Gerry Rafferty nel 1978 scrisse una canzone, l’immortale Baker Street, che parla di come per tutta la vita un uomo cerchi di sconfiggere una bestia che rode e scava dentro la sua testa.

 La musica, benedetta musica, può sostituire l’urlo della voce che sarebbe solo patetico pathos da tragedia greca.

La recensione esplora il legame tra l'autrice e la Scozia, teatro spirituale e mitico che si riflette nella musica di Gerry Rafferty. Baker Street è descritta come un inno toccante alla lotta contro la malinconia e l'alcolismo, con un sax malinconico e parole dolci che consolano il dolore. La musica diventa veicolo di comprensione e condivisione del tormento interiore. Ascolta Baker Street e scopri la potenza della musica contro la malinconia.

 La radio, spesso si dice, è un amico fedele. E come tutti gli amici fedeli, ha il pregio di non lasciarti mai solo.

 La Voce non ti lascia mai solo, neanche di notte. Finché non spunta il Sole del Mattino, celebrato dall’Inno Nazionale e destinato a risplendere in eterno.

Radio Pyongyang è una raccolta unica che documenta il mix di propaganda, folklore e musica pop presente nella trasmissione ufficiale nordcoreana. Curata da Christiaan Virant, l'album offre un'affascinante immersione nei suoni della Voce di Corea, unendo canzoni agitate, canti corali e pezzi strumentali tipici del regime. Un viaggio sonoro che educa e intrattiene, svelando uno spaccato culturale poco noto e valorizzato da Sublime Frequencies. Ascolta Radio Pyongyang e scopri il suo mondo sonoro unico!

 Grande amore per la musica sghemba, sarebbe potuto essere più grande dei Beatles.

 Poteva essere un grande, ma forse è meglio così.

La recensione celebra l'artista Daniel Tracy, frontman dei Television Personalities, evidenziando la sua musica e l'impatto culturale nonostante le difficoltà personali legate alla droga. Il disco è visto come un documento prezioso per gli amanti della musica alternativa e un tributo a un talento sfortunato. Scopri il mito e la musica outsider di Television Personalities oggi!

 Ti lecchi le dita come fosse Nutella sul pane, ma son ferite rosso sangue.

 "Love Let Me Go" non è un disco per superare il dolore, è la gabbia fatta dolore e le sue pagine sono solo il ferro delle sue impenetrabili sbarre.

La recensione descrive "Love Let Me Go" di More Than Life come un album hardcore intenso e personale, ricco di emozioni autentiche e profonde. L'album racconta il dolore, la solitudine e la difficoltà di riprendersi dopo una perdita, con un cantato carico di pathos e una musica che sfugge a facili definizioni. Non è un disco di conforto, ma un'opera che esplora la gabbia del dolore e la complessità degli stati d'animo umani. Ascolta "Love Let Me Go" per immergerti in un hardcore carico di emozioni vere.

 Se il mercato fosse regolato da leggi e proporzioni sul valore effettivo delle cose, la musica farebbe schifo proprio.

 Continueremo a prenderci addirittura questi dischi insensati da tre pezzi free-form registrati dal vivo, con le chitarre distorte, i feedback, i giochini col jack che va dentro e fuori.

La recensione di No Waves di Body/Head si sviluppa con un tono ironico, partendo da una riflessione sul valore assurdo del mercato musicale rispetto al prezzo dei dischi. Nonostante la svalutazione percepita della musica contemporanea, l'album di Kim Gordon e soci si distingue per il suo stile free-form, distorto e autentico. Un invito a non lamentarsi del costo della musica e a godersi queste produzioni indipendenti anche se solo in pochi le apprezzano dal vivo. Scopri l’album No Waves di Body/Head e immergiti nel sound libero e anticonformista!

 Fra acide dissonanze, suggestioni floydiane e sussulti metallici neri, nerissimi.

 Gli Oranssi Pazuzu ci consegnano quello che forse il disco dell’anno.

La recensione celebra Värähtelijä degli Oranssi Pazuzu come il disco dell'anno, definito intenso, ipnotico e malefico. Il sound è caratterizzato da dissonanze acide e suggestioni floydiane, capace di evocare scenari impensabili e oscuri. Un album destinato a chi ama atmosfere cupe e coinvolgenti. Ascolta Värähtelijä e lasciati avvolgere dalle sue atmosfere oscure!

 Il mood di Neon Pearl è permeato da un notturno e soave onirismo, da una cosmica e desolata pace.

 Questo Neon Pearl è tuttora il degno e coraggioso proemio di una straordinaria carriera musicale.

Neon Pearl è un album psych rock del 1967, rimasto nascosto per 34 anni finché ristampato da Acme Records. Pur con qualche difetto tecnico, l'opera sprigiona un'atmosfera onirica e malinconica, impreziosita da un'elegante miscela di folk e psichedelia. Il disco rappresenta la prima esperienza di Peter Dunton e soci, anticipando il loro futuro come band Please. La recensione ne sottolinea il valore storico e la musicalità affascinante, promuovendolo come un proemio coraggioso. Ascolta Neon Pearl e vivi un viaggio psichedelico tra i suoni perduti degli anni '60!

