Mi stimolano istinti ipnotici primordiali, scorie sopite di un passato paleolitico, tutti intorno al fuoco a danzare fra pelli di Mammuth e Smilodonti in agguato per farci il culo.

 Mai come in questo caso la discriminante siete voi.

Dos, il secondo album dei Wooden Shjips, crea un'esperienza musicale divisiva e ipnotica, capace di evocare atmosfere psych-rock retrò e futuriste. La musica del gruppo, semplice ma intensa, si basa su giri ossessivi che stimolano sensazioni primordiali. La recensione evidenzia come il valore dell'album dipenda dal contesto e dall'ascoltatore, lodandone l'efficacia nell'intrappolare l'ascolto senza difetti evidenti. Scopri l'ipnotica psichedelia di Wooden Shjips con Dos, ascolta ora!

 Lungo i bordi dell'anima si ferma questo disco.

 Dopo, mi sono sentito come il soffitto di una chiesa bombardata.

La recensione esalta 'Lungo i bordi' di Massimo Volume come un album che richiede tempo e ascolto profondo per farsi apprezzare. I testi di Emidio Clementi sono descritti come evocativi e potenti, capaci di trasportare l'ascoltatore in atmosfere di inquietudine, solitudine e memoria. Un disco fuori dal tempo, considerato un capolavoro della scena musicale italiana, che si lega strettamente alla vita e alle emozioni di chi lo ascolta. Ascolta 'Lungo i bordi' e lasciati avvolgere da un viaggio musicale intenso e senza tempo.

 Tipico album da prendere o lasciare “Mirror Eye”, può tranquillamente provocare narcolessia e fastidio, quanto lasciarvi ebeti e sbavanti sul divano come foste dentro alla più nebbiosa fumeria d’oppio indocinese.

 Va necessariamente ascoltato a volumi esagerati, tipo i Ministry, e rigorosamente in cuffia, preferibilmente in stati di trance più o meno indotta.

Mirror Eye, secondo album degli Psychic Ills, è un'opera psichedelica che richiede un ascolto attento e mirato, preferibilmente in cuffia e a volume alto. L'album può dividere il pubblico tra chi lo trova difficile e chi ne apprezza la dimensione ipnotica e sperimentale. Anche se lontano dall'approccio convenzionale, è un viaggio sonoro unico che stimola stati mentali particolari. Consigliato a chi ama la musica da immergersi completamente e non per un ascolto distratto. Immergiti nell'ipnosi sonora di Mirror Eye, ascoltalo in cuffia ad alto volume!

 "Paura e disgusto non è altro che un viaggio on the road proprio come l’amato Kerouac."

 "L’unico ad essere tremendamente vero in un America ipocritamente alla deriva nelle case da gioco che funzionano ventiquattro ore al giorno."

La recensione esplora il capolavoro di Hunter S. Thompson, 'Paura e disgusto a Las Vegas', un viaggio allucinato e dissacrante nella società americana degli anni '70. Attraverso lo stile unico del giornalismo Gonzo, Thompson racconta una realtà sporca e ipocrita, immersa in droga, alcool e delusioni. Il racconto alterna momenti tragici e comici, offrendo uno sguardo sincero e impressionante sui contrasti di quell'epoca. Las Vegas diventa così la metafora della fine del sogno americano. Scopri il lato oscuro e originale dell'America con Hunter S. Thompson!

 "Endless Boogie hanno scelto di ibridare i Rolling Stones di 'Sticky Fingers' con i NEU, aggiungendo giusto un po' di Iguana Pop per guarnizione."

 "Pubblicare un disco di 79 min. e pretendere che l'ascoltatore mantenga l'attenzione per più di metà disco, non è solo mera utopia, è quasi presunzione."

La recensione analizza l'album Focus Level degli Endless Boogie come un'ibridazione tra il rock anni '70 e la sperimentazione trance blues. Pur lodando alcune tracce molto efficaci e originali, viene criticata la lunghezza eccessiva del disco che mette alla prova l'attenzione dell'ascoltatore. L'album riflette il sincretismo musicale degli anni 2000 ma soffre di un'identità sonora talvolta confusa. Scopri l'intenso viaggio sonoro di Endless Boogie in Focus Level!

