La musica le salvò la vita.

 Esther ha le antenne drizzate e vede che la Bestia – che lei conosce bene – sta cercando di rialzare la testa in tutta Europa.

La recensione racconta la straordinaria storia di Esther Béjerano, sopravvissuta ad Auschwitz grazie alla musica. Mentre i campi nazisti nascondevano una realtà di canti e orchestrine, Esther ha trasformato questa esperienza in impegno politico e culturale, fondendo antifascismo e rap con il gruppo Microphone Mafia. A 96 anni continua a combattere l'intolleranza e a trasmettere la memoria della Shoah alle nuove generazioni. Ascolta la storia di Esther e scopri il potere della musica e della memoria.

 Vorrei ridere ma niente mi sembra divertente, ora il mio mondo è un pastello sbiadito.

 La rassegnazione e la speranza sono due facce della stessa medaglia. Anzi la stessa faccia.

La recensione esplora la struggente dualità della vita di Chet Baker, segnata dalla lotta tra rassegnazione e speranza. "She Was Too Good to Me" viene interpretato come un racconto in musica di questa tensione esistenziale, con la tromba come voce dell’anima tormentata del musicista. L’atmosfera è intensa e riflessiva, arricchita da immagini evocative della sua vita. Un ritratto profondo di un artista e della sua storia. Scopri l’anima tormentata di Chet Baker ascoltando questo capolavoro jazz.

 La musica è donna, immensa, e i suoi occhi ci guardano di sfuggita.

 Mike Scott è un grande. Scott è un bardo. Te ne accorgi col tempo o quando vedi lo spaventapasseri, in copertina, in mezzo alla lavanda.

La recensione celebra Modern Blues dei The Waterboys come un lavoro denso di poesia popolare e classic rock, dominato dalla voce e dallo spirito di Mike Scott. L'album combina blues moderno con elementi folk e rock evocativo, mantenendo vivo un sound maturo e autentico. L'autore sottolinea la forza narrativa e poetica di Scott, capace di emozionare con testi profondi e un sound vintage e coinvolgente. Nonostante il passare degli anni, i Waterboys confermano la loro grandezza e originalità nella musica. Scopri l'anima profonda di Modern Blues e lasciati trasportare dalla poesia dei The Waterboys!

 Una specie di miracolo, archetipo o non archetipo.

 Il cantato semplice, il vagare della chitarra quasi sullo sfondo, le spezie e gli aromi musicali dosati con delicatezza.

La recensione celebra 'Folk Roots, New Routes', l’album che ha dato forma al folk inglese degli anni ’60. Shirley Collins e Davy Graham creano un equilibrio perfetto tra voce e chitarra, fondendo tradizione e contaminazioni con jazz, blues e suoni orientali. Un viaggio intimo e senza enfasi in una musica sospesa tra realtà e sogno, capace di anticipare atmosfere uniche come quelle di Nick Drake. Un disco essenziale, delicato e fondamentale per comprendere le radici del folk britannico. Scopri l'origine autentica del folk inglese con questo capolavoro senza tempo.

 Il potere, terrificante ed occulto, sequestra innumerevoli bambini.

 La dignità umana non costituisce, a prescindere da qualsivoglia funzione utilitaristica, un valore negoziabile.

La recensione analizza il romanzo 'L'Istituto' di Stephen King, che racconta la storia di bambini dotati di poteri detenuti e sfruttati da un potere oscuro. Nonostante la trama lineare, la lettura risulta coinvolgente e commovente. Il libro riflette sul valore inalienabile della dignità umana e sulla resistenza contro l'oppressione. Viene sottolineato l'attualissimo tema etico del conflitto tra sicurezza pubblica e diritti individuali. Scopri il potere oscuro de L'Istituto e lotta per la dignità umana!

 "Polaris non è una stella: Polaris è una malattia."

 Dio Drone, sempre sia lodato.

La recensione loda con intensità l'album drone di NORV, definendolo un viaggio sonoro oscuro e coinvolgente. L'autore utilizza immagini forti e poetiche per descrivere l'atmosfera distruttiva e profonda dell'opera, sottolineando l'impatto emotivo e il peso concettuale dei brani. Scopri ora l'album intenso e oscuro di NORV e immergiti nell'atmosfera drone unica.

 "Parli di una cosa ed è facile capire che intendi un’altra, è il modo di passare tra le maglie della censura."

 "Non di sola violenza fisica vive una dittatura: togliere la parola è altra forma di repressione."

La recensione esplora la canzone "Cálice" di Chico Buarque e Gilberto Gil come esempio sublime di musica politica sotto la dittatura brasiliana. Attraverso un testo velato, la canzone denuncia la censura e la repressione con delicatezza ma fermezza. L'autore evidenzia l'importanza del linguaggio allegorico per aggirare la censura, il coraggio degli artisti esiliati e l'impatto emotivo sulla società. Un'analisi profonda della lotta tra arte e potere in un contesto storico difficile. Ascolta 'Cálice' e scopri il potere nascosto della canzone politica brasiliana!

