"Boards Of Canada sono un mistero. Suonano talmente umani da far sprofondare nell'ipnosi."

 "La loro musica è una mistura tra atmosfere calde e nostalgiche, vicina a certa elettronica tedesca post-hippie."

La recensione esplora 'Hi Scores', l'EP di debutto dei Boards of Canada, sottolineandone il carattere ipnotico e nostalgico. Il duo scozzese crea paesaggi sonori immersivi, ispirandosi agli archivi video del National Film Board of Canada e a influenze kraut e psichedeliche. La musica, lontana dalla dance, è un'elettronica da camera che stimola immaginazione e ricordi collettivi. L'EP, apprezzato anche da colleghi come Autechre, è un punto di riferimento per l'ambient e l'IDM moderno. Ascolta 'Hi Scores' e immergiti nel mondo sonoro unico di Boards of Canada.

 Certi classici bisogna solo avere il coraggio di iniziarli.

 La ricchezza estrema del meccanismo è completamente asservita alla semplicità e al nitore dei sentimenti.

Il Gattopardo di Visconti si conferma un classico immortale che coniuga semplicità e profondità. Il film scorre con ritmo agile pur affrontando temi complessi come i cambiamenti storici e sociali in Sicilia. La regia cattura con campi lunghi e primi piani che evidenziano la vastità e la complessità dei personaggi. La scena del ballo, pur imponente, è solo uno degli aspetti di una pellicola ricca di umanità, ironia e bellezza formale. Un'opera che emoziona e appassiona senza mai appesantire. Scopri il fascino senza tempo de Il Gattopardo, un capolavoro di Visconti da non perdere.

 Cluster II è molto simile ai primi Suicide, ed è proprio difficile immaginare che Alan Vega e Martin Rev non si fossero ispirati a questa musica per i loro esperimenti sonori.

 Cluster II è un disco di culto che, a distanza di tempo, non ha perso nulla del suo fascino.

La recensione celebra Cluster II, album del 1972 dei Cluster, come un caposaldo del krautrock e della musica elettronica d'avanguardia. Viene evidenziata l'influenza sull'evoluzione di band come Suicide e l'importanza del disco nel contesto della scena sperimentale tedesca degli anni '70. L'autore sottolinea l'approccio rigoroso e radicale della musica, che conserva intatto il suo fascino anche a distanza di decenni. Scopri il suono pionieristico di Cluster II e lasciati trasportare nella storia del krautrock.

 Una specie di linea d’orizzonte in cui refoli sublunari al laptop elevano microsounds provenienti dal mistero della Madre Terra.

 Disperatamente inlimine e perso, ancora una volta, in un altro interstizio: quello che separa la trascendenza dall’immanenza.

La recensione esplora il concept di 'Interstices' di Illuha, una fluidità musicale tra drone, suoni elettroacustici e field recording, che crea un'atmosfera sospesa tra trascendenza e immanenza. Il disco è descritto come un equilibrio delicato e profondamente evocativo. La critica sottolinea la forza narrativa e l'originalità dell'album, evidenziando il valore emotivo e la qualità artistica della produzione. Ascolta Illuha - Interstices per un viaggio sonoro unico tra droni e atmosfere evanescenti.

 La prosa è eccessivamente pop e piena di ripetizioni, quasi a voler rimarcare alcune specifiche caratteristiche della protagonista.

 Voglio credere, anzi credo, che il capitolo dedicato alla figlia sia la verità più vera di tutto il testo.

La recensione analizza l'autobiografia di Giorgia Meloni concentrandosi principalmente sulla qualità della scrittura, giudicata semplice ma ripetitiva e poco equilibrata. Viene osservata una certa autocelebrazione, mentre dal punto di vista dei contenuti la recensione evita un giudizio netto, sottolineando solo un sincero momento emotivo nel capitolo dedicato alla figlia. Il lavoro di editing è ritenuto scarso e l'uso di citazioni musicali definito poco azzeccato. Scopri la nostra recensione completa per capire l'autobiografia di Giorgia Meloni.

