le sonorità sono piatte e ripetitive, alternate a sperimentalismi poco convincenti. Una delusione su disco, soprattutto rispetto alle performance dal vivo della band. Scopri perché questo album ha deluso i fan storici degli Yo La Tengo!

 Lo shoegaze dei Moaning assume a tratti connotati tipicamente dark-wave e si caratterizza per accelerazioni hardcore.

 Un sound complessivamente easy-listening, sebbene i toni siano per lo più oscuri e cavernosi e i testi affrontino tematiche complesse.

Il debutto omonimo dei Moaning è un interessante ritorno alle radici più rumorose e oscure dello shoegaze, contaminato da elementi post-punk e dark-wave. Il disco propone brani brevi ma intensi, con sonorità cavernose e testi complessi. Sebbene la qualità generale sia sufficiente, la vera evoluzione del genere dipenderà dalla visibilità che l'etichetta Sub Pop saprà garantire alla band. Ascolta il debutto dei Moaning e scopri il nuovo shoegaze oscuro.

 suona come qualcosa che sembra seguire un credo, una supernova di fumo su cui certi mugugnii dissero follow the smoke towards the riff-filled land

 clarity boh, un singolone che fa sentire i soliti sleep, come vederli passare una serata felici a bere e farsi schifo a vicenda; e mme piace, ogni tanto ci vuole.

La recensione descrive 'The Clarity' come un singolo che riporta i Sleep alle loro radici stoner/doom, con riff potenti e atmosfere dense di fumo. Il brano evoca uno stato di catarsi musicale e un’immagine sincera della band. Nonostante una valutazione media, il pezzo è considerato un must nelle loro esibizioni attuali, con un tono nostalgico e accogliente. Scopri il nuovo singolo dei Sleep e immergiti nei loro riff ipnotici!

 James Hunter è chiaramente una delle migliori voci soul attualmente in circolazione.

 Il disco è un vero e proprio gioiellino con arrangiamenti mai eccessivi e una produzione di un vero numero uno.

L'album "Whatever It Takes" di The James Hunter Six rappresenta un concentrato di soul e rhythm and blues raffinati, con influenze che spaziano da Ray Charles a James Brown. Prodotto dalla celebre Daptone Records, il disco si distingue per arrangiamenti misurati e la qualità vocale di Hunter. L'opera è un must per gli amanti del soul contemporaneo con radici vintage e offre una perfetta sintesi tra tradizione e modernità musicale. Ascolta subito Whatever It Takes e lasciati trasportare dal soul autentico di James Hunter Six!

 Un’opera dal carattere e toni inevitabilmente drammatici che trasmette più che paura una profonda malinconia.

 Il disco è stato concepito come colonna sonora del Doomsday Clock, evocando il rimpianto per una fine ormai inevitabile.

Midnight Colours di Rafael Anton Irisarri è un album post-minimalista ispirato al Doomsday Clock e alla crisi globale. Con otto tracce registrate su nastro, il disco esplora toni profondamente malinconici, riflettendo una visione disincantata ma intensa del mondo contemporaneo. Un lavoro evocativo che fonde sperimentazione e cinema immaginifico. Ascolta Midnight Colours e immergiti in un viaggio sonoro unico e riflessivo.

 Mute è un’opera citazionista (forse troppo): i riferimenti vanno ricercati principalmente in Metropolis e M di Fritz Lang.

 Sul piano recitativo menzionerei la prova di qualità di Paul Rudd e la grande bravura di un nome meno noto come quello di Noel Clarke.

Mute, diretto da Duncan Jones, è un film di fantascienza ambientato in una Berlino futurista del 2052. La trama segue Leo, un bartender muto e Amish, alla ricerca della sua amata Naadirah. La pellicola fa ampio uso di riferimenti a film classici come Metropolis e M, e all'estetica di Bowie, ma rischia di risultare troppo citazionista. Pur non annoiando, non sembra destinata a replicare il successo di Moon. Scopri il mondo futurista di Mute e i suoi riferimenti cinematografici unici.

 Grant-Lee Phillips si può considerare per la sua generazione quello che negli anni sono stati i vari Johnny Cash, Willie Nelson, Kris Kristofferson e Merle Haggard.

 Le canzoni raccontano tutta una serie di storie di personaggi canaglie e ciarlatani, tiranni e veggenti, con riferimenti simbolici tipici di Bob Dylan.

Il nono album solista di Grant-Lee Phillips, "Widdershins", offre un rock elettrico vivace con testi socialmente impegnati. Registrato a Nashville in soli quattro giorni, il disco richiama la tradizione dei grandi cantautori americani, mescolando riferimenti culturali e sonorità di ispirazione anni settanta rivisitate in chiave moderna. Un lavoro solido che conferma la classe e la coerenza artistica di Phillips. Ascolta Widdershins e scopri il coinvolgente rock sociale di Grant-Lee Phillips!

 È come se mancasse un pezzo, che magari poi c'era ma è stato tagliato fuori dalla pellicola e aggiunto alla collezione personale di Nicolas Cage.

 Un action movie a bassa intensità inserito in un classico contesto distopico che come tale funziona sempre, anche se la storia non ha granché da dire.

La recensione critica 'The Humanity Bureau', film distopico diretto da Rob W. King con Nicolas Cage. Pur con una premessa interessante, la pellicola delude per la trama debole e la completa mancanza di approfondimento, con un finale brusco e insoddisfacente. L'interpretazione di Cage è definita sufficiente ma non impreziosisce il film, che resta un action a bassa intensità. Scopri perché The Humanity Bureau non conquista e leggi la recensione completa!