 Quando la musica era libera e il mondo non strisciava come un verme su carcasse imputridite.

 Se siete tra quelli che amano le divagazioni a ruota libera sullo stile dei tedeschi Can di "Tago Mago", allora fate un ascolto a "H-O-P-P-Why?".

La recensione celebra l'album del 1967 di Hapshash and the Coloured Coat come un manifesto della psichedelia libera e sperimentale. Oltre alla musica, si valorizza l'importanza artistica di Michael English e Nigel Weymouth, pionieri dell'arte visuale psichedelica. I brani sono descritti come jam free-form, ricchi di atmosfere lisergiche e suggestioni folk. Nonostante la musica possa risultare oggi datata, sopravvive il valore culturale e la freschezza di un'epoca senza compromessi. Ascolta ora questo album iconico per rivivere la vera psichedelia anni '60!

 «Cribbio. Mi consenta, questa canzone è fantastica»

 «Menomale che Silvio c’è è il grido disperato di un povero e giovane e intelligente uomo»

La recensione celebra l'album di Andrea Vantini come un inno appassionato alla libertà e un grido di speranza per l'Italia. La canzone 'Menomale che Silvio c'è' si distingue per il suo richiamo alla tradizione del bel canto italiano unito a un messaggio politico di sostegno a Silvio Berlusconi. Vantini è rappresentato come un giovane determinato a difendere i valori della libertà e della meritocrazia. L'album è consigliato a chi cerca un mix di musica classica e impegno sociale, con un approccio diretto e coinvolgente. Ascolta ora 'Menomale che Silvio c'è' e scopri un inno italiano alla libertà!

 «Cribbio. Mi consenta, questa canzone è fantastica»

 «Menomale che Silvio c’è è il grido disperato di un povero e giovane e intelligente uomo»

La recensione celebra l'album di Andrea Vantini come un inno appassionato alla libertà e un grido di speranza per l'Italia. La canzone 'Menomale che Silvio c'è' si distingue per il suo richiamo alla tradizione del bel canto italiano unito a un messaggio politico di sostegno a Silvio Berlusconi. Vantini è rappresentato come un giovane determinato a difendere i valori della libertà e della meritocrazia. L'album è consigliato a chi cerca un mix di musica classica e impegno sociale, con un approccio diretto e coinvolgente. Ascolta ora 'Menomale che Silvio c'è' e scopri un inno italiano alla libertà!

 Musica di un altro pianeta. Musica di giganti.

 Ingegneri aerospaziali armati di clava, scolpiscono giri di basso e chitarra imbevuti di groove fino al limite della saturazione.

35007 con il loro secondo album "Into The Void We Travelled" offrono un viaggio sonoro tra groove intensi, ritmiche serrate e atmosfere futuristiche. Il disco miscela stoner, metal e psichedelia, creando un sound unico e potente, non ancora del tutto libero da influenze heavy ma già molto personale. Un'opera suggestiva che anticipa la svolta strumentale della band. Scopri il viaggio sonoro cosmico di 35007, ascolta ora l'album!

 "Una miscela vincente: 1/3 di Neu, 1/3 di Spacemen 3, il restante terzo di Doors, con una presa di Can e Stooges."

 "Tipico ascolto da divano, con le luci soffuse, perfetto per perdersi fra veglia e sonno."

Nel 2007 la scena psichedelica ha vissuto un'ottima annata, fra cui l'album Wooden Shjips si distingue come una miscela efficace e ipnotica di Neu, Doors e Spacemen 3. Il disco, dal fascino narcolettico e rilassato, invita all'ascolto meditativo e fa dimenticare pregiudizi iniziali. Nonostante un plagio su un brano, si conferma come una delle migliori uscite psichedeliche dell'anno. Scopri l'ipnotico mondo psichedelico dei Wooden Shjips, ascolta l'album ora!

