Fennesz ha molte maschere e in "Venice" le usa tutte.

 Un certosino lavoro al laptop che cesella collages policromi come i mosaici della Basilica di San Marco.

La recensione celebra 'Venice' di Fennesz come un album che fonde glitch e chitarra elettronica in un'atmosfera evocativa ispirata alla Laguna. L'artista usa molteplici maschere sonore, creando un viaggio sonoro ricco di sensazioni e immagini. L'opera è descritta come una raffinata tessitura di suoni e campionamenti che riflette la poetica di Fennesz, confermando la sua eccellenza nel panorama dell'elettronica sperimentale. Scopri l'affascinante mondo sonoro di Fennesz con Venice, un'esperienza unica tra glitch e ambient.

 Come Manchester risorga, non è dato saperlo. L'unica cosa che conta sono le tenere profezie di morte che il lupo novella alla pecora.

 Art-Core Punk... un termine che racchiude un genere che non esiste, che a me piace che esista.

La recensione celebra il disco di Document come un autentico ritratto della scena post-punk di Manchester, evocando atmosfere oscure e autentiche influenze da band storiche. Il termine 'Art-Core Punk' emerge come definizione originale di un genere che unisce duro cuore e sperimentazione sonora. L'autore esorta a documentarsi e immergersi in questa proposta musicale originale e potente. Scopri l’energia oscura di Document e il suo Art-Core Punk oggi stesso!

 Ci vuole talento per sussurrare ninnananne.

 La città è quieta. Vegliata dalle ciglia di raffinatezze digitali che fendono una pioggerellina di tabla.

La recensione celebra Quiet City di Pan•American come un album che, con delicatezza e talento, crea atmosfere notturne e sussurrate, perfette per chi vive un'inquietudine interiore. L'opera combina elettronica, ambient e psichedelia con suoni discreti e suggestivi, evocando una città addormentata e vigile allo stesso tempo. La voce frammentaria di Mark Nelson aggiunge un effetto intimo e misterioso. Un lavoro raffinato che induce al dormiveglia e alla riflessione. Ascolta Quiet City e lasciati cullare dalle sue atmosfere uniche.

 I Dreamreading danno una spinta in più a questa ricerca, mescolando progressive, indie/emo e atmosfere oniriche.

 Questa rivoluzione art è davvero interessante ed è da seguire con moltissima attenzione per non perdersi ogni minima evoluzione.

La recensione esplora l'album downlands dei Dreamreading, una giovane band nordirlandese che combina art rock, punk, progressive e influenze variegate come nu-metal e ambient drone. Il disco emerge per la sua originalità e capacità di rinnovare il panorama musicale, offrendo atmosfere oniriche e una forte carica emotiva. Un lavoro da seguire con attenzione per la sua potenzialità innovativa nel pop alternativo. Ascolta subito downlands di Dreamreading e scopri l'avanguardia dell'art rock!

 Mark Winter è un cazzo di genio.

 Nervous Sessions è una grandissima compilation di pezzi presi qua e là dalla discografia di Liquids, tracce registrate con la collaborazione di Erik Nervous.

La recensione celebra Nervous Sessions, una compilation dal forte spirito Devo-core, capitanata dal genio di Mark Winter e supportata dalla produzione di Erik Nervous. Il disco rinasce come un ponte tra punk settantiano e sonorità moderne, valorizzando melodie acide e arrangiamenti puliti. Tra i brani più apprezzati spiccano la cover di Meat Loaf e tracce dalle tinte hardcore e pop. Un lavoro che dà nuova linfa a un sound underground ma attuale. Ascolta ora Nervous Sessions e immergiti nel Devo-core più coinvolgente!

 Con un linguaggio semplice ed elegante, Malba Tahan stilla lezioni di morale e di etica che oggi non si trovano più in giro se non in qualche anime giapponese.

 L’uomo che sapeva calcolare era in grado anche di contare stormi di uccelli e zampe e orecchie di mandrie di cavalli.

La recensione descrive 'L'uomo che sapeva contare' di Malba Tahan come un’opera che fonde matematica e narrativa con enigmi affascinanti. Usando un linguaggio semplice, il libro trasmette anche importanti lezioni di morale. L'autore anima problemi e curiosità matematiche, invitando il lettore a sfidare la propria intelligenza. Scopri il fascino della matematica con le storie di Malba Tahan!

 Per Fennesz i glitch sono granelli di sabbia da cui setacciare pagliuzze d'oro.

 "EndlessSummer" è un disco dal gusto intenso, dalla fragranza ipnotica e dalle tinte cangianti.