 Fragments è figlio dei nostri tempi, contraddistinti da distacco, riflessione, solitudine.

 Bonobo in forma, colpevole solo di aver infiocchettato un po' troppo le sue produzioni.

Fragments è l'ultima produzione di Bonobo che conferma la sua capacità di unire elettronica, worldmusic e jazz in un sound suggestivo e moderno. Pur risultando talvolta troppo curato nella produzione, l'album si distingue per melodie efficaci, ritmi variegati e collaborazioni di rilievo. Il lavoro riflette il momento storico segnato da solitudine e introspezione, conquistando sia fan di lunga data sia nuovi ascoltatori. Una prova solida che mantiene alta la reputazione dell'artista. Ascolta Fragments e scopri l'evoluzione unica di Bonobo.

 Qui è pura goduria, smisurata goliardia, smodata esaltazione di sesso, droga e rock’n’roll nella sua forma più fascinosa e accattivante.

 Se sei esaurito e incazzato ti salvano la vita… almeno per una mezz’ora sono il perfetto antidoto per dimenticare.

La recensione esplora "Let Them Eat Pussy", il debutto dei Nashville Pussy, come un album autentico, grezzo e liberatorio. Il punk e l'hard rock si mescolano in tracce cariche di energia e ribellione, rappresentando un perfetto antidoto contro la frustrazione quotidiana. L'autore celebra la spontaneità del primo lavoro, sottolineandone l'attitudine esaltante e il potere catartico. Un disco che, pur non puntando alla perfezione tecnica, coinvolge e fa sentire vivi. Ascolta il debutto esplosivo di Nashville Pussy e lasciati travolgere dal loro rock senza compromessi!

 Un contenitore usurato dal tempo e ritrovato per caso: fotografie, lettere ingiallite, ventagli, dracme e rubli, elenchi telefonici sgualciti, storie sbilenche e usurate.

 Tanti specchi che riflettono sempre un volto diverso (e talvolta niente).

La recensione di 'Canzoni a manovella' di Vinicio Capossela rievoca suggestioni nostalgiche legate a ricordi personali dell'autore, con uno sguardo poetico e frammentato sull'album. Il disco emerge come un contenitore di storie imperfette, atmosfere sognanti e suoni disordinati, intrisi di riferimenti letterari e di un viaggio nel tempo tra mondi diversi. La musica è descritta come ricca di suggestioni, capace di evocare emozioni profonde e riflessioni intime. Scopri l'intima poesia musicale di Vinicio Capossela con Canzoni a manovella.

 Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore.

 La Tredicesima sinfonia di Shostakovic, estremo baluardo all’oblio, all’ipocrisia, al dolore.

La recensione approfondisce la Sinfonia n.13 di Dmitri Shostakovich intitolata "Babij Jar", un'opera che fonde musica e poesia per commemorare l'atrocità del massacro di Babij Jar durante la Shoah. Attraverso un racconto toccante, si evidenzia il lavoro del poeta Evgenij Evtušenko, le difficoltà di rappresentazione in Unione Sovietica e il forte valore memoriale e civile dell'opera. Un invito a non dimenticare, rinnovando l'impegno contro la disumanizzazione e l'antisemitismo. Ascolta la Sinfonia n.13 e mantieni viva la memoria di Babij Jar.

 La traccia d'apertura "No Life Leaves Here" è un manifesto programmatico del disco.

 "A Sanity Deranged" è un prodotto decisamente valido, forse uno dei migliori lavori estremi usciti in questi ultimi anni.

A Sanity Deranged, l'ultimo album dei Nightfell, rappresenta un'esplorazione profonda nei territori del death-doom, con ritmi lenti, atmosfere opprimenti e growl cavernoso. Progetto di Todd Burdette e Tim Call, offre un lavoro compatto e potente, arricchito da aperture melodiche e atmosfera decadente. La produzione è nitida e valorizza il suono viscerale del gruppo. Un album di grande valore nel panorama metal estremo recente, meritevole di maggiore attenzione. Scopri l'oscurità sonora di Nightfell con A Sanity Deranged!