 Gli elementi fondamentali del suono attuale dei Black Mountain si sono ridotti a due: tastiere e chitarre.

 A dispetto del titolo, 'In The Future' parla un idioma passato, e non sempre ne padroneggia i termini.

Il secondo album dei Black Mountain, In The Future, mostra una sonorità più diretta e heavy rispetto al debutto, con un predominio di chitarre e tastiere. Sebbene vi siano momenti riusciti, il disco a volte sembra sbilanciarsi in soluzioni non sempre efficaci che rischiano di alienare l'ascoltatore. L'evoluzione sonora è stata controversa e il gruppo sembra oscillare tra momenti ispirati e scelte discutibili. Scopri se l'evoluzione sonora dei Black Mountain fa per te, leggi la recensione completa!

 "Os Mutantes são demais!" (I Mutanti sono troppo!)

 Provate a godere della demenza primordiale di un pezzo come "Bat Macumba".

La recensione celebra Os Mutantes come una band rivoluzionaria e audace del 1968, che ha sfidato le tradizioni brasiliane con un rock psichedelico innovativo. Pur inizialmente osteggiati, hanno influenzato il movimento Tropicalista e la cultura musicale nazionale e internazionale. Brani come "Bat Macumba" e "A Minha Menina" esemplificano la loro originale fusione di folk e psichedelia. L'album rimane un classico intramontabile, da riscoprire e apprezzare anche a distanza di decenni. Ascolta Os Mutantes e scopri il cuore psichedelico del Brasile anni '60!

 Ora che modifichiamo il mondo lui modifica la telecaster.

 Il dolore non lo si può sostenere così a lungo Michael.

La recensione esplora l'anima tormentata e introspettiva di Michael Yonkers nel suo album 'Microminiature Love', registrato nel 1968. L'opera è descritta come una forma di rivoluzione privata e disillusa, lontana dalle proteste di strada ma ugualmente potente. Yonkers sperimenta con la sua chitarra modificata, creando un suono grezzo e unico che influenzò band come i Pere Ubu. Il disco, inizialmente ignorato, è oggi considerato un culto della musica sperimentale. Scopri l’anima sperimentale e introspettiva di Michael Yonkers con Microminiature Love.

 Ora che modifichiamo il mondo lui modifica la telecaster.

 Il dolore non lo si può sostenere così a lungo Michael.

La recensione esplora l'anima tormentata e introspettiva di Michael Yonkers nel suo album 'Microminiature Love', registrato nel 1968. L'opera è descritta come una forma di rivoluzione privata e disillusa, lontana dalle proteste di strada ma ugualmente potente. Yonkers sperimenta con la sua chitarra modificata, creando un suono grezzo e unico che influenzò band come i Pere Ubu. Il disco, inizialmente ignorato, è oggi considerato un culto della musica sperimentale. Scopri l’anima sperimentale e introspettiva di Michael Yonkers con Microminiature Love.

 L'elettricità satura l'aria, ti scuote dentro, ti trovi in un capannone industriale abbandonato.

 Disco instabile, disco di transizione, disco suonato per esorcizzare i propri demoni. Disco sincero, disperatamente sincero.

Il disco Heavy Deavy Skull Lover dei Warlocks è un'esperienza sonora intensa e disturbante, che immerge l'ascoltatore in un clima di abbandono e caos psichedelico. Influenzato da band come Jesus and Mary Chain e Spacemen 3, il disco si presenta come un lavoro di transizione e un modo sincero per esorcizzare i demoni interiori. L'album cattura con la sua carica distorta e malinconica, lasciando un'impressione profonda e stimolante. Ascolta Heavy Deavy Skull Lover e immergiti nel suo mondo psichedelico e oscuro.

 ‘Cubist blues’ è come una vecchia baldracca poco appariscente con una lunga fila di clienti affezionati che ritornano sempre.

 Il tema di fondo è una sorta di rockabilly che viene dallo spazio profondo, notturno, oscuro, melmoso, pauroso.