La recensione celebra Endless Summer di Fennesz come un album intenso e ipnotico, che usa la chitarra e i glitch per creare paesaggi sonori suggestivi. Il disco è descritto come una finestra su storie nascoste e immaginazioni vibranti, capaci di evocare un'estate senza fine. Attraverso un linguaggio poetico, l'autore esalta la capacità di Fennesz di trasformare dettagli minuti in momenti musicali memorabili. Scopri il mondo sonoro ipnotico di Fennesz con Endless Summer.

 La musica le salvò la vita.

 Esther ha le antenne drizzate e vede che la Bestia – che lei conosce bene – sta cercando di rialzare la testa in tutta Europa.

La recensione racconta la straordinaria storia di Esther Béjerano, sopravvissuta ad Auschwitz grazie alla musica. Mentre i campi nazisti nascondevano una realtà di canti e orchestrine, Esther ha trasformato questa esperienza in impegno politico e culturale, fondendo antifascismo e rap con il gruppo Microphone Mafia. A 96 anni continua a combattere l'intolleranza e a trasmettere la memoria della Shoah alle nuove generazioni. Ascolta la storia di Esther e scopri il potere della musica e della memoria.

 Questo è uno show oltre ad essere un disco.

 Un'opera proiettata nel cielo fra le stelle da una stella.

La recensione celebra 'Results' di Liza Minnelli come un capolavoro unico, un mix tra album e show che trasporta l'ascoltatore tra New York e Londra. La voce di Minnelli è descritta come magnetica e coinvolgente, capace di far vivere un'esperienza sospesa e unica. L'autore lo considera tra i suoi preferiti personali e un'opera di geniale fattura. Ascolta 'Results' di Liza Minnelli e lasciati trasportare nella magia dello show.

 Il potere, terrificante ed occulto, sequestra innumerevoli bambini.

 La dignità umana non costituisce, a prescindere da qualsivoglia funzione utilitaristica, un valore negoziabile.

La recensione analizza il romanzo 'L'Istituto' di Stephen King, che racconta la storia di bambini dotati di poteri detenuti e sfruttati da un potere oscuro. Nonostante la trama lineare, la lettura risulta coinvolgente e commovente. Il libro riflette sul valore inalienabile della dignità umana e sulla resistenza contro l'oppressione. Viene sottolineato l'attualissimo tema etico del conflitto tra sicurezza pubblica e diritti individuali. Scopri il potere oscuro de L'Istituto e lotta per la dignità umana!

 "Parli di una cosa ed è facile capire che intendi un’altra, è il modo di passare tra le maglie della censura."

 "Non di sola violenza fisica vive una dittatura: togliere la parola è altra forma di repressione."

La recensione esplora la canzone "Cálice" di Chico Buarque e Gilberto Gil come esempio sublime di musica politica sotto la dittatura brasiliana. Attraverso un testo velato, la canzone denuncia la censura e la repressione con delicatezza ma fermezza. L'autore evidenzia l'importanza del linguaggio allegorico per aggirare la censura, il coraggio degli artisti esiliati e l'impatto emotivo sulla società. Un'analisi profonda della lotta tra arte e potere in un contesto storico difficile. Ascolta 'Cálice' e scopri il potere nascosto della canzone politica brasiliana!

 «Cazzo ma è una figata, ed è puro godimento.»

 «Non c’è un transatlantico che sta affondando ma un intero pianeta che sta bruciando.»

Devil's Dance di OSSIA, progetto di Daniel Davies, è un album elettronico del 2019 caratterizzato da atmosfere cupe e apocalittiche. Tra dub, ambient post-industrial e minimal-techno, il disco dipinge uno scenario di decadenza globale con sonorità ricche e intense. La recensione evidenzia la forza evocativa e la coesione tematica dell'opera, consigliandola agli appassionati del genere e a chi cerca musica riflessiva e intensa. Ascolta Devil's Dance di OSSIA e immergiti in un viaggio sonoro oscuro e avvincente.

 Jeff impazzisce, almeno lui ne è cosciente. Lo grida ad un mondo che sfreccia su strade viziate, stanco ed annoiato.

 Sono dei piccoli eroi che scardinano lo status quo, in mezzo al circo dell’onnipresente “faccio del mio meglio/ottimizzo”.

POST- di Jeff Rosenstock è un album onesto e rabbioso che esplora ansie e nostalgie della società americana contemporanea. Con sonorità power-pop e indie-rock, racconta storie di alienazione e resa dei conti interiore. Brani come USA, All This Useless Energy e 9/10 si distinguono per energia e sincerità. Un lavoro genuino e fresco, ricco di intensità emotiva. Ascolta POST- e lasciati coinvolgere dall’energia vera di Jeff Rosenstock.

 Basinski concepisce poemi esistenziali, ne ha il talento e la visione.

 Bisogna immaginare quei corvi felici.