 Quella voce cavernosa, calda e terrorizzante allo stesso tempo, mi catturò all’istante.

 Blue Valentine era per me la concrezione di tutti gli umori, i simboli e gli stereotipi attraverso i quali negli anni avevo costruito la mia idea di America.

La recensione racconta il primo incontro della giovane autrice con l'album 'Blue Valentine' di Tom Waits, una scoperta che ha segnato un momento di crescita personale e un legame emotivo profondo. L'album viene descritto come un contenitore di atmosfere malinconiche, con brani intensi e memorabili. Il racconto attraversa anche ricordi scolastici e influenze culturali, sottolineando come la musica di Waits sia diventata un rifugio e un compagno indispensabile nel tempo. Ascolta Blue Valentine e lasciati avvolgere dall’anima unica di Tom Waits.

 «Due cantautori in (erba), all’alba della Summer of Love, incantati dal Bianco Album e trillati da quegli ascensori al 13esimo piano, eterei in quella barocca Slab City.»

 «Nulla di nuovo quindi sotto quel cocente sole californiano ma l’essenza stessa multiforme e luciferina dello psich-rock che permea tutto l’album.»

La recensione descrive 'A Gift from Euphoria' come un viaggio sonoro in bilico tra folk, bluegrass e psichedelia, immerso nell'atmosfera ambivalente di Los Angeles anni '60. Nonostante il flop commerciale, l'album emerge come un'opera complessa e affascinante, carica di suggestioni emotive e sonorità ricercate. La dualità tra sogno e realtà, tra bellezza e malinconia, permea ogni traccia. La critica sottolinea l'importanza storica e la misteriosa sparizione della band dopo l'uscita di questo unico disco. Scopri l’universo sonoro di Euphoria, un gioiello psichedelico da riscoprire.

 "Il pezzo spacca in ogni singola nota".

 "Noi ci ricorderemo di un giovane artista, in tal senso ascoltarsi anche 'Hollywood' che, partito dal nulla, è diventato l'idolo di migliaia di giovani."

La recensione celebra "Famoso", l'album di Sfera Ebbasta, come un lavoro fresco e rappresentativo della nuova generazione trap italiana. Con produzioni di alto livello e testi che raccontano il cambiamento e l'identità, l'artista si conferma un simbolo contemporaneo. Vengono evidenziate tracce come "Bottiglia privè" e "Giovani re" che spiccano per intensità e messaggio. Ascolta Famoso di Sfera Ebbasta e scopri la nuova trap italiana!

 Il tempo non perdona le devianze musicali così emerge qualcosa di Gil Scott-Heron.

 Sbaglio a non considerare il mondo attorno, sbagliate a non considerare appieno questo mondo.

La recensione analizza 'Abysmal' di Muck Spreader, evidenziandone l'originale fusione tra jazz cosmico e post-punk. Con riferimenti a Gil Scott-Heron e alla scena alternativa inglese, l'album viene apprezzato come un'opera raffinata e significativa. L'autore invita ad aprirsi ai suoni e alle influenze meno convenzionali del panorama musicale contemporaneo. Scopri l'innovativo mondo sonoro di Muck Spreader con 'Abysmal'!

 La dilatata armonia delle sfere respira d’una vita sua propria.

 Questo disco riesce meglio d’ogni altro ad imitarne i moti sempiterni e lo slabbrarsi, altero e vano, delle proporzioni celesti.

L'album 'Flux' di Robert Turman è un viaggio musicale immersivo che cattura flussi e riflussi a-storici, evocando la vita della natura e dell'universo. La musica si sviluppa in una progressione armonica che rispecchia i movimenti eterni degli elementi naturali, offrendo un’esperienza unica ed intensa. Ascolta 'Flux' di Robert Turman e immergiti nei suoni della natura e dell’universo.