La recensione celebra 'Cubist Blues', album nato dall'improvvisazione di Alan Vega, Alex Chilton e Ben Vaughn nei Dessau Studios di New York. Il disco mixa rockabilly oscuro, blues e atmosfere notturne evocative, creando un'esperienza autentica e intensa. La collaborazione unica tra artisti leggendari genera un lavoro spontaneo e sincero, lontano dalla perfezione artificiale. Un omaggio alla musica vissuta e dall'anima profonda. Ascolta 'Cubist Blues' e lasciati trasportare in un viaggio notturno unico e autentico.

 Il Graal appare manifesto: melodia a tutti i costi!

 Che in questa ricerca si passi... da un pop raffinato con schizzi Beatles a un uso sfrenato di strumenti acustici e improvvisati.

La recensione celebra "Tone Soul Evolution" come il capolavoro del 1997 dei The Apples In Stereo, fondendo pop melodico e influenze psichedeliche con armonie vocali alla Beach Boys e sperimentazioni strumentali. L’album rappresenta la parte più 'leggera' e divertita del collettivo Elephant 6, con una miscela di generi che spazia dal country al surf e al bubblegum pop. Un disco ricco di originalità e talento che conquista per la sua immediatezza e raffinata produzione. Scopri ora il capolavoro psichedelico dei The Apples In Stereo!

 Il mantra sonico costrinse molti a sedere accovacciati con la testa tra le ginocchia come a proteggere il nervo acustico dall’interruzione del flusso sanguigno.

 È come afferrare Iggy Pop per gli attributi e scagliarlo nell’iperspazio in un’orbita ellittica attorno alla Terra.

La recensione celebra l'album Heaven's End di Loop come un'esperienza sonora intensa e ipnotica, paragonata a un'acidissima fusione di Stooges, Suicide e Can. Descrive una performance dal vivo memorabile, caratterizzata da un mantra sonoro potente e travolgente. L'album viene definito un culto del rock sperimentale, capace di coinvolgere profondamente l'ascoltatore. Scopri il potente universo sonoro di Loop con Heaven's End, l'album che ha definito il rock sperimentale anni '90.

 L’opera è quella cosa in cui il tenore vuole portarsi a letto il soprano ma il baritono non vuole.

 Al termine, per riprendervi dal linguaggio ottocentesco, rientrate a casa e guardatevi tutte le repliche notturne di 'Al posto tuo'.

La recensione è una guida ironica destinata ai neofiti del teatro dell'opera, che spesso si trovano impreparati davanti a un'opera lunga e complessa come Die Götterdämmerung. Con consigli pratici e umoristici su come comportarsi, cosa aspettarsi e come vestirsi, viene mostrato un modo leggero e divertente per avvicinarsi a questo mondo tradizionalmente elitario. L'autore descrive con simpatia le difficoltà e le aspettative di chi non è un appassionato di musica classica ma vuole comunque partecipare. Scopri il teatro dell’opera con leggerezza e divertimento, preparati alla tua prima serata!

 «La musica è un concentrato del più classico rock-blues... in cui ogni canzone tratta una tematica differente sempre incentrata su di un unico cardine: Napoli.»

 «Una piccola chicca partorita da un'idea geniale di uno dei più validi cantautori italiani.»

L'album 'E' Asciuto Pazzo 'O Padrone' di Joe Sarnataro e i Blue Stuff rappresenta un progetto musicale e culturale che unisce blues e rock con uno spaccato sociale di Napoli. Dietro lo pseudonimo c'è Edoardo Bennato, che utilizza la musica in dialetto per raccontare la realtà della città con ironia e partecipazione emotiva. Oltre alla musica, il progetto include anche una serie TV e fumetti, rendendo l'opera un'esperienza artistica a 360°. Un lavoro originale con forte valore culturale e coinvolgente narrativamente. Ascolta l'album e scopri il cuore di Napoli attraverso il blues di Joe Sarnataro.