La recensione esplora Shortwavemusic di William Basinski come un poema sonoro che unisce musica concreta e ambient in atmosfere oscure e rarefatte, ispirate al dipinto di Van Gogh con i corvi. Il disco evoca inquietudine, nostalgia e una flebile speranza di fuga dall'inferno umano. Basinski costruisce un viaggio esistenziale tra loop metallici e melodia subliminale, proponendo un sound simile a un Requiem postmoderno, ricco di tensione e suggestione poetica. Ascolta Shortwavemusic di Basinski e lasciati trasportare in un viaggio sonoro profondo e emozionante.

 La techno: chi dice che è musica fredda e robotica vuol dire che non ha mai ascoltato questo cazzo di dj set.

 La techno non è cavi, ferro e acciaio, la techno è carne, la nuova carne.

La recensione celebra il live mix di Jeff Mills in 'Mix-Up Volume 2' come un'esperienza sonora unica e intensa. Il DJ trasforma i vinili in una massa sonora viva, densa di energia umana e frenesia, sfidando le preconcette idee di freddo e meccanicità nella techno. Il suono sporco e imperfetto ne aumenta il fascino, trasformando il set in un rituale fisico e mentale. Ascolta ora l’energia pura del live set di Jeff Mills e immergiti nella vera techno.

 Penso che questo album sia la colonna sonora perfetta di qualcosa che giunge al termine.

 Potrebbe essere anche l'adolescenza che lascia il suo posto ad un giovane uomo dallo sguardo più maturo, anche se ancora pieno di insicurezze.

L'album "I Forget Where We Were" di Ben Howard viene descritto come una colonna sonora perfetta per la fine di un ciclo naturale nella vita, come una storia d'amore o l'adolescenza. La musica evoca sentimenti di malinconia e speranza, trasportando l'ascoltatore in uno spazio riflessivo e sensibile. Consigliato a chi apprezza atmosfere delicate e nostalgiche. Ascolta ora l'intenso viaggio emotivo di Ben Howard!

 "AncientFuture ha un senso solo se rapportato a OceanFire."

 "L'affogato non ha più paura o terrore, ma è solamente grato per la sua solitudine."

La recensione analizza 'AncientFuture' di Christopher Willits e Ryuichi Sakamoto come un'opera ambient che trascende sentimenti di dolore e rimpianto per approdare a una quiete meditativa. L'album è visto come complemento di 'OceanFire', offrendo un'intima esplorazione del presente attraverso un sound minimale e stratificato. La combinazione di pianoforte, synth e chitarra crea un'atmosfera contemplativa e sospesa nel tempo. Ascolta AncientFuture e immergiti in un viaggio sonoro profondo e meditativo.

 Il mare, le sue viscere rimestate dalla danza sconnessa di bordoni elettronici che si ricominciano dalle loro fini.

 Riuscire a piangere è una benedizione.

La recensione di Ocean Fire descrive un viaggio sonoro immersivo e poetico tra onde, ricordi e sensazioni intense. L'album fonde elettronica e strumentazione acustica per creare un'esperienza ambient ricca di contrasti e profondità emotiva. Il dialogo fra i suoni di Willits e Sakamoto evoca immagini di mari tempestosi e momenti di calma riflessiva, offrendo un ascolto coinvolgente e meditativo. Scopri Ocean Fire, un viaggio sonoro tra mare e emozioni profonde.

 ‘Faint’ è una Fenice che risorge ogni secondo dalle sue ceneri rinnovando impercettibilmente il piumaggio, un microcosmo in continuo divenire.

 Proviamo a isolare i segmenti delle ore, proviamo a spaccare in quattro i capelli dei minuti: quante cose, troppe cose…

La recensione di 'Faint' di Taylor Deupree evidenzia un lavoro sonoro delicato e in continua metamorfosi, arricchito da field recordings e atmosfere immersive. L'album è descritto come un microcosmo dinamico che riflette il tempo e la memoria. Le sonorità evocano un sottile equilibrio tra familiarità e novità, caratterizzate da un mood elegante e meditativo. Scopri l’intensità sonora e l’atmosfera unica di 'Faint' di Taylor Deupree.

 «Danzare è ricerca di sé, delle cose che neanche sospettiamo di agognare»

 «Danziamo, danziamo, altrimenti siamo perduti»

La recensione celebra l'album 360 Business/360 Bypass di Pan•American come una preziosa esperienza sonora che fonde dub, trip-hop e jazz con atmosfere volte a coinvolgere corpo, mente e cuore. Mark Nelson si distacca dai Labradford per creare un progetto che incarna l'espressività e la danza in ogni sua traccia. Il disco è descritto come un viaggio musicale che unisce eleganza, minimalismo e pulsazioni techno, invitando l'ascoltatore a danzare anche nelle difficoltà della vita. Ascolta ora 360 Business/360 Bypass e lasciati trasportare dalla danza sonora!