 Jeff impazzisce, almeno lui ne è cosciente. Lo grida ad un mondo che sfreccia su strade viziate, stanco ed annoiato.

 Sono dei piccoli eroi che scardinano lo status quo, in mezzo al circo dell’onnipresente “faccio del mio meglio/ottimizzo”.

POST- di Jeff Rosenstock è un album onesto e rabbioso che esplora ansie e nostalgie della società americana contemporanea. Con sonorità power-pop e indie-rock, racconta storie di alienazione e resa dei conti interiore. Brani come USA, All This Useless Energy e 9/10 si distinguono per energia e sincerità. Un lavoro genuino e fresco, ricco di intensità emotiva. Ascolta POST- e lasciati coinvolgere dall’energia vera di Jeff Rosenstock.

 Penso che questo album sia la colonna sonora perfetta di qualcosa che giunge al termine.

 Potrebbe essere anche l'adolescenza che lascia il suo posto ad un giovane uomo dallo sguardo più maturo, anche se ancora pieno di insicurezze.

L'album "I Forget Where We Were" di Ben Howard viene descritto come una colonna sonora perfetta per la fine di un ciclo naturale nella vita, come una storia d'amore o l'adolescenza. La musica evoca sentimenti di malinconia e speranza, trasportando l'ascoltatore in uno spazio riflessivo e sensibile. Consigliato a chi apprezza atmosfere delicate e nostalgiche. Ascolta ora l'intenso viaggio emotivo di Ben Howard!

 È bello ma ha rotto il cazzo.

La recensione valuta l'album 'Unknown Pleasures' dei Joy Division come bello ma anche fastidioso, esprimendo una sensazione di stanchezza pur riconoscendone il valore musicale. È una bocciatura parziale, con apprezzamento e frustrazione insieme. Scopri se Unknown Pleasures è l'album giusto per te!

 "La voce di Steve Martin-Caro ha dentro la nebbia e il sole e tutte le loro gradazioni confuse in uno stato di grazia."

 "Walk Away Renee è stato il primo singolo Baroque Pop della storia, un capolavoro di arrangiamenti classici e sentimento drammatico ma misurato."

La recensione celebra il contributo innovativo dei Left Banke al genere Baroque Pop, sottolineando l'armonia tra strumenti classici e rock. Vengono evidenziate la bellezza malinconica di Walk Away Renee e Pretty Ballerina e il talento di Michael Brown, una figura chiave della band. Il testo intreccia elementi biografici a un'analisi profonda del mood e delle sonorità, riconoscendo un'eredità artistica duratura e intensa. Ascolta ora il capolavoro Baroque Pop dei Left Banke e lasciati trasportare dalla loro poesia malinconica.

 Un album che fonde rock classico e sonorità moderne con energia e talento.

 Francis Rossi dimostra ancora oggi tutto il suo valore artistico e vitale.

La recensione di We Talk Too Much di Francis Rossi evidenzia un album ben riuscito che unisce tradizione rock e freschezza contemporanea. L'artista dimostra ancora energia e talento, proponendo brani coinvolgenti e una produzione curata. È un ascolto consigliato agli appassionati del genere e ai fan storici. Ascolta ora We Talk Too Much e scopri il nuovo sound di Francis Rossi!

 Il suo scopo era soltanto quello di scrivere delle belle canzoni.

 Ha protetto la sua musica dagli incendi esterni, mantenendola lieve, bizzarra e meravigliosamente personale.

La recensione celebra Martin Newell e il suo progetto Cleaners From Venus come un raro talento del pop sotterraneo inglese. Viene raccontata la sua carriera, dai primi anni settanta fino al suo stile DIY con registrazioni casalinghe e diffusione tramite cassette. L'album Living With Victoria Grey è descritto come un lavoro fresco e scintillante, ispirato ai sixties e al new wave, capace di unire malinconia e brillantezza in modo delizioso. L'autrice sottolinea la personalità unica e protetta della musica di Newell, paragonandola a una pianta sotterranea che sopravvive e fiorisce lontana dalle mode. Ascolta Living With Victoria Grey e immergiti nel meraviglioso pop sotterraneo di Cleaners From Venus!

 È una nostalgia strana, è sia di cose già vissute che di cose che non abbiamo vissuto affatto, ma che ci mancano in qualche modo.

 Un disco tardo invernale, riflessivo, malinconico ma non triste, che può essere un valido specchio per fermarci e riflettere un po' su noi stessi.