 Quei due devono aver trovato la macchina del professor Balthazar.

 Linee di piano tintinnanti e mistiche avvolte dalla loro stessa luce... rifrangenze raga... frasi di synth all’infinito a risvegliare i suoni della camera dell’inconscio...

La recensione racconta l'ascolto magico e personale dell'album "Cluster & Eno", sottolineandone l'essenzialità e la qualità ipnotica. A metà tra ricordo e analisi, emerge l'incontro tra sperimentazione sonora e suggestioni narrative. Il testo evoca inoltre figure e ricordi che rendono la musica quasi tangibile, celebrandone la capacità di evocare atmosfere delicate e intense. Scopri l'incanto sonoro di Cluster & Eno, un capolavoro dell'elettronica!

 El Oso è il terzo disco della band e, lo dico senza paura di essere smentito, di gran lunga il loro migliore.

 I sample di Degli Antoni sono praticamente pazzeschi, ogni secondo tira fuori un suono diverso e mai sentito prima.

La recensione celebra El Oso come il miglior disco dei Soul Coughing, sottolineandone l'unicità stilistica e la raffinata produzione sonora. L'album combina funk, jazz e krautrock in modo originale, con testi surreali e atmosfere oscure. Viene evidenziata anche l'impossibilità di replicare dal vivo la magia registrata. Un disco amato dal recensore per la sua complessità e freschezza sonora. Scopri il capolavoro di Soul Coughing e immergiti nel loro suono unico!

 I correlativi originali vengono amorevolmente ergo rispettosamente strapazzati da questi amabili gaglioffi del pentagramma.

 Per me miglior disco dei Primus.

Miscellaneous Debris è un EP di Primus uscito nel 1992 dove la band si dedica a reinterpretare cinque brani altrui con il proprio stile unico e abrasivo. Le cover includono pezzi di XTC, The Residents, Meters e Pink Floyd, ottenendo grande successo e riconoscimenti, con il singolo 'Making Plans For Nigel' che raggiunge la posizione 30 della Billboard. L'autore considera questo il migliore disco della band, grazie all'originalità e al talento nel rielaborare i brani. Ascolta ora Miscellaneous Debris e scopri la genialità di Primus!

 È in una dimensione puramente poetica che proietta l'ascolto di "The Night Watch", dove la musica sembra dipinta sulla tela del palcoscenico.

 Robert Fripp è un valido esponente, nonché saggio pensatore, coerente con il proprio pensiero e indisposto a scendere a compromessi con le convenzioni.

La recensione celebra 'The Night Watch' dei King Crimson come un'opera prog di altissimo livello che fonde musica e arte. L'album live si ispira all'opera di Rembrandt, evocando atmosfere profonde e complesse. Vengono lodate le esecuzioni di Fripp, Wetton, Bruford e Cross, capaci di creare un'esperienza coinvolgente e poetica. La recensione mette in luce il valore artistico e culturale del lavoro, ponendolo come testimonianza di eccellenza e coerenza creativa. Ascolta 'The Night Watch' e immergiti nell'arte prog dei King Crimson.

 I solchi del disco eruttano copiosamente idee di incredibile originalità con una freschezza cristallina.

 La tromba è elevata su tutto con un suono che spazia dal militare al medioevale, dal sinfonico al classico, con una semplicità disarmante nella sua bellezza.

Abrakadabra di Klockwerk Orange è un capolavoro prog del 1975, raro e mai ristampato, che unisce influenze di ELP con originalità creativa. La musica, dominata da organo e tromba, mescola atmosfere epiche e pastorali con un raffinato studio classico. Nonostante il gruppo non abbia mai raggiunto il successo commerciale, l'album resta una gemma che merita di essere riscoperta e valorizzata. L'autore esorta a riportare alla luce questo lavoro per le nuove generazioni. Non perdere l'occasione di riscoprire questo capolavoro prog raro e rivoluzionario!

 «Cribbio. Mi consenta, questa canzone è fantastica»

 «Menomale che Silvio c’è è il grido disperato di un povero e giovane e intelligente uomo»

La recensione celebra l'album di Andrea Vantini come un inno appassionato alla libertà e un grido di speranza per l'Italia. La canzone 'Menomale che Silvio c'è' si distingue per il suo richiamo alla tradizione del bel canto italiano unito a un messaggio politico di sostegno a Silvio Berlusconi. Vantini è rappresentato come un giovane determinato a difendere i valori della libertà e della meritocrazia. L'album è consigliato a chi cerca un mix di musica classica e impegno sociale, con un approccio diretto e coinvolgente. Ascolta ora 'Menomale che Silvio c'è' e scopri un inno italiano alla libertà!

 Ora che modifichiamo il mondo lui modifica la telecaster.

 Il dolore non lo si può sostenere così a lungo Michael.

La recensione esplora l'anima tormentata e introspettiva di Michael Yonkers nel suo album 'Microminiature Love', registrato nel 1968. L'opera è descritta come una forma di rivoluzione privata e disillusa, lontana dalle proteste di strada ma ugualmente potente. Yonkers sperimenta con la sua chitarra modificata, creando un suono grezzo e unico che influenzò band come i Pere Ubu. Il disco, inizialmente ignorato, è oggi considerato un culto della musica sperimentale. Scopri l’anima sperimentale e introspettiva di Michael Yonkers con Microminiature Love.