 Ti voglio (Lei è così fica) è un pezzo adatto, fatto apposta quasi, ad insinuarsi dentro, come l'herpesvirus.

 La sabbia nel costume, il ghiacciolo col bastoncino (rigorosamente appiccicaticcio) di liquirizia: doppi sensi ad libitum.

La recensione è un'analisi ironica e giocosa del brano I Want You (She’s So Heavy) dei Beatles. Tra doppi sensi e metafore insolite, si evidenzia come la canzone si insinui profondamente nell'ascoltatore. Pur riconoscendo il valore dell'opera, il testo gioca con immagini bizzarre e ricordi di gioventù, mantenendo un tono provocatorio e leggero. Scopri l’inaspettata profondità e ironia dietro questo classico dei Beatles!

 Piero Scaruffi incarna alla perfezione la figura del critico musicale, con quel mix di nerdaggine e finta tuttologia.

 Abbandoniamo per un attimo i nostri album seminali e tuffiamoci nell’idiozia, nella stupidaggine mai spiacevole, nello “chumour più latino che nordico”.

La recensione celebra l'album Aquarium degli Aqua come un prodotto dance-pop onesto e divertente, capace di offrire sia hit immediatamente riconoscibili che momenti musicali più sofisticati. L'autore, con tono ironico, critica il famoso critico Piero Scaruffi ma ammette la sua insolita valutazione positiva. Il disco è descritto come un mix di sonorità eurodance, atmosfere latine e testi ammiccanti, perfetto per chi vuole divertirsi con musica anni '90. Scopri o riscopri Aquarium degli Aqua, un classico dance-pop anni '90 che continua a far ballare.

 Un sound fragrante, variopinto, a tratti oleoso. Una IDM dal sentore tropicale che sguazza e si contorce in pozze psichedeliche dai contorni slabbrati.

 Un viaggio al termine dell’elettronica, un labirinto per tutti quei novelli Teseo che hanno appena ucciso il Minotauro.

La recensione celebra "Lifeforms" di The Future Sound of London come un album elettronico ricco di sfumature ambient e IDM. Viene descritto come un viaggio sonoro caleidoscopico e sensoriale, che combina elementi naturali e tecnologici in un fluire continuo e coinvolgente. L'atmosfera varia tra carezze e strattoni, con echi di artisti come Aphex Twin e Popol Vuh. Un invito a lasciarsi andare e immergersi in un labirinto musicale plasmato dal caos e dalla creatività. Immergiti in Lifeforms e lasciati trasportare dal suo magico labirinto sonoro.

 Se LA CORAZZATA POTIEMKIN è una cagata pazzesca, DESERTO ROSSO È UN OCEANO DI MERDA!

 Non metto le stelle perché una stella è troppo. Sono ZERO STELLE.

La recensione critica fortemente 'Deserto Rosso' di Michelangelo Antonioni, definendolo il peggior film di sempre nonostante i riconoscimenti ricevuti. L’interpretazione di Monica Vitti è considerata imbarazzante, con dialoghi e scene percepiti come noiosi e insensati. L’autore esprime disappunto per il premio Leone d’Oro vinto dal film, suggerendo che sia immeritato. Il tono sarcastico e severo accompagna un giudizio personale molto negativo. Scopri perché questo film ha diviso la critica: leggi la recensione completa!

 Riascoltare Cara è quotidianamente un piacere libidinoso.

 Con lo sguardo languido, girandosi verso la 127, sussurrò 'Cara. Sarai per sempre Cara'.

La recensione esalta l'album 'Cara' di Christian, un disco cult del 1984 con suoni avanzati, testi profondi e storie personali che ne fanno un capolavoro quasi mitico. Tra aneddoti curiosi e un'analisi dettagliata, il recensore sottolinea l'esclusività dell'edizione limitata e il piacere che regala ad ogni ascolto. L'approccio è giocoso e rispettoso, riflettendo una vera passione per l'opera. Ascolta 'Cara' di Christian e scopri un vinile senza tempo!