La recensione esplora con emozione l'album 'People Have Ceased to Ask Me About You' dei Morose, un mix delicato di cantautorato, folk apocalittico e slowcore. L'autore racconta come il disco accompagni momenti di solitudine e riflessione personale, evocando nostalgia senza tristezza. La musica rispecchia stati d'animo introspettivi, perfetta per giornate fredde e nuvolose. Un viaggio sonoro che invita a fermarsi e osservare se stessi con un timido sorriso. Ascolta Morose e lasciati avvolgere da questa malinconia musicale unica.

 boygenius è tutt’altro, un’idea coltivata da queste tre donne on lentezza e magari inconsapevolmente.

 Un disco spoglio che mette al bando l’effetto-speciale per vivere di emozioni, talvolta anche minime ma comunque sempre profonde.

La recensione presenta "boygenius" come un progetto folk indie dal carattere autentico e intimo, nato dalla collaborazione naturale di tre giovani e talentuose artiste: Julien Baker, Phoebe Bridgers e Lucy Dacus. L'album, breve ma intenso, offre atmosfere profondamente emotive e una sonorità spoglia che privilegia l'essenza delle canzoni senza artifici. L'autore evidenzia la freschezza del progetto e la promessa di un futuro brillante per il trio. Ascolta boygenius e lasciati conquistare dall'intimità del loro folk indie.

 La sua voce è misteriosa e sghemba come i vapori di una notturna psichedelìa che deformano i nomi delle cose.

 Una bizzarro incrocio tra algido dream-pop e seducente jazz, Lei fa perdere la testa.

La recensione descrive l'album di Mazinga Phaser come un raffinato mix di acid-rock, dream-pop e jazz, capace di evocare atmosfere notturne ricche di emozioni e suggestioni psichedeliche. La musica si presenta come un viaggio intenso tra note vibranti, voci misteriose e suggestioni urbane, che lascia l'ascoltatore affascinato e coinvolto. L'autore esprime una forte connessione emotiva con il disco, sottolineandone la complessità e l'eleganza sonora. Immergiti ora nelle atmosfere uniche di Mazinga Phaser!

 Il barile in questo preciso caso è qualitativamente se non proprio ricolmo fino all'orlo, ancora dignitosamente pieno.

 Son qvesti i Nirvana givsti!

La recensione valorizza il concerto 'Live at the Paramount' come un documento sonoro autentico e vibrante dei Nirvana, molto più rappresentativo della loro essenza rispetto all'Unplugged MTV. L'autore apprezza la qualità della registrazione e le intense performance dei brani più datati, sottolineando la rilevanza storica dell'evento. Questo live è visto come una testimonianza della forza e della genuinità del trio grunge sul palco. Scopri l'energia autentica dei Nirvana con questo concerto imperdibile!

 "I GFR sbriciolano, asfaltano tutto come il famoso rullo compressore."

 "Ogni rocker che si rispetti non può prescindere da Loro."

La recensione celebra il doppio cofanetto dei Grand Funk Railroad come un prezioso viaggio nel rock selvaggio e genuino degli anni '60 e '70. L'autore racconta con passione l'impatto personale e culturale della band, sottolineando la potente energia del loro sound e l'importanza di possedere la loro discografia. Nonostante alcune critiche storiche, la musica del gruppo resta un'esperienza coinvolgente e indimenticabile. Scopri e ascolta l'energia immortale dei Grand Funk Railroad con questo imperdibile cofanetto!

 I Sumac riescono ad unire tremendi passaggi di una soffocante cattiveria a momenti mistici di adamantina bellezza.

 Mai così vicini agli Isis come in questa occasione; in particolare nei lunghissimi passaggi strumentali dove la cieca furia lascia spazio ad eterne divagazioni.

Love In Shadow è il terzo album dei Sumac, caratterizzato da pochissimi brani molto lunghi e intensi. La band continua a sperimentare un post-sludge denso di atmosfere dilatate, momenti di feroce brutalità e intermezzi misticheggianti. L'opera si avvicina alle sonorità degli Isis e dell'industrial degli esordi di Scorn, mostrando una profondità espressiva e una potenza sonora raramente eguagliate nel genere. Scopri l'intensità e la profondità di Love In Shadow, l'ultima sfida sonora di Sumac.

 "Digital Garbage riesce a essere un disco efficace a distanza di trent'anni dalla formazione del gruppo."

 "Mark Arm è un predicatore suburbano, ci dice questo, punta il dito contro i farisei del ventunesimo secolo."

Digital Garbage conferma i Mudhoney come una delle band più autentiche e influenti del grunge. L'album mantiene un suono potente e caratteristico, con testi che affrontano criticamente temi sociali e politici attuali, senza nostalgia ma con impegno ideologico. Mark Arm si conferma una voce intensa e consapevole a distanza di trent'anni dalla formazione del gruppo, supportato da un sound garage e punk-blues rinnovato. Ascolta Digital Garbage per rivivere il vero spirito grunge e la critica sociale dei Mudhoney!