 ‘Cubist blues’ è come una vecchia baldracca poco appariscente con una lunga fila di clienti affezionati che ritornano sempre.

 Il tema di fondo è una sorta di rockabilly che viene dallo spazio profondo, notturno, oscuro, melmoso, pauroso.

La recensione celebra 'Cubist Blues', album nato dall'improvvisazione di Alan Vega, Alex Chilton e Ben Vaughn nei Dessau Studios di New York. Il disco mixa rockabilly oscuro, blues e atmosfere notturne evocative, creando un'esperienza autentica e intensa. La collaborazione unica tra artisti leggendari genera un lavoro spontaneo e sincero, lontano dalla perfezione artificiale. Un omaggio alla musica vissuta e dall'anima profonda. Ascolta 'Cubist Blues' e lasciati trasportare in un viaggio notturno unico e autentico.

 L’opera è quella cosa in cui il tenore vuole portarsi a letto il soprano ma il baritono non vuole.

 Al termine, per riprendervi dal linguaggio ottocentesco, rientrate a casa e guardatevi tutte le repliche notturne di 'Al posto tuo'.

La recensione è una guida ironica destinata ai neofiti del teatro dell'opera, che spesso si trovano impreparati davanti a un'opera lunga e complessa come Die Götterdämmerung. Con consigli pratici e umoristici su come comportarsi, cosa aspettarsi e come vestirsi, viene mostrato un modo leggero e divertente per avvicinarsi a questo mondo tradizionalmente elitario. L'autore descrive con simpatia le difficoltà e le aspettative di chi non è un appassionato di musica classica ma vuole comunque partecipare. Scopri il teatro dell’opera con leggerezza e divertimento, preparati alla tua prima serata!

 Il black metal tocca vette altissime in questo disco.

 Burzum oltre a suonare grande metal suona grande musica.

La recensione esplora Burzum/Aske, un album fondamentale di black metal che bilancia emozioni oscure come paura, odio e rabbia con una tecnica musicale raffinata. Pur non essendo il capolavoro assoluto di Varg Vikernes, il disco mostra grande potenza emotiva e collegate sonorità ambient. L'autore apprezza la musica di Burzum come un'opera più ampia, che va oltre il metal tradizionale, evidenziando riferimenti filosofici e artistici profondi. Il voto finale è alto, confermando la qualità del progetto. Esplora ora l'album Burzum/Aske e scopri il cuore del black metal!

 Il black metal tocca vette altissime in questo disco.

 Burzum oltre a suonare grande metal suona grande musica.

La recensione esplora Burzum/Aske, un album fondamentale di black metal che bilancia emozioni oscure come paura, odio e rabbia con una tecnica musicale raffinata. Pur non essendo il capolavoro assoluto di Varg Vikernes, il disco mostra grande potenza emotiva e collegate sonorità ambient. L'autore apprezza la musica di Burzum come un'opera più ampia, che va oltre il metal tradizionale, evidenziando riferimenti filosofici e artistici profondi. Il voto finale è alto, confermando la qualità del progetto. Esplora ora l'album Burzum/Aske e scopri il cuore del black metal!

 "Ovunque proteggi è un disco che non è bello, ma lo diventa, diventa splendido, perfetto: una galleria sonora che contiene l'intero climax emotivo dell'animo umano."

 "Non abbiate fretta, non archiviate questo disco con un giudizio in stellette da esperti, aspettatelo, rimarrete esterrefatti, non crederete alle vostre orecchie."

La recensione celebra "Ovunque Proteggi" come un capolavoro maturo e complesso di Vinicio Capossela, capace di stupire e conquistare a ogni ascolto. Pur essendo un disco inizialmente ostico, emerge come un’opera d’arte sonora carica di emozioni profonde e testi poetici, che si distingue per la sua originalità e profondità. Con riferimenti a vari stili e un crescendo emotivo, il disco si rivela indispensabile per chi cerca musica intensa e personale. Ascolta ora "Ovunque Proteggi" e lasciati sorprendere da questo capolavoro unico.

 Un minuto e mezzo di esercizio di stile e puro furore ci introducono nei meandri di “Andromeda”, salvo poi svilupparsi in uno dei pezzi hard blues più elettrizzanti mai sentiti.

 Questi 8 minuti e mezzo sono la dimostrazione che Andromeda erano un progetto completamente al di fuori di tutto ciò che li circondava.

La recensione celebra Andromeda, album del 1969 di John DuCann e soci, come un capolavoro hard rock e progressive spesso trascurato. Pur non avendo avuto successo commerciale, l'album è ricco di tracce intense che fondono influenze di Cream, Hendrix e primi Queen. La ristampa del 1994 aggiunge interessanti bonus tracks. Un'opera che rappresenta un momento chiave nel passaggio storico del rock. Ascolta l'album Andromeda e immergiti nel rock pionieristico del 1969!